Copio (senza autorizzazione, attendo la prescrizione pel mio delitto) un post di Sen, per uppare un thread che merita grande successo:
Tutto quello che avreste voluto sapere
sul Signoraggio
ma che non avete mai osato chiedere.
L'ho letto quasi tutto, e alcune affermazioni mi sembrano condivisibili.
Ovvero:
1) se "statalizzassimo" il Signoraggio, il problema del debito
non verrebbe risolto miracolosamente.
E' equo lo Stato che ha più uscite che entrate e, volendo comunque chiudere il bilancio in pareggio, stampa carta moneta per coprire il buco?
Per i Signoraggisti forse sì, perché non c'è più un privato ( =cattivo ) che si appropria dei benefìci del signoraggio ( ovvero la differenza tra il valore nominale della carta stampata e il costo di produzione).
Per alcuni economisti no, perché se si stampa cartamoneta in assenza di sviluppo reale dell'economia si genera inflazione. E l'inflazione "fa giustizia a modo suo": di solito se la prende con i percettori di entrate fisse e non negoziabili (i pensionati, tipicamente, e i lavoratori dipendenti meno qualificati). Riescono a conviverci meglio i possessori di immobili e proprietà (comprese azionarie). Insomma, il Signoraggio - di fatto - risparmia i ricchi e se la prende con i poveri. Il che magari è giusto, ma magari no (dipende da quanto siamo fans di SuperCiuk).
2) Ma se non è giusto stampare troppa carta moneta, allora
è giusto che quel "poco" di carta che viene stampata vada a vantaggio dei privati? [Il provento di Signoraggio sulla stampa degli Euro va alla BCE la quale lo ripartisce tra le banche partecipanti (a Bankitalia va il 12,50%, e teniamo conto che Bankitalia è privata, posseduta da banche e assicurazioni.
Probabilmente non è giusto, ma va detto che non è neanche vero.
Se si guarda l'ultimo bilancio (2010) di Bankitalia, viene fuori che l'istituto ha prodotto un utile lordo di unmiliardosettecentosettantasettemilioni di euro.
Ma lo Stato se n'è preso, con le tasse, 925milioni, ovvero circa il 52%.
Diranno i Signoraggisti, che il 48% dei proventi netti da signoraggio (ed altro) è comunque un indegno regalo ai (cattivi) privati.
Ma è davvero così?
Sorprendentemente (per i Signoraggisti, meno per i popperiani) no.
Lo Stato riceve un ulteriore beneficenza da Bankitalia di 511 milioni (un altro 29%, e siamo ad oltre l'80%).
E poi, come leggete, 351 milioni rimangono nelle riserve patrimoniali della Banca.
Alla fine, i Soci (cattivi e privati) della Banca d'Italia ricevono solo 62 milioni di euro, il 3,5% dell'utile lordo proveniente dall'aborrito Signoraggio (e dalle altre operazioni di Bankitalia).
E dunque davvero il Signoraggio è un così grave problema?
Se 62 milioni paiono tanti, si ricordi che le due maggiori banche hanno registrato - ciascuna - nove miliardi di svalutazioni su investimenti. Ergo, 62 milioni sono una goccia, che merita di rimanere confinata nelle sezioni di cazzeggio dei forum di finanza.
Grazie ancòra a Sen per lo spunto, a wikipedia per qualche altra idea, e alla Banca d'Italia che pubblica il suo bilancio.
Ecco la lista dei cattivi che si arricchiscono

a danno del pòpolo [un giorno magari darò un'occhiata alla nota integrativa di qualcuno di questi soggetti, per farmi un'idea sul fatto che possa reputare soddisfacente una remunerazione così falcidiata del proprio investimento, oppure se si possa ritenere danneggiato dalla detenzione di quote Bankitalia].
http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf