Spot (2 lettori)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Genialloyd inizia con una idea efficace. Una signora magra e longilinea (toh ...) che per la Compagnia sarebbe una manager, corre con il suo Suv (ovviamente) e va a fermarsi proprio dove due innaffiatori da prato inizieranno a funzionare. In questo modo lava la macchina gratis. Fin qui funziona (ed ha la solidarietà dei cercatori da mercatino :D ).
Il fatto è che proprio là, misteriosamente proprio là trova il solito bellimbusto che le propone la solita assicurazione, da firmare in panchina sotto il sole. Lei è molto credibile, sempre per quell'arcigno della lungagnona, tipico anche della tirchia cronica. Lui sembra quello del caffè Moreno: ma che fa? da dove viene? Perché era là? Boh, è come se ci fosse un buco nella sceneggiatura, ma chi se ne frega, i tempi sono quelli e il pupattolo doveva essere già disponibile sul posto e pronto a fare il suo lavoraccio da promotore.
Purtroppo per Genialloyd, non scatta alcun meccanismo di identificazione. Non con la nobildonna con Suv, perché noi non ce l'abbiamo, e se una ce l'ha è l'ultima a voler risparmiare sul lavaggio (conosciamo il genere, no?). Non col il bellimbusto promotore, perché 1) lui rappresenta il nemico 2) uno che ti rovina il momento di pace e risparmio proponendoti di spendere sarebbe da cancellare con lo smacchiatore.
Magari lui doveva rappresentare la Compagnia, che per estensione di significato, per non sottile metafora, sarebbe allora giovanile, reperibile, pronta a spiegarti ogni particolare a tuo vantaggio.
E invece risulta indiscreta, ruffiana, profittatrice delle esitazioni in cui certamente si sta smarrendo la nobile ed avara fanciulla. Lo zerbinotto appare come un deus ex machina nato e cresciuto lì sul prato come un'amanita falloide :babbo: e ti residua inevitabilmente in mente qualche severo dubbio sulla sua commestibilità. Rimandato a settembre, quando spuntano i porcini. E che porti la giustificazione: che ci stava a fare davanti agli idranti? Magari, finalmente!, per lavarsi?

Ma poi, lei, perché non gli dà un calcetto sul perone con le sue scarpine da mantenuta?
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
La Chiesa Cattolica, per ricevere il nostro 8 x mille ricorre alla classica retorica dei poveri da aiutare. Vengono esibiti uomini sperduti nella vita e nella campagna, bambini rigorosamente neri felici perché il prete è andato a spiegargli quanto e come peccano. Bimbi sorridenti, allegri, sottinteso, anzi, chiaramente detto: grazie al vostro denaro. Aiutiamo tutti, proprio come Emergency o Medici senza Frontiere.
Negli anni lo spot, sempre un po' lacrimoso, mostra reietti, esclusi, adulti infelici e bambini felici, nulla di diverso dall'iconologia e dalle musiche oggi in voga nella Chiesa: qualcosa di privo di misteri, salvo su come vengano usati i denari ...
Perché se una multinazionale alimentare facesse (fa) pubblicità a sé stessa attraverso le donazioni all'Africa (ormai l'India non serve più), ai miserabili ecc., noi sorgeremmo indignati a dire: eh no, questa è carità pelosa, fate anche il vostro interesse soprattutto il vostro interesse, si dovrebbe donare sì, ma che la sinistra non sappia ciò che fa la destra. Qui, però, si tratta di una multinazionale spirituale: attraverso le donazioni essa nutre e rinvigorisce anche sé stessa e il proprio potere, in quanto dà il ricevuto, ma ci aggiunge la sua etichetta cattolica. E lo spot questo mica lo evidenzia.
Mi ricorda molto l'ARCI, che bypassava gli ostacoli burocratici al libero funzionamento dei servizi altrui introdotti dal governo amico coprendo i tesserati con un velo di formalità inventate all'uopo, della serie "ti faccio tutto io" però poi si pronunciava politicamente a nome degli associati-per-forza (ora non so come funzioni, grande è la confusione sotto il cielo, ma non mi aspetto mai niente di buono; ieri passavo per il solito bar di Malalbergo dove tutto funziona come in un qualunque altro bar, ma questo è ARCI (o era, non mi sono fermato) e le tasse e gli oneri ecc sono differenti ...).

Insomma, l'Italia è fatta di famiglie (anche la mafia, se è per quello). La famiglia più grande si presenta buona e tollerante. Qualche volta chiede anche scusa per la violenza alle orfane irlandesi o ai bimbi di mezza America tristemente abusati da personaggi ancora sotto copertura. Ma la stringatezza di linguaggio necessaria in questi casi, cioè quando si chiedono quattrini per una onlus, viene soffocata da una colata di miele, dove tutti i gatti sono neri, sì, ma anche appiccicosi.

Infine, il mio 8xmille va alla chiesa Valdese perché, giustamente, non se ne serve per opere di culto. Ma pure perché rifiuta di cuccarsi anche la relativa percentuale di preferenze inespresse. Infatti, se tu lasci in bianco la casella, i soldi vengono comunque elargiti. A chi? A tutti quelli che vengono già beneficiati, proporzionalmente alle preferenze ricevute. Salvo che non rinuncino espressamente a questo "furtarello".

A quanto ne so, solo i Valdesi vi rinunciano. Sarebbe opportuno che vi rinunciassero tutti, soprattutto l'ente più grosso, che si cucca credo almeno il 90% anche delle somme non "preferenziate". O no?
 
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baleng

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Poi c'è il giovanotto semiatletico di Sky. Cioè, tu pubblicizzi una TV che ha lo scopo di piazzarti sul divano di fronte al televisore da mattina a sera a ingozzarti di junk food fino a diventare sferico (e grazie che ancora non ti inchiodano le zampe a terra come le oche del Perigord). E lo fai spostandoti come tarantolato, tutto leggerino che sembri il fratello agitato di Salvini, salti pure la corda, ammicchi e insomma ti ci hanno infilato su un elettrodo che certo non ti puoi mica sedere. E in questo modo pubblicizzi una specie di eterno riposo televisivo, diffuso in tutte le stanze, proprio come la polvere bianca quando vengono i muratori, pronto a sedare qualunque rigurgito di, non dico intelligenza, ma anche solo di autonomia temporo-spaziale. Pubblicizzi l'imbalsamazione saltellando. Ma si può? Ma ci fai o ci sei? :prr:
 

baleng

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Agli uomini non sarà sfuggito quello spot in cui lui - il solito attempatino cinquantenne-e-un-po', naturalmente magro, capelli biancheggianti, insomma l'uomo perfetto secondo la pubblicità ever-rincoglionente - lui, dicevo, trova una fila di scuse non richieste per essersi assentato dal talamo coniugale, dove la sua poco dolce metà comincia a dubitare di avere impalmato un burattino dalla voce piagnucolosa e dal cervello assiderato. E lo mostra, questo dubbio, con la stessa espressione della faccia con cui Paperino espone i suoi disperati sforzi intellettuali per capire quanto i tre nipotini han già intuito all'istante. Lo fa, la megera, perché sia chiaro anche a noi che il marito mente: in realtà ha problemi di prostata, e se ne vergogna. Ma lei di prostata ne capisce, eccome: non ce l'ha, ma chissà quante ne ha massaggiate nella sua carriera ormai al tramonto. Le conosce. Lui invece ce l'ha, ma nella sua visione da Peter Pan vorrebbe dimenticarselo, come affetto da una disgustosa tabe.
A questo punto, invece di divorziare favorendo finalmente l'evoluzione del mentecatto, la strega gli dà la pozione magica, cioè il prodotto che risolverà ogni problema. Ed ecco infatti che, tra luci soffuse e colazioni a letto, il manichinoide in mutandoni da clown confessa: non mentirò più, e manca solo che aggiunga: Mamma!
Ora, perdere tutto questo tempo per indispettire il pubblico degli spettatori maschili, gli unici che alla fine rappresentano il target del prodotto, mostrando un inetto radiocomandato da una sadofallica, non sembra una grande idea. Il prodotto viene associato ad una condizione di virilità abbattuta, vittima di un matriarcato onnisciente nonché del proprio ritardo mentale (abbinato ad una certa immagine di eleganza, proprio come per la bella-e-scema del cinema). Magari farà piacere al pubblico femminile (o forse alla sua parte peggiore), ma quelle non consumano mica!

Ha colto tutto questo impaccio la concorrenza, uscita con una pubblicità rapida e sintetica, in cui l'immagine di un manneken piss, tenera e volgarotta allo stesso tempo, propone di aiutare la funzione e l'organo senza tante cervellotiche implicazioni psicologiche. Spendendo meno e, probabilmente, ottenendo di più. E sfruttando perfettamente a posteriori il contrasto con la funzione di sbilenco apripista del malmaritato e delle sue indisponenti lungaggini.
 
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Heimat

Forumer attivo
Poi c'è il giovanotto semiatletico di Sky. Cioè, tu pubblicizzi una TV che ha lo scopo di piazzarti sul divano di fronte al televisore da mattina a sera a ingozzarti di junk food fino a diventare sferico (e grazie che ancora non ti inchiodano le zampe a terra come le oche del Perigord). E lo fai spostandoti come tarantolato, tutto leggerino che sembri il fratello agitato di Salvini, salti pure la corda, ammicchi e insomma ti ci hanno infilato su un elettrodo che certo non ti puoi mica sedere. E in questo modo pubblicizzi una specie di eterno riposo televisivo, diffuso in tutte le stanze, proprio come la polvere bianca quando vengono i muratori, pronto a sedare qualunque rigurgito di, non dico intelligenza, ma anche solo di autonomia temporo-spaziale. Pubblicizzi l'imbalsamazione saltellando. Ma si può? Ma ci fai o ci sei? :prr:
Il giovanotto si chiama Cattelan...per l'ulteriore gioia di Baleng
 

baleng

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C'è un'acqua minerale che profetizza per chi la usa non solo la solita salute, diuresi, pipì, leggerezza ecc., ma addirittura un futuro più divertente (che sostanze ci metteranno mai dentro? sarà legale? rischio dipendenza?)
Di questo passo potrebbero anche promettere una laurea per chi ingurgita i sofficini, o l'oro olimpico per gli utenti di un certo purgante. o_O

Oro dei cento metri, immagino :lol::DD:
 

baleng

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In questi giorni imperversa una perversa :) pubblicità dell'Unicef. Che vuole i tuoi soldi, ma post-mortem, così non te ne frega di perderli e di come li usano. Anzi, ti promettono una certa immortalità, come se ai vari indigeni del terzo mondo importasse davvero di chi mette la grana e passassero il dì a baciarne la foto. Al massimo un nipote si dichiara grato nell'accettare il testamento e stop, figuriamoci dei ragazzini estranei che, giustamente, se ne possono fregare di quel tale che ha pagato. Il modo con cui ti chiedono i quattrini è nel solito stile piagnone e mieloso, ti mostra con movimenti lenti di camera e musiche tristi (in pratica, come se tu fossi già schiattato e guardassi dall'altro mondo) la felicità di questi bambini poveri, felicità compassata perché stanno pensando a te, sì, a te che non ci sei più (e che ti stai toccando a consunzione). Peggio della Bossi Fedrigotti che, in una pubblicità radiofonica per salvare le bambine ("costrette a sposare uomini che hanno il doppio della loro età", dove sul costrette si può convenire, ma sulla seconda parte vedrei un certo razzismo ... ) sembrava piuttosto commemorare la morte delle bimbette che volerne cambiare la vita (in meglio? questo non è chiaro).
Riassumendo, sei invitato a pagare per aiutare (dubbio) dei bimbi che poi si ricorderanno sempre di te (falsissimo, senza nemmeno averti conosciuto, poi ...) e così di te resterà memoria nel mondo (solletica il tuo narcisismo, come dire "una leccatina, ma a fin di bene", come dire "il fine giustifica i mezzi" - e qui casca l'asino) ma la cosa della memoria semplicemente non è vera.
Il problema è poi che chi conosce il terzo mondo (e io, modestamente, lo conobbe) sa che questa è la visione ancora missionaria e, tutto sommato, razzista, dei nuovi salvatori della terra, che in pratica significa: devono diventare come noi. Ora, io non credo che tutte le "culture" siano equivalenti, ce ne sono di più arretrate e di più avanzate, ma qui prevale una visione unica, simile a quella di chi voleva portare (imporre) la democrazia con le armi a tutto il mondo. In pratica, il terzo mondo, lungi dal somigliare all'India degli anni '50 e dal morire di fame, in gran parte è stato sedotto dal modello occidentale, nel senso che interessano bei vestiti, telefonini, soldi facili, auto e potere. Presentarlo come un'accolita di disperati è quasi un imbroglio: la cosa riguarda una minoranza, e anche lì non è assolutamente detto che i nostri aiuti avvengano nel modo giusto, e non siano, invece, imposizioni.

Senza considerare le voci che girano intorno all'Unicef stessa Matteo Renzi, “ecco come i soldi dell’Unicef sono finiti alla società della famiglia del premier" - Il Fatto Quotidiano

Onu: era un pedofilo chi promosse i Diritti del Bambino

e se si cerca se ne trovano tanti altri, di link ...
 
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