Azioni Italia Stock picking intraday MARZO 2008 (1 Viewer)

patt

Forumer storico
Wall Street evita il peggio e chiude a due velocità



Grazie ad un recupero realizzato nella seconda parte della giornata, Wall Street riesce ad evitare un crollo, chiudendo in maniera contrastata, ma con una flessione decisamente più contenuta rispetto a quella che si era intravista sin dalle prime battute. Ancor prima dell’avvio degli scambi i futures avevano segnalato un ribasso superiore ai due punti percentuali, che in realtà nell’intraday è stato registrato solo dal Nasdaq Composite e dall’S&P500.

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La sessione è stata fortemente condizionata dalla mossa a sorpresa della Federal Reserve che nel pomeriggio americano di ieri ha tagliato il tasso ufficiale di sconto dello 0,25%. Un intervento di emergenza deciso per offrire al sostegno al mercato, ma che di fatto non ha avuto l’effetto sperato, alimentando i timori degli operatori sull’entità della crisi che potrebbe essere stata sottostimata fino a questo momento.
A rendere ancora più pesante il clima è stato l’annuncio di JP Morgan che ha deciso di acquisire Bear Stearns, offrendo appena 2 dollari per azione. Un’operazione che da una parte ha provocato il crollo del titolo, dall’altra ha spinto il mercato a temere nuovi possibili fallimenti da parte di altri grandi gruppi a stelle e strisce.

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Di fronte a questi temi così rilevanti, sono passati un po’ in secondo piano gli aggiornamenti dal fronte macro, che pure hanno evidenziato una riduzione del deficit delle partire correnti in riferimento al quarto trimestre del 2007. A deludere è stato invece il New York Empire State Index che ha evidenziato un crollo dell’attività manifatturiera, con una discesa a -22,2 punti, a fronte di un recupero atteso a -6 punti. Poco incoraggiante inoltre l’indicazione relativa alla produzione industriale che a febbraio è scesa di mezzo punto, mentre gli analisti puntavano ad un calo più contenuto dello 0,1%.
Un aiuto è arrivatoinvece dalle quotazioni del petrolio che dopo aver segnato un nuovo record storico ad un passo dalla soglia dei 112 dollari, hanno ripiegato bruscamente lasciando sul parterre oltre quattro punti percentuali. La risalita degli indici è stata in parte sostenuta anche dall’attesa per l’importante appuntamento di domani, quando la Banca Centrale americana annuncerà la sua decisione ufficiale sui tassi di interesse.
A fine giornata così il Dow Jones si presenta in pole position, con un frazionale progresso dello 0,18%, diversamente dall’S&P500 che dopo aver tentato di riconquistare la parità ha ceduto lo 0,9%. Più significativo il ribasso del Nasdaq Composite che si è fermato a 2.177,01 punti, cedendo l’1,6%, dopo aver segnato un minimo a 2.155 e un massimo a 2.200 punti.

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Tra i titoli del Dow Jones, protagonista JP Morgan che ha messo a segno un rialzo a due cifre con un rally del 10,32%, premiata dopo l’offerta lanciata su Bear Stearns che invece ha ceduto l’84% a poca distanza dai 4 dollari.
Tra i finanziari si salvano anche American Express e Bank of America, in salita dell’1,46% e dello 0,76%, diversamente da AIG e da Citigroup che hanno accusato un ribasso rispettivamente del 3,35% e del 5,86%. Ben intonati i telefonici con Verizon Communications e AT&T in crescita del 2,37% e del 2,17%, mentre chiudono in rosso i petroliferi, con Exxon Mobil in lieve calo dello 0,14%, preceduto da Chevron che ha ceduto l’1,35%.
Nelle ultime posizioni del listino troviamo Alcoa con una flessione di oltre tre punti, mentre ad indossare la maglia nera è General Motors, arretrata del 7,39%.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, si muovono in controtendenza Microsoft e Intel, in salita dell’1,22% e dello 0,92%, insieme ad Applied Materials e ad Apple, cresciuti dello 0,44% e dello 0,09%.
Si fermano a ridossodella parità Dell e Cisco Systems, mentre eBay e Oracle perdono rispettivamente l’1,83% e l’1,23%. Più ampia la flessione di Yahoo e di Google che hanno lasciato sul parterre il 3,22% e il 4,12%, ma ad avere la peggio sono stati Adobe Systems e Baidu.com, in discesa del 5,58% e del 7,82%.











Agenda del 18 marzo



In calendario il cda di Seat per l'approvazione del bilancio. La Fed comunica le proprie decisioni in materia di politica monetaria. Previsto un nuovo taglio dei tassi di interesse.


ITALIA
Trimestrali
- S&P/Mib: Autogrill (Esercizio 2007); Mediolanum (Esercizio 2007); Seat Pagine Gialle (Esercizio 2007).
- Midex: Campari (Esercizio 2007); Creval (Esercizio 2007); Gemina (Esercizio 2007).
- AllStars: Ducati MH (Esercizio 2007); Guala Closures (Esercizio 2007); Juventus FC (1° semestre 2007); Saes Getters (Esercizio 2007).
- Standard: Bialetti Industrie (Esercizio 2007); FMR Art'è (Esercizio 2007); Mediterranea delle Acque (Esercizio 2007).
- Expandi: ApuliaProntoprestito (Esercizio 2007).

Incontri con la comunità finanziaria
- Finmeccanica. Presentazione dei risultati del 2007 (Londra, ore 09.30).
- Generali. Presentazione dei risultati del 2007 (Londra, ore 15.00).
- Seat Pagine Gialle. Conference call di presentazione dei risultati del 2007.
- Banca Italease. Conference call di presentazione dei risultati del 2007 (ore 15.30).
- Mediolanum. Conference call di presentazione dei risultati del 2007 (ore 17.00).
- Campari. Conference call di presentazione dei risultati del 2007 (ore 17.00).

Operazioni straordinarie
- Prende il via l'offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Fondiaria-Sai sul 38,73% della controllata Immobiliare Lombarda. L'operazione terminerà il 17 aprile.


Trimestrali
Europa
- BMW Group (Germania, 4° trimestre 2007)
- Metro Group (Germania, 4° trimestre 2007)
- TUI (Germania, 4° trimestre 2007)

Stati Uniti
- Adobe Systems (1° trimestre 2007/2008)
- Darden Restaurants (3° trimestre 2007/2008)
- Gamestop Corp. (4° trimestre 2007)
- Goldman Sachs (1° trimestre 2007/2008, prima dell'apertura di Wall Street)
- Lehman Brothers Holdings (1° trimestre 2007/2008, prima dell'apertura di Wall Street)



MACROECONOMIA
ITALIA
- Bilancia commerciale con i paesi dell'Unione Europea a gennaio (ore 10.00). Consensus: 0,595 miliardi di euro.
- Bilancia commerciale totale a gennaio (ore 10.00). Consensus: -3,25 miliardi di euro.

GRAN BRETAGNA
- Indice dei prezzi al consumo a febbraio (ore 10.30).

STATI UNITI
- Indice dei prezzi alla produzione a febbraio (ore 13.30). Consensus: +0,4% m/m.
- Indice dei prezzi alla produzione (escluso alimentari ed energia) a febbraio (ore 13.30). Consensus: +0,2% m/m.
- Licenze edilizie a febbraio (ore 13.30). Consensus: 1,03 milioni.
- Nuovi cantieri residenziali a febbraio (ore 13.30). Consensus: 0,998 milioni.
- La Fed comunica le proprie decisioni in materia di politica monetaria (ore 19.15). Previsto un taglio di 75 punti base dei tassi di interesse. Il saggio di riferimento dovrebbe scendere al 2,25%.
 

fabri69

Forumer storico
ciao Pat.,buongiorno a tutti! :)
:ciao: :ciao: :ciao: :ciao: :ciao:
UPDATE 1-Morgan Stanley raises targets for U.S. oil sector cos

Tenaris <TS> $75 $70 Overweight
 

patt

Forumer storico
La Fed taglia i tassi ma conferma i rischi per la crescita. E’ rally a Wall Street

A conclusione della riunione iniziata ieri, la Banca Centrale americana ha deciso di intervenire nuovamente al ribasso sui tassi di interesse, in linea con la politica monetaria espansiva avviata a settembre scorso. A distanza di circa un mese e mezzo dall’ultimo meeting, la Federal Reserve per la sesta volta consecutiva ha ridotto il costo del denaro dello 0,75% che ha portato i Fed Funds al 2,25%, con un divario dell’1,75% rispetto ai tassi della BCE. Contestualmente è stato deciso un abbassamento di tre quarti di punto anche del tasso ufficiale di sconto che passa così al 2,5%, dopo la riduzione a sorpresa dello 0,25% decisa domenica scorsa. Quest’ultimo intervento è stato votato all’unanimità dai membri del FOMC che hanno così accolto le richieste presentate dalla Fed di Boston, di New York e di San Francisco.


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Non c’è stato invece completo accordo sul taglio dello 0,75% dei Fed Funds, visto che l’operazione non è stata approvata da Richard Fisher e da Charles Plosser, i quali avrebbero preferito una minore aggressività nella riduzione odierna.
Di fatto il taglio della Fed ha rispettato sostanzialmente le attese del mercato che tuttavia nelle ultime ore aveva scommesso sempre più su una sforbiciata ancora più corposa di un punto percentuale, tanto che tale probabilità era stata prezzata fino al 90%.
Nel comunicato che ha accompagnato l’annuncio ufficiale sui tassi di interesse, si legge che le ultime informazioni disponibili indicano che le prospettive per l’attività economica si sono ulteriormente indebolite. In particolare si è avuto un rallentamento della spesa dei consumatori, unitamente ad un deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
Nello Statement viene inoltre aggiunto che i mercati finanziari restano in una condizione di considerevole stress e una minaccia alla congiuntura nei mesia venire potrebbe arrivare tanto dalle più difficili condizioni del credito quanto dall’ulteriore indebolimento del settore immobiliare.
A differenza di quanto accaduto nelle comunicazioni precedenti, è emersa qualche preoccupazione anche sul fronte dell’inflazione. Di recente la dinamica dei prezzi al consumo ha evidenziato un aumento e alcuni indicatori segnalano un aumento dei rischi sulle aspettative della stessa. Il Board si attende una moderazione dell’inflazione nei prossimi trimestri, di riflesso ad un rientro dei prezzi del petrolio e di altre materie prime, oltre che per una minore pressioni sul versante dell’utilizzazione delle risorse.
Nonostante questo scenario incoraggiante per il futuro, la Fed ha chiarito che è aumentata l’incertezza sulla dinamica inflazionistica, motivo per cui sarà necessario monitorare con attenzione tutti gli sviluppi relativi alla stessa.
I riflettori continuano ad essere puntati comunque principalmente sulla crescita economica, per la quale dovrebbe arrivare benefici non solo dal taglio odierno che si aggiunge a quelli decisi in passato, ma anche dalle misure adottate per garantire la liquidità sui mercati. Due fattori che dovrebbero promuovere un moderato avanzamento della congiuntura, mitigando al contempo i rischi per la stessa.
La Fed ha ribadito ancora una volta che sarà pronta ad agire in maniera tempestiva non solo per garantire una crescita sostenibile, ma anche per assicurare la stabilità dei prezzi. Di fatto viene lasciata la porta aperta anche ad ulteriori allentamenti della politica monetaria, laddove questi dovessero risultare necessari.
Indicazioni che nel complesso sono stati accolti con molto favore dal mercato che, subito dopo l’annuncio sui tassi, ha mostrato qualche incertezza, ritracciando di oltre un punto dai massimi segnati a metà seduta. Nell’ultima ora e mezza di contrattazioni però si è avuto una decisa risalita, che ha portato gli indici a chiudere sui massimi di giornata, con un poderoso rally di oltre quattro punti per il Nasdaq Composite e per l’S&P500, seguiti dal Dow Jones che ha portato a casa il 3,51%.












Wall Street su di giri grazie alla Fed e all’ottimismo dei finanziari

Giornata da incorniciare quella odierna per la piazza azionaria americana che ha vissuto una seduta molto simile a quella di martedì scorso, con un rally ancora più consistente che ha spinto i listini a chiudere sui massimi di sessione. Sin dall’avvio gli indici hanno mostrato un’ottima intonazione, con rialzi nell’ordine di circa due punti percentuali, sulla scia delle buone trimestrali consegnate da Lehman Borthers e da Goldman Sachs. Le due banche, pur avendo riportato una decisa flessione degli utili, hanno superato le attese degli analisti, regalando grande buonumore all’intero comparto finanziario.
Questo ha permesso di far passare in secondo piano le indicazioni contrastate arrivate dal fronte macro, che ha segnalato ancora incertezza per il settore immobiliare. Mentre i nuovi cantieri edili sono scesi meno del previsto, hanno deluso le licenze di costruzione, con un calo del 7,8% che riporta su valori segnati alla fine del 1991. A due velocità anche l’aggiornamento sui prezzi alla produzione, calati più delle attese, mentre qualche tensione si è avuta per la componente “core”, aumentata dello 0,5% in confronto allo 0,2% messi in conto dagli analisti.
Gli operatori però si sono concentrati sulle buone notizie arrivate dal mondo societario, e un’ulteriore spinta è stata data anche dalla Fed, con un taglio dei tassi dello 0,75%. Una manovra meno aggressiva di quella ipotizzata nelle ultime ore quando si era parlato di una riduzione di un punto percentuale. Inizialmente il mercato ha mostrato qualche titubanza, ma nell’ultima ora di contrattazioni ha messo a segno l’allungo decisivo.
Gli operatori non si sono lasciati intimorire dalle indicazioni della Fed che ha confermato i rischi per l’economia, puntando il dito anche contro le accresciute incertezze sul fronte inflazione. A fine giornata così i listini tra si sono presentati sui massimi, con il Dow Jones in salita del 3,51%, preceduto dall’S&P500 che si è spinto ancora più in avanti con un progresso del 4,24%. Simile a quest’ultima la variazione del Nasdaq Composite, salito a 2.268,26 punti, con un vantaggio del 4,19%, dopo aver segnato un minimo a 2.206 punti.

Tra i titoli del Dow Jones, gli acquisti si sono concentrati sui finanziari, con Citigroup in rialzo dell’11,22%, insieme ad AIG che ha guadagnato il 9,72%, ma è riuscita a fare altrettanto bene Bank of America, in crescita dell’8,26%, seguita da JP Morgan e da American Express, avanzati rispettivamente del 5,95% e del 4,8%.
In rally General Motors che ha portato a casa un rialzo dell’8,86%, snobbando la decisione di Standard & Poor’s di mettere il rating in credit watch negative in seguito allo sciopero del fornitore American Axle. Brillanti anche i titoli maggiormente legati al ciclo economico, come Home Depot e General Electric, in salita del 5,8% e del 5,27%, mentre Caterpillar ha guadagnato il 3,24%.
A beneficiare meno dell’euforia odierna sono stati Boeing e McDonald’s, rimasti in fondo al listino, pur con un progresso dell’1,38% e dell’1,05%.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tra i migliori troviamo Amazon.com che ha chiuso la sessione con un rialzo del 7,77%. Gran denaro su Yahoo, in crescita del 7%, dopo aver confermato le stime sui target per il primo trimestre e per l’intero 2008. La società ha inoltre fatto sapere di essere pronta a valutare tutte le alternative strategiche, dopo l’offerta lanciata più di un mese fa da Microsoft.
Pimpanti Apple e Dell che portano a casa quasi il 5%, insieme ad Applied Materials che è avanzato del 4,16% sfruttando l’upgrade di Caris & Co che ha alzato la raccomandazione sul titolo a “buy”, con un nuovo prezzo obiettivo a 27 dollari.

pochi titoli preceduti dal segno meno abbiamo Baidu.com che ha ceduto un frazionale 0,23%, mentre Amgen ha subito un pesante ribasso di oltre quattro punti.
 

patt

Forumer storico
Agenda del 19 marzo

In agenda il consiglio di amministrazione di Benetton per l'esame dei risultati di bilancio del 2007. Negli Stati Uniti si segnalano le trimestrali di Morgan Stanley e di Nike.


ITALIA
Trimestrali
- Midex: Benetton (Esercizio 2007); Marazzi Group (Esercizio 2007).
- AllStars: Cobra Automotive (Esercizio 2007); Diasorin (Esercizio 2007); Eems (Esercizio 2007); Gefran (Esercizio 2007); Poligrafica S.F. (Esercizio 2007).
- Standard: MolMed (Esercizio 2007); Monrif (Esercizio 2007); Poligrafici Editoriali (Esercizio 2007).
- Expandi: Rgi (Esercizio 2007).

Incontri con la comunità finanziaria
- Benetton. Conference call di presentazione dei risultati del 2007.
- Bialetti Industrie. Conference call di presentazione dei risultati del 2007 (ore 15.30).


Trimestrali
Europa
- Aegis Group (Gran Bretagna, preliminari 2007)

Stati Uniti
- Cintas Corporation (3° trimestre 2007/2008)
- Discover Financial Services (1° trimestre 2007/2008)
- General Mills (3° trimestre 2007/2008)
- Morgan Stanley (1° trimestre 2007/2008, prima dell'apertura di Wall Street)
- Nike (3° trimestre 2007/2008, dopo la chiusura di Wall Street)



MACROECONOMIA
ITALIA
- Ordini all'industria a gennaio (ore 10.00). Consensus: +1,5% m/m; +3,2% a/a.
- Fatturato industriale a gennaio (ore 10.00). Consensus: +1,1% m/m.

GRAN BRETAGNA
- Variazione del numero dei disoccupati a febbraio (ore 10.30).
- Retribuzioni medie a gennaio (ore 10.30).
- La Bank of England pubblica i verbali della riunione del 6 marzo (ore 10.30).

GIAPPONE
- Indice industriale complessivo a gennaio (ore 00.50).

STATI UNITI
- Andamento settimanale delle scorte di petrolio (ore 15.30).
 

Mountain

Forumer attivo
Saluti

Buon giorno a tutti!

Belle le immagini Pat!

Un saluto speciale a Fabry, in bocca al lupo per la nuova avventura.

Mountain
 

patt

Forumer storico
Re: Saluti

Mountain ha scritto:
Buon giorno a tutti!

Belle le immagini Pat!

Un saluto speciale a Fabry, in bocca al lupo per la nuova avventura.

Mountain

Ciao Mountain!!

oggi malgrado il bel close di wally....siamo di nuovo a remare ..... :rolleyes: i nostri indici da +1 a negativi......
 

maramau

Forumer storico
ciao ragazzi

finalmente ieri ho venduto tutte le danr con un € di gain abbondante

tengo ancora le fiat in leggero gain e immsi in loss

nonostante il ribasso cattivo e senza andare short con colpi mirati e pazienza sto riuscendo a viaggiare su cifre positive

leggo di novità per Fabri :eek:
un grosso in bocca al lupo per qualsiasi nuova iniziativa tu abbia deciso di intraprendere :up: :up: :up:

e un grosso abbraccio al maestro Pat
:love:
 

patt

Forumer storico
maramau ha scritto:
ciao ragazzi

finalmente ieri ho venduto tutte le danr con un € di gain abbondante

tengo ancora le fiat in leggero gain e immsi in loss

nonostante il ribasso cattivo e senza andare short con colpi mirati e pazienza sto riuscendo a viaggiare su cifre positive

leggo di novità per Fabri :eek:
un grosso in bocca al lupo per qualsiasi nuova iniziativa tu abbia deciso di intraprendere :up: :up: :up:

e un grosso abbraccio al maestro Pat
:love:

Ciao mara!! spero tutto ok....sono contento tu non abbia fatto danni in questo mercato.... BRAVISSIMO! :) a presto...
 

patt

Forumer storico
Agenda del 20 marzo



Scadenza dei futures e dei contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a marzo. GreenergyCapital debutta a Piazza Affari, segmento MTF. Chiusa la sessione Afterhours.


ITALIA
Borsa Italiana
- Scadenza dei futures e dei contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a marzo.
- GreenergyCapital debutta a Piazza Affari, segmento MTF.
- Chiusa la sessione Afterhours.

Trimestrali
- S&P/Mib: IntesaSanpaolo (Esercizio 2007); Mondadori (Esercizio 2007); Monte dei Paschi di Siena (Esercizio 2007); Unipol (Esercizio 2007).
- Midex: Indesit (Esercizio 2007).
- AllStars: Biesse (Esercizio 2007); MutuiOnline (Esercizio 2007); Landi Renzo (Esercizio 2007); PanariaGroup (Esercizio 2007); Trevisan Cometal (Esercizio 2007).
- Standard: Carraro (Esercizio 2007); Csp International (Esercizio 2007); Everel Group (Esercizio 2007); Sadi (Esercizio 2007).
- Expandi: Antichi Pellettieri (Esercizio 2007); Pierrel (Esercizio 2007); Pramac (Esercizio 2007); Servizi Italia (Esercizio 2007).

Incontri con la comunità finanziaria
- IntesaSanpaolo. Presentazione dei risultati del 2007 (;ilano, ore 15.00).
- Unipol. Conference call di presentazione dei risultati del 2007 (ore 17.45).
- Antichi Pellettieri. Conference call di presentazione dei risultati del 2007 (ore 14.30).

Operazioni straordinarie
- Ultimo giorno di quotazione dei diritti rimasti inoptati relativi all'aumento di capitale di Credito Artigiano.


Trimestrali
Europa
- Allianz (Germania, 4° trimestre 2007)
- Saint Gobain (Francia, 4° trimestre 2007)

Stati Uniti
- Carnival Corporation & Carnival (1° trimestre 2007/2008)
- FedEx (3° trimestre 2007/2008)



MACROECONOMIA
ITALIA
- Tasso di disoccupazione nel quarto trimestre del 2007 (ore 10.00). Consensus: 5,9%.

EUROPA
- Indice PMI composito (stima flash) a marzo (ore 10.00).
- Indice PMI manifatturiero (stima flash) a marzo (ore 10.00). Consensus: 52,0.
- Indice PMI dei servizi (stima flash) a marzo (ore 10.00). Consensus: 52,3.

GERMANIA
- Indice dei prezzi alla produzione a febbraio (ore 08.00). Consensus: +0,3% m/m; +3,3% a/a.

GRAN BRETAGNA
- Vendite al dettaglio a febbraio (ore 10.30).

GIAPPONE
- Mercati azionari chiusi.

STATI UNITI
- Richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione (ore 13.30).
- Indicatore anticipatore a febbraio (ore 15.00). Consensus: -0,2% m/m.
- Indice Fed di Philadelphia a marzo (ore 15.00). Consensus: -18,0.
 

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