Sharpe: ritorno alle origini (1 Viewer)

y2k

Nobody has Midas touch
Buongiorno a tutti,
non so se sia stato correttto postare in questa sezione ma ormai l'ho fatto :lol:
Spero in qualche risposta..:up:
Girovagando su internet ho trovato un articolo (ma già ne avevo trovati altri) di critiche all'indice di Sharpe che ne evidenzia diversi limiti.
Nel evidenziare questi limiti viene presentata una serie di rendimenti, che di seguito riporterò, e si afferma che tale serie ha la stessa deviazione standard, lo stesso indice di Sharpe ed un evidente MaxDD molto diverso.
Ora la mia idea e che in realtà le due serie non abbiano la stessa deviazione standard.
Siccome potrei ricevere il Premio Nobel per l'economia :-o oppure il Premio per le ca...te già scritte e riscritte da altri :-o (molto più facile il secondo :)), ho deciso di scrivere questo post per sapere se qualcuno è d'accodo con me (e mi spiega il perchè) o se la maggior parte è d'accordo con lo scrittore dell'articolo.
La statistica è semplice, se non avrò risposte significa che siete tutti d'accordo con l'articolista.

Fiducioso in qulache risposta :rolleyes:, posto lo schema che ho ricavato dall'articolo.

Buona giornata a tutti :ciao:
 

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Cren

Forumer storico
Ora la mia idea e che in realtà le due serie non abbiano la stessa deviazione standard. [...] ho deciso di scrivere questo post per sapere se qualcuno è d'accodo con me (e mi spiega il perchè) o se la maggior parte è d'accordo con lo scrittore dell'articolo.
Ma se non spieghi la tua idea sarà dura che qualcuno concordi con te, non trovi? L'articolista usa una formula, ti fa vedere i dati e ti dà il risultato: tu cosa useresti, con che risultati e perché?
 

y2k

Nobody has Midas touch
Ho pensato che i rendimenti sono una conseguenza della variazione dei prezzi e quindi fosse più corretto andare a fare i conti sulla variazione dei prezzi anzichè sulla variazione dei rendimenti. Forse il mio ragionamento è sbagliato perchè da quel che leggo si parla quasi sempre di volatilità dei rendimenti ma la volatilità l'investitore la subisce nelle oscillazioni del suo portafoglio e non nelle oscillazioni dei rendimenti del portafoglio. Secondo me sono cose diverse.
Ho applicato gli stessi rendimenti della tabella ad un ipotetico investimento di 100 e ora posto la nuova tabella...
Adesso sembra piuttosto evidente quanto sia più volatile il primo investimento rispetto al secondo...
Devo rifare le elementari o il mio ragionamento ha un senso? :)
 

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Cren

Forumer storico
Ho pensato che i rendimenti sono una conseguenza della variazione dei prezzi e quindi fosse più corretto andare a fare i conti sulla variazione dei prezzi anzichè sulla variazione dei rendimenti. Forse il mio ragionamento è sbagliato perchè da quel che leggo si parla quasi sempre di volatilità dei rendimenti ma la volatilità l'investitore la subisce nelle oscillazioni del suo portafoglio e non nelle oscillazioni dei rendimenti del portafoglio. Secondo me sono cose diverse.
Ho applicato gli stessi rendimenti della tabella ad un ipotetico investimento di 100 e ora posto la nuova tabella...
Adesso sembra piuttosto evidente quanto sia più volatile il primo investimento rispetto al secondo...
Devo rifare le elementari o il mio ragionamento ha un senso? :)
Ok, vedila in un altro modo: se hai messo €1,000 in un conto deposito che dà un tasso del 3% su base annua e reinveste gli interessi, vedrai aumentare il tuo capitale come nel seguito:
Gennaio € 1,000.00
Febbraio € 1,002.50
Marzo € 1,005.01
Aprile € 1,007.52
Maggio € 1,010.04
Giugno € 1,012.56
Luglio € 1,015.09
Agosto € 1,017.63
Settembre € 1,020.18
Ottobre € 1,022.73
Novembre € 1,025.28
Dicembre € 1,027.85
Quello è il "prezzo" del tuo investimento (ovvero fai finta di aver "acquistato" un conto deposito a €1,000 e di rivenderlo dopo un anno a €1,027.85), giusto? Tu quanto diresti che è la dev. st. del tuo investimento e perché?
 

y2k

Nobody has Midas touch
Ho eliminato un messaggio perchè nel frattempo è stata scritta una risposta..
Effettivamente se applico i miei calcoli ho un valore di deviazione standard 9,13 rispetto al prezzo medio (che forse non ha senso).. in realtà la crescita lineare dei rendimenti non mi fa avere nessuna deviazione standard..
Dunque è corretto che le due serie che ho postato, pur avendo forme diverse hanno lo stesso rischio anche se a prima vista non sembrerebbe..
Però io posso solo spostare le performance periodiche di posizione e la deviazione standard non cambia.. ma se ottengo lo stesso risultato nello stesso periodo di tempo con variazioni percentuali divese ho una diversa deviazione standard..
Giusto?

//EDIT
Grazie della pazienza Cren.. :up:
//

Mi assento una mezzora
 
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Cren

Forumer storico
Dunque è corretto che le due serie che ho postato, pur avendo forme diverse hanno lo stesso rischio anche se a prima vista non sembrerebbe..
Però io posso solo spostare le performance periodiche di posizione e la deviazione standard non cambia.. ma se ottengo lo stesso risultato nello stesso periodo di tempo con variazioni percentuali divese ho una diversa deviazione standard..
Giusto?
Direi no alla prima e sì alla seconda.

"Rischio" è una parola enorme a cui bisogna dare un significato, cioé una misura.

Penso che il problema che hai evidenziato non sia nel fatto che la dev. st. non si calcola così, ma nel fatto che il rischio cui l'investitore è esposto è male misurato dalla dev. st., ovvero che servono misure più efficaci per misurare il rischio di un investimento.

Ad esempio il draw down è una misura di rischio differente rispetto alla dev. st., e infatti evidenzia delle caratteristiche storiche di un investimento che la dev. st. non "vede".
 
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AndrewLR

Nuovo forumer
Direi no alla prima e sì alla seconda.

"Rischio" è una parola enorme a cui bisogna dare un significato, cioé una misura.

Penso che il problema che hai evidenziato non sia nel fatto che la dev. st. non si calcola così, ma nel fatto che il rischio cui l'investitore è esposto è male misurato dalla dev. st., ovvero che servono misure più efficaci per misurare il rischio di un investimento.

Ad esempio il draw down è una misura di rischio differente rispetto alla dev. st., e infatti evidenzia delle caratteristiche storiche di un investimento che la dev. st. non "vede".

Non direi per forza che e' "male" misurato, quanto che ha il significato che ha.

Sta a ciascun investitore/trader pensare di volta in volta a cosa vuole misurare e cosa sta misurando, e il max DD ha chiaramente i suoi usi a seconda di a cosa e' applicato.

Uno dei vantaggi principali di usare lo Sharpe Ratio e' banalmente che e' molto usato nell'industria, e quindi e' un modo diffuso per paragonare "investimenti" diversi.

Poi in alcuni casi da' un riassunto piu' completo della performance che in altri. Le limitazioni che ha possono non stare solo nella deviazione std a denominatore, anche la media dei rendimenti in se' puo' non sempre esprimere quello che vuoi vedere.

Esempio: se quello che vuoi fare e' solo capire se la performance (reale o "outsample") e' in linea con della performance passata (simulata o vera) e la strategia/investimento produce una distribuzione di ritorni con forte skew (e per "strategia di trading" e' facilmente il caso , destra o sinistra che sia) allora usare una misure di tendenza centrale "robusta" (anche una semplice mediana) da' un quadro piu' accurato a questo fine.
E' chiaro che questa pero' non ti dice esattamente quanti soldi hai fatto, ed appunto va usata nel modo giusto.

(se vuoi leggere di piu' su misure di tendenza centrale:

http://www.google.co.uk/url?url=htt...oTlAqQ&usg=AFQjCNH3B4kVV-UmivdnhDlzyApWUyIANw)
 
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y2k

Nobody has Midas touch
Quel che mi vien da pensare è che la deviazione standard sia un indicatore sbagliato.
Quindi è sbagliato usare l'indice di Sharpe, la frontiera, il CAPM, l'indice di Sortino, la TEV, l'IR e chi più ne ha più ne metta. Quasi tutti gli indicatori di efficienza e di rischio usano la dev.st. che è un metro non corretto per misurare il rischio stesso.. mah..:rolleyes:
Forse son io che non capisco nulla.. :wall:
Grazie degli iinterventi :up:
 

Cren

Forumer storico
@AndrewLR: su S&P500...

(Dividend Swap [front month] - Fed Rate) / VIX​

Lo Sharpe lo trovo utile solo in termini relativi - cioè come confronto tra strategie - ma non in termini assoluti, anche in virtù dei limiti che hai giustamente evidenziato.
 

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