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Forumer storico
Quanto versa l’Italia alla Ue?Lo scontro Di Maio-Oettinger
Ma quanto versa l’Italia all’Unione europea? I 20 miliardi di cui in questi giorni ha parlato il vicepremier Luigi Di Maio o i 3 di cui oggi ha riferito il commissario Ue, Günther Oettinger? Per avere una risposta è possibile dare un’occhiata ai dati relativi al 2016 e pubblicati sul sito dell’Europarlamento (qui la versione in italiano), che riproduciamo anche in questa pagina.
I numeri
Le affermazioni di Oettinger sono sostanzialmente corrette. Nel 2016, infatti, l’Italia ha contribuito al bilancio comunitario per quasi 14 miliardi di euro, per l’esattezza 13,939. In cambio il nostro Paese ha ricevuto 11,59 miliardi di fondi europei. Di questi il 44,07%, pari a poco più di cinque miliardi, è stato destinato all’agricoltura (la media Ue è del 46%), il 39% alle politiche regionali di coesione (a fronte di una media Ue del 32%), l’11,6% ai settori di ricerca e sviluppo (in linea con gli altri Paesi Ue), il 2,32 % alle politiche di cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia e una cifra analoga per l’amministrazione. La differenza tra i quasi 14 miliardi versati e gli 11 e mezzo tornati sotto forma di fondi si avvicina dunque ai 3 miliardi indicati dal commissario europeo. Nella fattispecie del 2016 siamo addirittura più vicini ai 2 miliardi e mezzo.
I precedenti di Salvini e Renzi
Perché dunque il vicepremier Di Maio ha parlato di 20? Probabilmente è un errore che si perpetua nel tempo nel dibattito politico italiano. Va detto infatti che prima di lui erano stati l’altro vicepremier, allora solo leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato al Coffee Break di La7 il 21 dicembre 2016 («Noi ogni anno diamo al club Unione Europea 20 miliardi e ce ne tornano indietro 12); e, come ricorda il sito di fact checking Pagella Politica, anche il leader del Pd, Matteo Renzi, intervenendo da premier a Porta a Porta il 21 gennaio 2016 e, qualche settimana prima, parlando alla conferenza stampa di fine anno.
Ma quanto versa l’Italia all’Unione europea? I 20 miliardi di cui in questi giorni ha parlato il vicepremier Luigi Di Maio o i 3 di cui oggi ha riferito il commissario Ue, Günther Oettinger? Per avere una risposta è possibile dare un’occhiata ai dati relativi al 2016 e pubblicati sul sito dell’Europarlamento (qui la versione in italiano), che riproduciamo anche in questa pagina.
I numeri
Le affermazioni di Oettinger sono sostanzialmente corrette. Nel 2016, infatti, l’Italia ha contribuito al bilancio comunitario per quasi 14 miliardi di euro, per l’esattezza 13,939. In cambio il nostro Paese ha ricevuto 11,59 miliardi di fondi europei. Di questi il 44,07%, pari a poco più di cinque miliardi, è stato destinato all’agricoltura (la media Ue è del 46%), il 39% alle politiche regionali di coesione (a fronte di una media Ue del 32%), l’11,6% ai settori di ricerca e sviluppo (in linea con gli altri Paesi Ue), il 2,32 % alle politiche di cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia e una cifra analoga per l’amministrazione. La differenza tra i quasi 14 miliardi versati e gli 11 e mezzo tornati sotto forma di fondi si avvicina dunque ai 3 miliardi indicati dal commissario europeo. Nella fattispecie del 2016 siamo addirittura più vicini ai 2 miliardi e mezzo.
I precedenti di Salvini e Renzi
Perché dunque il vicepremier Di Maio ha parlato di 20? Probabilmente è un errore che si perpetua nel tempo nel dibattito politico italiano. Va detto infatti che prima di lui erano stati l’altro vicepremier, allora solo leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato al Coffee Break di La7 il 21 dicembre 2016 («Noi ogni anno diamo al club Unione Europea 20 miliardi e ce ne tornano indietro 12); e, come ricorda il sito di fact checking Pagella Politica, anche il leader del Pd, Matteo Renzi, intervenendo da premier a Porta a Porta il 21 gennaio 2016 e, qualche settimana prima, parlando alla conferenza stampa di fine anno.