sicuri che sia solo RECESSIONE? (2 lettori)
- Creatore Discussione tontolina
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Kronos
Forumer storico
Buonasera, Tontolina.
Io sono totalmente d'accordo con G.Chiesa. Questo è un sistema fondato sulla carta. Montjoker è un burattino al servizio delle elites finanziarie che giocano a Monopoli col mondo. Pensate solo ad un fatto: le sostituzioni.
Bush-Obama
Berlusconi-Montjoker.
Cercano continuamente il consenso tramite la propaganda sul debito ed una voce sembra continuamente girarci in testa" "debito, debito, bisogna ripagare il debito".
Mi da tanto l'idea che siano tutti matti.
tontolina
Forumer storico
ma nessuno sospettava che l'italiano medio reagisse in questo modo svicolando le bencheBuonasera, Tontolina.
Io sono totalmente d'accordo con G.Chiesa. Questo è un sistema fondato sulla carta. Montjoker è un burattino al servizio delle elites finanziarie che giocano a Monopoli col mondo. Pensate solo ad un fatto: le sostituzioni.
Bush-Obama
Berlusconi-Montjoker.
Cercano continuamente il consenso tramite la propaganda sul debito ed una voce sembra continuamente girarci in testa" "debito, debito, bisogna ripagare il debito".
Mi da tanto l'idea che siano tutti matti.
http://www.investireoggi.it/forum/c...iversando-nelle-imprese-di-amici-vt72276.html
tontolina
Forumer storico
“Italia fuori dal tunnel”, ma i dati smentiscono Monti
Il presidente del Consiglio Mario Monti: «Per molti aspetti vedo l’avvicinarsi dell’uscita della crisi. Un anno fa eravamo più in crisi di oggi».
Il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera: «Sì, la fine del tunnel la vedo. L’uscita dalla crisi dipenderà molto da quello che riusciremo a fare».
Da qualche giorno le dichiarazioni degli esponenti del governo sono improntate all’ottimismo.
Ma i dati economici (nella nostra infografica) raccontano un’altra storia.
21 agosto 2012 - 13:00
Leggi il resto: “Italia fuori dal tunnelâ€, ma i dati smentiscono Monti | Linkiesta.it
Il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera: «Sì, la fine del tunnel la vedo. L’uscita dalla crisi dipenderà molto da quello che riusciremo a fare».
Da qualche giorno le dichiarazioni degli esponenti del governo sono improntate all’ottimismo.
Ma i dati economici (nella nostra infografica) raccontano un’altra storia.
21 agosto 2012 - 13:00
Leggi il resto: “Italia fuori dal tunnelâ€, ma i dati smentiscono Monti | Linkiesta.it
Kronos
Forumer storico
“Italia fuori dal tunnel”, ma i dati smentiscono Monti
Il presidente del Consiglio Mario Monti: «Per molti aspetti vedo l’avvicinarsi dell’uscita della crisi. Un anno fa eravamo più in crisi di oggi».
Il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera: «Sì, la fine del tunnel la vedo. L’uscita dalla crisi dipenderà molto da quello che riusciremo a fare».
Da qualche giorno le dichiarazioni degli esponenti del governo sono improntate all’ottimismo.
Ma i dati economici (nella nostra infografica) raccontano un’altra storia.
21 agosto 2012 - 13:00
Leggi il resto: “Italia fuori dal tunnelâ€, ma i dati smentiscono Monti | Linkiesta.it
Speculare sui poveri cristi a queste scimmie poco evolute, contiene un significato opposto, una prospettiva speculare. tagliare, mandare a spasso milioni di persone, significa rifar salire le borse e mettere al sicuro la speculazione. Vano disegno, perchè questi signori non si salveranno quando scoppierà improvvisa la bagarre. Spero che la speculazione sia conscia del suo destino, oltre quello di molti milioni di persone.
Come ha praticamente detto Giulietto Chiesa " allora saranno grossi ca.zzi".
In realtà, Montjoker avrebbe dovuto dire" noi siamo la speculazione, finalmente vedo ( noi-la speculazione) uscire dal tunnel.
Il problema saranno quante persone ci lasceranno in quel tunnel.
Sono maschere di carnevale, guitti della nostra epoca, eredità del nostro passato che tardano sempre nell'esser strappate, in quanto parassite per la grande massa delle persone.
tontolina
Forumer storico
che succede nel profondo NORD?
Settecento richieste per fare l’infermiere precario
In provincia di Treviso viene bandito un concorso pubblico per infermieri professionali. Non si vince un posto sicuro né un lauto stipendio. Solo brevi sostituzioni. Settecento le domande presentate. Quasi tutti da altre regioni. Anche se questa mattina alla prima prova si sono presentati solo in 131. «Ma fino a poco tempo fa questi concorsi andavano deserti».
Leggi il resto: Settecento richieste per fare l
Settecento richieste per fare l’infermiere precario
In provincia di Treviso viene bandito un concorso pubblico per infermieri professionali. Non si vince un posto sicuro né un lauto stipendio. Solo brevi sostituzioni. Settecento le domande presentate. Quasi tutti da altre regioni. Anche se questa mattina alla prima prova si sono presentati solo in 131. «Ma fino a poco tempo fa questi concorsi andavano deserti».
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Kronos
Forumer storico
Poi dice che non ci vuole una rivoluzione. Ma qui dovrà essere azzerato tutto. Bisogna chiudere tutto x ripartire. Ma non lo sa questa gente che non si può campare facendo il precario?
Allora devo dar ragione agli evasori.
Almeno a quel tipo di evasori che evade per poter campare.
Che vadano lor signori a fare i precari.
Non bisogna dare l'impressione a questa gente che si è disposti a diventare i loro schiavi.
Provino loro ad essere schiavi.
tontolina
Forumer storico
Angeletti, in prossimi mesi perderemo migliaia posti lavoro
martedì 21 agosto 2012
Roma, 21 ago.(Adnkronos) - ''Chi governa non puo' che spargere ottimismo, ma se la crisi economica in Italia significa riduzione dei posti di lavoro e riduzione della disoccupazione siamo ben lontani. La disoccupazione in Italia sta aumentando e non e' una previsione infondata dire che nei prossimi mesi perderemo migliaia di posti di lavoro''. Lo ha detto a Sky Tg24 il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. ''Sono pronto a scommettere che quelli che perderanno il posto - ha aggiunto Angeletti - non saranno quelli piu' sfaticati, ma quelli meno raccomandati e questo e' inaccettabile''. .
Crisi: Angeletti, in prossimi mesi perderemo migliaia posti lavoro
martedì 21 agosto 2012
Roma, 21 ago.(Adnkronos) - ''Chi governa non puo' che spargere ottimismo, ma se la crisi economica in Italia significa riduzione dei posti di lavoro e riduzione della disoccupazione siamo ben lontani. La disoccupazione in Italia sta aumentando e non e' una previsione infondata dire che nei prossimi mesi perderemo migliaia di posti di lavoro''. Lo ha detto a Sky Tg24 il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. ''Sono pronto a scommettere che quelli che perderanno il posto - ha aggiunto Angeletti - non saranno quelli piu' sfaticati, ma quelli meno raccomandati e questo e' inaccettabile''. .
Crisi: Angeletti, in prossimi mesi perderemo migliaia posti lavoro
tontolina
Forumer storico
Mercati: divergenze e rischi di correzione
Scritto il 22 agosto 2012 alle 11:11 da Dream Theater
La giornata di ieri in borsa è stata positiva anche grazie alle buone news in arrivo dalle società di rating che, chissà come mai, oggi lodano l’Italia, quel paese che fino a qualche settimana fa bastonavano.
Non sto a parlarvi né del casualissimo cambiamento di rotta di una tale GOLDMAN SACHS sul mercato italiano (buy opportunity) e tantomento dei vistosissimi conflitti di interesse che persistono tra società di rating e grandi banche.
Certo è che tutto questo è l’ennesima puntata di un teatrino che ormai siamo obbligati a sopportare da mesi.
Nel frattempo però nel mercato USA iniziano a girare voci contradditorie sulle potenzialità di crescita dell’economia.
Qualcuno inizia a sentire odore di bruciato.
Si torna in recessione? Possibile.
Interessante dal punto di vista tecnico analizzare due elementi.
Grafico Nasdaq 100
link: http://intermarketandmore.finanza.com/mercati-divergenze-e-rischi-di-correzione-48711.html
Scritto il 22 agosto 2012 alle 11:11 da Dream Theater
Non sto a parlarvi né del casualissimo cambiamento di rotta
di una tale GOLDMAN SACHS sul mercato italiano (buy opportunity) e tantomento dei vistosissimi conflitti di interesse che persistono tra società di rating e grandi banche.Certo è che tutto questo è l’ennesima puntata di un teatrino che ormai siamo obbligati a sopportare da mesi.
Nel frattempo però nel mercato USA iniziano a girare voci contradditorie sulle potenzialità di crescita dell’economia.
Qualcuno inizia a sentire odore di bruciato.
Si torna in recessione? Possibile.
Interessante dal punto di vista tecnico analizzare due elementi.
Grafico Nasdaq 100
link: http://intermarketandmore.finanza.com/mercati-divergenze-e-rischi-di-correzione-48711.html
tontolina
Forumer storico
E ci Dicevano (Di Maurizio Blondet)
30 aprile 2012 Di Maurizio Blondet
Vi ricordate? Dal 2008 ce lo hanno assicurato tutti: presidenti Usa e governanti sciolti e a pacchetti, cattedratici di economia, banchieri, economisti da talk show e giornalisti del settore: “Tranquilli, è arrivata la recessione, ma non saà come il ‘29”.
Ebbene: bisogna ammetterlo, avevano ragione. E’ enormemente peggio che nel 1929. Basti compulsare la seguente tabella:
http://3.bp.blogspot.com/-OfdL-2r1o...redit+Market+Debt+as+Percentage+of+US+GDP.jpg
E’l’andamento storico del mercato del credito in Usa, ossia ossia di come le banche hanno indebitato le famiglie, provocando iperconsumi a credito, boom artificiale e bolle pronte a scoppiare. Anche il Grande Crack del ’29 fu preparato da un’eccessiva apertura del credito. Ne seguì il terribile decennio della deflazione da dis-indebitamento, con il 30 per cento di disoccupati e il crollo abissale dei consumi, da cui l’America uscì bene o male con entrando nella guerra mondiale, grande consumatrice di prodotti invenduti e donatrice della piena cocupazione (donne in fabbrica, uomini in linea).
Ma, come mostra il grafico, l’euforia del credito facile che provocò la Grande Depressione, la guerra e le miserie mondiali, è una collinetta, in confronto al’Everest di debiti che il paese ha accumulato fino al 2008, ossia alla furia indebitatrice del sistema bancario: e la discesa è solo cominciata. Guardate come fu ripida la discesa 1930-40, ossia quanto tragica l’improvvisa restrizione del credito; e provate a immaginare quanto sarà lunga, ripida e dolorosa la deflazione del debito che seguirà: se quella inghiottì una generazione, questa ne inghiottirà due o tre.
L’andamento del grafico non riguarda solo l’America, naturalmente. Ormai una quantità di indicatori economici nel mondo hanno lo stesso andamento: a curva esponenziale.
Dai tassi d’interesse sul debito greco nell’imminenza del default, fino allo spread di titoli pubblici francesi su quelli tedeschi. Vedi sotto.
Le curve esponenziali dicono una cosa ben nota: che il fenomeno che descrivono è insostenibile. Che la sua crescita asintotica non può durare.
Qualunque tecnico, vedendo l’andamento del debito Usa, avrebbe potuto prevedere il disastro inevitabile. Così come se il governo Monti fosse davvero fatto di tecnici, sarebbe subito giunto alla conclusione che il debito pubblico italiano è impagabile, e che dunque si doveva senza indugio trattare coi creditori per ristrutturarlo, invece che tentare una “debt deflation” fatta tutta di tasse che aggravano solo la recessione.
Incoming search terms:
30 aprile 2012 Di Maurizio Blondet
Ebbene: bisogna ammetterlo, avevano ragione. E’ enormemente peggio che nel 1929. Basti compulsare la seguente tabella:
http://3.bp.blogspot.com/-OfdL-2r1o...redit+Market+Debt+as+Percentage+of+US+GDP.jpg
E’l’andamento storico del mercato del credito in Usa, ossia ossia di come le banche hanno indebitato le famiglie, provocando iperconsumi a credito, boom artificiale e bolle pronte a scoppiare. Anche il Grande Crack del ’29 fu preparato da un’eccessiva apertura del credito. Ne seguì il terribile decennio della deflazione da dis-indebitamento, con il 30 per cento di disoccupati e il crollo abissale dei consumi, da cui l’America uscì bene o male con entrando nella guerra mondiale, grande consumatrice di prodotti invenduti e donatrice della piena cocupazione (donne in fabbrica, uomini in linea).
Ma, come mostra il grafico, l’euforia del credito facile che provocò la Grande Depressione, la guerra e le miserie mondiali, è una collinetta, in confronto al’Everest di debiti che il paese ha accumulato fino al 2008, ossia alla furia indebitatrice del sistema bancario: e la discesa è solo cominciata. Guardate come fu ripida la discesa 1930-40, ossia quanto tragica l’improvvisa restrizione del credito; e provate a immaginare quanto sarà lunga, ripida e dolorosa la deflazione del debito che seguirà: se quella inghiottì una generazione, questa ne inghiottirà due o tre.
L’andamento del grafico non riguarda solo l’America, naturalmente. Ormai una quantità di indicatori economici nel mondo hanno lo stesso andamento: a curva esponenziale.
Dai tassi d’interesse sul debito greco nell’imminenza del default, fino allo spread di titoli pubblici francesi su quelli tedeschi. Vedi sotto.
Le curve esponenziali dicono una cosa ben nota: che il fenomeno che descrivono è insostenibile. Che la sua crescita asintotica non può durare.
Qualunque tecnico, vedendo l’andamento del debito Usa, avrebbe potuto prevedere il disastro inevitabile. Così come se il governo Monti fosse davvero fatto di tecnici, sarebbe subito giunto alla conclusione che il debito pubblico italiano è impagabile, e che dunque si doveva senza indugio trattare coi creditori per ristrutturarlo, invece che tentare una “debt deflation” fatta tutta di tasse che aggravano solo la recessione.
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- debito pubblico andamento storico
- quale politico o economista ha detto che l\italia puo sostenere lo spred a 800 per 2 anni
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