Spot (1 Viewer)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Ne parla solo Aldo Grasso sul Corriere, ma non vedo perché non dovremmo commentarli anche noi.
Muovono un sacco di denaro, sia per farli che per trasmetterli che pure e soprattutto dopo trasmessi, sul mercato dei consumi.
Impegnano registi anche famosi, talora con risultati estetici apprezzabili.
Certo, non muovono collezionismo. Però possono sfiorare l'arte, un po' come i manifesti cartacei di fine 800. Hanno poi un ritorno materiale sugli oggetti da collezione nei mercatini e simili. Insomma, se qualcuno ha altri motivi per parlarne li aggiunga :bow:, a me questi possono bastare.:D

E comincio con lo spot televisivo di un caffè (mi tocca beccarlo più volte in quanto trasmesso nei dintorni dei telegiornali, che sono l'unica cosa che vedo alla tv), marca che non nomino qui per non darle immeritata pubblicità: spot che è quanto di più malfatto, imbranato e controproducente si sia mai visto, in tv o al cinema.
Quasi tutti lo avranno subìto: dopo una incomprensibile disputa che porta a scegliere un caffè in capsula (non si sa perché, forse perché l'azienda ci guadagna di più, boh) lui e lei si siedono al tavolo, e mentre in un sonoro slegato e mal udibile lei o chi per lei recita la poesiola sciocca di turno, i due stanno seduti al tavolo per un tempo interminabile, afasici, bloccati in pose parafantozziane, senza proprio saper che fare se non attendere con angoscia comprensibile la fine dello spot.
2 agli interpreti, ma zero al regista :prr:
E di conseguenza :down: al caffè :cool:
 

Heimat

Forumer attivo
Mi è capitato recentemente di vedere dei vecchi Carosello. Gli spot erano girati da registi importanti e, per la gran parte, sono molto belli, migliori di tanti che vengono sparati in tv oggi.
 

vecchio frank

could be worse...
Strano, lo spot di cui parla baleng non ce l'ho presente. A me fanno pena quelli coi testimonial di lusso come Bruce Willis, o George Clooney che dice "Nespresso, what else?" tanto per rimanere in tema di caffè. O quelli dei profumi, dove è di rigore sentire una voce sexy dire in francese "pour homme"...
 

kiappo

Forumer storico
Si!!...quelli dei profumi sono ridicoli, molto patinati..ma ridicoli e non si capisce una beata mazza...per il caffè, io vedo spesso quella bella morettona.. che " non beve caffè se...non è "...lei è notevole, il caffè non so...:p...Comunque, ricordo un bello spot, di qualche anno fa, che pubblicizzava una LAVATRICE...e i panni si tramutavano in creature marine...molto bello, penso avesse vinto anche dei premi...in gioventù ho fatto da assistente ad un fotografo di Still Life, molto famoso all'epoca..e le belle pubblicità mi piacciono...Buona serata a tutti. :)
 

Cris70

... a prescindere
Sicuramente OT ma a queste attività di sicuro lo spot non serve. Magari qualcos'altro.
Saluti africani

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Cris70

... a prescindere
No povera... poverissima.
Sai, qui dove sono io gli artisti locali hanno provato ad estremizzare il concetto di kounellis e compagni con diverse declinazioni. Pare però che il progetto non abbia portato i frutti sperati. Probabilmente x l'assenza di una fiera a respiro internazionale ed un buon marketing :nnoo:
 

baleng

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No povera... poverissima.
Sai, qui dove sono io gli artisti locali hanno provato ad estremizzare il concetto di kounellis e compagni con diverse declinazioni. Pare però che il progetto non abbia portato i frutti sperati. Probabilmente x l'assenza di una fiera a respiro internazionale ed un buon marketing :nnoo:
Tener pure presente che la contessa che vede, passando, gli slums dal finestrino del treno esclama: Very picturesque ! Cioè, la miseria, vista da fuori, può pure piacere, ma miseria resta. E l'arte povera può star bene per contrasto nel lindo appartamentino, ma in una baraccopoli non fa che aggiungere miseria a miseria, divenendo impossibile distinguere l'una dall'altra. :benedizione::squalo:

E' un discorso analogo a quello della magrezza femminile, che qui, dove di fame non ce n'è, rimane un must, ma dove si fa la fame la donna bella è la donna grassa :moglie:
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Beh, non si tratta di uno spot in senso classico. Intendo la pubblicità di film e serie tv, in particolare quelli italiani, quasi sempre prodotti o coprodotti dalla RAI.

E premetto che la presenza di un monopolio pubblico in un campo come la creazione artistica è per me la cosa più sbagliata che ci sia. Comunque.

Questi spot hanno due caratteristiche, strettamente legate ai prodotti fatti conoscere. Primo, parlano di un Italia del centro-sud, come fosse l’unica Italia che val la pena di conoscere. Secondo, il sonoro: gli attori talvolta urlano, ma quasi sempre bisbigliano.

Sul primo punto potrei dire che fare film è sempre meglio che lavorare. Mi dicono che ad un recente premio italico la totalità dei film fosse di produzione napoletana. Chi me l’ha detto sospettava fortemente ci fosse la presenza del denaro della camorra. Io non so, relata refero. Però visto che i film italiani sono sovvenzionati dallo stato e al botteghino registrano regolarmente spaventosi passivi (personalmente, poi, un film italiano a priori non vado a vederlo più, tanto vale andare al parco e seguire i discorsi dei cani che circolano) come contribuente mi sento violentato.

Sul secondo punto, inizialmente ipotizzavo che i dialoghi di questi filmati venissero registrati di notte, quando il tono della voce spontaneamente si abbassa (e comunque,vorrebbe dire che i registi non sanno gestire il sonoro). Ora sono piuttosto propenso ad attribuirne la causa al fatto che la scuola italiana di recitazione fa schifo, accentrata a Roma ha preso le peggiori caratteristiche della capitale e del suo dialetto, la presunzione, la strafottenza, la superficialità.

Buttateli tutti via.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Poi c'è lo spot degli affettati di pollo AIA.
Il breve filmato propone un'inconscio abbinamento tra fette di una specie di prosciutto di pollo e alcune fanciulle seminude, chissà poi perché (ah, sì stanno vicino al mare, in costume, che diamine) che dovrebbero servire da richiamo, come d'uso. Insomma, sempre carne di pollastre, sembra dire lo spot, vista anche la pochezza dei dialoghi. Ma le fanciulle sono magre, e qui il colpo di genio: senza neanche dirlo apertamente, ci fan capire che il prodigioso e misterioso affettato (tacchino ...) non ingrassa, guarda queste qui come son belle e asciutte.
Tuttavia, il regista non ha fatto bene i conti con la realtà della donna italiana. Che quando è alta magra e mora inevitabilmente sprigiona quel nonsoché di acido, di duro, di respingente che per una modella magari ha un senso (del tipo: pubblico, tieni le mani a posto ...) ma qui contagia del suo asprigno significato l'affettato stesso rendendolo assai poco desiderabile. E lo spot finisce in un flop (disclaimer, io sono vegetariano, nessun problema di suggestioni subconscie).
Che poi, anche il fatto che le ragazze siano un po' manesche, cioè non abbiano certo un comportamento affettato ... :)
Ahia, AIA! Ma l'avete poi pagato, il regista?
 

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