Secondo voi, noi dovremmo tifare per gl'islamisti o per l'esercito in Egitto? (1 Viewer)

Ignatius

sfumature di grigio
Uno/a pensa ai terroristi talebani, e gli/le verrebbe da tifare per l'esercito.

Poi uno/a pensa che gli islamici hanno vinto le elezioni democratiche, e che l'intervento dell'esercito è un golpe, e allora dovrebbe tifare per la democrazia, cioè per gli islamisti.

Però forse gli islamici hanno una visione particolare della dialettica democratica, e quindi un golpe militare ogni tanto è come un incendio in una foresta: distrugge per consentire la rinascita.

Boh.

C'è un articolo su Linkiesta, di cui allego l'inizio: L?Egitto è schiavo di un esercito ladro e corrotto | Linkiesta.it

Dunque, per chi dovremmo tifare noi occidentali democratici laici e/o cattolici e/o islamici moderati?
Decidete voialtri/e (che ne sapete certamente più di me) per me, e poi fatemelo sapere.
Grazie.
 

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timurlang

Etsi omnes , Ego non
secondo me non dovremmo tifare :rolleyes:

beh , ma mica possiamo far finta che quello che accade sull'altra sponda del mediterraneo non ci riguardi

non possiamo fingere che non vi siano interessi commerciali o economici e politici , che i sauditi non finanzino i quaedisti , che la politica americana non sia condizionata dal rapporto con i medesimi (i sauditi), che le politiche di approvvigionamento energetico per il prossimo secolo non siano rilevanti , che sia in corso una gigantesca partita tra sunniti e sciiti, che tutto questo ha effetto sulle politiche migratorie etc. etc.
 

f4f

翠鸟科
Nel senso che, comunque vada a finire, son messi male?

Oppure una variante del "lasciamo fare al Mercato", ovvero "lasciamo fare a chi è più armato"? :-?

beh , ma mica possiamo far finta che quello che accade sull'altra sponda del mediterraneo non ci riguardi

non possiamo fingere che non vi siano interessi commerciali o economici e politici , che i sauditi non finanzino i quaedisti , che la politica americana non sia condizionata dal rapporto con i medesimi (i sauditi), che le politiche di approvvigionamento energetico per il prossimo secolo non siano rilevanti , che sia in corso una gigantesca partita tra sunniti e sciiti, che tutto questo ha effetto sulle politiche migratorie etc. etc.


chiedo scusa, mi sono espresso male
eccepivo sul verbo 'tifare' che per me è alternativo alla razionalità
e nel caso (tragico) in specie, trovavo fuori luogo


trovo il mondo arabo ( e anche il musulmano in generale) a me profondamente alieno
e talvolta anche ostile

cmq, razionalmente, preferisco non essere dalla parte dei terroristi
mi sembra che in merito si sia espresso assai bene Assad :)eek:!)

In un'intervista a una Tv turca il presidente siriano Bashar al Assad ha avvertito che Ankara "pagherà caro" l'appoggio ai "terroristi" che operano in Siria, in particolare i miliziani dei gruppi aderenti a Al Qaida. "Il terrorismo è come uno scorpione, quando vuole ti punge", ha detto all'emittente di opposizione turca Halk-tv, celebre per la copertura in diretta delle manifestazioni dei giovani durante le proteste di Gezi Park. L'opposizione turca e i curdi-siriani accusano il governo del premier Recep Tayyip Erdogan di aiutare in Siria non solo i ribelli 'ufficiali' anti-Assad dell'Els ma anche i gruppi aderenti a Al Qaida, Fronte al Nusra e Siis (Stato Islamico di Iraq e Siria). Secondo Assad "in un futuro prossimo questi terroristi provocheranno conseguenze per la Turchia. Che pagherà molto caro".
La stampa turca ha riferito che lo Siis ha minacciato la Turchia di attentati kamikaze a Ankara e Istanbul se non riaprirà i valichi di frontiera chiusi dopo la conquista da parte dei qedaisti della città di Azaz, a 5 chilometri dal confine turco. "Non è possibile usare il terrorismo come una carta da gioco, che poi rimetti in tasca" ha avvertito Assad.
 

gipa69

collegio dei patafisici
beh , ma mica possiamo far finta che quello che accade sull'altra sponda del mediterraneo non ci riguardi

non possiamo fingere che non vi siano interessi commerciali o economici e politici , che i sauditi non finanzino i quaedisti , che la politica americana non sia condizionata dal rapporto con i medesimi (i sauditi), che le politiche di approvvigionamento energetico per il prossimo secolo non siano rilevanti , che sia in corso una gigantesca partita tra sunniti e sciiti, che tutto questo ha effetto sulle politiche migratorie etc. etc.

Ci sono tanti di quei casini costruito per buona parte da noi occidentali su un substrato culturale fervido che non so.... per dire i fratelli musulmani sono finanziati dal Qatar e dalla Turchia ma non dall'Arabia, la quale però finanzia Al queda e similia.... questo per limitare il potere scita nell'area (vedi casini in Iraq e Siria)....
un gran casino a mio modo di vedere..
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non
Ci sono tanti di quei casini costruito per buona parte da noi occidentali su un substrato culturale fervido che non so.... per dire i fratelli musulmani sono finanziati dal Qatar e dalla Turchia ma non dall'Arabia, la quale però finanzia Al queda e similia.... questo per limitare il potere scita nell'area (vedi casini in Iraq e Siria)....
un gran casino a mio modo di vedere..

si , un gran casino
i rapporti tra i popoli islamici lo sono sempre stati , così come tra i paesi occidentali d'altronde
solo che forse oggi, almeno noi, dovremmo avere l'intelligenza di capire che affrontare il problema con 28 differenti politiche nazionali non è più sensato
 

lorenzo63

Age quod Agis
E' un mondo che cambia a causa dello spostamento del baricentro economico.
Turchia è Nato ma forse in divenire SCO (hanno appena dato assenso circa ipotesi acquisto missili per difesa aerea CINESE-NON integrabili con il sistema difensivo NATO) -
Arabia è Al Qaueda.
Quindi tra luglio ed agosto ...
Forse è meglio che l'Occidente riprenda a gestire (magari con meno casini di quelli fatti) sennò comunque vada avremo il nemico fuori dalla porta di casa.
 

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