SE NON MIRI A QUALCOSA, NON COLPIRAI MAI NULLA (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
(cit.)
Il nostro indice di borsa ha deciso di mirare alla luna :eek:
Buona settimana a tutti :)

Oggi a Cheneil (Valle d'Aosta) :)
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Val

Torniamo alla LIRA
La problematica non mi tocca, ma a chi ne è avvezzo .....

In Svizzera dal primo marzo sarà reato gettarle vive nel pentolone. Aragoste e astici dovranno essere prima adeguatamente stordite. Poi vedremo come, e non pare di certo una morte molto migliore.

Nel testo del decreto legge svizzero si sancisce che «la pratica di calare vive le aragoste nell'acqua in ebollizione, comune nella ristorazione, non sarà più consentita».

Tutto bene finchè parliamo di isole felici come la Svizzera, gente abituata a seguire le regole.
Il problema è capire quanto un provvedimento simile possa essere operativo in Paesi come il nostro
dove ci vorrebbe un controllore (e un suo vice) per ogni passaggio, a cominciare dall'acquario.

Ma veniamo al dunque.
Due le alternative per una morte «meno dolorosa» secondo le autorità federali elvetiche:
l'elettroshock o la distruzione meccanica delle cellule cerebrali;
in pratica l'aragosta non bollirà più, ma sarà presa a martellate o fulminata tramite «CrustaStun»,
un congegno che, usando la corrente elettrica, porta alla morte certa l'aragosta in meno di dieci secondi.
La misura si baserebbe sull'assunto scientifico per cui certe aragoste (ma soprattutto gli astici)
hanno un sistema nervoso ben sviluppato, quindi sentono parecchio il dolore quando finiscono nell'acqua a cento gradi.

Non si tratta comunque dell'unica misura in difesa del crostaceo vittima della sua stessa delicatezza:
nella Confederazione ne verrà vietato tassativamente il trasporto e il mantenimento su ghiaccio o in acqua ghiacciata.
Il trasporto dovrà effettuarsi esclusivamente «nel loro ambiente naturale».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Leggo da un volantino elettorale. Chi può contestare questa affermazione ?
Coloro che vivono e campano di speculazione in primis.
Eliminiamo la speculazione. Basta vendite allo scoperto.
Eliminiamo i derivati. Basta scommesse.
Eliminiamo lo spread che non ha una base concreta, ma solo il "verso" degli speculatori.
E non parlatemi di debito pubblico. Quello del Giappone è ben superiore al nostro.
Eliminiamo gli speculatori dal debito pubblico. Convertiamo una parte del risparmio
degli Italiani in debito pubblico, con adeguata remunerazione ed una volta in possesso
della totalità del debito pubblico, ci facciamo una risata sullo spread. Utopia, vero ?
Ci vogliono 2 palle così
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per un'operazione del genere.

"Il vecchio Euro non funziona. E' una moneta sbagliata per la nostra economia.
Prima di entrare nell'Euro eravamo la quinta economia nel mondo.
Oggi siamo l'ottava e stiamo perdendo lavoro e prospettive per il futuro.
L'Italia ha bisogno di una sua moneta sovrana, funzionale ai nostri interessi
e non agli interessi di nazioni straniere che ci stanno soffocando."
 

Val

Torniamo alla LIRA
Abbiamo circa 6500 militari impegnati in missioni all'estero....se ce li tenessimo in Italia......

Il ministero dell’Economia, esaminata la richiesta del governo,
ha stabilito che tutti gli impegni non andranno oltre la fine di settembre
perché le risorse disponibili sull’apposito Fondo non sono sufficienti alla copertura dell’intero anno solare.

Il Mef ha scritto anche che il nuovo quadro costerà 1.505 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1.427 del 2017,
proprio a causa delle nuove missioni che insieme agli impegni Nato faranno aumentare la base annua di 125 milioni di euro.

Il ministero ha spiegato anche che il Fondo missioni aveva stanziato 995,7 milioni più i rimborsi Onu versati e non riassegnati pari a 17,7 milioni.
Per questo, hanno notato i contabili del ministero, «occorrerà reperire antro il 30 dicembre, con un apposito provvedimento normativo,
ulteriori 491 milioni di euro, salvo non si decida di ridurre gli oneri delle missioni».

Ma quanto costano queste missioni. L’intero dispositivo libico raggiungerà quasi i 35 milioni di euro,
quello nigerino 30 milioni, i 60 uomini in Tunisia costeranno 4,9 milioni, mentre Marocco e Repubblica centroafricana
assorbiranno complessivamente 644 mila euro. Infine le operazioni Nato tra Islanda e Estonia costeranno in tutto 12 milioni.
 

Val

Torniamo alla LIRA
A casa mia, 1505 milioni di euro - corrispondono a 2.914.086.000.000
a quasi 3000 miliardi di vecchie lire. Una piccola manovra economica.
 

Val

Torniamo alla LIRA
In un’intervista di parecchi anni fa, Indro Montanelli commentò un fenomeno di costume
che da una sperduta contea degli Stati Uniti era sbarcato sui giornali di mezzo mondo:
il successo di un’associazione - laica - di giovani donne che come primo punto del suo statuto
aveva l’impegno ad arrivare vergini al matrimonio, con tanto di visite mediche periodiche e conseguente certificato d’idoneità.

Secondo Montanelli era ovviamente una bischerata, perché - chiosando con perfidia tutta fiorentina -
la verginità non è di per sé un attestato di morigeratezza sessuale, che tali e tante se ne possono combinare dentro a un letto...
Ma la cosa che lo preoccupava era un’altra. E cioè che quel riflusso di puritanesimo deteriore fosse l’inevitabile
contrappasso alla licenza sessuale che aveva impregnato gli anni Settanta, quelli della contestazione giovanile,
perché gli eccessi di un certo tipo portano sempre a eccessi di segno uguale e opposto. Analisi perfetta.
Sana ed elementare cultura liberale che, per natura, diffida degli approcci ideologici e moralistici.
E che trova conferma, passati tanti anni e rivoluzionata la società, nel formidabile manifesto firmato da cento donne francesi,
e del quale la mitologica Catherine Deneuve è diventata il simbolo, a proposito del caso Weinstein e della conseguente campagna mediatica #metoo contro le molestie sessuali.

Ora, la tesi della Deneuve, che può essere brutalmente sintetizzata con la libertà degli uomini di importunare le donne,
è oggettivamente strepitosa e rappresenta una boccata di ossigeno all’interno di un dibattito culturale che sta toccando livelli grotteschi di conformismo e distacco dalla realtà.

È evidente che lo stupro sia un crimine. Un crimine tra i più abbietti che va condannato con la massima severità.
Ed è del tutto evidente che anche il ricatto o l’intimidazione sessuale - avrai questa cosa se me ne darai un’altra,
manterrai il posto di lavoro se ti presterai a questo o quello - sono innanzitutto dei reati e poi pure delle cose che fanno schifo,
che fanno ribrezzo, che fanno vomitare. E non c’è altro da dire.

Altra cosa, però, è l’ondata maccartista che ha travolto il mondo dello star system che, grazie alle attiviste del #metoo,
ha scatenato sui media e sui social una campagna di delazioni, di insinuazioni, di denunce contro soggetti maschili
ai quali non è mai stata data la possibilità di difendersi e nella quale, nella stragrande maggioranza dei casi, manca totalmente l’onere della prova. E qui siamo alla barbarie.

Basta un’accusa di molestia sessuale, del tutto generica, magari vecchia di anni, senza alcuna prova - una mail,
un messaggio, un video, un’intercettazione, un testimone - e il nuovo tribunale dell’inquisizione ormonale fa scattare subito la ghigliottina.
Sono già saltate carriere e famiglie per un vago sospetto. E nessuno dice niente.

E poi. Che cos’è una molestia? Come si identifica? Qual è il caso di specie? Dove il confine?
Fino a che punto una frase sdolcinata è corteggiamento e da che punto diventa atto di violenza?
Chi stabilisce il confine? Il tribunale del politicamente corretto? I sacerdoti della doppia morale delle terrazze che piacciono alle gente che piace?
L’ordine dei tromboni planetari? I carabinieri di Pinocchio? E poi che si fa? Si censurano tutti gli autori e tutte le opere d’arte fuorilegge?
Bruciamo quadri? Vietiamo film? Mandiamo al macero tonnellate di grande letteratura?

Basta leggere la risposta di Asia Argento alla Deneuve - tra l’altro, indovinate un po’ chi parla e scrive meglio l’italiano tra le due? -
per porci la domanda decisiva: cosa fumano le sacerdotesse della caccia al maschio fallocratico e stupratore,
visto che ogni maschio, in quanto maschio, è potenzialmente un maschio fallocratico e stupratore?

Ma la cosa più grave non è neppure questa.
La vera ferita culturale, alla faccia di decenni di femminismo d’accatto e di roboanti discorsi sulla parità di genere,
è l’inchiodatura delle donne al ruolo di eterne martiri, di piccole donne, appunto, vittime predestinate dei satanassi violentatori,
le donne, come scrive giustamente l’attrice francese, come esseri a parte, bambine con il viso - e gli organi sessuali - d’adulto, che chiedono di essere protette.
E, quindi, urge regolamento ministeriale che indichi i codici di comportamento per un invito a cena, una battuta sull’ascensore,
un commento sul taglio di capelli o sugli stilosi coturni con tanto di documento firmato e ceralaccato in caso di consenso alle avances del bruto.

E infine, la cosa più insopportabile. Va bene tutto, va bene che siamo uomini di mondo e che l’esistenza è fatta di tante zone grigie e bla bla bla,
ma che ogni santo giorno ci si debba sorbire la morale sui diritti conculcati alle umiliate e offese da una sfilata di squinzie,
di bonone, di strapazzone che hanno costruito mirabolanti carriere artistiche (?), professionali, giornalistiche,
politiche e tutto il resto che volete esercitandosi nel salto triplo da un letto all’altro del potente di turno, è una cosa davvero intollerabile.

Anche perché rappresenta il vero sfregio a tutte quelle donne - e sono tante - che gli stupri, le violenze e le minacce sessuali le hanno subite per davvero.

È per questo che la sceneggiata, tutta hollywoodiana, ai Golden Globe, con la sfilata di decinaia e decinaia di attrici in nero,
che naturalmente non hanno mai ottenuto alcun vantaggio dalla frequentazione dei sordidi ambienti degli studios, figurarsi, fa tenere la pancia dalle risate.

Chi conosce la natura umana sa perfettamente che chiunque detenga un potere corre due rischi:
di approfittarne oppure di non respingere le pletore di uomini pronti a leccargli le scarpe e di donne pronte a saltargli dentro il letto.

Non tutti, ma tanti. Non tutte, ma tante. E se è così, ed è così, l’unica ancora di salvezza è l’etica della responsabilità individuale.
L’uomo è libero di importunare, la donna è libera di dire no. In fondo, è così facile essere uguali…
 

Val

Torniamo alla LIRA
Buongiorno. Pensierino elettorale. Terra terra. Chi non è d'accordo ?

"Le banche devono fare gli interessi della Nazione.

La Banca Centrale deve essere rimessa sotto il controllo dello Stato.

Dobbiamo impedire che le banche brucino i nostri risparmi nella finanza speculativa
e far sì che tornino a finanziare l'economia reale, le aziende, le famiglie."
 

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