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patatina 77

Creatore di UGC
bordello!
ti son saltati via i gancetti mentre prendevi fiato per cantare "la dove il mare luccica e tiraaaa foooorte il vento..."
o peggio..
sei uscita con quella tua maglietta "fina a tal punto che..." senza reggiseno perchè ti pareva di sentire i gancetti sulla schiena e invece il reggiseno stava nel cassetto?

Tranquilla, una volta sono andato in birreria d'estate vestito alla David Croccket pensando di avere i sandali in pelle e invece avevo delle consunte infradito da spiaggia. E probabilmente ci avrei girato tutta la sera se non me lo avessero fatto notare garbatamente.

"Magia magia...portami viaaaaaa"

 

Gianpiero Asara Cottu

Er New Member
Vi racconto una storia strana che mi è successa recentemente. Ho una tendenza a divagare abbondantemente quindi portate pazienza durante il racconto e [disclaimer] tenete conto che comunque è una storia senza pretese, addirittura senza senso, direi... e ricordate che nessuno vi sta costringendo a leggere, potete tranquillamente aprire il browser ad un'altra pagina (o voltare pagina con la vostra vita anche se volete), non mi offendo assolutamente, anzi vi capisco bene, io stessa faccio difficoltà a pensare le cose che penso, talvolta cerco proprio di non pensarle, ma succede che penso anche mentre dormo, e il peggio è che mi ricordo tutto... anzi, la mia realtà è completamente incasinata, non so più se le cose che mi succedono sono reali o ipoteticamente possibili, ma mai avvenute... Specialmente recentemente che sto iniziando a pensare che la realtà come la percepiamo di solito non è affatto quella cosa lineare nel tempo e nello spazio come pensavo prima... cioè fino all'altro giorno pensavo che tutto quello che vedo bene o male si possa spiegare in qualche modo “scientifico” e benché ciò non ci dice evidentemente TUTTA la storia, mi sono sempre accontentata serenamente di quello che si poteva spiegare, e il resto lo lasciavo ai posteri, specie se geni – non ho mai creduto in Dio, insomma, e non ci credo neppure adesso, sia chiaro... ma ora, sfortunatamente (o forse no) ha iniziato a insinuarmisi questa idea che fondamentalmente questa realtà sia permeata da una magicità (si dice magia, lo so, ma intendo un processo dinamico, “magia” è più statico) misteriosa e oscura, anche ochiara, a dire il vero, nel senso che a volte fa paura, a volte invece ti fa sentire DIO, ma cmq è ignota, cioè non ne conosci l'origine, in questo senso oscura.

OK, torniamo a bomba (circa), sull' “evento”... anche se in diversi punti sopra avrei voluto aprire altre parentesi e ci starebbero; cioè, sto parlando del senso della realtà, della scienza e del mistero assoluto, nessuno può pensare di ridurre tutto questo popò di concetti ad un paragrafo di dieci righe... ma cerco di procedere. Insomma sono uscita l'altro sera per incontrare degli amici; faceva già molto caldo e non avevo assolutamente voglia di pensarci troppo sapendo che tempo dieci minuti sarei stata sudaticcia e a disagio qualsiasi cosa avessi addosso (ma anche fossi stata nuda, non cambiava molto) e quindi mi sono infilata una maglietta chiara e leggera, un po' trasparente, color corda tendente al verde, tipo erba secca tagliata da qualche ora quando non è ancora secca del tutto e profuma di anguria (a me sa di anguria, se non vi piace l'anguria, perdonate se vi ho tolto la poesia, ma sto descrivendo il colore e non l'odore, infatti non odoravo di anguria, ma di un profumo speziato – ma fresco – che sa piuttosto di origano e fiori secchi, non erba secca/anguria – se volete sapere la marca, ve la dico in privato, si tratta di una famosa casa di gioielli, cmq...) e un paio di pantaloni di cotone tessuto a canvass (odio il twill, anche se non riesco a fare a meno dei jeans perché li trovo troppo sexy – sono strana, lo so, ogni volta che ci penso mi viene in mente quella scena dove c'è quel cowboy c'a fone di Brad Pitt che fa il gesto del buon vecchio in and out (cit. “voi sapete bene chi”) con i fianchi mimandolo davanti al marito sfigato, incontrato per caso, felicemente (apparentemente per lei) consumato con la Thelma .... o era la Luise? la sera prima nel motel - e non si trattava di lavarle i vetri cantando e sculettando - e faccio pensieri impuri), scuri e un po' attillati, stretti in fondo con un cordolino in tinta e dei sandali neri col tacco alto - sono già alta, ma mi piace sovrastare* gli altri umani, però la cosa dei tacchi ha delle controindicazioni. Chiaramente non puoi correre da nessuna parte se magari ad un certo punto devi scappare, anzi se ti imbatti nei sanpietrini, anche senza che qualcuno te li tiri addosso intendo, beh la cosa non è proprio piacevolissima, ben che vada rischi una distorsione alla caviglia/ginocchio/anca, ma anche un'insaccatura al pollice se è per questo, oppure una contusione occipitale-laterale... vabbè avete capito. Ti tocca camminare ancora pià sulle punte dei piedi di quello che già richiedono i tacchi mentre preghi o smadonni - a seconda della sensibilità religioso/spirituale e dello status sociale – le ragazze ben educate sorridono e vanno avanti come se niente fosse (ma gli altri pensano che abbia una scopa nel c---- HAHA), mentre quelle come me cercano di contenersi ma dalla mimica facciale si capisce senza ombra di dubbio che stanno facendo venir giù tutti i santi e le madonne, anche quelli non acora nati...

Beh, la storia non riguarda affatto ciò che indossavo sopra o ai piedi.... il problema che ha determinato l'evento si è verificato a causa del problema esistenziale di cui vi dicevo sopra.... ricordate? Scienza vs. magia? La scienza in questo specifico caso è tutta concentrata in due insulsi, ma fondamentalissimi pezzetti di metallo, del peso al massimo di mezzo grammo ciascuno. Preciso: il metallo dovrebbe essere acciaio inox 18/10 o qualcosa del genere e vi assicuro che pur non trattandosi di ingegneria spaziale e di pezzetti veramente insulsi e invisibili, la sola ma ingegnosa (l'ingegno c'entra cmq!) curvatura di questi due – a volte uno solo, ma meglio essere sicuri, uno penserebbe.... - pezzetti di metallo determina tutta una serie di conseguenze la cui portata non è in alcun modo sottovalutabile, soprattutto se sei di genere femminile e dotata di seno. Piccolino o grandino che quest'ultimo sia, bene o male il reggiseno, questo pezzo di vestiario, di biancheria intima, questo oggetto di seduzione nonché elemento essenziale dell'attività di ogni giorno o sportiva, ti tocca (nel senso che è necessario, che ci tocchi la pelle è autoevidente e perciò non l'avrei nemmeno detto) e da quando una è piccolina e anela al suo primo reggiseno serio, da riempire, più o meno, fino all'età in cui le tette cedono inesorabilmente alla forza di gravità esso ci accompagna sperabilmente in modo fedele in tutte le più svariate fogge, tessuti e colori. Ovvio che una può anche farne a meno e non tutti i reggiseni sono dotati di uno o più gancetti: se vado al mare per esempio metto il bikini che di solito non ha i gancetti; se faccio sport spesso uso quei reggiseni che si infilano come una maglietta; se vado ad un cocktail party con un vestito scollato, facilmente il vestito ha la parte davanti adattata in modo che la funzione venga svolta da tessuti elasticizzati appositamente tagliati e cuciti talché al primo movimento quale per esempio sollevare un bicchiere di spumante di cui sto ammirando il fantastico perlage prima di portarlo al naso e quindi alla bocca, o se per caso mi inciampo malamente scendendo il cazzo di scalino che porta al bordo piscina perché il vestito è lungo e i tacchi alti a spillo vi si ingroppano irrimediabilmente, magari l'orlo di strappa un po', ma [talché] almeno le tette restino al sicuro DENTRO il vestito e non una dentro e una fuori a favore di occhio di tutte le babbione del jet-set locale che non aspettano altro che tu faccia una colossale figuraccia e per di più sicuramente noteranno che un seno è più grande dell'altro (l'altro è rimasto dentro, quindi non si capisce come facciano a fare il paragone) o che ti stanno iniziando a cadere.

Cmq non stavo affatto andando ad una festa di fighetti e fighette, ma semplicemente [Continuerà...forse!]

molto bello questo capitolo cioè volevo dire questo post
 

ROVIGO

Forumer storico
A proposito di Beirut.....

Uno dei primissimi ricordi della mia vita risale agli inizi degli anni '70, avrò avuto 3 o 4 anni e vivevo a Beirut con la family. Non ricordo molto di quegli anni, anzi le immagini che mi sono rimaste probabilmente sono più legate ai filmini che non a ricordi veri e propri. Questo fatto in particolare però sicuramente non è stato filmato. Beirut all'epoca, era ricca e piena di gente affluente, era chiamata la Nizza (o la Parigi?)dell'Oriente; andavamo al mare, mio papà ci metteva a cavalcioni uno per spalla e poi si tuffava a piedi da trampolini altissimi (2 o 3 metri penso :D); mia mamma non vedeva l'ora di tornare in Italia, ma era ancora giovane e faceva buon viso a cattiva sorte. Mio padre si assentava diversi giorni a settimana per lavoro. La casa era grande e anche la terrazza permetteva a mio fratello e a me di scorrazzare liberamente con il triciclo. Ricordo questo triciclo giallo.... era di ferro pitturato di giallo e scrostato in alcuni punti. Io ero in un angolo del balcone, vicino alla ringhiera, mio fratello veniva verso la mia direzione quando improvvisamente il sellino ha ceduto e mio fratello si è capotato indietro battendo la testa sulle piastrelle non perfettamente lisce. Non so se ho visto sangue o ché, sono corsa in cucina dove mia mamma stava asciugando qualcosa con uno strofinaccio. All'inizio ha esitato, pensava forse ad uno scherzetto dei pargoletti agitati, poi invece ha capito che era una cosa serie ed è corsa fuori, forse mio fratello era svenuto, altrimenti ne avrebbe sentito il pianto... cmq l'ha raggiunto e vedendo il sangue che usciva da una ferita sulla nuca in mezzo ai capelli si è molto agitata. Ha fatto chiamare un taxi del portiere Hassan (?) e poi il ricordo si trasferisce direttamente nel taxi, sedevamo tutti dietro, mia mamma in mezzo. Ricordo la sensazione di paura e di incertezza di cui era preda mia mamma. Abbiamo raggiunto l'ospedale americano e mia mamma ha accompagnato mio fratello in una sala a fare controlli e mettere dei punti. Io ero seduta su uno sgabello alto accanto ad un bancone e un dottore penso sui cinquanta con la barba e i capelli brizzolati e un fare premuroso mi ha chiesto se volevo un'aranciata. Ricordo di aver avuto tantissima paura e che non sapevo se avrei mai più rivisto mia mamma o gli altri membri della famiglia. E l'aranciata potevo berla o no? Dopo un'eternità, sono usciti dalla “sala operatoria”, mio fratello se l'è cavata con pochi punti dietro la nuca, io non sono stata rapita – anche se molti anni dopo sono naufragata – e non so se ho bevuto l'aranciata alla fine. Il dottore americano era hot, ma troppo in là con gli anni evidentemente. Andrebbe bene adesso... :D
:-?....Ti piacciono i centenari?:-?MAH!!!:mmmm: :mbe:DONNE!
 

ConteRosso

mod sanguinario
ho ritrovato dagli archivi di IO ,a noi non sfugge niente, la foto del dr. di Miss T
era gelosamente conservata da Abdul Bulsara il ns factotum del forum
dr-house.jpg
 

lincoln

Forumer storico
Vi racconto una storia strana che mi è successa recentemente. Ho una tendenza a divagare abbondantemente quindi portate pazienza durante il racconto e [disclaimer] tenete conto che comunque è una storia senza pretese, addirittura senza senso, direi... e ricordate che nessuno vi sta costringendo a leggere, potete tranquillamente aprire il browser ad un'altra pagina (o voltare pagina con la vostra vita anche se volete), non mi offendo assolutamente, anzi vi capisco bene, io stessa faccio difficoltà a pensare le cose che penso, talvolta cerco proprio di non pensarle, ma succede che penso anche mentre dormo, e il peggio è che mi ricordo tutto... anzi, la mia realtà è completamente incasinata, non so più se le cose che mi succedono sono reali o ipoteticamente possibili, ma mai avvenute... Specialmente recentemente che sto iniziando a pensare che la realtà come la percepiamo di solito non è affatto quella cosa lineare nel tempo e nello spazio come pensavo prima... cioè fino all'altro giorno pensavo che tutto quello che vedo bene o male si possa spiegare in qualche modo “scientifico” e benché ciò non ci dice evidentemente TUTTA la storia, mi sono sempre accontentata serenamente di quello che si poteva spiegare, e il resto lo lasciavo ai posteri, specie se geni – non ho mai creduto in Dio, insomma, e non ci credo neppure adesso, sia chiaro... ma ora, sfortunatamente (o forse no) ha iniziato a insinuarmisi questa idea che fondamentalmente questa realtà sia permeata da una magicità (si dice magia, lo so, ma intendo un processo dinamico, “magia” è più statico) misteriosa e oscura, anche ochiara, a dire il vero, nel senso che a volte fa paura, a volte invece ti fa sentire DIO, ma cmq è ignota, cioè non ne conosci l'origine, in questo senso oscura.

OK, torniamo a bomba (circa), sull' “evento”... anche se in diversi punti sopra avrei voluto aprire altre parentesi e ci starebbero; cioè, sto parlando del senso della realtà, della scienza e del mistero assoluto, nessuno può pensare di ridurre tutto questo popò di concetti ad un paragrafo di dieci righe... ma cerco di procedere. Insomma sono uscita l'altro sera per incontrare degli amici; faceva già molto caldo e non avevo assolutamente voglia di pensarci troppo sapendo che tempo dieci minuti sarei stata sudaticcia e a disagio qualsiasi cosa avessi addosso (ma anche fossi stata nuda, non cambiava molto) e quindi mi sono infilata una maglietta chiara e leggera, un po' trasparente, color corda tendente al verde, tipo erba secca tagliata da qualche ora quando non è ancora secca del tutto e profuma di anguria (a me sa di anguria, se non vi piace l'anguria, perdonate se vi ho tolto la poesia, ma sto descrivendo il colore e non l'odore, infatti non odoravo di anguria, ma di un profumo speziato – ma fresco – che sa piuttosto di origano e fiori secchi, non erba secca/anguria – se volete sapere la marca, ve la dico in privato, si tratta di una famosa casa di gioielli, cmq...) e un paio di pantaloni di cotone tessuto a canvass (odio il twill, anche se non riesco a fare a meno dei jeans perché li trovo troppo sexy – sono strana, lo so, ogni volta che ci penso mi viene in mente quella scena dove c'è quel cowboy c'a fone di Brad Pitt che fa il gesto del buon vecchio in and out (cit. “voi sapete bene chi”) con i fianchi mimandolo davanti al marito sfigato, incontrato per caso, felicemente (apparentemente per lei) consumato con la Thelma .... o era la Luise? la sera prima nel motel - e non si trattava di lavarle i vetri cantando e sculettando - e faccio pensieri impuri), scuri e un po' attillati, stretti in fondo con un cordolino in tinta e dei sandali neri col tacco alto - sono già alta, ma mi piace sovrastare* gli altri umani, però la cosa dei tacchi ha delle controindicazioni. Chiaramente non puoi correre da nessuna parte se magari ad un certo punto devi scappare, anzi se ti imbatti nei sanpietrini, anche senza che qualcuno te li tiri addosso intendo, beh la cosa non è proprio piacevolissima, ben che vada rischi una distorsione alla caviglia/ginocchio/anca, ma anche un'insaccatura al pollice se è per questo, oppure una contusione occipitale-laterale... vabbè avete capito. Ti tocca camminare ancora pià sulle punte dei piedi di quello che già richiedono i tacchi mentre preghi o smadonni - a seconda della sensibilità religioso/spirituale e dello status sociale – le ragazze ben educate sorridono e vanno avanti come se niente fosse (ma gli altri pensano che abbia una scopa nel c---- HAHA), mentre quelle come me cercano di contenersi ma dalla mimica facciale si capisce senza ombra di dubbio che stanno facendo venir giù tutti i santi e le madonne, anche quelli non acora nati...

Beh, la storia non riguarda affatto ciò che indossavo sopra o ai piedi.... il problema che ha determinato l'evento si è verificato a causa del problema esistenziale di cui vi dicevo sopra.... ricordate? Scienza vs. magia? La scienza in questo specifico caso è tutta concentrata in due insulsi, ma fondamentalissimi pezzetti di metallo, del peso al massimo di mezzo grammo ciascuno. Preciso: il metallo dovrebbe essere acciaio inox 18/10 o qualcosa del genere e vi assicuro che pur non trattandosi di ingegneria spaziale e di pezzetti veramente insulsi e invisibili, la sola ma ingegnosa (l'ingegno c'entra cmq!) curvatura di questi due – a volte uno solo, ma meglio essere sicuri, uno penserebbe.... - pezzetti di metallo determina tutta una serie di conseguenze la cui portata non è in alcun modo sottovalutabile, soprattutto se sei di genere femminile e dotata di seno. Piccolino o grandino che quest'ultimo sia, bene o male il reggiseno, questo pezzo di vestiario, di biancheria intima, questo oggetto di seduzione nonché elemento essenziale dell'attività di ogni giorno o sportiva, ti tocca (nel senso che è necessario, che ci tocchi la pelle è autoevidente e perciò non l'avrei nemmeno detto) e da quando una è piccolina e anela al suo primo reggiseno serio, da riempire, più o meno, fino all'età in cui le tette cedono inesorabilmente alla forza di gravità esso ci accompagna sperabilmente in modo fedele in tutte le più svariate fogge, tessuti e colori. Ovvio che una può anche farne a meno e non tutti i reggiseni sono dotati di uno o più gancetti: se vado al mare per esempio metto il bikini che di solito non ha i gancetti; se faccio sport spesso uso quei reggiseni che si infilano come una maglietta; se vado ad un cocktail party con un vestito scollato, facilmente il vestito ha la parte davanti adattata in modo che la funzione venga svolta da tessuti elasticizzati appositamente tagliati e cuciti talché al primo movimento quale per esempio sollevare un bicchiere di spumante di cui sto ammirando il fantastico perlage prima di portarlo al naso e quindi alla bocca, o se per caso mi inciampo malamente scendendo il cazzo di scalino che porta al bordo piscina perché il vestito è lungo e i tacchi alti a spillo vi si ingroppano irrimediabilmente, magari l'orlo di strappa un po', ma [talché] almeno le tette restino al sicuro DENTRO il vestito e non una dentro e una fuori a favore di occhio di tutte le babbione del jet-set locale che non aspettano altro che tu faccia una colossale figuraccia e per di più sicuramente noteranno che un seno è più grande dell'altro (l'altro è rimasto dentro, quindi non si capisce come facciano a fare il paragone) o che ti stanno iniziando a cadere.

Cmq non stavo affatto andando ad una festa di fighetti e fighette, ma semplicemente [Continuerà...forse!]


piacevolissimo, e ascoltato con Donald Fagen "sotto" è fantastico.
 

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