Solo politica (10 lettori)

Val

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Il sito di Libero – da non confondere con l’omonimo quotidiano – e quello collegato di Virgilio,
che ospitano le caselle di posta elettronica di ben 11 milioni di italiani, sono in down, come si dice, da ieri sera.

Chi scrive utilizza questo server, anche per lavoro, dunque condivide quel po’ di apprensione degli altri utenti.

In realtà il messaggio che compare sullo schermo di chiunque stia tentando di accedere al server
riporta chiaramente che “una volta ripristinato il servizio, non si avrà nessuna perdita di dati per gli account Libero”.

Non resta che attendere.

Ma cosa è successo, sia a Libero che all’altro server di posta collegato, Virgilio?

Non sapremmo rispondere con esattezza, o meglio: abbiamo generica contezza di un disservizio di natura tecnica, non meglio precisato.

Di sicuro c’è, per stessa ammissione di Libero e Virgilio, che non si sia trattato di un attacco degli hacker o di altro.

Ci limitiamo a registrare che, in assenza di un contact center, ovvero uno di quei numeri verdi che spesso ci aiutano a risolvere i problemi più disparati,
l’unica opzione è di compilare un form web, contattando così l’azienda e sollecitando un intervento risolutore.
 

Val

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Quando gli Italiani si renderanno conto di cosa sta accadendo ?
Di come ci vogliono manipolare e controllare ?


Un intervento che non è passato inosservato, quello dell’ex primo ministro inglese Tony Blair
in occasione del World Economic Forum di Davos, appuntamento che riunisce i "grandi" della Terra
per discutere di temi come sviluppo e difesa dell’ambiente.

Un discorso che ha scatenato violente polemiche in rete e che può essere sintetizzato così:

“È necessario sapere chi è stato vaccinato e chi no, arriveranno nuovi vaccini multipli
e servirà quindi un’infrastruttura digitale adeguata, che manca ancora in tanti Paesi”.


Parole, quelle di Blair, fortemente criticate anche in patria, dove molti politici hanno subito preso le distanze.

Di fatto, l’ex premier britannico ha auspicato l’introduzione di un passaporto vaccinale elettronico,
sulla falsariga del nostro Green Pass, che regoli la vita dei cittadini del mondo occidentale.


Fosse soltanto una battuta, verrebbe quasi da ridere.

Purtroppo, invece, si tratta della drammatica realtà.
 

Val

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Viaggiare, lavorare, godere dei propri diritti.

Tutto subordinato al possesso o meno di un passaporto vaccinale.

Una posizione, quella espressa da Blair, che è anche l’orientamente ufficiale del World Economic Forum,
visto che nessuno dei presenti ha preso ufficialmente le distanze.

Attraverso le pagine della testata Affari Italiani, Alfredo Tocchi ha spiegato come questo
non sia altro che il naturale punto d’arrivo di un percorso iniziato nel 2017 con la fondazione, sempre a Davos, del CEPI.


La cittadina sulle Alpi svizzera è infatti la sede dell’ente nato per volontà, tra gli altri,
della Bill & Melinda Gates Foundation, della casa farmaceutica Wellcome e del World Economic Forum presieduto dal Professor Klaus Schwab.

L’obiettivo è quello di vaccinare la popolazione mondiale, come evidente da alcuni passaggi dello statuto:

“Lavoriamo insieme per accelerare lo sviluppo di vaccini contro le malattie infettive emergenti
e consentire un accesso equo a questi vaccini per le persone durante le epidemie”.


L’ennesimo tassello nel grande mosaico del Great Reset teorizzato dal professor Klaus Schwab, fondatore del Forum di Davos:

un nuovo mondo segnato dalla rivoluzione Green da un lato e dalle vaccinazioni di massa dall’altro.


Se questi sono i progetti ai quali lavorano, neanche troppo segretamente, i grandi della Terra, non c’è davvero da stare tranquilli.
 

Val

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Aggiungi un posto a... tavola: arriva il grillo.


Può già essere, infatti, commercializzata nell'Ue la farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico).


Il 26 gennaio entrerà, poi, in vigore

il regolamento che autorizza la commercializzazione delle larve di Alphitobius diaperinus

(verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere.


Prima della farina parzialmente sgrassata, l'ok Ue per i grilli in polvere, e per quelli congelati, in pasta ed essiccati era arrivato nel marzo 2022.


Nelle stesse forme sono già commercializzati la locusta migratoria, dalla fine del 2021,

e la larva gialla della farina (larva di Tenebrio molitor, o tenebrione mugnaio) dal marzo 2022.
 

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Farina di grilli, scatta il via libera alla vendita in Ue

Il primo insetto ad avere avuto il via libera come nuovo alimento da parte degli Stati membri Ue
su proposta della Commissione europea, è stata la larva del tenebrione mugnaio, ma solo nella forma essiccata, nel giugno 2021.

Ma l'elenco degli insetti, come novel food, non finisce qui, ci sono ben altre otto domande in lista d'attesa.


In tutti i casi elencati, le norme Ue includono requisiti specifici di etichettatura

per quanto riguarda l' allergenicità,

poiché le proteine da insetti possono causare reazioni soprattutto nei soggetti già allergici a crostacei, acari della polvere e, in alcuni casi, ai molluschi.
 

Val

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Non è un caso che l'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare,
abbia sconsigliato il consumo ai minori di 18 anni del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus),
con un parere scientifico riportato nero su bianco proprio nel regolamento Ue che ne autorizza l'immissione sul mercato.


Tuttavia, Bruxelles vede gli insetti, e le proteine alternative in generale, come una risposta

all'aumento del costo delle proteine animali,

del loro impatto ambientale,

dell'insicurezza alimentare,

della crescita della popolazione

e della corrispondente, crescente domanda di proteine tra le classi medie.
 

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Basta sovvenzioni.
I miliardi devono essere investiti per creare ricchezza.


Reddito di cittadinanza, nel 2022 è costato quasi 8 miliardi
 

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