TASSA TITOLI.... iniqua !!!
sicuramente ne avrete gia discusso:
La medesima cifra sarà sempre prelevata anche dal conto del
risparmiatore che ha investito mille euro in un BoT. Con una piccola
differenza: nel primo caso l'incidenza dell'imposta sulle tasche
dell'azionista Tod's è irrisoria (0,0017%), per il piccolo possessore di
titoli di Stato, invece, è pari al 3,42%.
Altro che progressività dell'imposta.
Tra le circa 300 società quotate alla Borsa di Milano,
sono oltre 80 i titoli che ormai sulla scia dell'articolo 2346 del
codice civile sono privi di valore nominale. In questo caso, come anche
per tutti gli strumenti finanziari che per loro natura sono privi di
valore nominale o di rimborso (Etf, fondi chiusi immobiliari e mobiliari
quotati), per determinare i diversi scaglioni su cui calcolare
l'imposta di bollo occorre far riferimento al prezzo di acquisto di ogni
singolo titolo.
Ma attenzione, ci sono circa 30 titoli sul listino milanese che attualmente quotano sotto il valore nominale:
su tutte Apulia Prontoprestito e Cogeme Set, senza dimenticare le più
diffuse Rcs, Edison, Fiat risparmio e privilegiate. E considerando anche
i casi delle azioni che sono prive di valore nominale, che vanno
conteggiate ai prezzi di acquisto, non è detto che la scelta
dell'amministrazione finanziaria di non considerare i più aggiornati
prezzi di mercato, sia in automatico una soluzione a favore
dell'investitore.
L'art. 53 della costituzione recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”
La progressività è la caratteristica dell'imposta la cui aliquota si incrementa con l'incrementarsi della base imponibile. Nel caso della nuova imposta di bollo, paradossalmente, chi ha di più paga un'aliquota inferiore! Si tratta, in pratica, di una patrimoniale inversa.
Vediamo i numeri. A partire dal 2013 un dossier titoli con una consistenza di 150.000 euro pagherà un bollo pari a 780 euro, ovvero lo 0,52%. Chi avrà un dossier titoli con una consistenza di 500.000 euro pagherà un'aliquota dello 0,22%! Alla faccia della progressività.
Dal momento che oltre la consistenza di 500.000 euro il bollo è sempre lo stesso, è facile calcolare che chi ha dossier pari a 1.000.000 di euro pagherà un'aliquota pari alla metà dello 0,22% (quindi 0,11%) e chi ha un dossier di 2.000.000 pagherà un quarto! Per dossier ancora più consistenti, il bollo diventa quasi trascurabile.
Quindi: chi ha moltissimo, in sostanza si evita la patrimoniale, chi ha dossier fra i 50 ed i 200 mila euro si becca una tassazione molto pesante. Questo è intollerabile!
Estratti da : Gianfranco Ursino Il Sole 24 Ore
e ADUC Difesa Consumatori e Cittadini