SE RINASCO VOGLIO FARE LA LANCIATRICE DI COLTELLI... DISTRATTA!! (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
:d:
Buona settimana a tutti :)
Oggi terminiamo il viaggio in Nepal :)
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Val

Torniamo alla LIRA
Bidet inciampa.....


La task force per riunire le famiglie;
le misure per la regolarizzazione di chi risiede su suolo americano illegalmente;
la riapertura dei canali di immigrazione legale.

Come primo gesto appena insediato, Joe Biden ha voluto dare una spallata alle politiche migratorie di Donald Trump,
con una serie di provvedimenti all’insegna dell’accoglienza.

Giusto il tempo di finire di disfare gli scatoloni, però, e le contraddizioni gli sono scoppiate in mano.


Tanto da dover riaprire il contestatissimo campo per migranti minori non accompagnati

realizzato dal suo tanto vituperato predecessore nel deserto del Texas.



Il campo, che era nato come ricovero per i lavoratori dei campi petroliferi della zona,
sotto l’amministrazione Trump rimase aperto per un solo mese nell’estate del 2019,
suscitando reazioni indignate e manifestazioni di protesta.

Ora Biden ha deciso di trasferirci 700 ragazzi tra i 13 e i 17 anni, con la giustificazione della pandemia.

L’amministrazione democratica, infatti, ha spiegato che le regole di distanziamento anti Covid
hanno dimezzato gli oltre 13mila posti letto negli istituti che ospitano minori.


Inoltre, l’amministrazione Biden ha sottolineato che nell’ultimo periodo
è aumentato il numero dei minori non accompagnati, arrivando a toccare quota 5700 fermati solo nel mese di gennaio.

E proprio qui esplodono tutte le contraddizioni dell’amministrazione Biden,
e di certe politiche immigratorie che dimenticano di fare i conti con la realtà.

Un portavoce del dipartimento della Sanità e dei servizi sociali,
in risposta alle polemiche sollevate dalle associazioni per i diritti dei migranti,
ha spiegato infatti che l’aumento del numero dei ragazzi nelle strutture è dovuto al fatto che,
tra le misure già firmate da Biden per abrogare le politiche anti-immigrati di Trump,
ve ne sono alcune che ora permettono di far entrare nel Paese un numero maggiore di minorenni non accompagnati.


Insomma, il problema del sovraffollamento delle strutture esistenti
è stato provocato dalle incensate politiche migratorie di Biden,
che per risolverlo si è affidato a una deprecata struttura realizzata da Trump,
che ora viene descritta però come un centro “modello”.

Il portavoce ha parlato di un campo con aule scolastiche, centri sanitari, centri legali ed altri servizi,
sostenendo che il nuovo corso guarda al benessere dei minorenni, mentre la visione di Trump era «concentrata solo sulle misure di polizia».


Non sembrano pensarla così, però, avvocati e attivisti per i diritti dei migranti.

Linda Brandmiller, avvocato di San Antonio che si occupa di migranti minori, per esempio,
ha definito le strutture di emergenza «non necessarie, costose e assolutamente contrarie
a quello che il presidente Biden aveva promesso di fare».

«È un passo indietro, un enorme passo indietro», ha aggiunto la legale.

Incontenibile, poi, l’amarezza di Rosey Abuabara, attivista anche lei di San Antonio,
che due anni fa partecipò alle proteste di fronte al campo di Carrizo.

«Quando ho letto che riaprivano il campo ho pianto».
 

vetro

valgo zero ma non sono scemo
:oops:
I vaccini attuali sono stati autorizzati dalla Commissione Europea sulla base di una mera autodichiarazione di loro validità rilasciata dai produttori. Questi ultimi saranno tenuti a fornire prova della loro efficacia quando ormai tutti i cittadini europei saranno vaccinati :eek:


 

Val

Torniamo alla LIRA
Sembra che la Fed sia “inattiva” poiché tutti i servizi FRB sono attualmente offline,
inclusi ACH Automatic Clearing House) e FedWire (il sistema di trasferimento dei fondi per le grandi unità),
ma anche la camera di compensazione per gli assegni è irraggiungibile …


Traduzione: il metodo ufficiale approvato dall’establishment per trasferire denaro in America è attualmente offline!


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La FED ha emesso una breve dichiarazione in merito:



Aggiornamento (1400ET): la Fed ha rilasciato una breve dichiarazione:


“Il personale della Federal Reserve Bank sta attualmente indagando su un’interruzione di più servizi.
Continueremo a fornire aggiornamenti non appena saranno disponibili. ”


Una non-risposta molto significativa. Non hanno idea di quello che sia successo.


Certo, se esistesse un sistema per trasferire i fondi sicuro, rapido, per internet, e che non dipende da nessun singolo server…


UN SECONDO, MA ESISTE, È IN GENERALE LA BLOCKCHAIN, E NELLO SPECIFICO BITCOIN!


Peccato che Janet Yellen abbia appena affermato che Bitcoin è un sistema non efficiente per trasferire denaro,
ma peccato che il sistema decentralizzato basato sulla Blockchain permetta di effettuare transazioni sicure finché un singolo server sia attivo, anche se tutti gli altri andassero offline.


Janet Yellen: #Bitcoin is inefficient.
Today: Federal Reserves payment system Fedwire goes down, freezing wire transfers between banks.#Bitcoin doesn't go down.

— Bitcoin Archive (@BTC_Archive) February 24, 2021




Chi avrà attaccato i server della FED ?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Perdonate l'assenza, ma si è trattato di una settimana particolare.
Ecco i BUFFONI che non cambiano .......DRAGHI CI SEI O CI FAI ??



Dicono che Mario Draghi si sia preso 48 ore per decidere il destino di Domenico "Mimmo" Arcuri.

Due giorni per capire se il Commissario straordinario abbia commesso gli errori che da più parti, anche nella maggioranza, gli attribuiscono.


Lui da quasi tre settimane se ne resta silente, in disparte:
dopo aver tenuto ogni settimana una conferenza stampa,
ora preferisce il profilo basso di chi sa di aver perso il suo maggior sponsor (Giuseppe Conte).

Tuttavia il suo futuro non è scontato: potrebbe anche rimanere al suo posto, magari un po' ridimensionato.


Perché sebbene Matteo Salvini ne chieda il licenziamento in tronco un giorno sì e l’altro pure,

poco fa i suoi senatori hanno votato la conversione in legge di un decreto che ne prolunga ipso facto i poteri fino al 30 aprile 2021.

Un mese in più del previsto.



I poteri del prode Mimmo si basavano sin dal principio sul decreto legge n.18 emanato lo scorso 17 marzo dal governo Conte II.

All'articolo 122, comma 4, era scritto che “il Commissario opera fino alla scadenza dello stato di emergenza e delle relative eventuali proroghe".

Lo stesso si legge anche nel dpcm di nomina di Arcuri:

la carica del capo di Invitalia è legata intimamente al perdurare della crisi pandemica.

Ora, visto che l'ultimo decreto (quello del 14 gennaio) ha prolungato l'eterna emergenza fino al 30 aprile 2021,
a rigor di logica potremmo concludere la carica di Arcuri era stata anch'essa prorogata fino a fine aprile.

E invece no.

Lo scorso 31 dicembre, senza che i media quasi se ne accorgessero,

il governo ha infatti approvato il decreto legge cosiddetto Milleproroghe (n. 183)

che all’articolo 19 disponeva una modifica sostanziale alle tempistiche sui poteri del super-commissario

(andando a modificare proprio l’art. 122 del dl 17 marzo 2020).


Testualmente si leggeva:

“I termini previsti” per le sue mansioni sono prorogati “fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19

e comunque non oltre il 31 marzo 2021”.



La differenza sta tutta in quel “e comunque non oltre”.

Tradotto dal burocratese: il ruolo di Arcuri era valido al massimo fino all'ultima alba di marzo.

Il lettore ci perdonerà i tecnicismi, ma sono necessari.

Era la legge a parlare.

Fino a poche ore fa, infatti, la "data di scadenza" di Arcuri era fissata per decreto al 31 marzo 2021.

Non un giorno di più.


Ecco allora che arriviamo a quanto successo questo pomeriggio.


Il Senato oggi ha approvato a larga maggioranza (222 voti favorevoli, 23 contrari e 7 astenuti)
la conversione in legge del decreto Milleproroghe di cui sopra, modificato ieri alla Camera,
che nel farlo ha aggiunto qualche piccola modifica.

Una parola aggiunta qui, una virgola spostata lì e via dicendo.


Il governo Draghi ha posto la fiducia,

i senatori non hanno avuto praticamente il tempo di proporre emendamenti
,

dunque i partiti si sono limitati a votare quanto già deliberato ieri alla Camera.


Ed è qui che casca l’asino.


Tra le modifiche apportate da Montecitorio, infatti, ve ne è anche una sull’articolo 19 del Milleproroghe,
cioè quello che riguarda (tra le altre cose) il prolungamento della "durata dell'incarico del Commissario straordinario" al Covid-19.

Dove si leggeva "e comunque non oltre il 31 marzo", ora campeggia "e comunque non oltre il 30 aprile 2021".


La maggioranza di governo, Lega compresa, ha quindi "allungato" di un mese la vita del super-commissario.


Magari senatori e deputati manco se ne sono accorti.


Certo è che se la modifica non fosse stata fatta, tra poco più di un mese Arcuri avrebbe visto crollare il pilastro su cui si basa il suo ruolo nell'emergenza.

Era un'occasione per metterlo da parte già tra quattro settimane, senza doverlo "licenziare" ufficialmente o sostituire.

Ora invece i tempi potrebbero allungarsi.
 

vetro

valgo zero ma non sono scemo
ho sentito che per fine marzo riapriranno cinema e teatri..........ristoranti a cena no?
certo che....è un genio speranza,,,,,,, un vero luminare della medicina......opssssssss,,,, è laurato in scienze politiche :eek:

e state a casa che farete natale, e state a casa farete carnevale,,e state a casa farete pasqua.........questo speranza di nome e di fatto.....peccato che sta facendo solo danni all'economia reale con un crescendo di debiti dei soggetti interessati.......solo un 20ntina di milioni di persone, cosucce x draghi:mad:
anche la presaperculo che snocciolano aiuti a destra e manca quando hanno pure sospeso fino a nuovo regime gli sconti bollette agli indigenti....aiutano mezzo mondo quando questa è la NUOVA ITALIA?
draghi ci sei o ci fai? vai dal calzolaio,,fatti uno stivale a punta dura,,,e prendili a calci in kiul a sti luminari,,della poltrona:-x

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Ultima modifica:

Val

Torniamo alla LIRA
Bisogna rendere noto alle persone di quali tipi di dementi siamo circondati.

Un'azienda che produceva utili, CHIUSA.

109 dipendenti LICENZIATI

Tutto il corollario che ruotava attorno all'azienda, ELIMINATO.

Per cosa ? Leggete.



«La ragione sostenuta da “Sicor – Teva” è che i volumi di produzione del nostro stabilimento sono andati diminuendo:
per questo non sarebbe più sostenibile: lo andiamo ripetendo a tutti i tavoli.
Infatti, basti dire che questo stabilimento brucia 30mila euro di metano al giorno; ma, fino agli anni scorsi,
produceva circa 500 tonnellate l’anno di principi attivi che spaziavano dagli analgesici, al controllo della pressione, alle terapie per il morbo di Alzheimer».



«Quando abbiamo subìto l’ispezione (e non una sola) Aifa ha ordinato di riprocessare tutto.

Per oltre un anno qui abbiamo lavorato per riallinearci alle prescrizioni;

la conseguenza è stata che, per produrre meglio, i lotti sono diminuiti:

siamo arrivati a un terzo dei principi attivi, rispetto a prima, limitandoci di fatto a quelli per il controllo della pressione e per il cuore, benché remunerativi».


«Oltre a dover rispettare standard che obbligano a una produzione non più massiva,

vengono inoltre imposte sanificazioni di tutti gli impianti, ogni tot lotti: cioè, tempi morti».


«Ecco perché, in questi costi, Teva dice di non starci più dentro

ma il rischio è che la stessa sorte tocchi presto anche agli altri stabilimenti del gruppo:

produrre in Italia, con gli standard di Aifa, costa;


in Croazia, in Polonia e, soprattutto, in India, infinitamente meno».
 

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