tradotto in soldoni significa questo
Questo è il problema centrale: il debito pubblico si autoalimenta ogni volta che il costo del debito supera quello della crescita nominale del Pil. Sono cose che vi diciamo
da sempre, e forse siete anche prossimi alla nausea, ma sono concetti tanto fondamentali quanto trascurati (o spesso neppure conosciuti) da molti “addetti ai lavori” e commentatori, che finiscono per lamentarsi della crescita del rapporto debito-Pil imputandone la responsabilità alle mani bucate dei governi. In realtà le cose non stanno sempre in questi termini, e padroneggiare questa banale regoletta può aiutare ad evitare di pontificare sul nulla.
Il conto è presto fatto: costo medio del debito pubblico moltiplicato per rapporto debito-Pil uguale tasso di crescita del Pil nominale che mantiene inalterato tale rapporto. Quindi, dati i numeri e le ipotesi per il Giappone, il calcolo è questo:
2,5% x 250% = 6,25%
Se il Pil nominale dovesse crescere meno del 6,25 per cento, date le ipotesi di cui sopra, al paese servirebbe un avanzo primario, cioè un’eccedenza di entrate sulle spese pubbliche al netto degli interessi sul debito, e si finirebbe in territorio “italiano”, in cui (attualmente) la crescita del Pil nominale è inferiore al costo medio del debito (pari a poco più del 4 per cento).