Spot (3 lettori)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Facile.it
Perché l'omino preso dall'entusiasmo che ripete il brand fa la figura del più cretino?
Ma perché tu, spettatore, possa identificarti con lui!
Vale a dire, che tu ti possa sentire cretino come lui.
No, grazie.
Notizia: il fondatore di facile.it è stato arrestato, faccende di violenza sessuale durante festini a base di droga.
Il fondatore Facile.it Alberto Genovese arrestato a Milano per violenza sessuale
Nella notte sarebbe stata drogata, costretta in camera da letto, mentre un bodyguard sorvegliava la porta, e seviziata in stato di incoscienza. Le violenze sarebbero andate avanti a lungo: la giovane donna sarebbe stata anche ammanettata, legata, e violentata, mentre gridava aiuto.

Appunto. Così è facile. Punto it. :hua:
 

baleng

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Questo spot della Brondi mi dà un fastidio che non riuscivo a capire, tanto era forte. Vabbè, intanto la smorfiosetta è comunque una minore, violentata per via pubblicitaria - e ancora non capisco come sia legalmente possibile. Ma onestamente, prima di tutto il fastidio viene da quella voce, urlata eppure volutamente "amica", con quella sicurezza dei bambini petulanti che in quinta elementare sanno già tutto loro. Non so se la voce sia della stessa Cappuccetta Rozza, ma alla fine poco importa. Se una dice "tűtti vogliono Brondi", con la U/Y a cul di gallina, per esibire quanto è contenta, meglio non infierire.
Cappuccetta va dalla nonna, evidentemente, perché il suo cellulare porta immagini gigantesche, adatte all'anziana ipermetrope, ma questo lo spot lo evidenzia con un "cari nonni, ora non avete più scuse".
Se io avessi una nipote come quella, tuttavia, non avrei certo bisogno di scuse per non rispondere al telefono, e certo mi rammaricherei che la rompicastagne abbia incontrato non un ingordo lupo, ma un semplice inappetente buon cagnolone.
Accorgendosi con 20 anni di ritardo del gioco di parole insito nel suo marchio, il fastidioso spot chiude con un "Brondi chi parla?" che dà l'esatta immagine della pochezza degli autori (si chiamano Uninventiva)

Ma c'è di più.
Leggendo tra i commenti (ce ne sono perfino a favore, mmmmm, sospetti :uhm: e non sto a dire qui perché) si scopre che Cappuccetta Rozza ha pure un nome e cognome, si chiama Melissa Lambertini, ha 13 anni e, come minacciosamente afferma in un sito di casting, letteralmente,
Mi chiamo Melissa ho 13 anni,e ciò che amo di più è recitare, sono determinati e porto a termine tutto quello che faccio
e c'è pure la foto.
Avendo l'insopportabile già, a quanto sembra, recitato in "Genitori quasi perfetti", devo assolutamente confermare le mie cupe visioni sulla vacua pochezza del cinema italiano, al quale pare che al di fuori dell'asfittico ambito familiare possa esistere solo un'altra famiglia, fosse pure la Mafia. Cui possibilmente applicare qualche analisi psicologica da rivista femminile ultrapopolare.
Amen.
 

baleng

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Si è già parlato delle espressioni languide, estasiate, comprese in sé stesse che presentano le signore negli spot per farci capire che questo è proprio buono, che occorre concentrarsi sul gusto.
Lindt Lindor ha superato tutti nella terminologia, ha inserito il termine definitivo, che spiazza tutti, insuperabile. Non "scioglievole", no, goffo neologismo che verrà dimenticato come si asciuga l'acquazzone estivo, e che peraltro accentua le allusioni erotiche con il richiamo ad una immaginabile produzione di liquidi. Ben altro.


Questo spot, dove la fanciulla semisvestita si torce di piacere dai piedi sino al cuoio capelluto mentre succhia il cioccolatino fatale, finisce con una parola accecante: estasi. Estasi, momento religioso in cui si viene rapiti da questa terra e portati in atmosfere celestiali.
Che più? Il prossimo passo sarà un branco di religiose che fanno sanguinolenta rissa per l'ultimo cioccolatino? Papa Ratzinger che si butta giù per la scalinata de La corazzata Potëmkin, afferra col pugno un cioccolatino e si mette a volare, o la Santa Teresa del Bernini con l'angelo pronto a ficcarle in gola una freccia di cioccolato? ("mi raccomando, ficcamela Li-ndt, in gola). Diciamo che You Porn è più schietto.

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giustino

Art is looking for you
Spot in tempi di lockdown.

Non sono uno che legge molti libri (romanzi) nè mi piace guardare film. Preferisco le cose legate alla realtà e che possono essermi utili per mantenere la coscienza vigile.
Allo scopo di prevenire l'insorgere di malattie che invecchiando si fanno sempre più minacciose sono sempre stato attento ai messaggi del corpo, ai piccoli disturbi, ai minimi cambiamenti di tono, ecc. Tutto ciò negli ultimi tempi si è ulteriormente acuito. Al minimo mal di gola, al più piccolo colpo di tosse, alle prime avvisaglie di un raffreddore la mia mente corre veloce al Covid 19, agli ultimi contatti che ho avuto, se è il caso di andare dal medico o al pronto soccorso.

A causa del virus e dei lockdown si è di più messi a diretto contatto con se stessi ma se è relativamente facile saper relazionarci con il proprio corpo diventa difficile invece farlo con la nostra psiche e la nostra anima.

Ecco perchè consiglio la lettura di questo libro che indica il modo pratico per ascoltarsi, per trarne il massimo vantaggio, per scoprire la ricchezza e la saggezza che ci portiamo dentro, per acquisire uno stato di maggiore stabilità e benessere.

L'autore del libro è Prem Rawat. Lo conosco da quasi mezzo secolo, da quando lui era un bambino; lo apprezzo molto perchè le cose che dice sono molto pratiche. Da quando seguo i suoi insegnamenti ho acquisito maggiore consapevolezza e gioia di vivere.

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baleng

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Ho visto oggi, durante la mia inutile, ridicola e incostituzionale quarantena (per chiunque arrivi da paese cat. E, razzismo puro e sbrigativo degli impotenti-incompetenti ministeriali) lo spot di Fiorello che invita ad ignorare il mai abbastanza deprecato festival di Sanremo. Nei miei riguardi, ovviamente, come in quelli di molte persone, l'invito ad ignorare l'avvenimento è assolutamente inutile. Allora a che serve questo spot furbetto? Ovviamente ad informare gli aficionados ("afflicionados", magari ;)) sulle date del suddetto disastro, uno dei pochi di cui si conosca preventivamente quando e dove avverrà. Certo, covid o non covid, un disastro in più che cambia?
Dunque il richiamo "sapientemente" :prr: ironico ad ignorare l'avvenimento dovrebbe, nelle menti (?) degli ideatori sortire l'effetto opposto, cioè incuriosire qualcuno di per sé poco propenso a quel genere di masochistico spettacolo? Mah, forse credono che la trovata sia "geniale" - alla RAI possono anche crederci davvero. Però magari nell'inconscio degli adepti, viceversa, la cosa può avere invece l'effetto di portarli ad ignorare, ergo non stare a guardare, il festival in questione.
"Eh, Baleng, ma non ci arrivi proprio? Lo spot serve a far capire che c'è al festival Fiorello, e lui richiama un sacco di pubblico"
Ok. Mi si trovi uno, uno solo degli affLicionados che già non sapesse di questa presenza, dài. Quanto ai pochi altri, immagino che il numero dei nuovi sedotti possa corrispondere a quello di coloro che ora verranno spinti ad ignorare.
Con risultato livello zero, ma non a costo zero. Aggiungici pure il mio fastidio. :rolleyes: :B
 

baleng

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Verisure, mi pare si chiami così. Sistemi di protezione per la casa.
Una donnina materna risponde al telefono, e trasforma immediatamente lo scocciatore in cliente.
Vi è successo qualcosa?
Il tipino azzimato risponde con voce impostata come stesse doppiando un telefilm americano.
Ci han derubato, oooh oooh! (non dice: come fai a saperlo? Io telefonavo per informazioni e basta! No, voce da pianto e tono rassegnato :cry:
La fanciulla non gli dice, come sarebbe suo diritto: non potevate pensarci prima? No gli risponde: volete il nostro prodotto?
Sì, sì. Grazie! Come ricevesse una grazia dalla Madonna.
Quando oramai è piuttosto tardi.

Che dire? Due che recitano asettici non sembrano il massimo per una ditta che opera contro gli scassi.
Ci leggono.
Verisure ha cambiato spot. Ora il tipo installa l'allarme preventivamente ("Ho due figli minori in casa") e il vicino sarà convinto a convertirsi a sua volta.
Tuttavia non si capisce perché la tipologia di recitazione, chiamiamola così, rimanga impostata sul modello piagnisteo.
Adesso pare quasi che il tipo debba giustificarsi, mostrando tutte le sue incertezze, più che le sue paure.
Probabilmente l'agenzia pubblicitaria aveva tutti gli attori già impegnati, ed è ricorsa alle comparse che lavorano per le agenzie funebri. Tanto, avranno immaginato, qui si tratta di far vedere come la paura porti giustamente ad installare l'apparecchiatura (della quale mica si capisce poi molto ...).

Sì, ma se l'ha già installata, il tizio potrebbe anche mostrarsi un poco più sicuro, no? - Eh, ma insomma, dobbiamo proprio cambiare tutto ad ogni spot? -
Tutto no ... :prr: :-D se siete convinti che un tono lagnoso faccia vendere, magari perché diverso dagli altri, liberissimi.
Ma chiamatevi Veriinsure, allora. :jolly:
 

baleng

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Rinnovo i miei complimenti all'infiltrato della concorrenza che ha realizzato per TIM lo spot con i robottini che fanno slalom parallelo.
Una cosa che grida vendetta almeno sino al cielo di Cortina. Chissà se a TIM resterà qualche cliente dopo questa roba qua.

Ma si rendono conto che vedere quei tappetti meccanici, brutti goffi e fastidiosi fa letteralmente cag
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???
 

baleng

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Mc Donald's pubblicizza la propria iniziativa benefica "Banco Alimentare"
Una volta Qualcuno diceva che la mano destra non sappia quello che fa la sinistra.
Oggi questo accade solo all'interno del governo Draghi. :ciapet:
 

baleng

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Infine mi ricordo che avevo citato lo spot della DR automobili. Che fa correre il solito trabiccolo tra strade deserte, in riva al mare ecc ecc. (Spot mangiato dall'incendio di Strasburgo) Premio originalità sottozero per gli ideatori.
Spot subito seguito da uno analogo della BMW (mi pare), con minime varianti. Premio anche per loro.
E come i consumatori di pasta, olio o altro della dieta mediterranea sono solo trentenni che fan grandi tavolate all'aperto, sotto il sole mediterraneo (questo secondo i pubblicitari, ovviamente), la gente acquista l'auto (son soldi eh!) per avere il piacere di girare un giorno all'anno, uno!, in qualche stradina di una penisoletta sperduta, col mare limpido a due passi, mentre evidentemente nessun altro, oh gaudio, ha avuto la stessa idea.
Che la pubblicità prenda la gente per il fondoschiena lo si sa. Che lo faccia senza nemmeno spremere una goccia di creatività dal cervello, è una constatazione.
A quando una pubblicità diversa, tipo il guidatore che si distrae e precipita sugli scogli (vista in soggettiva, se possibile), o due auto eguali (quelle pubblicizzate) che si scontrano disastrosamente in un incrocio dalla segnaletica ambigua? Non è vero che non funzionerebbe: lo spettatore si sveglierebbe, infine, e molte cose potrebbero cambiare ....
mmmm ok
zzzzzzzzzzz ..... :violino:
 

baleng

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Questo petulante spot vorrebbe convincerci che l'acqua Lete fa bene alle ossa. Di sicuro c'è che fa male a chi soffre di calcolosi.
Quest'acqua ha un Residuo Fisso a 180° di 915 mg\l. Un disastro per i reni.
Che poi contenga tanto calcio, che è l'elemento più diffuso, non basta: occorre vedere quanto un organismo è capace di assimilarlo.

Ma lasciamo queste sottigliezze ( :fiu: ) per valutare la qualità estetica dello spot. L'ambientazione è in una specie di terme surreali, frequentate solo da faccine abbastanza squallide che parlano con il birignao di un finto entusiasmo. A un certo punto cambia l'inquadratura e una delle cellule si tuffa nella sorgente.
Dopo una decina di volte che lo si è ascoltato (io non riesco a guardarlo, mi coglie sempre a tradimento, dura così poco che non si fa in tempo a cancellarlo, dovrò farmi impiantare un telecomando sotto pelle), dicevo, dopo alcuni ascolti speri solo che l'inutile cellula affoghi miseramente. Non per niente Lete nella mitologia greco-romana era il fiume dell'oblio. Si vorrebbe dimenticarla al più presto. Almeno fino al prossimo spot.
De-lete.

 
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