Wall Street si salva in zona cesarini. Tonfo di General Motors sul Dow Jones
La prima seduta del 2007 si apre all’insegna di una forte volatilità a Wall Street che, al rientro dal lungo ponte di fine anno, vive una giornata a due velocità, con gli indici che si presentano al close in maniera contrastata. Nella prima parte della sessione, i listini hanno imboccato da subito la via dei guadagni, arrivando a segnare rialzi significativi, specie nel caso del Nasdaq Composite che ha registrato un progresso di oltre un punto.
A poco meno di due ore dalla chiusura però, un’ondata di sell si è abbattuta sul mercato, costringendo i tre indici ad azzerare il vantaggio iniziale e a scivolare persino in territorio negativo, in seguito alla diffusione dei verbali dell’ultima riunione del Fomc. Dalla lettura di questo resoconto è emersa la preoccupazione del Board per l’inflazione, che potrebbe portare anche a nuove strette monetarie. Una prospettiva che ha impaurito gli operatori, giustificando così la violenta reazione dei listini che tuttavia sono riusciti a recuperare posizioni nel finale. Il Dow Jones ha così terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,09%, il più ampio S&P500 ha ceduto lo 0,12%, mentre il Nasdaq Composite viene fotografato al close a 2423,16 punti, in progresso dello 0,33%, dopo aver segnato un minimo a 2394 punti e un massimo a quota 2454.
Tra i titoli del Dow Jones, paga pegno più di altri General Motors (GM) che lascia sul parterre il 4,13% a 29,45 $, complice la bocciatura di Bank of America che ha ridotto a”sell” la raccomandazione sul titolo, con un nuovo prezzo obiettivo fissato a 25 $ dai 30 precedenti. Il colosso automobilistico ha inoltre scontato la delusione per il dato relativo alle vendite di dicembre che ha segnato una flessione del 9,6% rispetto al calo del 2,2% atteso dal mercato.
Riesce a fare bene invece Wal Mart (WMT)che chiude con un progresso del 3,1% a 47,61 $, dopo che le vendite di dicembre hanno segnato un rialzo dell’1,6%, rispetto all’incremento atteso nell’ordine di un punto.
Al New York Stock Exchange invece si mette in evidenza Home Depot (HD) che termina la giornata con un rialzo del 2,27% a 41,07 $, dopo le dimissioni del presidente e Ceo del gruppo, Robert Nardelli, che certo non godeva del favore degli investitori per i forti guadagni realizzati e giudicati eccessivi rispetto al lavoro effettivamente svolto.
Sul tabelloneelettronico del Nasdaq, da segnalare la buona performance delle società di software e pc, con Oracle (ORCL) in crescita del 2,16% a 17,51 $, insieme a Dell che si presenta al close con un rialzo dell’1,59% a 25,49 $.
Perde quota invece Amazon.Com (AMZN) che lascia sul parterre l’1,93% a 38,7 $, penalizzato da n downgrade di Citigroup che ha tagliato la sua raccomandazione da “hold” a “sell”, con un nuovo prezzo obiettivo che passa da 35 a 34 dollari. A detta degli analisti la società dovrà affrontare una serie di sfide non poco impegnative nel corso dell’anno, dall’aggressivo andamento dei prezzi all’aumento dei costi pubblicitari