Sto scrivendo un lungo racconto... (1 Viewer)

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
i racconti di ChiaraG si leggono tutti insieme

ma infatti, quante storie... :melo:

senza ritegno, pubblico questo raccontino dedicato ad una ragazzina del verdeggiante quartiere in cui risiedo, ai cui lati del parco campeggiano la caserma di Polizia e davanti ad essa il centro sportivo della Fiat (chiamato Sisport) frequentato soprattutto per la piscina e in cui fui istruttore di nuoto circa 30 anni fa :eek: :-o

E' un racconto molto breve, quindi tutti possono leggerlo senza gran sforzo... vi prego perciò di scrivere qui IQT la vostra critica, non abbiate timore di dare giudizi stroncanti: sono quelli più utili e perciò mi interessano molto, grazie :)

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Strano siano chiusi proprio qui, nel cortile della Polizia stradale. Fortunatamente il loro profumo si spande lontano, scivola per via Graneri, mi accompagna fino al Sisport. Mentre nuoto poi sento ancora nelle narici il loro profumo, più forte del cloro.

Se soltanto si accorgesse di me... Ho cambiato almeno cinque costumi, la mamma voleva ammazzarmi. Ma io non lo facevo per avere il tessuto migliore che mi aiutasse nelle gare, lo facevo per lui, per l'istruttore capo, Lorenzo il magnifico.
Mi guardo nello specchio dello spogliatoio femminile. Certo la cuffia di lattice non favorisce la seduzione, e neppure gli occhialini… Con le altre scherza tutto il tempo, a me solo mi massacra di esercizi. Dicono perché io sono la più dotata ma non ci credo. A diciassette anni dovrei essere già molto più avanti.

Eccomi qui, un'adolescente muscolosa dentro un costume blu cobalto, mi viene da piangere. Eppure a scuola ci sono un sacco di ragazzi che mi vengono dietro. Ma non mi dicono niente loro, sono dei gagni. Lui invece, lui è bellissimo. Alto, possente, le spalle, il petto come una portaerei che ci starei tutta rannicchiata lì dentro, capelli biondo cupo, gli zigomi spigolosi, il naso perfetto e dritto e quegli occhi glaciali che mi spiano, che spiano i miei tempi e io mi ammazzo per farlo contento, per far sì che mi dica brava, senza eccessivo entusiasmo, così come lo si direbbe a un cagnolino da circo che fa bene il suo numero.

Mi decido a uscire dallo spogliatoio, è prestissimo, delle mie compagne nessuna è ancora arrivata. Lui è solo, seduto sulla tribuna. Mi sento un ragno che avanza incerto sulle zampe. Vado a bordo vasca e aspetto mi dia le indicazioni. Quasi non riesco a tirar su la testa per guardarlo.

«Ciao».

«Ciao Lavinia, hai preso un brutto voto? Hai una faccia…».

«No, bene, grazie».

«Perché non mi guardi?».

Mi sa che sono diventata di fuoco. Alzo lo sguardo. Lui scende gli scalini, si avvicina, il suo corpo mi mette in imbarazzo. Riabbasso lo sguardo.

«Ultimamente sono stato un po' duro con te, volevo metterti sotto pressione ma ora posso dirtelo: sei bravissima, nuoti come una sirena, sei fantastica. La prossima gara sarà un trionfo».

Sorrido, ma dentro di me sono triste, gli importa solo come nuoto, non mi vede neppure…

Poi lui mi mette una mano sulla spalla.

«Tra due mesi sarai diciottenne, Lavinia».

Alzo gli occhi sorpresa.

Un sorriso dolcissimo si allarga sul suo viso da sogno.
 

Claire

ἰοίην
Mi pare di conoscerla, quella Lavinia :mumble:

Mi piace, Petronio. Anche se è un po' scontato, e anche se normalmente mi piacciono le dimensioni e le narrazioni un po' più evocative ed oniriche, mi piacciono le frasi brevi, ma incisive, le descrizioni soggettive. Nella brevità, hai dipinto bene Lavinia. Mi piace che non ti sia lasciato andare, indugiando sulla descrizione fisica della ragazzina, ma tratteggiandola solo attraverso gesti e pensieri.

:up:
 

Claire

ἰοίην
permesso accordato! :up::bow:

Questa è solo una parte di quello che ho scritto sul racconto di Chiara:)

"Hai uno stile scarno, asciutto. E questa non è una critica, solo una cosa che
si nota. Come dire che io sono prolissa. Nessuna critica, solo lo stato delle
cose.

Posso dirti sinceramente che penso che lo stile vada benissimo e che la storia
sia potenzialmente interessante, ma che secondo me, potresti curare un po' di
più le descrizioni e i linguaggi, rendendo le prime un pochino più "soggettive"
e i secondi un po' meno "esclamativi"?"
 

ChiaraG

vegana
Questa è solo una parte di quello che ho scritto sul racconto di Chiara:)

"Hai uno stile scarno, asciutto. E questa non è una critica, solo una cosa che
si nota. Come dire che io sono prolissa. Nessuna critica, solo lo stato delle
cose.

Posso dirti sinceramente che penso che lo stile vada benissimo e che la storia
sia potenzialmente interessante, ma che secondo me, potresti curare un po' di
più le descrizioni e i linguaggi, rendendo le prime un pochino più "soggettive"
e i secondi un po' meno "esclamativi"?"

anche qui.... :bow:
 

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