Santanchè alla Zanzara: «Minetti? (1 Viewer)

bischer0tt0

mi sono già rotto
Non è detto che tagliando la spesa pubblica si ottenga solo un calo del PIL. Ciò sarà senz'altro vero nel breve periodo perchè parte del PIL si regge sulla spesa pubblica ma nel lungo periodo si avrebbe una allocazione virtuosa delle risorse e una crescita sana.

vero
il PIL VERO lo fanno le imprese, che creano ricchezza anche per lo stato

se lo stato brucia meno ricchezza le imprese sono incentivate a fare più produzione perché è remunerata meglio
 

Claire

ἰοίην
La lezione di Lisa alla Santanché: "Impara qualcosa su Nilde Iotti"

Di Sara Ventroni 16 aprile 2012

Se fossimo in una puntata dei Simpson, prima di straparlare davanti alle telecamere di Springfield Daniela Santanché, avrebbe come minino millantato la lettura delle «Vite Parallele» di Plutarco invece che il solito Goebbels, che quando sente parlare di «cultura» mette mano alla pistola, o alla parola...

Purtroppo il genio di Matt Groening (esperto conoscitore della miseria umana) non arriva a tanto, e il capitolo «Nicole Minetti come Nilde Iotti» resta un orrore reale: siamo infatti certe che nel cartone animato Lisa Simpson - femminista bambina - andrebbe a tirare le orecchie alla Santanché, leggendole la biografia di Nilde, prima e dopo l’amore di una vita per Palmiro.

I Simpson sono irriverenti, troppo colti per alcuni adulti italiani. Noi siamo fermi alla pedagogia, perché «l’alunna ha delle gravi lacune da colmare».

Per questo mi permetto di consigliare alla Santanché la lettura di un graphic novel molto bello e molto istruttivo: «Nina e i diritti delle donne» di Cecilia D’Elia, da cui prendo - dedicandolo a tutte le bambine che non la conoscono ancora - il discorso d’insediamento alla presidenza della Camera di Nilde Iotti: «Onorevoli colleghi, con emozione profonda vi ringrazio per avermi chiamata col vostro voto e con la vostra fiducia a questo compito così ricco di responsabilità e di prestigio(...) in particolare comprenderetela mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle più alte cariche dello Stato. Io stessa non ve lo nascondo, vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita».
 
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doncraudio

intellettuale stronzissimo
La lezione di Lisa alla Santanché: "Impara qualcosa su Nilde Iotti".

Per questo mi permetto di consigliare alla Santanché la lettura di un graphic novel molto bello e molto istruttivo: «Nina e i diritti delle donne» di Cecilia D’Elia, da cui prendo - dedicandolo a tutte le bambine che non la conoscono ancora - il discorso d’insediamento alla presidenza della Camera di Nilde Iotti: «Onorevoli colleghi, con emozione profonda vi ringrazio per avermi chiamata col vostro voto e con la vostra fiducia a questo compito così ricco di responsabilità e di prestigio(...) in particolare comprenderetela mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle più alte cariche dello Stato. Io stessa non ve lo nascondo, vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita».

A mio sommesso parere il livello letterario di Nicole Minetti è nettamente superiore a quello della Jotti, che parlava e scriveva in un modo assolutamente abominevole, rivoltante, vomitevole... potremmo quasi dire cacabile...
 

doncraudio

intellettuale stronzissimo
si potrebbe anche ricordare che Rita Montagnana, la prima moglie di Palmiro, la coetanea,
nel 46 e nel 48 venne eletta anche lei all'Assemblea Costituente e al Senato e con una miriade di preferenze... evidentemente per le sue eccezionali doti intellettuali, culturali e morali e umane... ma poi allontanata dal materasso del capo sparì dalla vita politica e oggi nessuno la ricorda più...
 

Ignatius

sfumature di grigio
si potrebbe anche ricordare che Rita Montagnana, la prima moglie di Palmiro, la coetanea,
nel 46 e nel 48 venne eletta anche lei all'Assemblea Costituente e al Senato e con una miriade di preferenze... evidentemente per le sue eccezionali doti intellettuali, culturali e morali e umane... ma poi allontanata dal materasso del capo sparì dalla vita politica e oggi nessuno la ricorda più...


Si potrebbe anche chiedersi, senza bisogno di mettere in discussione le doti jottiane, se all'epoca sia esistita / esistette una donna di sinistra di analoghe o (Iddio non voglia) superiori capacità, che fu sorpassata, nell'ascesa al potere, per familismo togliattiano.

Ma per fortuna questo è un forum di gggiovani, e nessuno era ancòra nato quando tale selezione della classe politica femminile di sinistra fu fatta, per cui il mio interrogativo rimarrà senza risposta.



[ame="http://www.youtube.com/watch?v=vVGTj1FRUoI"]Elio e le Storie Tese Noi Siamo i Giovani (Con i Blue Jeans) - YouTube[/ame]
 

doncraudio

intellettuale stronzissimo
cioè la dignità morale della Jotti starebbe nel fatto che non ha rubato il posto, nelle quote rosa d'allora, a una più brava, di cui tutti ignoriamo l'esistenza?
Veramente quello che indigna Tashtego è il fatto che il Silvio facesse pagare a noi le marchette delle sue puttane, facendole eleggere nei vari parlamenti regionali, nazionali o europei, cioè questo legame tra sesso e potere, cioè il fatto che per poter accedere al seggio di rappresentante della volontà popolare bisognasse passare per il coito o per la masturbazione che sia del Sovrano... questo fenomeno Silvio l'ha sputtanato ma non l'ha inventato, la Santanchè ha scoperto l'acqua calda... e la replica delle varie Livie Turco è: no, ma lì c'era il Valore, c'era il Merito, c'era l'Amore... e per me il contrario della Virtù non è il Vizio è l'Ipocrisia... se qualcuno di noi è stato di sinistra per un'esigenza etica per un dovere di coscienza, il fatto che un leader della sinistra a 55 anni abbia mandato a cagare moglie e figlio (che poi è impazzito) dopo vent'anni e passa di matrimonio per inseguire inebrianti erezioni tra le braccia di una ventenne, fottendosene altamente dell'immagine del partito, è uno scandalo molto più inaccettabile delle buffonate di un miliardario...
 
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Ignatius

sfumature di grigio
cioè la dignità morale della Jotti starebbe nel fatto che non ha rubato il posto, nelle quote rosa d'allora, a una più brava, di cui tutti ignoriamo l'esistenza?

Nononono: essendo ignorante, io postulo (ovvero ipotizzo, faccio finta che sia così per amor di accademia, ma sostanzialmente non mi importa) che Jotti sia stata una brava politichessa.
E sottolineo che la sua carriera potrebbe comunque essere considerata immeritata / scandalosa, laddove - avendo tempo da perder - si dimostrasse l'esistenza di una politichessa a lei contemporanea, brava quanto lei o più di lei, tarpata nell'ascesa.


Non so se s'è capìto, ma i "figli di ", "amici di", "coniugi di", "amanti di" che fanno carriera grazie al complemento di specificazione mi stanno parecchio antipatici, forse perché non sono figlio di una persona importante e allora sono solo invidioso.


Comunque, estendendo il concetto, una delle cose buone che riconosco alla Francia è l'introduzione della decapitazione dei nobili: mi sembra una cosa di buon senso, così come un'elevata imposizione sull'eredità [boycottata a destra e a sinistra in Italia], che fa quel che può per evitare che un/a coniuge o figlio/a di un ottimo/a impreditore/trice possa continuare a intraprendere ancorché incapace.
 

doncraudio

intellettuale stronzissimo
oddio... sono ignorante anch'io e non posso criticare la sua professionalità nei tredici anni di presidenza della Camera... certo dopo 30-40 anni di frequentazioni parlamentari non è difficilissimo acquisire una certa competenza tecnica... però non escludo che la Minetti e la Carfagna dopo quarant'anni di mandati parlamentari possano diventare altrettanto brave politichesse... solo mi chiedo quale solidarietà avrebbe ottenuto tra giornalisti, intellettuali e letterati una Sabina Guzzanti che nel 46 avesse urlato in piazza alla Jotti: a pompinaraaa...
 

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