Wall Street supera indenne l’appuntamento con la Fed e chiude positiva. Qualcomm in difficoltà al Nasdaq
Ancora una seduta sulle montagne russe per la piazza azionaria americana che è stata accompagnata anche oggi da una notevole volatilità, unitamente ad un certo nervosismo, legato all’importante appuntamento con la Federal Reserve. Nelle prime battute le vendite hanno avuto la meglio, complici non solo alcune prese di profitto dopo il rally della vigilia, ma anche la delusione dei contrastati dati macro. A fronte di una produttività non agricola inferiore alle attese nel secondo trimestre, almeno nella sua lettura preliminare, si è avuto un aumento maggiore del previsto per il costo unitario del lavoro. Indicazioni che hanno innervosito gli operatori, i quali però sono riusciti successivamente a ritrovare spunti per permettere ai listini di risalire la china e spingersi in territorio leggermente positivo.
Uno scenario che si è mantenuto invariato fino al momento dell’annuncio della Fed sui tassi di interesse, confermati al 5,25%. Poco dopo la diffusione del comunicato che accompagnato la diffusione della decisione, i listini hanno invertito bruscamente la rotta, salvo poi riprendersi nell’ultima ora di contrattazioni e chiudere in guadagno.
La Banca Centrale americana ha ribadito la sua costante preoccupazione per l’inflazione, che risulta prioritaria rispetto ad altri fattori, quali ad esempio i recenti scossoni dei mercati. Una certa attenzione è stata rivolta anche ai rischi in aumento per la crescita economica, e ciò ha portato ad allontanare la prospettiva di un taglio del costo del denaro ad ottobre, che invece era dato quasi per scontato fino a poche ore fa.
Nel complesso però la Fed non ha allarmato il mercato, che è riuscito così a riscattarsi nel finale, portando il Dow Jones a chiudere in positivo dello 0,26%, preceduto dal più ampio S&P500 che ha guadagnato lo 0,62%. Simile a quest’ultima la variazione percentuale del Nasdaq Composite che è salito a 2.561,6 punti, in crescita dello 0,56%, dopo aver segnato un minimo a 2.523 e un massimo a 2.577 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, brilla General Motors che sale del 2,87%, nel giorno in cui il colosso automobilistico ha annunciato di aver completato la vendita della sua divisione Allison Transmission a Carlyle Group e a Onex Corporation per 5,6 miliardi di dollari.
Sale Exxon Mobil che snobba la flessione dei prezzi del petrolio e porta a casa il 2,63% e si riscatta anche Alcoa che, dopo essere rimasto indietro ieri, ha guadagnato il 2,33%. Balzo in avanti per AIG che si assicura un punto percentuale, in attesa dei conti trimestrali che saranno diffusi domani. Ancora denaro su Citigruop che avanza dello 0,68%, dopo la smentita relativa all’intenzione di liquidare l’hedge fund Global Alpha.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, ancora una giornata in denaro per eBay che per la terza sessione consecutiva guadagna posizioni, conquistando oggi oltre tre punti e mezzo percentuali.
Tra i big si segnala anche la buona intonazione di Yahoo che avanza di poco più del 2%, seguito da Google che sale dell’1,18%, ma chiude in luce verde anche Cisco Systems che porta a casa lo 0,68%, prima dei risultati trimestrali diffusi dopo il suono della campanella.
Seduta negativa invece per Qualcomm che ha lasciato sul parterre il 3,06%, dopo che l’amministrazione Bush non ha contrastato la decisione che vieta al gruppo di importare chip per cellulari, realizzati in violazione dei brevetti della rivale Broadcom.
a casa il 2,63% e si riscatta anche Alcoa che, dopo essere rimasto indietro ieri, ha guadagnato il 2,33%. Balzo in avanti per AIG che si assicura un punto percentuale, in attesa dei conti trimestrali che saranno diffusi domani. Ancora denaro su Citigruop che avanza dello 0,68%, dopo la smentita relativa all’intenzione di liquidare l’hedge fund Global Alpha.
Cisco Systems batte le attese su utili e fatturato Q4. Gli acquirenti entrano in azione in after-hours
Al termine di una sessione conclusasi in maniera positiva per la Borsa americana e in particolare per il comparto high-tech, un’altra buona notizia è arrivata dai risultati comunicati questa sera, dopo la chiusura dei listini, da Cisco Systems (CSCO). Il colosso attivo nella produzione di infrastrutture per internet ha sorpreso positivamente il mercato, battendo le attese degli analisti sia sul fronte degli utili che del fatturato. Il quarto trimestre dell’esercizio fiscale 2007, conclusosi lo scorso 28 luglio, è stato archiviato con utili in crescita del 25%, a quota 1,93 miliardi di dollari, con un risultato per azione di 0,31 dollari. Al netto però di alcuni costi sostenuti per l’esercizio delle stock option, gli utili sono saliti a 2,3 miliardi, con un eps di 0,36 dollari, superiore di un penny alla scommessa della comunità finanziaria.
Indicazioni positive sono arrivate anche dal fronte del fatturato, cresciuto del 18% a 9,43 miliardi di dollari, rispetto ai 7,98 miliardi dello stesso trimestre del precedente esercizio fiscale. Anche in questo caso il dato si è attestato al di sopra delle previsioni degli analisti che avevano puntato ad una crescita meno corposa a 9,3 miliardi di dollari.
La società ha fatto sapere che il miglioramento dei conti è legato in buona parte al miglioramento della spesa da parte delle aziende clienti, che hanno aumentano gli ordinativi per i servizi di teleconferenza via internet.
Il mercato ha riservato un’accoglienza particolarmente positiva ai risultati diffusi questa sera, visto che il titolo, dopo una partenza incerta, sta progressivamente accelerando il passo nel circuito serale. Cisco Systems ha infatti concluso gli scambi della sessione regolare a 29,69 dollari, con un progresso dello 0,64%, ma sale ancor di più in after-hours, dove passa di mano a 30,45 dollari, con un rialzo del 2,56%.