Wall Street non arresta la sua corsa e chiude in rialzo. Pioggia di acquisti su GM e Intel
Il ritrovato buonumore continua a dominare la scena a Wall Street che anche oggi ha vissuto una seduta nel segno della positività, per nulla frenata dalla corsa della vigilia. Gli investitori hanno continuato ad acquistare, incoraggiati anche da alcune indicazioni macro che hanno fornito uno scenario meno preoccupante sul fronte dell’inflazione. Mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione non hanno riservato sorprese, risultando invariate rispetto alla precedente lettura, i prezzi alla produzione sono cresciuti oltre il previsto. La versione “core” però ha confermato la lettura precedente, e questo ha segnalato una sostanziale stabilità dell’inflazione, in linea con quanto già anticipato ieri dal Beige Book.
Ad incoraggiare gli investitori è stata anche l’assenza di scossoni per i rendimenti sui Treasuries che sembrano aver arrestato, almeno per ora, la corsa delle ultime giornate, nonostante il tasso sul decennale si mantenga al di sopra del 5%. Qualche spunto positivo è stato offerto inoltre dal versante societario, dove però le notizie consegnate oggi al mercato sono state contrastate.
Nessun timore invece per il nuovo rialzo del prezzo del petrolio che è salito ben al di sopra dei 67 dollari al barile, senza tuttavia spaventare i listini. A fine giornata infatti, il Dow Jones e il più ampio S&P500 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,53% e lo 0,48%. Più corposo il progresso del Nasdaq Composite che si è fermato a quota 2.599,41 punti, con un rialzo dello 0,66%, dopo aver segnato un minimo a 2.583 e un massimo a 2.604 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, in pole position troviamo General Motors che porta a casa il 4,67% a 33,6 $, spinto dalle indiscrezioni relativo ad un possibile accordo con Delphi, suo principale fornitore, al fine di rendere possibile la sua uscita dalla bancarotta.
Da segnalare il buon rialzo di Exxon Mobile che mette a segno un progresso dell’1,7% grazie alla nuova fiammata dei prezzi del petrolio, ma gli acquisti hanno interessato anche Alcoa e AT&T, in crescita rispettivamente dell’1,68% e dell’1,45%. In luce verde anche United Technologies che è salito dello 0,78%, dopo aver rivisto al rialzo il dividendo trimestrale che si attesta ora a 32 centesimi, con un incremento del 21% rispetto a quello indicato in precedenza.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tra i migliori compare Intel che sale del 2,47%: oggi si è appreso che il gruppo sta guidando insieme a Google un’iniziativa finalizzata all’adozione da parte dei produttori, di tecnologie che riducano il consumo di energia.
Bene anche Oracle e Nvidia Corporation, in ascesa dell’1,81% e dell’1,78%, insieme ad Amazon.com e a Dell, in crescita di quasi un punto e mezzo.
Segno meno invece per Symantec che ha lasciato sul parterre il 2,7%, dopo aver approvato un piano di buy-back da 2 miliardi di dollari, che avrà effetto immediato.