Tassazione ultime operazioni di trading del 2011 (1 Viewer)

Filippo Matteucci (Econ.)

Privatist Economist
TASSAZIONE ULTIME OPERAZIONI DI TRADING DEL 2011
ATTENTI AL BOLLO DEPOSITO TITOLI E ALIQUOTA IMPOSTA SOSTITUTIVA CAPITAL GAIN PER LE OPERAZIONI DI FINE 2011
Le plusvalenze derivanti dalla vendita di strumenti finanziari effettuata nell'ultima settimana del 2011 vanno tassate con l'aliquota dell'imposta sostitutiva al 12.5 % o al 20%? A mio modesto avviso vale un criterio di competenza e quindi l'imposta del 12.5%.
I titoli venduti nell'ultima settimana del 2011 ma con regolamento valuta al 2012 rilevano ai fini del livello di imposta di bollo sul deposito titoli? A mio parere NO.
Avviso inoltre chi ancora non lo sa, che le minusvalenze da trading già realizzate vengono dal 1/1/12 decurtate al 62.5% ai fini della loro deducibilità (un vero latrocinio!! oltretutto completamente immotivato: perché il cambiamento di un'aliquota deve incidere su minusvalenze già realizzate?).
Suggerisco agli intermediari finanziari, in un'ottica di trasparenza, di pubblicare sul sito i criteri che adottano per applicare i nuovi balzelli su plusvalenze e deposito titoli, chiarendo in particolare le tassazioni imposta sostitutiva su plusvalenze - capital gain e imposta di bollo sui depositi titpoli) sulle operazioni effettuate negli ultimi giorni dell'anno.
è meglio chiarire subito piuttosto che si vada a parlarne e sparlarne sui vari forum per trader con una confusione totale, anche perché altri intermediari adottano criteri completamente diversi, cercando magari di favorire (per quanto legalmente possibile) il cliente , e già altri intermediari applicano GIUSTAMENTE il 12.5 e non il 20 di imposta sostitutiva sulle plusvalenze rinvenienti dalle transazioni degli ultimi giorni di dicembre (cosa che ad esempio la Fineco non fa), in base a un criterio di competenza (a mio avviso giusto ed equo) e non di cassa .
passando invece all'imposta di bollo sul deposito titoli ricordiamoci che è un'imposta sulla proprietà e non sul reddito.
infatti mi pare strano che titoli già venduti vengano considerati ancora presenti in portafoglio ai fini (del livello) dell'imposta di bollo sul deposito titoli, poco importando in tal caso la data di valuta dei regolamenti pecuniari di tali vendite.
la proprietà del titolo passa al momento della conclusione del contratto (data dell'operazione) e non al momento del pagamento del prezzo, e l'imposta di bollo sul deposito titoli è una imposta sulla proprietà, e non sul reddito.
non si può applicare il criterio di cassa (data regolamento - valuta), plausibile per le imposte su redditi (e solo se espressamente previsto dalla normativa tributaria, e non è questo il caso dei capital gain-plusvalenze da trading) , a un'imposta sulla proprietà: è fiscalmente un' assurdità.
i titoli venduti nell'ultima settimana del 2011 non erano più di proprietà dei venditori, ed infatti a fine anno non figuravano più nei loro depositi titoli, quindi non dovevano essere computati come consistenza deposito ai fini dell'applicazione del maggiore livello di imposta di bollo. Attenti che invece alcuni intermediari ve li hanno computati.
A parte tutto ciò, il livello dell'imposta di bollo sui depositi titoli dovrebbe essere stabilito calcolando la valorizzazione attuale dei portafogli, e non la valorizzazione ai prezzi di carico. Pensate che chi si è visto dimezzare i risparmi investiti nelle Unicredit ex di Profuno, nell'Intesa ex di Passera, o nelle Fondiaria e Milano di Ligresti, dovrebbe pagare le tasse anche sulla metà rubatagli!!!!
Va bè che c'è il massostatalista al governo, ma qui la sopportazione ha DI MOLTO passato il limite.
RIBADISCO, CONTROLLATE COME I VOSTRI INTERMEDIARI HANNO APPLICATO TALI TRIBUTI, E PRETENDETE UN'APPLICAZIONE CONFORME ALLA LEGGE, SE A VOI PIù FAVOREVOLE.
 

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