Tanto va lo schiavo alle urne (1 Viewer)

CorvoTorvo

La vita è altrove...
il teatrino della campagna elettorale è rivoltante , come diceva quella canzoncina ? " fiumi di paroleeeeeeeeeee....."
ancora più rivoltante è il megafano dei media che tiene in vita il sistema ancora per questo ultimo giro.

saranno gli eventi a governare noi e non noi a governare gli eventi , dobbiamo farcene una ragione

http://www.investireoggi.it/forum/2888662-post265.html


:eek:

Mi pare di vivere come in certi film di fantascienza, dove masse di gente inconsapevole viene mandata al sacrificio per il solo turpe scopo di servire al bene di pochi dominatori......

:help:
 

y2k

Nobody has Midas touch
Ciao Corvo Torvo, nulla se non informare gli altri. Cmq questo sogno prima o poi s'infrangerà quando le mire tedesche andranno a cozzare contro lo spirito egualitario Francese. La deflazione imposta dalla Germania all'europa non piace molto all'America, per quanto bistrattati come area siamo ancora la prima economia mondiale. Un europa in recessione non piace a nessuno, sopratutto all'America che è un pese debitore, e come si sa tutti i debitori, amano l'inflazione, quello che qui in Europa è vista come il FLAGELLO DI DIO. I Creditoi ( tedeschi, amano la deflazione, denaro buono)
Per cui speriamo nel fattore Esogeno, Francia, Inghilterra e soprattutto Stati Uniti.
E' come essere in guerra dalla parte sbagliata.. ci vogliamo liberare.. e aspettiamo che qualcuno ci venga a salvare...:wall:
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Y2k, è già successo negli anni 30 l'asse Berlino- Roma, solo che allora volevamo spartire il bottino con la Germania, adesso siamo noi il bottino, assieme agli altri paesi meditteranei.
Tradotto una classe dirigente (la nostra) ha venduto il paese, il suo futuro per mantenere inalterati i propri privilegi.
 

Jolly Roger

L'eretico
il teatrino della campagna elettorale è rivoltante , come diceva quella canzoncina ? " fiumi di paroleeeeeeeeeee....."
ancora più rivoltante è il megafano dei media che tiene in vita il sistema ancora per questo ultimo giro.

saranno gli eventi a governare noi e non noi a governare gli eventi , dobbiamo farcene una ragione

http://www.investireoggi.it/forum/2888662-post265.html



... se solo vivessimo all'estero ....

potremmo votare questa simpatica argentina ...

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=YirNoDikGGI]ileana Calabro te enseña como petear (cronicas picantes) - YouTube[/ame]
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=bvGVj2AYdog]orgasmo calabro.mp4 - YouTube[/ame]

"LA BALLERINA SEXY E IL MONACO NERO - Tra folclore e spettacolo alcune candidature sudamericane. Come quella del popolare comico Gino Renni (in quota Sel nella lista Pd alla Camera), "portatore di italianità secondo tradizione". A lui si contrappone Ileana Calabrò detta 'La Morocha", ballerina e vedette della tv di Buenos Aires famosa, tra le altre cose, per aver simulato un orgasmo durante una trasmissione televisiva. Il suo nome è nella lista "Italiani per la Libertà", guidata dall'inossidabile Esteban Caselli, 'Il Monaco Nero' già senatore Pdl nella scorsa legislatura, con più di 50mila voti, e al centro di un'inchiesta per falso in atto pubblico e violazione della legge elettorale. Ex ambasciatore argentino presso la Santa Sede, il nome di 'Cacho' Caselli è saltato fuori anche nelle indagini su Finmeccanica. Berlusconi, intercettato con Valter Lavitola lo definì "pericoloso, pericolosissimo". A queste elezioni ha scelto di presentarsi con una lista indipendente interrompendo il sodalizio con il Pdl, di cui era stato coordinatore all'estero. "
 

amboise

ci metto la lingua
Occorrono politiche Keynesiane ..... dall'ing Migliorino oggi :

8 Febbraio ore 8.00: ...
Nel report del 6 Febbraio abbiamo visto che il vero tasso di disoccupazione italiano è oltre il 20%, ovvero 5.6 milioni di disoccupati.
Abbiamo anche visto che è un numero che continua ad aumentare: se la produzione industriale continua a calare ed il Pil anche, significa che si perde capacità produttiva e, quindi, posti di lavoro.
Di questo passo, nel 2014 avremo 6.0 milioni di disoccupati e, se le condizioni economiche non cambieranno (in meglio, s'intende), alla fine di questo decennio avremo 8.0 milioni di disoccupati... oltre il 30% della forza lavoro.
Non è un'opinione, ma matematica.
E' ovvio, e lo capisce anche un bambino scimunito, che bisogna cambiare "radicalmente" politiche economiche (ed industriali) per evitare il baratro di una guerra civile (tipo quella che è già in atto in Grecia).
Capite bene che con un italiano su tre disoccupato (al momento è uno su cinque) di cui uno su due al Sud... la rivoluzione e la guerra civile diventano inevitabili...
Ancora una volta non è un'opinione, ma matematica: nessun paese è mai riuscito a tenere metà della popolazione (in questo caso quella del Sud Italia) senza reddito e, in questa circostanza, la guerra civile (poveri contro meno poveri) è l'unico sbocco possibile.
Intervenire sulla disoccupazione "adesso" è, non solo indispensabile per risolvere un problema di milioni di italiani, ma anche assolutamente necessario per evitare guai molto grossi nei prossimi sette anni.
Chiarita la cornice dello scenario, fatemi anche fare una semplice, banale premessa: per riassorbire la disoccupazione, bisogna ricominciare a crescere...
Di quanto?
Gli economisti dicono che se cresci (riferito al Pil) solo dell'1% l'anno, non crei nuovi posti di lavoro... perché quella crescita viene assorbita dalla maggiore produttività...
In sostanza: con i nuovi processi tecnologici e grazie alla curva di apprendimento (significa che facendo le stesse cose, diventiamo sempre più bravi a farle) la quantità di "merci" prodotte dallo stesso numero di lavoratori aumenta dell'1% l'anno.
Per creare nuovi posti di lavoro, dunque, bisogna crescere (sempre riferito al Pil) ad un tasso superiore all'1% l'anno.
In poche parole, se volessimo assorbire meta della disoccupazione attuale (che è, ripetiamo, pari a 5.6 milioni) nei prossimi 10 anni, dovremmo "creare" 280.000 nuovi posti l'anno... ovvero crescere (in termini di Pil) di almeno il 2.0% l'anno.
Qual è il problema?
Nei 15 anni dall'entrata in vigore dell'euro, la nostra crescita annua media è stata zero... e, dunque, la domanda è molto semplice: cosa ci autorizza a "prevedere" una crescita del 2.0% l'anno, se nei passati 15 anni, con le regole e le "ricette economiche" dell'euro, abbiamo avuta crescita zero?
Le cose non avvengono per caso... c'è (ed è ben noto) un principio di causa ed effetto: tu fai questo e succede quello... ti spari un colpo di pistola in tempia e muori... mica diventi solo scemo...!!??
Quindi, con la stessa causa (le regole dell'euro), l'effetto è sempre lo stesso (crescita zero).
Ancora una volta non è un'opinione, ma matematica convalidata da 15 anni di esperienza pratica.
Quando Bersani ci dispensa il suo "rivoluzionario" piano per il "lavoro"... non rimuove nessuna delle cause che impediscono la crescita e, quindi, le sue sono promesse elettorali al pari di quelle di Berlusconi... Cioè aria fritta.
Monti, dal canto suo, neanche ci prova a fare un "progetto" per il lavoro (creare nuovi posti) e si limita a scimmiottare quegli chef della nouvelle cuisine che mettono un poco di questo (l'Imu) un po di quello (l'Irap) e un po di quell'altro (lo statuto dei lavoratori) per presentare al cliente un piatto da fame, facendoglielo pagare un occhio della testa...
E' chiaro che quelli di Monti, Bersani, etc.. sono pannicelli caldi applicati ad un malato a rischio di vita...
Per crescere del 2.0% l'anno, bisogna applicare terapie d'urto... massicce politiche Keynesiane di intervento diretto dello Stato nell'economia e nella finanza...
Il resto sono favole per bambini scimuniti.
Se ne sono convinti anche i giapponesi che, dopo 25 anni di stagnazione, hanno finalmente capito che per "scuotere l'economia" occorre un intervento diretto della Banca centrale (significa massicci QE... ovvero poderose iniezioni di "nuovo denaro" nel circuito economico e finanziario) e dello Stato... Esattamente ciò che hanno fatto USA e UK prima di loro...
Ed il Giappone ha un debito pubblico del 250% del Pil (il doppio del nostro) ed è arrivato (dopo 25 anni di ristrettezze) alla conclusione che le politiche di austerità (per ridurre il debito) sono stronzate: strangolano l'economia e, paradossalmente, fanno aumentare quel debito che si voleva ridurre.
In definitiva: noi dobbiamo tornare alla lira, dobbiamo nazionalizzare la Banca d'Italia e farle iniziare un generoso piano di QE...
Lo stato deve farsi carico di "creare nuovi posti di lavoro"... esattamente come fece l'Italia fascista nel 1929, quando affidò quel compito ad Alberto Beneduce... e questi nazionalizzò le Banche e creò l'Iri.
Il resto è conversazione da Bar.
Ben venga dunque Berlusconi quando dice che vuole uscire dall'euro e tornare alla lira... Il problema è che quel folcloristico illusionista ne dice tante... che poi non se le ricorda tutte (avevo un cugino così... faceva il sarto a Merì provincia di Messina... diceva di essere il sarto dei reali d'Inghilterra... e di essere stato sul balcone di Piazza Venezia con il duce, quando dichiarò guerra).
A questo punto della discussione c'è sempre qualcuno che, pensando di dire una cosa intelligente, ribatte che stampando denaro si crea inflazione...
E' una minchiata... e grossa anche.
Crei inflazione se stampi denaro in eccesso quando sei in regime di massima occupazione... non quando hai il 20.6% di disoccupati che si avviano a diventare il 30% per la fina del decennio...
Se qualcuno dovesse rispondere con questa "perla di stupidità"... sputategli in occhio alla Totò e mandatelo a fare in culo con una fragorosa pernacchia alla Eduardo De Filippo... Non merita altro.
Picciotti, questi sono gli argomenti seri su cui si deve basare questa campagna elettorale, il resto sono favole per bambini scimuniti.
... Non so se mi ho capito...??
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Amboise , grazie dell'articolo, che condivido in toto,, voglio aggiungere un altra perla sull'inflazione.

Chissà perchè se è lo Stato attravero la Banca centrale ad iniettare liquidità nel sistema, si crea inflazione, mentre la moneta creditizia che è il 97% del circolante immessa dagli istituti di credito attraverso la riserva frazionaria, quella non crea inflazione.

Insomma la moneta immessa dallo Stato in funzione anticiclica crea inflazione magari con il 20% di disoccupazione, mentre la moneta creditizia , che è per sua natura ciclica, viene immessa quando l'economia tira, quella non crea inflazione.

Ragazzi quante favole abbiamo dovuto digerire in questi trent'anni di pura follia.
 

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