Spending review (1 Viewer)

marofib

Forumer storico
i giovani diventeranno vecchi
ormai hanno tradito la fiducia......dai preti ai politici
mi fido solo dei genitori
 

tontolina

Forumer storico
LICENZIANO TUTTI MA NON I DIRIGENTI
leggete un po'
tempo fa un mio amico mi disse
nell'esercito italiano resteranno solo i Generali


e che dire dei tribunali militari? lì i giudici sono nullafacenti perchè sono senza sodati da incriminare!

Cdm: ok a riorganizzazione Difesa, tagli a personale ROMA (MF-DJ)--Il Consiglio dei ministri ha approvato il regolamento che modifica il testo unico regolamentare in materia di ordinamento militare, di organizzazione del Ministero della Difesa, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e degli enti pubblici vigilati.
L'impostazione del provvedimento, ispirata alla ottimizzazione e alla rideterminazione in riduzione degli assetti ministeriali, realizza una base di partenza compatibile con l'introduzione delle ulteriori misure di razionalizzazione della spesa connesse prima con l'attuazione del decreto-legge sulla spending review e poi del disegno di legge delega in discussione al Senato concernente la revisione dello strumento militare nazionale.
Tra le principali innovazioni, si legge in una nota, la soppressione della Direzione generale dei lavori e del demanio, l'istituzione, ad invarianza di spesa, presso il Segretariato generale di un VI Reparto, la riduzione del 10% dell'organico dei dirigenti di livello non generale, la riduzione del 10% dell'organico del personale civile di livello non dirigenziale, la riduzione di 8 unita' (6 militari e 2 civili) del contingente di personale non dirigenziale assegnato agli uffici di diretta collaborazione del Ministro. liv
(END) Dow Jones Newswires
August 03, 2012 09:00 ET (13:00 GMT)
 

tontolina

Forumer storico
Legge Mancia, la casta si taglia 30 milioni di euro nel 2012, ma se ne rimette 40 nel 2013!

casta.jpg

Tradotto in parole povere, la legge Mancia, il fondo per "interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territorio e alla promozione di attività sportive e culturali e sociali" (istituita con la Finanziaria 2010, l'ultimo regalo di Berlusconi) prevedeva lo stanziamento di 150 milioni di euro da dare ai partiti, 100 nel 2012 e 50 nel 2013 ... ma con una delle solite porcate della casta diretta da 18 anni magici da Berlusconi, i fondi sono stati ridotti di 30 milioni in questo 2012 (cioè da 100 a 70 milioni), ma verranno aumentati di 40 nel 2013 (da 50 a 90 milioni).


Il totale passa quindi da 150 a 160 milioni ... insomma l'ennesima presa per il culo con furto della casta (firmata: Paolo Giaretta del Pd e Gilberto Pichetto Fratin del PdL, relatori in Senato della spending review)!


via Fatto Quotidiano
 

tontolina

Forumer storico
Legge Mancia, la casta si taglia 30 milioni di euro nel 2012, ma se ne rimette 40 nel 2013!

casta.jpg

Tradotto in parole povere, la legge Mancia, il fondo per "interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territorio e alla promozione di attività sportive e culturali e sociali" (istituita con la Finanziaria 2010, l'ultimo regalo di Berlusconi) prevedeva lo stanziamento di 150 milioni di euro da dare ai partiti, 100 nel 2012 e 50 nel 2013 ... ma con una delle solite porcate della casta diretta da 18 anni magici da Berlusconi, i fondi sono stati ridotti di 30 milioni in questo 2012 (cioè da 100 a 70 milioni), ma verranno aumentati di 40 nel 2013 (da 50 a 90 milioni).


Il totale passa quindi da 150 a 160 milioni ... insomma l'ennesima presa per il culo con furto della casta (firmata: Paolo Giaretta del Pd e Gilberto Pichetto Fratin del PdL, relatori in Senato della spending review)!


via Fatto Quotidiano
e se la CASTA non si fa mancare nulla a scapito dei tagli


Solare, meno incentivi: Monti taglia la green economy

Scritto il 04/8/12 • nella Categoria: segnalazioni


da http://www.libreidee.org/2012/08/so..._campaign=feed+(LIBRE+-+associazione+di+idee)

Energia solare scontata? No, grazie. In stagione di spending review, il governo Monti taglia del 30% i contributi per gli impianti fotovoltaici, con decurtazioni per gli operatori fino al 50%. In compenso, è accolta la richiesta delle Regioni: dovranno essere iscritti a un registro solo gli impianti più grandi, superiori ai 20 chilowatt, contro i 12 previsti inizialmente. Confermati anche i bonus per la sostituzione dei tetti di amianto con moduli fotovoltaici fino a 50 kW (oltre all’esenzione dall’obbligo di registro per le strutture di questo tipo) e per gli impianti costruiti con materiali ‘made in Ue’. Sono le nuove regole del Quinto Conto Energia per il fotovoltaico, che scatterà dal prossimo 27 agosto, dopo mesi di attese, polemiche e addirittura proteste pubbliche.
Per i ministri Passera, Clini e Catania (responsabili rispettivamente di Sviluppo, Ambiente e Agricoltura) questo nuovo sistema di incentivi è «sostenibile, equo e moderno», e comporterà una riduzione delle spese energetiche per gli italiani.
Secondo i produttori, invece, è una vera e propria «legge punitiva» per l’industria fotovoltaica italiana, soprattutto a causa della riduzione delle tariffe e dell’aumento della burocrazia.

Ma non è tutto: una volta superato il tetto di spesa di 6,7 miliardi di euro, i nuovi impianti fotovoltaici non avranno diritto ad alcun sussidio, e il sistema incentivante si estinguerà.

Secondo alcune previsioni, questo limite può già essere raggiunto prima che il dispositivo entri in vigore.

I dubbi si condensano così in timori: arrivati ormai a quota 6,1 miliardi, il nuovo Conto rischia di morire prima di nascere?

E se non sarà così, per quanti giorni o al massimo settimane potrà restare attivo?
Certo sarà difficile da ripetere il boom che il fotovoltaico italiano ha avuto nei primi sei mesi del 2012, durante i quali si è installata una potenza pari a quella dell’intero 2011.

Ma resta il timore che continui il ritmo di installazioni e di spese registrate fino allo scorso mese, quando in molti hanno cercato per vari motivi di rientrare nel Quarto Conto Energia entro la scadenza del 30 giugno.

Oltre al Quinto Conto Energia, i tre ministri hanno firmato anche il Decreto per le altre rinnovabili, che fissa il sistema di incentivi per le fonti non fotovoltaiche: eolico, biomasse, idroelettrico, geotermico e biogas.

Qui la situazione sembra essere più chiara: queste fonti potranno godere delle nuove tariffe a partire dall’1 gennaio 2013, con un regime transitorio di quattro mesi.

Anche il tetto massimo di spesa è aumentato rispetto alle previsioni, arrivando a quota 5,8 miliardi di euro (300 milioni in più rispetto a quanto contenuto nella prima bozza del decreto).




Fotovoltaico o meno, nonostante l’approccio ‘tecnico’ del governo il problema rimane il più classico nel contesto italiano: quello dell’eccessiva burocrazia. Protagonista della maggior parte delle lamentele degli addetti ai lavori, questa ha portato il governo Monti a perseguire una semplificazione delle procedure che riduca gli oneri per gli investitori. In effetti i tentativi di snellire le procedure si vedono, nei due nuovi decreti: sia la richiesta di iscrizione al registro che quella di accesso agli incentivi può essere fatta semplicemente attraverso una presentazione di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, accompagnata dalla sola documentazione necessaria per l’applicazione delle disposizioni del Conto Energia.

Ma evidentemente non basta.
Secondo Massimo Sapienza del movimento “Sos Rinnovabili”, ancora una volta «ha vinto proprio la burocrazia», in quanto «si continua a parlare di tagli alle spese superflue», ma se ne aggiungono altre «rendendo obbligatori registri perfettamente inutili». Per Sapienza era inoltre sufficiente imitare il modello tedesco, dato che in Germania l’abbattimento degli incentivi avviene in modo automatico, non appena si raggiungono determinati livelli di produzione: «Un metodo semplice e molto sicuro, capace di rendere il mercato fluido». Ancora più dura “Assosolare”, secondo cui «dalle richieste avanzate dalla Conferenza Stato-Regioni sembrano essere scaturiti alcuni aggiustamenti peggiorativi anche rispetto alle bozze circolate lo scorso aprile».
Se per il governo i provvedimenti firmati dai tre dicasteri sono un passo in avanti verso il superamento degli obiettivi europei e verso lo sviluppo del Paese, per l’associazione non è affatto così. «Se si fosse voluto favorire lo sviluppo di un mercato senza incentivi si sarebbe dovuto necessariamente accompagnare queste misure con una profonda ristrutturazione del mercato elettrico italiano», accusa “Assosolare”: «Riconoscendo per tempo che è in atto su questo mercato una profonda trasformazione per effetto dello sviluppo sia del fotovoltaico, sia delle altre fonti elettriche rinnovabili».
(Andrea Bertaglio, “Quinto Conto Energia, tagli al fotovoltaico e burocrazia al centro delle polemiche”, da “Il Fatto Quotidiano”, luglio 2012; segnalazione ripresa dal sito del Movimento per la Decrescita Felice).
Articoli collegati


 

EUGE

Senior Utente
sono loro l'antipolitica
sono loro con i loro comportamenti che nauseano ed allontanano il popolo


meglio il M5S che coinvolge i giovani e idee nuove che ridanno un po' di speranza
GRILLO probabilmente non ci ha mai derubati

e continuerà così: basta non dargli la possibilità di farlo, e cioè non eleggerlo
 

tontolina

Forumer storico
Spending review: precariato e ricerca, lo smantellamento definitivo dell'Italia

Ogni tanto penso al "dopo". Penso a quando questo Paese sarà stato raso al suolo nelle sue capacità produttive, e dovrà riprendersi.

Spending review: lo smantellamento definitivo dell'Italia - Crisis



Si sta vendendo l'Italia e, prosegue il mio interlocutore, "La prima cosa per rendere schiavo un Paese è distruggere la ricerca".
 
Ultima modifica:

tontolina

Forumer storico
Legge Mancia, la casta si taglia 30 milioni di euro nel 2012, ma se ne rimette 40 nel 2013!

casta.jpg

Tradotto in parole povere, la legge Mancia, il fondo per "interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territorio e alla promozione di attività sportive e culturali e sociali" (istituita con la Finanziaria 2010, l'ultimo regalo di Berlusconi) prevedeva lo stanziamento di 150 milioni di euro da dare ai partiti, 100 nel 2012 e 50 nel 2013 ... ma con una delle solite porcate della casta diretta da 18 anni magici da Berlusconi, i fondi sono stati ridotti di 30 milioni in questo 2012 (cioè da 100 a 70 milioni), ma verranno aumentati di 40 nel 2013 (da 50 a 90 milioni).


Il totale passa quindi da 150 a 160 milioni ... insomma l'ennesima presa per il culo con furto della casta (firmata: Paolo Giaretta del Pd e Gilberto Pichetto Fratin del PdL, relatori in Senato della spending review)!


via Fatto Quotidiano
sono dei figli di mafiose

419016_287654404625039_131144406942707_811099_1786492750_n.jpg
SE ANCHE TU VUOI QUESTI TAGLI__CONDIVIDI!
 

Users who are viewing this thread

Alto