Tavoli di conciliazione: guadagnano tutti, tranne i clienti (1 Viewer)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Aduc-Investire Informati non ha mai partecipato ai tavoli di conciliazione, giudicandoli uno strumento propagandistico, e le notizie che quotidianamente pervengono non fanno altro che vonfermare la bontà della nostra scelta.

Le testimonianze degli investitori sono a volte tragi-comiche, come quella banca che ha proposto al cliente un risarcimento del 65% per un'obbligazione il cui attuale prezzo di mercato è proprio 65: in pratica, il cliente avrebbe venduto il titolo alla banca allo stesso prezzo di mercato, e la banca avrebbe evitato di risarcire per le proprie mancanze. Il "paladino degli investitori" seduto a quel tavolo non si è accorto del tentativo di raggiro in atto? Non sapeva nemmeno il prezzo di mercato dell'obbligazione? Oppure aveva "semplicemente" fretta di chiudere la pratica ed intascare il contributo elargito dalla banca?

Un articolo di Marcello Gualtieri, rappresentante degli obbligazionisti Fin Part, pubblicato sul mensile "Investire" di marzo svela altri interessanti dati sulle strombazzatissime conciliazioni tra banche e clienti.
Il dottor Gualtieri ha visionato una prima statistica sui tavoli organizzati da Banca Intesa ed alcune associazioni di consumatori per risarcire i portatori di obbligazioni Cirio, Giacomelli, Parmalat. E solo quelle, perché solo quelle sono finite in tv e sui giornali: evidentemente gli altri clienti non sono degni di accedere alle conciliazioni, a partire dai possessori di obbligazioni Finmek, un clamoroso caso di trasferimento del rischio dalla banca al cliente ed in cui Banca Intesa è dentro fino al collo, con titoli fatti prenotare anche un mese prima del collocamento riservato ad istituzionali e che quindi non potevano essere distribuiti al pubblico.

Su 1200 pratiche trattate (le domande presentate sono 14mila) circa il 50% è stato respinto, nel 40% dei casi la banca ha erogato un rimborso pari, in media, a meno del 25% del capitale investito e solo nel 10% dei casi ha risarcito integralmente.

Se la tendenza dovesse essere confermata, quindi, i clienti Banca Intesa saranno risarciti, in media, col 20% del capitale investito, un rimborso inferiore a quello proposto dall'Argentina e definito scandaloso da tutti, a partire dalle stesse associazioni che stanno avallando il comportamento della banca ai tavoli di conciliazione.

Quale lavoro, quindi, stanno portando avanti ai tavoli i "paladini dei risparmiatori", che hanno incassato la tessera associativa dai clienti ed anche i contributi della banca? Ciò non fa altro che aumentare i dubbi che da sempre abbiamo nutrito sullo strumento delle conciliazioni, che pare essere diventato un vero business per banche, ma soprattutto per le associazioni di consumatori: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=91645

Le banche, quindi, se la cavano con due soldi, le associazioni di consumatori incassano tessere associative e contributi da parte delle banche stesse, entrambi i soggetti si fanno tanta bella pubblicità...ed ai clienti finiscono le briciole.

Giuseppe D'Orta
 

tycoon

Forumer attivo
Ma come...le associazioni di consumatori stanno sempre dalla parte dei cittadini.....il giornalino di Anna dai capelli rossi che parla di soldi dice che preso il miglior fondo e il miglior ETf il fondo fà meglio......vuoi che nn sia vero???.....vuoi che magari nn venghino calcolate le commissioni sui fondi per fare il paragone....ma dai.....nn sara mica cosi......


Sono anche quelli che nn fanno pubblicità all'interno del proprio giornale....salvo poi far spuntare ai loro associati tassi migliori al conto arancio e altri sconti con punti vendita-assicurazioni-tariffe telefoniche etc.....
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
"Soldi e diritti" di Altroconsumo è strepitoso: nel 2001 facevano comprare i tecnologici USA mediandoli al ribasso....peggio di Ennio Doris.
 

tycoon

Forumer attivo
Diceva anche che chi avesse seguito i loro consigli avrebbe avuto performance straordinarie.......peccato che lo scrisse nel primo numero :-D :-D
 
Caro Voltaire, grazie per le notizie su quello che fanno le banche. Bisognerebbe fare la lista (ben motivata a scanso querele) di quelle "buone" e di quelle "cattive". Forse qualcuno dei risparmiatori potrebbe aprire gli occhi. Per quello che mi riguarda, dopo le notizie su My Way e 4you ho venduto le azioni MPS. Se tutti i risparmiatori facessero così anche per B. Intesa e le altre, forse qualche cosa potrebbe modificare la filosofia con cui di guarda il "Parco Buoi" (cornuti e mazziati)
Ciao Guiduccio
 

edoardo

Nuovo forumer
giuseppe.d'orta ha scritto:
Ricordo anche quello :D

Nel sito di Beppe Scienza c'è l'articolo che il magico prof. scrisse all'epoca: era il 1991.

http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/Soldi-Sette.rtf


a proposito del passato ho saputo solo oggi da mia sorella di essere caduta nella trappola di finmatica......ho potuto leggere il testo della lettera inviatale dal Siti, sindacato italiano tutela investimento e risparmio......in sostanza chiedono un contributo alle spese giudiziarie in cambio della necessaria assistenza legale per intentare causa agli amministratori.....cosa ne pensi???? dove e' possibile recuperare dei link per capirne qualcosa di piu' ????? grazie per l'eventuale aiuto
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
guiduccio ha scritto:
Bisognerebbe fare la lista (ben motivata a scanso querele) di quelle "buone" e di quelle "cattive".

In questo settore, chiunque vende tende a vendere ciò che desidera vendere. Servirsene come intermediari (per negoziazione, acquisto prodotti ma solo ben gestiti). Quanto ai costi, gli intermediari che lavorano sul web sono molto più trasparenti, oltre che molto più economici.
 

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