Siria (2 lettori)

tontolina

Forumer storico
ormai conta poco il presidente Usa viene eletto da uno scarso 30% dell'elettorato ben addomesticato

e poi Romney (che brutto nome) che gli frega di promettere agli Israeliani! e' come se promettesse all'Olanda boh!! ma gli americani quand'è che si ribellano, pensano di essere i padroni del mondo e' invece sono sotto ordine delle lobby di Israele, ma non si vergognano? (gli americani intendo)

intanto i Siriani in Italia organizzano una manifestazione pro Siria, come li definiranno attivisti, manifestanti, filo-governativi, terroristi :-?

mi raccomando non dimenticate il bazooka

ma che vuoi che si ribellino!

hai presente la fine delle pantere nere?


adesso poi cominciano già da piccoli a drogarli e renderli incapaci di intendere e volere



devono solo obbedire


da quando hanno ucciso i Kennedy, in Usa c'è il 4° Reich che vogliono estendere a tutto il mondo
 
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tontolina

Forumer storico
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Nuova farsa all’Onu, questa volta l’Occidente presenta una bozza di risoluzione non vincolante all’Assemblea generale
Il Guardian conferma la presenza di terroristi stranieri in Siria

L'articolo qui riprodotto è in forma ridotta sará disponibile dal giorno 01 Agosto 2012 12:00:00
Domani al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite andrà in scena l’ennesima farsa legata alla crisi siriana. L’Assemblea generale sarà infatti chiamata a votare una bozza di risoluzione che condanna apertamente l’operato e l’utilizzo di mezzi pesanti da parte delle forze armate di Damasco, limitandosi invece a stigmatizzare il ricorso alla violenza da parte delle altre parti in conflitto. L’Occidente spera così di aumentare la pressione non solo sullo stesso Paese arabo ma anche su Cina e Russia, che fino ad oggi si sono opposte all’approvazione di qualunque testo sbilanciato approdato sul tavolo del Consiglio di Sicurezza. A differenza di quest’ultimo, nell’Assemblea...
Articolo letto: 31 volte (31 Luglio 2012)



della serie :
i terroristi stranieri della NATO sono buoni e fanno bene ad trucidare
mentre l'esercito siriano è cattivo


per punizione cercheranno di bombardare tutta la Siria e distruggerla come hanno fatto con la Libia
 

tontolina

Forumer storico
Siria, ribelli bombardano Aleppo
Annan lascia incarico inviato Onu


Le dimissioni sono state annunciate dal segretario generale Ban Ki Moon. Un'offensiva dei ribelli colpisce l'aeroporto militare di Menagh, come denuncia l'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo. 43 civili uccisi in un'incursione delle forze lealiste a Jdaidet Artouz, a una ventina di chilometri a sud-ovest del centro di Damasco. E la Fao avverte: "Tre milioni di persone in difficoltà e malnutrite nel Paese"

Lo leggo dopo
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Uomini delle forze di opposizione durante gli scontri ad Aleppo (reuters)




ALEPPO - Kofi Annan si è dimesso dall'incarico di inviato di Onu e Lega Araba per la crisi siriana. Il suo mandato è in scadenza il 31 agosto 2012 e non lo rinnoverà. La notizia è stata data "con profondo rammarico" dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, proprio nel giorno di una nuova recrudescenza delle violenze in Siria, in cui è ormai da tempo in corso una guerra civile fra le forze di opposizione al regime di Bashar al Assad e l'esercito regolare. Oggi, infatti, c'è stata una nuova offensiva da parte dei ribelli siriani che hanno bombardato l'aeroporto militare di Menagh, 30 chilometri a nord-est di Aleppo, da dove decollano gli elicotteri e i caccia che attaccano la città.

"L'aeroporto militare di Menagh è stato bombardato da un carro armato sequestrato dai ribelli nelle operazioni precedenti", ha riferito l'Osservatorio siriano dei diritti umani. Fonti giornalistiche sul posto affermano di aver sentito prima i bombardamenti e poi di aver visto le fiamme provenire da quella direzione. I ribelli hanno quindi affermato che si trattava "di un attacco per prendere l'aeroporto da cui decollano gli elicotteri militari e i caccia che bombardano la città".

Si combatte ad Aleppo e Damasco.
L'Osdh ha comunicato anche che nella zona di Aleppo, seconda città della Siria, dove sono tuttora in corso violenti combattimenti fra l'esercito regolare e i ribelli siriani, i servizi di telefonia mobile e di Internet sono interrotti. Secondo fonti dei servizi di sicurezza si tratterebbe di una misura che in genere prelude ad un'offensiva su grande scala dell'esercito. Inoltre le forze di opposizione al regime di Assad hanno preso il controllo di un valico al confine con l'Iraq. Lo riferisce un inviato di Al Jazeera. Parlando da Al Qaim, località frontaliera irachena, Ayub Rida, ha precisato che miliziani dell'Esercito libero hanno conquistato il lato siriano del valico a Mamlaha, a pochi chilometri dalla cittadina Albukamal. Quel tratto del confine era stato già teatro di scontri tra ribelli e governativi a fine luglio, ma le forze fedeli al presidente Bashar al Assad avevano ripreso il controllo del punto di passaggio.

Intanto la tensione resta alta nel Paese 1 e soprattutto a Damasco. Sempre secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, è di almeno 43 civili uccisi il bilancio di un'incursione delle forze lealiste a Jdaidet Artouz, località della provincia occidentale siriana di Rif Dimashq, a una ventina di chilometri a sud-ovest del centro di Damasco. La strage sarebbe avvenuta ieri. "Le truppe del regime sono entrate a Jdaidet Artouz e hanno arrestato un centinaio di giovani", si legge in un comunicato, "che sono stati poi condotti in una scuola e ivi torturati".

La denuncia della Fao. Uno studio commissionato dall'Onu e dal regime siriano alla Fao, l'Organizzazione della Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, denuncia che sono tre milioni i siriani che "hanno urgente bisogno di assistenza per il nutrimento e di aiuto per la coltivazione dei cereali e per l'allevamento del bestiale", colture dalle quali traggono sostentamento. Di questi tre milioni, specifica la Fao, circa la metà ha impellente necessità di essere nutrita per i prossimi 6 mesi. Nelle zone maggiormente colpite dal conflitto in corso, infatti, la popolazione è ormai alla fame.

Mosca intanto ha ribadito il suo secco no alla risoluzione proposta per la questione siriana da alcuni Paesi arabi durante l'assemblea generale dell'Onu. La bozza, secondo il ministero degli Esteri russo, è squilibrata e attribuisce "la piena responsabilità di ciò che sta accadendo nel Paese... solamente alle autorità siriane" senza fare alcuna richiesta all'opposizione e senza contribuire quindi alla stabilizzazione e alla fine delle violenze.
 

big_boom

Forumer storico
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=6qSBIW6HK60]Empresa militar de EE. UU. entrena a rebeldes sirios - YouTube[/ame]
 

tontolina

Forumer storico
Obama ha ufficialmente autorizzato la CIA a compiere azioni coperte in Siria a "sostegno" dei ribelli. Adesso in Siria le potenze giocano a carte scoperte

Fallita la diplomazia, la guerra in Siria sarà decisa dalle armi | Geopoliticamente

Che gli USA stiano “sostenendo” i ribelli è cosa nota già da tempo. Tuttavia, la pubblica ammissione di questa realtà è un esplicito riconoscimento che la questione Siria sarà risolta dalle armi, più che dai tavoli nei piani alti.
Difficile esprimere un giudizio su questa scelta. Secondo il Washington Times, Obama finirà di fatto per armare al-Qa’ida (ammesso che la formazione sia davvero presente in Siria); per Foreign Policy, al contrario, la strategia di Obama sta funzionando.
 
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tontolina

Forumer storico
I segreti di Obama

04/08/2012 - Il presidente vuole disciplinare i chiacchieroni, il Congresso è d'accordo, ma poi si scopre che è meglio di no. Obama ha autorizzato omicidi mirati a mezzo dei droni in numerosi paesi. Ha inoltre autorizzato attentati e attacchi informatici alle strutture strategiche iraniane. Tutte attività consumate nel segreto

I segreti di Obama
 

big_boom

Forumer storico
se Obama finanzia i terroristi/ribelli Siriani

i Russi e Cinesi potranno finanziare e fornire di armi paesi africani e perfino ribelli in europa e usa
 

tontolina

Forumer storico
Non a caso le ultime guerre, effettuate dagli Stati uniti e dalla Nato, hanno «intelligentemente» colpito stati situati nelle aree ricche di petrolio (Iraq e Libia) o con una importante posizione regionale (Jugoslavia e Afghanistan). Stati come l'Iraq di Saddam Hussein, che minacciava di sganciarsi dal dollaro vendendo petrolio in euro e altre valute, o come la Libia di Gheddafi, che programmava di creare il dinaro d'oro quale concorrente del dollaro e promoveva organismi finanziari autonomi dell'Unione africana, il cui sviluppo avrebbe ridotto l'influenza della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale. Per analoghe ragioni si prendono ora di mira Siria e Iran
Crisi e guerra sono due facce della stessa medaglia. Anche perché la guerra fa crescere la spesa militare che, appesantendo il debito pubblico, impone ulteriori sacrifici. L'Italia, stima il Sipri, è arrivata a una spesa militare annua di 28 miliardi di euro, all'incirca il costo della manovra. Ma non se ne parla. Le bombe di Wall Street sono davvero intelligenti.
da
Informazione Consapevole: Le smart bombs di Wall Street
 

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