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Greggio torna sopra 52 dollari, attesa possibile decisione Opec
SINGAPORE (Reuters) - I prezzi del petrolio sono rimbalzati sopra i 52 dollari al barile da un minimo di 19 mesi, con i trader che scommettono su una mossa dell'Opec per interrompere un trend che ha fatto perdere ai futures il 15% del loro valore dall'inizio dell'anno.
In termini assoluti i prezzi sono scivolati di 9 dollari, a causa delle vendite decise dai fondi e dalla domanda di combustibile per il riscaldamento eccezionalmente bassa da parte degli Usa.
Alcuni ministri dell'Opec avevano detto in passato che i prezzi dovrebbero essere mantenuti intorno ai 60 dollari. Il presidente del Cartello e ministro del Petrolio per gli Emirati arabi uniti, Mohammed al-Hamli, ha detto ieri che l'Opec è profondamente preoccupato per il calo nei prezzi quest'anno ed è pronto a fare quanto necessario per sostenere il mercato globale.
"Le persone hanno pensato che potrebbe esserci qualche azione da parte dell'Opec durante il weekend. Potrebbero consultarsi per telefono e decidere di tenere un meeting di emergenza" ha detto Tony Nunan di Mitsubishi.
Dal primo novembre scorso l'Opec ha deciso di tagliare la propria produzione di 1,2 milioni di barili, cifra portata a 1,7 milioni a partire dal prossimo 1 febbraio.
Intorno alle 7,50 il futures Nymex a febbraio avanza di 67 centesimi a 52,55 dollari al barile, mentre il brent sale di 78 centesimi a 52,48 dollari.