salari deflazionati e spesa inflazionata (2 lettori)

tontolina

Forumer storico
mi chiedo se la imminente restituzione dell'IMU sia influente ai fini deflazionistici.
non saprei
ho letto che Brunetta vuole farsi prestare i 5 milirdi di euro dalla cassa depositi e prestiti in attesa del trattato fiscale con la Svizzera


insomma il debito pubblico aumenterà di 5 miliardi



ma le considerazioni che si devono fare se si è onesti con i propri figli sono


"la politica economica de PDL+Lega è stata dsastrosa ed ha portato ad un tasso di disoccupazione elevatissimo"
e poi
" tutte queste promesse per vincere le elezioni sono fatte per il popolo oppure per aver il legittimo impedimento ed evitare i processi...."??????


e per dirla alla grillo


Fisco: Grillo, su Imu Monti e Berlusconi fanno vomitare ROMA (MF-DJ)--"La discussione dell'Imu-si, Imu-no, Imu-ni da parte di chi ne e' responsabile: dal presidente del Consiglio che lo ha proposto e dal padre padrone del partito che lo ha votato, fa venire il voltastomaco. E ancora di piu' fanno vomitare i giornali che dedicano all'Imu i primi titoli".
E' quanto di legge sul Blog di Beppe Grillo che sottolinea che "questa e' distrazione di massa, si discute del nulla invece dei 21 miliardi di euro sottratti al Monte dei Paschi di Siena (chi li ha presi? Fuori i nomi!), della disoccupazione ormai intollerabile, delle imprese che chiudono alla velocita' della luce. Chi ha voluto, votato, approvato l'Imu, le tasse, il blocco creditizio, l'impoverimento del Paese nell'ultimo anno e' la banda dei quattro, Rigor Montis, a tenere il banco, gli altri tre, Bersani, Berlusconi e Casini a fare da palo e a votare tutto. L'Italia sta fallendo e ci prendono per il culo". jca
(END) Dow Jones Newswires
February 04, 2013 11:26 ET (16:26 GMT)
 

tontolina

Forumer storico
L’aumento dei prezzi modifica le abitudini degli italiani


Comunicato Stampa 5 febbraio 2013 Federconsumatori e Adusbef
INFLAZIONE: NON RILEVIAMO ALCUNA FRENATA, SPECIALMENTE PER I PRODOTTI AD ALTA FREQUENZA DI ACQUISTO.
LA CONTINUA CRESCITA DEI PREZZI PORTA A PROFONDE MODIFICHE NELLE ABITUDINI DEGLI ITALIANI.
L’Istat continua a rilevare frenate del tasso di inflazione del tutto inesistenti.
Le rilevazioni del nostro Osservatorio testimoniano tutt’altro andamento: la crescita dei prezzi, specialmente quella relativa ai prodotti a più alta frequenza di acquisto, non ha riportato alcun rallentamento, nonostante la forte e continua contrazione dei consumi che ha ormai investito persino quei settori tradizionalmente considerati anelastici, come quello alimentare.


Una tendenza allarmante che denunciamo da anni e che sta trascinando le famiglie italiane in condizioni sempre più critiche e preoccupanti.


Basti pensare che, solo nel biennio 2012-2013, tra prezzi, tariffe e aumento della tassazione, la stangata per le famiglie risulta pari a +3.823 Euro a famiglia, di cui +691 solo nel settore alimentare.


Costi e spese sempre più proibitivi, che costringono le famiglie a modificare, anche in maniera radicale, le proprie abitudini, nonché a ricorrere a diversi espedienti per far quadrare i bilanci familiari.


Menu più “poveri” (carne rossa e pesce sono diventati quasi un lusso sulle tavole degli italiani),

sempre più prodotti fatti in casa (dal pane, alla pasta, ai dolci per la merenda dei ragazzi)

e vera propria caccia al risparmio: dalle offerte ai prodotti a km0, dalla vendita diretta ai gruppi di acquisto solidale.
“È l’immagine di un’Italia che cambia, fatta di cittadini che svendono i ricordi di famiglia presso i compro oro e di pensionati che fanno la fila alle mense della Caritas.
Un’Italia che non vogliamo più vedere in questo stato.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per questo lanciamo nuovamente quelli che riteniamo i punti fondamentali da cui, chi salirà al Governo, dovrà ripartire per avviare una reale ripresa economica del Paese e delle famiglie:

1. investire seriamente sullo sviluppo, facendo ripartire adeguati fondi per la ricerca e l’innovazione tecnologica;
2. disporre un piano per il rilancio dell’occupazione, specialmente quella giovanile, anche attraverso l’allentamento dei patti di stabilità degli Enti Locali, per intervenire soprattutto con pratiche di manutenzione, sicurezza ed edilizia;
3. avviare misure di sostegno destinate alle famiglie a reddito fisso, a partire da una detassazione;
4. eliminare definitivamente l’ulteriore aumento dell’IVA da luglio e contrastare con metodi efficaci l’intollerabile ed ingiustificata crescita di prezzi e tariffe (arrivando, se necessario, a disporne un vero e proprio blocco);
5. eliminare l’IMU sulla prima casa per i redditi bassi e distanziare il pagamento dell’IMU e della Tares (entrambi alle porte della stagione estiva).

 

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