Tbond Bund (VM69) 2013: Bandits Unchained tra Krug bubbles and balls (1 Viewer)

f4f

翠鸟科
Grazie Quicks :up: tu sei un amico.. :) l'ho scritto di getto ma è quello che penso.. è una ricostruzione storica parziale.. forse bisognerebbe partire anche da prima ma per capire il meccanismo post euro mi sembra abbastanza chiaro.


Quicks è un amico :) :)
ma il commento è merotato :)
 

gipa69

collegio dei patafisici
problema matematico o i soldi risparmiati per la riduzione dei militari verranno in realtà spesi per gli armamenti??? :rolleyes:

Austerity is nobody’s favourite topic during an election campaign, as the one in Italy reminds us.
But it’s also a technical problem, as one of the last acts of Italy’s technocrat government show.
On Friday, the cabinet approved final details on measures that will cut Italy’s armed forces to 170,000 from 190,000.
But first, a survey of the candidates.
Mario Monti, the outgoing prime minister now heading a centrist coalition against the main parties that supported his technocrat government last year, says he doesn’t want to be remembered as just a tax man, and now says it’s possible to reduce the IMU property tax, even though late last month he warned catastrophe would befall.
Pier Luigi Bersani, ahead in polls as head of the Democratic Party, told l’Unita, once the house organ of the Communist Party, that it was urgent to relax the fang-like clamp of austerity’s teeth on the economy.
And Silvio Berlusconi, who on TV late Thursday denied any responsibility for Italy’s plight, says austerity not only is the cause of the country’s brutal recession – now in its seventh consecutive quarter – but is triggering a crime wave to boot.
Meanwhile, the country is committed to balancing its budget this year, albeit in the wiggly “structural” terms the European Union now condones.
But is austerity even related to reducing the budget deficit?
The military cuts will lead to €12 million in fiscal savings as of 2015, the government said.
The math is not hard. That’s €600 in annual savings for each unemployed soldier

Sono andato a controllare e sul Sole24ore di sabato pagina 20 la notizia è riportata uguale e ripresa essenzialmente da qua:

Governo Italiano - Comunicati stampa del Consiglio dei Ministri

Qua c'è qualche cosa che non funziona.. 600 euro di risparm a personai per degli ufficiali mandati a casa??
 
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f4f

翠鸟科
problema matematico o i soldi risparmiati per la riduzione dei militari verranno in realtà spesi per gli armamenti??? :rolleyes:

Austerity is nobody’s favourite topic during an election campaign, as the one in Italy reminds us.
But it’s also a technical problem, as one of the last acts of Italy’s technocrat government show.
On Friday, the cabinet approved final details on measures that will cut Italy’s armed forces to 170,000 from 190,000.
But first, a survey of the candidates.
Mario Monti, the outgoing prime minister now heading a centrist coalition against the main parties that supported his technocrat government last year, says he doesn’t want to be remembered as just a tax man, and now says it’s possible to reduce the IMU property tax, even though late last month he warned catastrophe would befall.
Pier Luigi Bersani, ahead in polls as head of the Democratic Party, told l’Unita, once the house organ of the Communist Party, that it was urgent to relax the fang-like clamp of austerity’s teeth on the economy.
And Silvio Berlusconi, who on TV late Thursday denied any responsibility for Italy’s plight, says austerity not only is the cause of the country’s brutal recession – now in its seventh consecutive quarter – but is triggering a crime wave to boot.
Meanwhile, the country is committed to balancing its budget this year, albeit in the wiggly “structural” terms the European Union now condones.
But is austerity even related to reducing the budget deficit?
The military cuts will lead to €12 million in fiscal savings as of 2015, the government said.
The math is not hard. That’s €600 in annual savings for each unemployed soldier

Sono andato a controllare e sul Sole24ore di sabato pagina 20 la notizia è riportata uguale e ripresa essenzialmente da qua:

Governo Italiano - Comunicati stampa del Consiglio dei Ministri

Qua c'è qualche cosa che non funziona.. 600 euro di risparm a personai per degli ufficiali mandati a casa??


in generale la guerra si sta meccanizzando: droni mecha ( carri armati robot) eccecc
c'è anche un concetto politico dentro imho: è più facile controllare politicamente una forza militare tecnologicizzata di poche decine di migliaia di uomini che un esercito di leva

ps
sole di oggi, pagine 11 e 12 insieme
 
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f4f

翠鸟科
Euro a rischio nella «guerra tra valute»


La politica ultraespansiva delle banche centrali in Usa e Giappone rafforza la moneta unica

Per lui, insieme alla discussione in corso in Giappone su quanti yen possono essere stampati senza troppo irritare Washington, «sottolinea quanto sia degenerato il discorso sulla politica economica nel mondo». La sua proposta, provocatoria, è quella di far acquistare le monete Usa dalla Nippon Ginko, la banca centrale giapponese. E il gioco è fatto. La situazione è però seria. «Una delle banche centrali storicamente più prudenti, la Bns svizzera, gestisce ora un bilancio superiore al 100% del Pil, la Fed si è lanciata nella creazione illimitata di moneta, la Bank of England potrebbe adottare come target il Pil nominale senza sapere quale sia il nuovo tasso di crescita potenziale, e il Giappone raddoppierà il suo obiettivo di inflazione proprio mentre ha difficoltà di raggiungere il suo attuale target e c’è una bolla sui bond di Tokyo pronta a scoppiare», spiega l’economista che salva solo Cina ed Eurolandia, che hanno intrapreso riforme strutturali.




Al centro di questo scenario, in modo diretto o indiretto, ci sono le valute, lo strumento preferito da governi e aziende per rivitalizzare un’economia, pericoloso però come l’alcool per i suoi strascichi: debolezza delle imprese e inflazione. È la scelta di tener basso il franco che ha spinto la Banca nazionale svizzera a comprare valute straniere, che ora gonfiano il suo bilancio. È (anche) il desiderio di far scivolare lo yen che spinge il governo giapponese a fare pressioni sulla banca centrale. Chi può negare, poi, che l’effetto prevedibile - e quindi quantomeno accettato - delle politiche ultra-ultraespansive adottate o studiate a Londra e a Washington possa essere l’indebolimento del cambio? Non è una guerra delle valute, che si combatte quando i cambi sono fissi e le svalutazioni decise per decreto, ma non può sorprendere che qualcuno abbia usato questa etichetta.
Anche perché i mercati vanno "oltre". Accade sempre così, con i cambi, e questo rende difficile per le banche centrali adottare un obiettivo valutario. È bastata così l’elezione di Shinzo Abe a Tokyo perché si sbloccasse l’effetto di una serie di fattori economici reali, fondamentali, già esistenti: i fondamentali giapponesi giustificano un moderato deprezzamento. La quota di mercato sul commercio internazionale - ricorda Kit Juckes di Société Générale - si sta riducendo da tempo; e persino la chiusura degli impianti nucleari, nel lungo periodo, alimenterà la flessione. «Se l’espansione fiscale del nuovo governo non riuscirà a rivitalizzare la domanda domestica», aggiunge Juckes, gli esportatori soffriranno molto di più di oggi, e il mondo politico non potrà permetterlo.



Il rischio è che le nuove pressioni giapponesi si scarichino sulla valuta con la politica monetaria meno "estrema", l’euro. La Bce, ha ripetuto Mario Draghi, «non commenta sui cambi»: non lo ha mai fatto e a ragione. Il presidente Draghi ha sottolineato però che il cambio dell’euro, reale ed effettivo, è al livello della media di lungo periodo; e ha in ogni caso ricordato l’impegno politico del G-20 di tenere le valute in linea con i fondamentali (un cattivo argomento, forse, se l’obiettivo è il Giappone...).
Il punto è proprio questo: l’euro potrebbe sganciarsi ulteriormente dai fondamentali. Se si pensa alle prospettive di crescita, dovrebbe perdere terreno, soprattutto sul dollaro. Le tensioni finanziarie però calano, la volatilità è ai minimi, i rendimenti italiani e spagnoli scendono: i rischi, insomma, si sgonfiano, le operazioni a breve termine sembrano dover cambiare direzione e i flussi di capitale tornano verso Eurolandia. L’euro/dollaro, allora, potrebbe tornare, per un po’, a salire.
 

gipa69

collegio dei patafisici
in generale la guerra si sta meccanizzando: droni mecha ( carri armati robot) eccecc
c'è anche un concetto politico dentro imho: è più facile controllare politicamente una forza militare tecnologicizzata di poche decine di migliaia di uomini che un esercito di leva

ps
sole di oggi, pagine 11 e 12 insieme

la domanda è che un risparmio del genere è ridicolo a singola persona.... o hanno sbagliato i conti o devono spiegare come li hanno fatti... :rolleyes: se te mi dici risparmio solo 600 euro a persona perchè reinvestiro i risparmi in un rinnovamento tech delle forze armate ok ma non c'è scritto quello.. c'è scritto il risparmio a persona per il 20152016 sarà di 12 milioni di euro annui!
 

gipa69

collegio dei patafisici
Euro a rischio nella «guerra tra valute»


La politica ultraespansiva delle banche centrali in Usa e Giappone rafforza la moneta unica

Per lui, insieme alla discussione in corso in Giappone su quanti yen possono essere stampati senza troppo irritare Washington, «sottolinea quanto sia degenerato il discorso sulla politica economica nel mondo». La sua proposta, provocatoria, è quella di far acquistare le monete Usa dalla Nippon Ginko, la banca centrale giapponese. E il gioco è fatto. La situazione è però seria. «Una delle banche centrali storicamente più prudenti, la Bns svizzera, gestisce ora un bilancio superiore al 100% del Pil, la Fed si è lanciata nella creazione illimitata di moneta, la Bank of England potrebbe adottare come target il Pil nominale senza sapere quale sia il nuovo tasso di crescita potenziale, e il Giappone raddoppierà il suo obiettivo di inflazione proprio mentre ha difficoltà di raggiungere il suo attuale target e c’è una bolla sui bond di Tokyo pronta a scoppiare», spiega l’economista che salva solo Cina ed Eurolandia, che hanno intrapreso riforme strutturali.




Al centro di questo scenario, in modo diretto o indiretto, ci sono le valute, lo strumento preferito da governi e aziende per rivitalizzare un’economia, pericoloso però come l’alcool per i suoi strascichi: debolezza delle imprese e inflazione. È la scelta di tener basso il franco che ha spinto la Banca nazionale svizzera a comprare valute straniere, che ora gonfiano il suo bilancio. È (anche) il desiderio di far scivolare lo yen che spinge il governo giapponese a fare pressioni sulla banca centrale. Chi può negare, poi, che l’effetto prevedibile - e quindi quantomeno accettato - delle politiche ultra-ultraespansive adottate o studiate a Londra e a Washington possa essere l’indebolimento del cambio? Non è una guerra delle valute, che si combatte quando i cambi sono fissi e le svalutazioni decise per decreto, ma non può sorprendere che qualcuno abbia usato questa etichetta.
Anche perché i mercati vanno "oltre". Accade sempre così, con i cambi, e questo rende difficile per le banche centrali adottare un obiettivo valutario. È bastata così l’elezione di Shinzo Abe a Tokyo perché si sbloccasse l’effetto di una serie di fattori economici reali, fondamentali, già esistenti: i fondamentali giapponesi giustificano un moderato deprezzamento. La quota di mercato sul commercio internazionale - ricorda Kit Juckes di Société Générale - si sta riducendo da tempo; e persino la chiusura degli impianti nucleari, nel lungo periodo, alimenterà la flessione. «Se l’espansione fiscale del nuovo governo non riuscirà a rivitalizzare la domanda domestica», aggiunge Juckes, gli esportatori soffriranno molto di più di oggi, e il mondo politico non potrà permetterlo.



Il rischio è che le nuove pressioni giapponesi si scarichino sulla valuta con la politica monetaria meno "estrema", l’euro. La Bce, ha ripetuto Mario Draghi, «non commenta sui cambi»: non lo ha mai fatto e a ragione. Il presidente Draghi ha sottolineato però che il cambio dell’euro, reale ed effettivo, è al livello della media di lungo periodo; e ha in ogni caso ricordato l’impegno politico del G-20 di tenere le valute in linea con i fondamentali (un cattivo argomento, forse, se l’obiettivo è il Giappone...).
Il punto è proprio questo: l’euro potrebbe sganciarsi ulteriormente dai fondamentali. Se si pensa alle prospettive di crescita, dovrebbe perdere terreno, soprattutto sul dollaro. Le tensioni finanziarie però calano, la volatilità è ai minimi, i rendimenti italiani e spagnoli scendono: i rischi, insomma, si sgonfiano, le operazioni a breve termine sembrano dover cambiare direzione e i flussi di capitale tornano verso Eurolandia. L’euro/dollaro, allora, potrebbe tornare, per un po’, a salire.

Sembrerebbe che la rinuncia del nucleare potrebbe essere quantomeno ritardata.. per il resto... :up:
 

gipa69

collegio dei patafisici
Ispo poll by party/list Lombardia: PD 29.4% PDL 19.5% Monti 14.7% Lega 13.9% M5S 10.8% Riv.Civile 4.1% SEL 2.5% Destra 1.4% Fd'I 0.9% FID 0.7%

La Lega?? :-o
 
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f4f

翠鸟科
Ispo poll by party/list Lombardia: PD 29.4% PDL 19.5% Monti 14.7% Lega 13.9% M5S 10.8% Riv.Civile 4.1% SEL 2.5% Destra 1.4% Fd'I 0.9% FID 0.7%

La Lega?? :-o


:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

significa ingovernabilità

Milano è tappezzata di ipermanifesti di Maroni ... chi li ha pagati?
Maroni è in youttùbb in un filmato ogni 5, ad okkio ...


ma se va bene così alla gente, io non commento
mi attrezzo ma non commento
 
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