[FONT="]Ma il presidente Obama si è dimostrato incapace di onorare la sua parola.
Una settimana dopo, Hollande ha chiamato gli «Amici della Siria» a riavviare la guerra,
Kofi Annan ha rassegnato clamorosamente le dimissioni dalle funzioni di mediatore,
mentre
Francia, Qatar, Giordania e Israele lanciavano l'operazione "Vulcano di Damasco" e
assassinavano i capi del Consiglio Nazionale di sicurezza (CNS) siriano.[/FONT] [FONT="]Molto in breve, è emerso che il Segretario di Stato H
illary Clinton, il direttore della CIA David Petraeus e il nuovo direttore del Dipartimento per gli affari politici dell'ONU Jeffrey Feltman tenevano le fila fin dall'inizio. È stato necessario attendere la fine della campagna elettorale statunitense e la rielezione di Obama per arrivare ad arrestare - nel senso poliziesco del termine - il generale Petraeus e a licenziare
Hillary [/FONT][FONT="]
Clinton. Quanto a Feltman,
è rimasto nell'ombra e ha continuato il sabotaggio della politica della Casa Bianca, assicurando agli uni e agli altri, tramite i suoi subalterni Lakhdar Brahimi e Staffan De Mistura, che la Repubblica siriana sarebbe stata sconfitta e che prima o poi sarebbe stata costretta a una resa totale e incondizionata.
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