Sapete chi è il Paese che ha avuto maggior beneficio dall'Euro? (1 Viewer)

Enzo L.

Nuovo forumer
Ma è la Germania! Ecco i grafici sulla bilancia commerciale tedesca che mostrano tutti i vantaggi che Berlino ha avuto dall'introduzione dell'Euro

Un buon 41% del surplus della Germania proviene da Francia, Italia, Spagna e (gasp!) Grecia, dove la Germania sta ancora esportando nonostante che il povero paese sia nel suo quinto anno di recessione. Infatti, l’export pro-capite della Germania verso la Grecia è 3,6 volte più grande di quello con gli Stati Uniti (290 euro per Greco contro 81 euro per Americano).

In visti dall'estero tutti i dettagli
Grafico del giorno: La Germania è stata la maggiore beneficiaria dell’euro

:ciao:
 

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翠鸟科
Ma è la Germania! Ecco i grafici sulla bilancia commerciale tedesca che mostrano tutti i vantaggi che Berlino ha avuto dall'introduzione dell'Euro

Un buon 41% del surplus della Germania proviene da Francia, Italia, Spagna e (gasp!) Grecia, dove la Germania sta ancora esportando nonostante che il povero paese sia nel suo quinto anno di recessione. Infatti, l’export pro-capite della Germania verso la Grecia è 3,6 volte più grande di quello con gli Stati Uniti (290 euro per Greco contro 81 euro per Americano).

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oltre all'euro, i tedeschi hanno anche fatto qualcosa:

Gerhard Schröder, socialdemocratico cancelliere germanico dal 1998 al 2005. Lui stesso lo ricordava in una lunga intervista degli inizi di luglio nel Wall Street Journal. Nel 1998, quando fu eletto, trovò una Germania con un tasso di disoccupazione dell’11% (quale quello dell’UE di oggi) e con un’economia stagnante ed in preoccupante perdita di velocità, con industrie che per mancanza di competitività erano obbligate a delocalizzare. Lanciò durante il suo governo quella che fu denominata «Agenda 2010», il cui scopo era di modernizzare la Germania e rilanciare l’economia del Paese. Con molto coraggio, specie per un socialista, e nonostante l’opposizione e le feroci critiche da una parte del suo partito, ridusse l’aliquota massima di imposta sul reddito delle persone fisiche dal 48,5% al 42% e le aliquote minime per i redditi più modesti dal 19,9% al 15%. L’aliquota per le imposte sugli utili delle società fu ridotta dal 25% al 19%.
Superando molti ostacoli riuscì a rendere un po’ più fluido ed efficiente il mercato del lavoro, convinto (e ha avuto ragione) che una maggiore mobilità avrebbe favorito le assunzioni. Prese misure anche severe verso coloro che preferivano la disoccupazione di lungo termine al reinserimento, sia pur con qualche sacrificio, nel mercato del lavoro.
Riassumendo, in certi campi – meno nella spesa pubblica – attuò quelle riforme di struttura che sono la strada inevitabile per il rilancio economico e che quasi tutti i governi dell’UE per ragioni elettorali hanno paura di intraprendere.
Oggi, in piena crisi, la Germania grazie alla cura di Schröder non è più l’economia ammalata ma è quella trascinante, ha il miglior tasso di crescita rispetto alle altre nazioni ed il minor tasso di disoccupazione, 6,5% contro l’11% di media nell’UE



noi che cosa abbiamo fatto nel 2000-2005 come politica economica ??
 

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