Speciale elezioni 2013 (1 Viewer)

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I numeri che l'Italia non può sapere

I giornali e le tv italiane non possono rendere pubblici i risultati dei sondaggi. Ma a noi che siamo in Svizzera hanno raccontato come stanno andando queste elezioni

Articolo di Dario Ornaghi / Filippo Suessli


LUGANO. Domenica e lunedì l’Italia sceglierà il suo nuovo leader. I sondaggi “segreti” parlano del boom di Grillo e di un Monti che rischia di non avere una coalizione.
I giornali e le tv italiane non possono rendere pubblici i risultati dei sondaggi, ma le più note società di rilevamento della Penisola non hanno smesso di farli. «Grillo sta salendo, ma non salirà al di là di quanto fatto da Berlusconi nel 1994 (21%, ndr), il livello massimo è il 20%», ci spiega Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo istituto. Anche per Antonio Valente, politologo e Ceo di Lorien, il Movimento 5 Stelle rappresenterà una grossa sorpresa in queste elezioni. «Si tratta di nuova politica – sottolinea – non di antipolitica». Pure in casa Swg si delinea la medesima situazione, benché il risultato sia difficile da quantificare, «perché l’esposizione di questi giorni di Grillo potrebbe portare a sovrastimarlo», spiega Maurizio Pessato.

Secondo Piepoli è la sinistra che salirà al governo, «la tendenza è quella di una vittoria piuttosto netta del Pd, sia alla Camera che al Senato». Antonio Valente, invece, dà un vantaggio netto al centrosinistra alla Camera, ma rimane più cauto per quanto riguarda il Senato: «saranno Lombardia, Sicilia, Campania e Veneto, regioni in bilico, a decidere la partita».

Pessato, poi, stima un vantaggio attorno ai cinque punti alla Camera, e poco più ampio al Senato, «per il meccanismo del voto utile e perché l’elettorato più anziano (per il Senato votano gli over 25) tende a votare i partiti tradizionali, Pd e Pdl». Popolo della Libertà che ha però perso qualche colpo nell'ultima settimana, Pessato è risoluto «non c'è possibilità alcuna che il centrodestra possa pensare di raggiungere il centrosinistra alla Camera». Tanto più che nessuno vede più il partito di Berlusconi raggiungere il 20%.

Nonostante questa campagna elettorale abbia mostrato molte brutture, Valente vede uno spiraglio di speranza. «In ogni caso il Parlamento vedrà cambiare il 50% di deputati e senatori. Soprattutto a centrosinistra vi sarà un profondo ricambio generazionale».
Ai pessimisti, invece, che prevedono l'incubo dell'ingovernabilità risponde Pessato. Il vicepresidente di Swg pensa che sia a Vendola sia a Monti convenga scendere a compromessi. «E vale anche per Casini e Fini. Che il Pd sia o meno autosufficiente dovranno far prevalere un senso di responsabilità. Se non danno governabilità al paese, si tornerà presto alle urne e loro non si potranno più ripresentare, nessuno di loro».

Sono giorni che Berlusconi punzecchia Monti, «non raggiungerà il 10%», racconta il Cavaliere, soglia minima per portare alla Camera i suoi deputati. «È attendibile – ci spiega ancora Piepoli – Monti è al limite del 10%, potrebbe esserci come non esserci».

Fonte Ticinonline - Il portale del Ticino (TIO Il portale del Ticino Svizzera)
 

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Tanto per avere ancora un'idea di quello che ci aspetta in termini di numeri in caso di vittoria di una delle Coalizioni che si presentano a queste Elezioni 2013 vi riposto la Tabella di confronto dei provvedimenti ed eventuale reazione dei dati più importanti sulla nostra economia.

;):rolleyes:
 

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Aperti i seggi, italiani al voto

Seggi aperti per le elezioni politiche e per le regionali di Lombardia, Lazio e Molise.


ROMA - Hanno aperto regolarmente stamane, alle ore 8, i seggi per le elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica italiana e della Camera dei Deputati. Sempre oggi, nelle Regioni Lombardia, Lazio e Molise si voterà per il rinnovo dei Consiglio regionali e l'elezione del presidente della Regione.

Gli elettori sul territorio, sono, per la Camera dei Deputati, 47.011.309, di cui 22.569.269 maschi e 24.442.040 femmine, per il Senato della Repubblica 43.071.494, di cui 20.547.324 maschi e 22.524.170 femmine, che eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni saranno 61.597.

Gli elettori della circoscrizione estero sono per la Camera dei Deputati 3.438.670 e per il Senato della Repubblica 3.103.887 che eleggeranno 12 deputati e 6 senatori.

Le elezioni nelle 3 Regioni interesseranno complessivamente 12.838.939 elettori. I seggi chiuderanno questa sera alle ore 22. Riapriranno domani, dalle 7 alle 15. Subito dopo - al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti - avrà inizio lo scrutinio, cominciando dallo spoglio delle schede per l'elezione del Senato. Successivamente, martedì 26 febbraio, a partire dalle ore 14, si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali.
 

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Elezioni Italiane: lo scenario previsto da Goldman Sachs


Gli scenari che prevedono gli analisti di Goldman sono due:

ipotesi che ritengono più probabile è la vittoria del centrosinistra che provocherebbe un restringimento dello spread di 50/75 punti dai livelli correnti.

L'ipotesi e' considerata la più probabile ma non l'unica perchè' l'ipotesi di un "parlamento appeso" (in pratica necessità di formare coalizioni governative) è alta e provocherà volatilità sul mercato. Per questo motivo preferiscono le obbligazioni spagnole a quelle italiane.


Il dato peggiore, ma sempre probabile, è quest'ultimo perché se Berlusconi e Grillo raggiungeranno un numero elevato di senatori questo potrebbe impedire la formazione di un Governo Bersani/Monti. in questo caso si avrebbero 2 alternative:

- Governo di unità nazionale
- Nuove elezioni

In questo caso, la volatilità sarebbe sovrana e lo spread tornerebbe sui livelli massimi dell'inverno 2011.


Per leggere l'intero articolo:
GOLDMAN: There's Almost A 50% Chance Of A Negative Outcome In Italy Tomorrow - Business Insider
 

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In settimana saranno collocati Bot, Btp e Ctz


È una "coincidenza astrale" quella della tornata delle prossime aste di Bot, Ctz e Btp.

Le emissioni dei titoli di Stato che cadranno lunedì, martedì e mercoledì, per una raccolta compresa tra 16 e 19,5 miliardi di euro, coincidono con la chiamata alle urne, i primi exit poll, lo spoglio e gli esiti finali delle elezioni.

Si tratta quindi di un'opportunità unica per i risparmiatori che investono in titoli tranquilli ma anche per i più audaci, gli "speculatori" che puntano sul guadagno mordi e fuggi. La gamma dei titoli in offerta è talmente ampia che ce n'è per tutti i gusti e soprattutto per tutti gli scenari politici.

Fonte Il Sole 24Ore
 

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Affluenza alle 22: si accentua il trend negativo

La prima giornata di voto si chiude facendo registrare un'affluenza in netto calo rispetto alle precedenti politiche. Il ministero dell'Interno ha comunicato i dati registrati alla chiusura delle votazioni odierne: fino alle 22 ha votato il 55,18% degli aventi diritto, contro il 62,55% del 2008. La percentuale si riferisce a 8.092 comuni su 8.092, ed è pertanto definitiva.


Fonte Il Sole 24 Ore: notizie di economia, finanza, borsa, fisco, cronaca italiana ed esteri
 

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Da domani si torna a fare i conti con la realtà. A partire dall'Europa
di Guido Gentili


Terza economia e seconda potenza manifatturiera d'Europa. Troppo grande per fallire, troppo grande per essere salvata se non comincia a salvarsi da sola. In precario equilibrio politico. In deficit di crescita: da inizio anni Novanta lo sviluppo più basso tra i maggiori paesi del mondo (+0,8% Pil medio annuo rispetto +1,8% medio europeo). Debito pubblico al 128% del Pil, pressione fiscale effettiva ben oltre il 50%. Margini di politica economica strettissimi per non dire nulli: per mantenere negli anni il pareggio di bilancio deve camminare al passo di 4,5-5 punti sul Pil di avanzo primario, cioè al netto degli interessi. A rischio, in prospettiva, per ulteriori declassamenti a causa della perdurante "mancata crescita" (la Gran Bretagna ha appena perso la "tripla A" di Moody's con una motivazione di questo genere).

Da domani pomeriggio, uscita da una campagna elettorale tra le peggiori della storia repubblicana, l'Italia torna a rituffarsi nei suoi problemi reali. Che sono quelli di un sistema fermo, produttivamente congelato e socialmente ripiegato su sé stesso. Un Paese che per competività figura alla 42° posizione nella classifica del World Economic Forum.

Soldi non ne girano. La Pubblica amministrazione non paga (parliamo di una cifra stratosferica, circa 70 miliardi) i suoi debiti alle imprese fornitrici. Le grandi imprese non pagano le piccole. Le sofferenze bancarie aumentano. La domanda di credito ristagna. Il tessuto industriale si sfalda sotto i colpi della recessione. L'allarme economia-reale suona forte: l'amministratore di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, osserva che se c'è un 20% delle imprese che ha visto crescere fatturato ed export in misura superiore rispetto alle concorrenti europee, un altro 20% registra un crollo dei ricavi del 30% ed "è chiaro che queste ultime non ce la faranno".

Una manciata di ore ancora, ed eccoci che ci ritroveremo di fronte a questi problemi, compreso quello dell'ormai famoso spread tra Btp italiani e Bund tedeschi: alla lunga non possiamo permetterci il livello attuale, appena sotto i 290 punti. Figuriamoci una quota superiore.

Chiunque vincerà le elezioni del febbraio 2013, questo è il quadro. E non deve sorprendere l'attenzione internazionale che in questa fase circonda l'Italia: più alta è l'incertezza maggiori, a fronte di un Paese in crisi tanto grande da mettere in difficoltà l'eurozona, sono le spinte (e le preoccupazioni politiche) esterne. Comprese quelle della speculazione, che sono parte della realtà dei mercati.


Per l'intero articolo vedi:
Da domani si torna a fare i conti con la realtà. A partire dall'Europa - Il Sole 24 ORE
 

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Elezioni 2013, seggi riaperti fino alle 15. Affluenza in forte calo

Dalle 15 i primi "instant poll"
Dalle 15 i primi "instant pool", interviste a campione effettuate da alcuni istituti demoscopici a seggi aperti. A partire dalle 16 inizierà la trasmissione di exit poll e proiezioni previste in tutti gli speciali elettorali in programma sui canali Rai, Skytg24, La7, Mediaset. Non sono previste dal Viminale rilevazioni intermedie: sarà diffuso solo il dato definitivo a chiusura seggi.
 

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Tutti i mercati stanno salendo (nostrano, Dax, futures SP500, euro/$) mentre Bund perde solo 30 punti dai mx.
Il mio dubbio e che stiano forzando la salita per far entrare più acquirenti possibile sul mercato e poi stasera piazzare una bella discesa.
Sbaglierò, vedremo all'uscita dei primi sondaggi dopo le 15 e poi stasera e soprattutto domattina, le elezioni potrebbero spiazzare non poco.
;)
 

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