sembra un'operazione GLADIO (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Anche a Parigi il 13 novembre c’è stata la esercitazione di soccorritori, poliziotti e pompieri proprio mentre avvenivano le stragi. O anche le mancate stragi.


UNA CINTURA ESPLOSIVA STRANAMENTE DEBOLE.

Un kamikaze che non grida per rivendicare il suo atto, che non uccide nessuno, nemmeno la cameriera che è a un metro da lui..un comportamento innocuo in modo anomalo.
Tanto più che, secondo la narrativa, è lui che in Belgio ha noleggiato la SEAT nera cercata per ogni dove, e trovata parcheggiata a Montreuil, alle porte di Parigi: con dentro 3 (diconsi tre) kalashnikov, cinque caricatori pieni, 11 vuoti….Perché non ha portato una di queste armi al bistro Comptoir Voltaire, e fatto una strage? No. Sembra quasi che il suo compito non fosse di partecipare alle stragi; magari, doveva solo aspettare gli altri e riportarli in auto in Belgio. Così era stato istruito di fare? Da chi? Sta per ordinare una bibita – ed è saltato: è morto solo lui, cintura esplosiva piccola e debole.
Magari – oso dire – radiocomandata da altri?
Lo so che mi darete del pazzo. Ma una impressione del genere ha dato qualche sbavatura negli attentati di Londra, quattro esplosioni simultanee nel metrò il 7 luglio 2005. Io ero là come inviato, e me lo ricordo. I quattro terroristi, abitanti a Luton, lasciano la macchina nel parcheggio di Luton per prendere il treno per Londra: con tanto di bollo orari .........


Parigi: qualche kamikaze era radiocomandato?
 

tontolina

Forumer storico

quelle armi erano state fornite da “una rete costituita da forze dello Stato” che le comprava, attraverso intermediari pregiudicati ma collaborativi, per spedirle ai ribelli jihadisti in Siria.

Forze dello Stato? Praticamente,è ammissione che lo Stato è coinvolto nella selezione e nell’armamento di giovani francesi d’origine islamica da impiegare in Siria come terroristi. Su Charlie Hebdo piomba il segreto. Militare.

Il sapere e' potere: Su Charlie Hebdo piomba il segreto. Militare.
 

tontolina

Forumer storico
quelle armi erano state fornite da “una rete costituita da forze dello Stato” che le comprava, attraverso intermediari pregiudicati ma collaborativi, per spedirle ai ribelli jihadisti in Siria.

Forze dello Stato? Praticamente,è ammissione che lo Stato è coinvolto nella selezione e nell’armamento di giovani francesi d’origine islamica da impiegare in Siria come terroristi. Su Charlie Hebdo piomba il segreto. Militare.

Il sapere e' potere: Su Charlie Hebdo piomba il segreto. Militare.
un po' di sano complottismo
però le osservazioni e le domande sono molto logiche

ATTENTATO A PARIGI. L'altra verità


https://www.youtube.com/watch?v=SW209FGwgAE
 

tontolina

Forumer storico
Giulietto Chiesa censurato in diretta perché dice la verità: ‘Le stragi di Parigi sono opera di paesi del G20’.

19/11/2015

Ci sono evidenze e prove che dimostrano come alcuni paesi del G20 sono coinvolti nelle stragi di Parigi.
I due commentatori evidentemente in imbarazzo, per le affermazioni di Chiesa, cercano in ogni modo di tappargli la bocca, ma le persone a casa hanno sicuramente capito chi dice la verità.

Purtroppo per i disinformatori di regime la verità e una e questa non può essere falsificata.
Il paragone con l’11 settembre è proprio necessario perché entrambi questi attentati sono di matrice interna agli stati in cui sono avvenuti.
Servizi segreti deviati, massoneria e una classe politica venduta al soldo delle multinazionali ha apertamente dichiarato guerra all’intera umanità
Un governo sovranazionale fatto dagli stessi uomini che hanno usurpato alle nazioni, ex sovrane, il diritto unico di stampare moneta hanno in mente da secoli di schiavizzare la razza umana, e se non ci dovessero riuscire sono disposti a sterminarla e riprovarci alla prossima generazione, magari le cose andranno meglio, per loro se riusciranno a far diminuire la popolazione mondiale in modo da istupidire il cervello collettivo formato da tutti gli esseri umani del pianeta.
Infatti questa autocoscienza dell’intera razza umana è il frutto del suo elevato numero di neuroni, cioè ogni singolo individuo umano. Questo cervello di proporzioni planetarie è in costante connessione con ogni suo componente umano.
Le informazioni viaggiano nella coscienza collettiva aumentate grazie al potere di internet di far comunicare chi sta lontano e in tutto il mondo.
L’inarrestabile progresso evolutivo farà vedere come chi ha di più, cioè un ricco è un parassita perché sta rubando a chi ha di meno. Invece di condividere questo essere egoista accumula un capitale inservibile in intere generazioni di esseri viventi, capitali enormi sottratti a tanto enormi popolazioni mondiali, è il sistema capitalistico che è destinato alla rovina.
Ora la lotta è tra i ricchi che devono e non vogliono ridistribuire le loro ricchezze tra tutti gli abitanti del pianeta e quindi preferiscono, piuttosto che ridistribuire, sterminarci in gran numero, e poi arrivare come salvatori per mantenere in piedi il teatrino per altri millenni.
Giulietto Chiesa in onda a ‘La Zanzara’

https://www.youtube.com/watch?v=E9J-vaeSLZo






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tontolina

Forumer storico
Parigi: lo strano terrorista dell’ISIS. Ma necessario.

“Si stava solo avvicinando ai poliziotti. Non era affatto armato. Gli hanno gridato: “Vai indietro! Indietro!” lui è indietreggiato alzando le mani …e di botto è tornato verso di loro, e gli hanno sparato addosso tre volte…la signora che era a fianco s’è nascosta dietro un’auto, io mi son nascosta a casa…non era armato per niente”.
Sono le parole di una testimone oculare che ha visto i poliziotti uccidere un giovane “terrorista dell’ISIS” davanti al commissariato del 18mo arrondissement. La si può ascoltare nel video, preso da BFM Tv sulla scena del delitto.

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Non si ascolti l’altro testimone oculare nel video che nega, con decisone e insistenza, i particolari diramati da polizia, procura e media:
“Ero al bar a bere qualcosa con amici, ed ho sentito un uomo, un poliziotto, dire a un altro uomo: “Vai via! Via!”. Lui non ha ascoltato, non ha obbedito, e di colpo ho sentito tre spari; mi son voltato e ho visto un uomo a terra. Francamente una persona molto normale, non so se voleva parlare con loro e non l’hanno voluto sentire… Bizzarro, quando è caduto non c’era niente, non un coltello; (insiste) non aveva il coltello, ne sono sicuro. Hanno detto che era entrato nel commissariato; macché, mica era entrato in commissariato; poi “aveva un’arma”, ma va là, non aveva armi; terzo, che ha gridato “Allahu Akhbar”, non ha gridato Allah Akhbar; quarto, che aveva addosso una cintura esplosiva – io non ho visto nessuna cintura esplosiva – Strano no? Noi che eravamo lì non abbiamo visto niente di questo”.



Parigi: lo strano terrorista dell?ISIS. Ma necessario. - Rischio Calcolato | Rischio Calcolato
 

big_boom

Forumer storico
io ho l'impressione che sara' l'Italia il prossimo bersaglio
le basi nato in italia sono di primaria importanza per un massiccio intervento in siria, capite?

Pinotti esclude intervento italiano in Siria.

Isis, Pinotti esclude intervento italiano in Siria. Renzi chiede equilibrio' - Politica - ANSA.it


staremo a vedere che reazione avranno i nostri "rappresentanti"

io farei dei raid sopra le case di chi sta organizzando questa macelleria in europa usando come pedine dei disperati da usare come kamikaze per fomentare guerre
e i francesi bombardano le citta' siriane sperando che cambi qualche cosa! incredibile!!

continueranno fino a raggiungere il risultato
secondo me i prossimi siamo noi italia
 

tontolina

Forumer storico
  • Vietato indagare su Bataclan e Mossad, cronista nei guai
    Scritto il 14/3/16 • nella Categoria: segnalazioni • (2)


    Prima il segreto di Stato (segereto militare) imposto su Charlie Hebdo, dopo che la magistratura francese aveva individuato l’ombra dei servizi segreti di Parigi nella triangolazione col Belgio per le armi slovacche messe a disposizione del commando, che sterminò la redazione del giornale satirico abbandonando però un passaporto sul cruscotto dell’auto utilizzata per la strage. E ora, cala il bavaglio delle autorità anche sull’attentato al Bataclan compiuto venerdì 13 novembre 2015, da più parti segnalato come “false flag” di matrice massonica, con tanto di “firma”: il primo infausto “venerdì 13” della storia fu quello dell’ottobre 1307, quando Filippo il Bello emanò l’ordine di arresto per i Templari, e un mese dopo – il 13 novembre – alcuni cavalieri (che poi contribuirono a fondare la massoneria) riuscirono a lasciare Parigi riparando in Scozia. Chi ha organizzato la strage si considera “erede” dei Cavalieri del Tempio, al di là del paravento dell’Isis? Oggi, nel mirino delle indagini indipendenti – che tanto preoccupano il governo Hollande – non c’è la Scozia, ma Israele. Lo ha scoperto un reporter come Hicham Hamza, arrestato e incriminato per “violazione del segreto istruttorio e diffusioni di immagini gravemente lesive della dignità umana”, quelle della mattanza nel teatro parigino.
    Effettivamente, scrive Maurizio Blondet nel suo blog, il 15 dicembre Hamza aveva postato una foto ripresa all’interno del Bataclan pochi minuti dopo la strage: l’immagine mostrava l’orribile scena di decine di corpi smembrati. Il punto è che non è stato Hamza a scattare la foto, «subito scomparsa per ordine giudiziario». Una foto pericolosa, capace di rivelare dettagli scomodi? Il giornalista l’ha trovata su un tweet – il cui webmaster è situato a Gerusalemme – firmato “Israel News Feed”, “@IsraelHatzolah”. «Ora, “IsraelHatzola” è praticamente la stessa cosa di United Hatzolah, una Ong israeliana di paramedici che collabora con l’esercito di Israele», spiega Blondet. «Il presidente di United Hatzolah è particolarmente interessante: trattasi di Mark Gerson, un ebreo americano che è stato direttore esecutivo del famos think-tank neocon “Project for a New American Century”», il famigerato Pnac, quello che “consigliava” a George W. Bush di lanciare un grande riarmo, per il quale però sarebbe stata necessaria “una nuova Pearl Harbor”. «L’11 Settembre, quando la nuova Pearl Harbor si verificò, membri importanti del Pnac erano nel governo Bush, e lanciarono le guerre l’invasione dell’Afghanistan e dell’Iraq».
    Invece di indagare su questa pista, chiedendosi come mai un sito israeliano legato ai necon e al Mossad aveva le foto dell’interno del teatro, scattate pochi minuti dopo la strage, gli inquirenti francesi hanno perseguito Hamza. «Varie personalità politiche e giornalisti lo hanno querelato per diffamazione, contando di rovinarlo economicamente: sul suo sito, “Panamza”, il perseguitato chiede ai lettori 10 mila euro per pagare le spese legali». Che la persecuzione sia originata dal governo non c’è dubbio, continua Blondet: Gilles Clavreul, delegato interministeriale del premier Manuel Valls, addetto alla “lotta contro il razzismo e l’antisemitismo”, s’è lasciato sfuggire durante un’intervista radio di stare cercando «egli inghippi giuridici per arrivare a perseguire» il giornalista. Hamza è colui che ha scoperto una quantità di indizi che consentono di interpretare l’attentato islamico del 13 novembre come un “false flag” con “segnatura” sionista. Una storia contraddistinta da parecchie “coincidenze”, a cominciare dalle date: l’11 settembre (ancora), cioè due mesi prima della strage, la famiglia Toutou aveva venduto il Bataclan, per poi trasferirsi definitivamente in Israele.
    «I responsabili della sicurezza della comunità ebraica erano stati avvertiti in anticipo dell’imminenza di un grosso attacco terroristico», secondo il “Times” di Israele, «che poi ha censurato la notizia». Da chi? «Dal banchiere barone Edmund De Rotschild, nientemeno». Il 13 novembre, giorno dell’attentato, era inoltre in corso un’immancabile esercitazione “antiterrorismo” programmata mesi prima dal Samu, il pronto soccorso municipale di Parigi, basata sullo scenario di tre attentati simultanei compiuti da tre gruppi di terroristi, che prevedeva 50 morti e 150 feriti. E ancora: la rivendicazione con cui Daesh si attribuiva gli attentati è stata diffusa dal “Site” di Rita Katz, l’ex collaboratrice del Mossad che ora opera dagli Stati Uniti. Secondo “France Télévision”, poi, i decreti per lo stato d’emergenza sarebbero stati adottati già prima dell’attentato al Bataclàn, alle 22.30, quando François Hollande uscì dallo Stade de France dove assisteva alla partita Francia-Germania: fuori dallo stadio, tre kamikaze si erano fatti saltare in aria con le cinture esplosive, uccidendo solo se stessi.
    «La strage del Bataclan non era ancora avvenuta, ma la bozza del decreto era pronta da tempo», scrive Blondet citando Hamza. Lo ha rivelato lo stesso funzionario, direttore degli affari giuridici del ministero dell’interno, che ha stilato il documento. Si chiama Thomas Andreu, «legato alla comunità ebraica e a Israele attraverso la moglie, Marguerite Bérard, cognata di Marie-Hélène Bérard, tesoriera della Camera di Commercio Francia-Israele e membro del direttivo del Crif, Conseil Représentatif des Institutions Juives de France». Per la mattanza – 90 morti – è finito nei guai anche Jesse Hughes, il cantante degli Eagles of Death Metal, il complesso che si esibiva al Bataclàn, davanti a 1500 spettatori: in una intervista rilasciata a “Fox Business Network” quattro mesi dopo, Hughes ha rivelato che quella sera aveva scoperto che ben sei uomini addetti alla sicurezza del palco erano inspiegabilmente assenti. Poco dopo ha ricevuto minacce di morte: un’immagine con una mitraglietta Uzi sulla bandiera israeliera e la scritta “on te fume”, ti eliminiamo.
    Per dare un’idea «del clima che Hollande sta facendo imporre nella ex patria della libertà di opinione», Blondet segnala anche il caso del professore di storia Pascal Geneste, duramente attaccato per aver difeso Putin come «uno dei precursori della lotta al terrorismo islamico, come dimostra l’intervento russo in Siria contro l’Isis». Geneste è stato convocato in gendarmeria e sottoposto a interrogatorio. E il 17 febbraio, 6 dei suoi allievi sono stati convocati in gendarmeria dove hanno subito un analogo interrogatorio sulla lezione pro-Putin. A premere sulla censura – anche sul web – è sempre il Crif, la rappresentanza franco-israeliana, che chiede che anche a Internet si applichi lo stato d’emergenza varato da Valls dopo l’eccidio del Bataclan, con poteri speciali allo Stato per frugare appartamenti, intercettare telefonate, ridurre le libertà personali. In realtà, il decreto contiene già misure repressive applicabili alla Rete: «Lo Stato può bloccare l’accesso a determinati siti, vietare a una persona tutte le comunicazioni via web, copiare tutti i dati trovati su terminali, smartphone e computer durante un’irruzione di polizia, compresi quelli sul cloud. Ma al Crif non basta: vuole siano punti e censurati i “messaggi di odio”», magari interpretando come tali anche le inquietanti rivelazioni di Hamza sul presunto ruolo del Mossad nella strage del 13 novembre.
    Prima il segreto di Stato (segreto militare) imposto su Charlie Hebdo, dopo che la magistratura francese aveva individuato l’ombra dei servizi segreti di Parigi nella triangolazione col Belgio per le armi slovacche messe a disposizione del commando, che sterminò la redazione del giornale satirico abbandonando però un passaporto sul cruscotto dell’auto utilizzata per la strage. E ora, cala il bavaglio delle autorità anche sull’attentato al Bataclan compiuto venerdì 13 novembre 2015, da più parti segnalato come “false flag” di matrice massonica, con tanto di “firma”: il primo infausto “venerdì 13” della storia fu quello dell’ottobre 1307, quando Filippo il Bello emanò l’ordine di arresto per i Templari, e un mese dopo – il 13 novembre – alcuni cavalieri (che poi contribuirono a fondare la massoneria) riuscirono a lasciare Parigi riparando in Scozia. Chi ha organizzato la strage si considera “erede” dei Cavalieri del Tempio, al di là del paravento dell’Isis? Oggi, nel mirino delle indagini indipendenti – che tanto preoccupano il governo Hollande – non c’è la Scozia, ma Israele. Lo ha scoperto un reporter come Hicham Hamza, arrestato e incriminato per “violazione del segreto istruttorio e diffusioni di immagini gravemente lesive della dignità umana”, quelle della mattanza nel teatro parigino.
 

tontolina

Forumer storico
quelle armi erano state fornite da “una rete costituita da forze dello Stato” che le comprava, attraverso intermediari pregiudicati ma collaborativi, per spedirle ai ribelli jihadisti in Siria.

Forze dello Stato? Praticamente,è ammissione che lo Stato è coinvolto nella selezione e nell’armamento di giovani francesi d’origine islamica da impiegare in Siria come terroristi. Su Charlie Hebdo piomba il segreto. Militare.

Il sapere e' potere: Su Charlie Hebdo piomba il segreto. Militare.
Francia, le armi di Coulibaly transitate nelle mani dell’uomo dei servizi segreti. E il governo ci mette il segreto di Stato
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Mondo
Il terrorista morì dopo aver ucciso 4 persone nell'Hyper Cacher di Parigi il 9 gennaio 2015. Gli inquirenti parigini riuscirono a individuare la provenienza di un fucile d’assalto CZ e di quattro revolver Tokarev: erano stati venduti dall’azienda slovacca KolArms alla società Seth Outdoor, nella zona di Lilla, gestita da Claude Hermant, trafficante, con un passato nel Front National e informatore della Gendarmeria dal 2013. La procura di Lilla non può indagare perché l'esecutivo si rifiuta di declassificare il dossier

di Leonardo Martinelli | 18 maggio 2016

Francia, le armi di Coulibaly transitate nelle mani dell'uomo dei servizi segreti. E il governo ci mette il segreto di Stato - Il Fatto Quotidiano
 

tontolina

Forumer storico
L’Operazione Gladio fu invece rivelata dal primo ministro italiano nel 1990. Si trattava di un’operazione segreta coordinata dalla Nato in cooperazione con la Cia e i servizi segreti britannici. Investigazioni parlamentari in Italia, Svizzera e Belgio, insieme a testimoni dei servizi segreti, hanno stabilito che la Gladio era utilizzata per portare a termine bombardamenti sulle popolazioni europee
Martin Luther King e Charlie Hebdo, stesso killer: Gladio | LIBRE



Rispondendo all’interrogatorio dei giudici a proposito della strage alla stazione centrale di Bologna del 1980, dove vi furono 85 morti, Vincenzo Vinciguerra disse: «In Italia è presente una forza armata parallela a quella dell’esercito, composta da civili e militari. Una grande organizzazione con un grande rete di comunicazione, armi ed esplosivi che portano a termine azioni omicide in nome della Nato e prevengono una caduta a sinistra nell’equilibrio politico del paese. Questo è quello che hanno fatto, con l’appoggio dei servizi segreti, della classe politica e delle forze armate».
 

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