SIMULATORE DELTAZERO TEAM 3D (1 Viewer)

bj

Forumer attivo
herman ha scritto:
Ciao Bj,

io immetto le date 20/01/03 e le prende correttamente. Prova a controllare che la data immessa nello scenario bianco o giallo non sia successiva a quello impostato come scadenza delle opzioni, in questo caso il valore sarebbe nullo perchè esaurito il tempo residuo e quindi scadute.

Guardando ora il tuo grafico mi sembra che tu abbia immesso come data di scadenza dell'opzione i primi giorni di gennaio, probailmente è quello, prova a mettere la scadenza del 20/01/03.

ciao
Ermanno

io immetto i dati così:

Capture-12-22-00002.png


ma che accidenti sbaglio??????? eppure non sono poi così tonto :rolleyes:
 

Herman

Forumer attivo
Che dai hai messo come scadenza della call 24.500? Vedendo che hai imposto 1 gg sulla lunghezza tempo e vedendo il riquadrino del grafico che termina ad 1/3 del grafico mi verrebbe da dire che hai messo scadenza attorno al 7 o 10... Per il resto è tutto corretto.

Fammi sapere.

Ciao
Ermanno

Ps. pulire le griglie vuole dire togliere tutte le descrizioni, basta mettere zero sulla prima colonna e si ottiene lo stesso risultato.
 

Herman

Forumer attivo
SHORT CALL

Con una aspettativa di mercato al ribasso e/o di sostanziale stabilità o dimunizione della volatilità, una strategia valida può essere la vendita di una opzione call, con utile potenziale limitato al premio incassato e rischio potenziale infinito.

Simuliamo la vendita della medesima call24.500 a 1.170 tick

GRAFICO 1(1)
trimensionale, indica il profitto/perdite della postion rispetto al valore del sottostante e al tempo. La terza dimensione è la "quantità" di tick di profitto/perdite della position, considerando costante la volatiltà.

shortcall1.png


GRAFICO1(2)
trimensionale, indica il profitto/perdite della position rispetto al valore della vola e del tempo. La terza dimensione è la "quantità" di tick di profitto/perdite della position, considerando costante il sottostante.

shortcall2.png


GRAFICO1(3)
trimensionale, indica il profitto/perdite della position rispetto alla valore della vola e del sottostante. La terza dimensione è la "quantità" di tick di p/p della position, considerando costante il tempo.

shortcall3.png


Ciao
Ermanno
 

bj

Forumer attivo
grande!!!!!!
dopo un intero pomeriggio sono riuscito a capirci qualcosa e ora i miei grafici sono uguali ai tuoi.

continua pure e grazie per il tempo che dedichi
 

bj

Forumer attivo
Una domanda: se inserisco opz con scadenze diverse il simulatore ne tiene conto o le tratta tutte come se avessero la stessa scadenza??

grazie e continua pure con gli esempi :)
 

Herman

Forumer attivo
bj ha scritto:
Una domanda: se inserisco opz con scadenze diverse il simulatore ne tiene conto o le tratta tutte come se avessero la stessa scadenza??

grazie e continua pure con gli esempi :)

ciao Bj,

il simulatore ne tiene conto, se inserisci infatti opzioni con lo stesso strike ma a scadenza successive di un mese vedrai che, essendo la variabile vola considerata distrubuita uniformemente, avranno prezzi via via maggiori maggiore sarà la data di scadenza.

ciao
Ermanno

Ps. ora arriva un altro esempio :)
 

Herman

Forumer attivo
IL CALL SPREAD

Se la visione del mercato è moderatamente rialzista e non si ha una chiara aspettativa sulla volatilità, il call spread può essere una strategia adeguata.
Consta nell'acquisto di 1 opzione call allo strike x e nella vendita di una opzione call allo strike x + y. Ad esempio:

+1 c24.500
-1 c25.000

Strategia da portare tendenzialmente a scadenza se la previsione è corretta, prevede un utile potenziale limitato alla differenza tra le basi detratto il costo di apertura della posizione ed ed un rischio potenziale limitato alla differenza tra i premi (il pagato e l'incassato).

L'effetto volatilità e time decay hanno impatto limitato su questa strategia in quanto, pensando alla nostra griglia, l'effetto negativo di una diminuzione della vola sull'opzione comprata diventa un vantaggio sull'opzione venduta e lo stesso dicasi per il time decay, negativo sull'acquisto ma positivo sulla vendita. Inoltre, con l'obiettivo di portare a scadenza, la variabile principale è quella del movimento del sottostante.

Due aspetti da approfondire.

La scelta degli strike e il "senso" della posizione.

La scelta degli strike.

E' varia, in soldoni :), se impianto un call spread con entrambe le opzioni itm la differenza tra la spesa e l'incasso sarà molto vicina alla differenza tra i due strike, quindi maggiore il rischio di perdita se il mercato scenderà sotto lo stirke inferiore. Al contrario se entrambe le opzioni sono otm la differenza tra le due opzioni sarà molto bassa; ad un maggiore profitto se entrambe le opzioni chiuderanno itm corrisponderà una perdita minore se resteranno otm.

Con il "senso" della posizione volevo dire che il call spread può essere impiantato sia come posizione a sè stante sia come follow up di un acquisto/vendita di call.

Simuliamo l'impianto di un call spred effettuato contestualmente all'acquisto della call24.500 abbiamo quindi:

+1 c24.500 -1.170 tick
-1 c25.000 + 906 tick

Costo di apertura = 264 tick


GRAFICO 1(1)
trimensionale, indica il profitto/perdite della postion rispetto al valore del sottostante e al tempo. La terza dimensione è la "quantità" di tick di profitto/perdite della position, considerando costante la volatiltà.

G1.PNG


GRAFICO1(2)
trimensionale, indica il profitto/perdite della position rispetto al valore della vola e del tempo. La terza dimensione è la "quantità" di tick di profitto/perdite della position, considerando costante il sottostante.

g2.png


GRAFICO1(3)
trimensionale, indica il profitto/perdite della position rispetto alla valore della vola e del sottostante. La terza dimensione è la "quantità" di tick di p/p della position, considerando costante il tempo.

g3.png


Ciao
ermanno
 

Herman

Forumer attivo
SHORT CALL SPREAD

Se la visione del mercato è moderatamente ribassista e non si ha una chiara aspettativa sulla volatilità, la vendita di un call spread può essere una strategia adeguata. Consta nell'acquisto di 1 opzione call allo strike x e nella vendita di una opzione call allo strike x - y

Ad esempio:

-1 c24.500 +1.170 tick
+1 c25.000 - 906 tick

Ricavo all'apertura e massimo profitto a scadenza = 264 tick


Strategia da portare tendenzialmente a scadenza se la previsione è corretta, prevede un utile potenziale limitato alla differenza tra il premio incassato e quello pagato ed un rischio potenziale limitato alla differenza tra gli strike - l'incasso dell'apertura.

L'effetto volatilità e time decay hanno effetto limitato su questa strategia in quanto, pensando alla nostra griglia, l'effetto negativo di una diminuzione della vola sull'opzione comprata diventa un vantaggio sull'opzione venduta e lo stesso dicasi per il time decay, negativo sull'acquisto ma positivo sulla vendita.
inoltre, con l'obiettivo di portare a scadenza, la variabile principale è quella del movimento del sottostante.

Valgono in sostanza le stesse considerazioni valide per il long call spread.

Vediamo ora i grafici:

[GRAFICO 1(1)
trimensionale, indica il profitto/perdite della postion rispetto al valore del sottostante e al tempo. La terza dimensione è la "quantità" di tick di profitto/perdite della position, considerando costante la volatiltà.

shortcallspread1.png


[GRAFICO1(2)
trimensionale, indica il profitto/perdite della position rispetto al valore della vola e del tempo. La terza dimensione è la "quantità" di tick di profitto/perdite della position, considerando costante il sottostante.

shortcallspread2.png


GRAFICO1(3)
trimensionale, indica il profitto/perdite della position rispetto alla valore della vola e del sottostante. La terza dimensione è la "quantità" di tick di p/p della position, considerando costante il tempo.

shortcallspread3.png


Buona lettura.
Ermanno
 

deltazero

Forumer storico
incollo un mio vecchio post

spread verticali

Sono costituiti da un acquisto e da una vendita di call o di put stessa scadenza.

Si dividono in :
a) bull spread, in cui lo strike in acquisto è inferiore a quello in vendita;
b) bear spread, in cui lo strike in acquisto è superiore a quello in vendita.

Non ho apposta specificato su call o su put, in quanto per le equivalenze un bull spread +call30000 -call33000 equivale al bullspread +put30000 -put33000

Ritengo utile definire lo spread rispetto all'indice in questo modo:
1) ITM quando la media fra le basi è inferiore al fib per i bullspread, superiore al fib per i bearspread;
2) ATM quando la media fra le basi coincide col fib;
3) OTM quando la media fra le basi è superiore al fib per i bullspread, inferiore al fib per i bearspread.

Veniamo alle caratteristiche degli spread:
a) il valore minimo è 0 quando siamo deep otm e vicino a scadenza;
b) il valore massimo è la distanza fra le basi quando è deep itm e vicino a scadenza;
c) il valore dello spread ATM è SEMPRE la metà della distanza fra le basi;
con quel sempre intendo per qualsiasi ampiezza di spread (da 500 a 20000pt) per qualsiasi valore di vola implicita e per qualsiasi tempo residuo;
d) il concetto di ATM costituisce una linea di confine sia per la sensibilità al tempo che alla vola; infatti:

1) lo spread ITM si apprezza col diminuire del tempo residuo e si deprezza con l’aumentare della vola;
2) lo spread OTM si deprezza col diminuire del tempo residuo e si apprezza con l'aumentare della vola.
esiste quindi 1 ed 1 sola linea di confine sulla media degli strike

Gli spread sono di una semplicità disarmante, ma la loro perfetta comprensione ci consente di comprendere il comportamento di altre figure da queste costituite,cioè:
a) butterfly
b) condor
c) boxspread

ciao buone feste
 

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