TARES- nuova tassa sulla casa (2 lettori)

tontolina

Forumer storico
AUMENTO di Trenta centesimi - ma si parla anche di 40 se il comune è in difficoltà - per ogni metro quadro dell'immobile, una decina di euro per una casa


da Tares: cos'è, come si calcola e come si paga la nuova tassa sui rifiuti - Yahoo! Finanza Italia
Tares: cos'è, come si calcola e come si paga la nuova tassa sui rifiuti

Dal 1° gennaio sostituirà la Tarsu e la Tia e sarà calcolata in base alla grandezza del proprio immobile. E' la Tares, la "tariffa comunale sui rifiuti e i servizi", una nuova imposta da pagare dopo la recente "mazzata" dell'Imu, l'imposta sulla casa la cui scadenza per il pagamento era prevista per oggi.

Il 2013 si apre già con un conto da pagare. Un conto salato, visto che l'imposta è stata già divisa in rate: gennaio la prima, poi aprile, luglio e ottobre.
Istituita con la manovra Monti nel decreto Salva Italia del dicembre 2011, non c'è speranza che venga rinviata, visto che molte norme per applicare la Tares da subito sono state votate nella legge di Stabilità.

La novità sta proprio nel valore della tassa, necessariamente alta perchè deve finanziare interamente il servizio di igiene ambientale, ma anche di illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, verde pubblico e tutti gli altri "servizi indivisibili".

L'altra novità dell'imposta è rappresentata dal fatto che non sarà pagata solo da proprietari di immobili, ma da tutti coloro che "occupano o detengono locali o aree scoperte".
Quindi non solo case, ma negozi, uffici, capannoni.

Trenta centesimi - ma si parla anche di 40 se il comune è in difficoltà - per ogni metro quadro dell'immobile, una decina di euro per una casa, ma si parla già di salassi per centri commerciali o capannoni.

In tutto, i cittadini pagheranno un miliardo di euro all'anno, che lo Stato ha già calcolato nel prossimo bilancio, decurtatondoli automaticamente ai comuni dai trasferimenti del 2013.

La Tares graverà di meno, anche se di poco, su quei comuni che hanno già istituito la Tia (la tariffa ambientale). Ma secondo dati recenti, sarebbero solo il 17% dei comuni italiani, il resto è ancora sotto la vecchia Tarsu e la nuova Tares ha il compito di coprire l’intero costo del servizio.

Una mazzata, come spiega Il Fatto Quotidiano:
"Facciamo un esempio. A Milano raccolta e smaltimento costano 271,5 milioni l’anno: nel 2011 il comune ha raccolto con la Tarsu 209 milioni, saliti a 257 con gli aumenti di quest’anno. Risultato: nel 2013 Pisapia dovrà alzare l’imposta per trovare altri 14 milioni. Nota bene: il resto dei comuni con la Tarsu sono messi mediamente assai peggio di Milano".
Un aumento medio per i comuni del 20%, mentre Confcommercio ha stimato un aggravio medio del 293% sugli esercizi commerciali.

Appuntamento a gennaio, quindi, per il pagamento della prima rata. Fino ad aprile le scadenze saranno in base agli importi pagati come Tarsu o Tia nel 2012, a cui si aggiungeranno i 30 centesimi al metro per i servizi indivisibili.

Al saldo di dicembre gli importi potranno crescere in base alle scelte comunali. Buon anno nuovo.
 

tontolina

Forumer storico
L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili sul suo sito le bozze del modello 730/2013 la cui principale novità è rappresentata dall’eliminazione dell’Irpef (con le relative addizionali) per i fabbricati non locati, vale a dire vuoti o concessi in comodato d’uso. Esistono casi di fabbricati esenti da IMU che vanno indicati come tali in dichiarazione, barrando il campo previsto. Nella compilazione del 730 i contribuenti devono riportare tutti gli immobili posseduti (locati o meno) ma chi presta l’assistenza fiscale calcola l’imponibile Irpef solo per gli immobili locati oltre, naturalmente, all’abitazione principale. Vengono tralasciati gli immobili non locati e soggetti a IMU. Queste modifiche conseguenti all’introduzione dell’IMU – incidono sul novero dei soggetti esclusi dalla presentazione del modello, come dimostrato dalle revisioni e degli aggiornamenti presenti nelle istruzioni. Chi abbia soltanto redditi da lavoro dipendente (percepiti da chi ha rilasciato il Cud) e sia in possesso di fabbricati non locati, può, quasi sempre, evitare la presentazione del modello, sempre che non intenda fruire di detrazioni o deduzioni incluse nel Cud.

L’altra importante modifica riguarda le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per tutte le ristrutturazioni effettuate dopo il 26 giugno 2012, la detrazione, prima al 36%, sale al 50%, con un limite di spesa di 96mila euro che raddoppia il precedente plafond di 48mila euro per unità immobiliare. Le seguenti agevolazioni sono estese a tutte le spese sostenute sino al 30 giugno 2013, per cui anche il successivo 730 presenterà la medesima ripartizione tra spese sostenute in periodi diversi e con differente detrazione. Il momento della spesa è legato alla data del bonifico bancario. La detrazione si applica anche a tutti gli interventi di ricostruzione e ripristino di un immobile che sia stato danneggiato da eventi calamitosi, ma per cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Il bonus viene “spalmato” su dieci anni con quote di pari importo.

da http://it.finance.yahoo.com/notizie/modello-730-nuove-regole-2013-134939484.html
 

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