Titoli di Stato Italia S&P abbassa il rating dell'Italia ad A : conseguenze e scenari futuri (1 Viewer)

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Standard & Poor's abbassa il rating dell'Italia da A+ ad A

Cronologia articolo20 settembre 2011
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Argomenti: Standard and Poor's | Moody's | Italia

Standard & Poor's abbassa il rating dell'Italia da A+ ad A - Il Sole 24 ORE

Standard and Poor's ha deciso di tagliare il rating sul debito italiano, portandolo da A+ ad A. La notizia è arrivata almeno in parte a sorpresa, dopo che Moody's aveva deciso di tenere sotto osservazione il nostro debito sovrano ancora per un mese, ed è arrivata nella notte (italiana) tra lunedì e martedì. L'agenzia di rating statunitense Standard and Poor's ha dunque declassato il debito sovrano dell'Italia portandolo a «A» da «A+». L'Outlook è negativo.

Il declassamento, spiega S&P in un comunicato, «riflette la nostra visione di prospettive di crescita indebolita» per il Paese. Inoltre, spiega l'agenzia di rating, «la fragile coalizione di governo e le differenze politiche all'interno del Parlamento continueranno probabilmente a limitare l'abilità dell'esecutivo a rispondere con decisione a un contesto macroeconomico interno ed esterno difficile».

Nei giorni scorsi l'altra grande agenzia di rating, Moody's, aveva mantenuto l'Italia sotto osservazione, dicendo però che ci sarebbe voluto un altro meso per valutare il livello di affidabilità del debito sovrano. Però ieri la stessa Moody's ha fatto sapere che le misure di austerità contenute nella manovra approvata mercoledì scorso dal Parlamento italiano sono negative ai fini del merito di credito per le Regioni e gli enti locali del Paese in quanto mettono sotto ulteriore pressione bilanci già sotto stress e introducono incertezze sui poteri e le responsabilità dei Governi locali. Questa è infatti l'analisi dell'agenzia di rating in un commento diffuso all'interno del Weekly Credit Outlook.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Incominciano le danze? :rolleyes:
Ora resteremo appesi per un mese alla decisione di Moody's... e mi sa che domani un bel gap down non ce lo leva nessuno.
 

frankiemachine

Mr. Tentenna
Non é una notizia del tutto inaspettata peró.
Non pensate che sia almeno parzialmente giá scontata nei prezzi?

Poi ovviamente sul GAP down son d'accordo
 

drbs315

Forumer storico
Non pensate che sia almeno parzialmente giá scontata nei prezzi?

Si, e poi, pur con tutti i conflitti di interesse e le zone d'ombra che andrebbero affrontati seriamente, occorrerebbe non dare alle agenzie di rating più importanza di quella che effettivamente hanno. Sono utili per gli spot e per i titoli di giornale, visto che un abbassamento di rating fa notizia commestibile per il popolino e fa scena; ma l'Italia, già ora, sconta tassi d'interesse sui btp da rating ben inferiore alla a e la stessa agenzia cinese ci valuta ben sotto.
Insomma, le sparate delle tre sorelle sono utili per indirizzare qualche movimento a breve e sollecitare un pò di "concordata" turbolenza favorevole ai soliti noti, ma i grossi movimenti di (dis)investimento sull'Italia e sull'euro sono già partiti da tempo e sono, imho, totalmente indifferenti a queste valutazioni sempre ex post.
 

ferdo

Utente Senior
l'agenzia europea di rating: ne hanno parlato per mesi ...
tempo sprecato, soldi buttati dal carrozzone europa
 

ari

Forumer attivo
Si, e poi, pur con tutti i conflitti di interesse e le zone d'ombra che andrebbero affrontati seriamente, occorrerebbe non dare alle agenzie di rating più importanza di quella che effettivamente hanno. Sono utili per gli spot e per i titoli di giornale, visto che un abbassamento di rating fa notizia commestibile per il popolino e fa scena; ma l'Italia, già ora, sconta tassi d'interesse sui btp da rating ben inferiore alla a e la stessa agenzia cinese ci valuta ben sotto.
Insomma, le sparate delle tre sorelle sono utili per indirizzare qualche movimento a breve e sollecitare un pò di "concordata" turbolenza favorevole ai soliti noti, ma i grossi movimenti di (dis)investimento sull'Italia e sull'euro sono già partiti da tempo e sono, imho, totalmente indifferenti a queste valutazioni sempre ex post.
Si , pero' no puoi pensare che fondi o altri meccanismi del risparmio, non possono veirne influenzati.
Concordo che le agenzie di rating sono una banda ( mi risulta essere societa' per azioni) potente che cmq. riescono a muovere i mercati , naturalmente colpendo la' dove c'è terreno fertile, o meglio dove si mostra il fianco.
Gia' da tempo si è colpita la zona euro, dai pesci piccoli ora si passa a quelli piu' grossi, senza un'azione europea concordata, l'attacco continuera':(
 

drbs315

Forumer storico
Si , pero' no puoi pensare che fondi o altri meccanismi del risparmio, non possono veirne influenzati.
Concordo che le agenzie di rating sono una banda ( mi risulta essere societa' per azioni) potente che cmq. riescono a muovere i mercati , naturalmente colpendo la' dove c'è terreno fertile, o meglio dove si mostra il fianco.
Gia' da tempo si è colpita la zona euro, dai pesci piccoli ora si passa a quelli piu' grossi, senza un'azione europea concordata, l'attacco continuera':(

Con questo concordo, d'altronde il problema europeo è sistemico e da solo non si risolverà; sul primo punto un pò meno. I disinvestimenti sull'Italia sono partiti ben prima e i pesci grossi, intendendo fondi, hedge, banche (vedi Db),assicurazioni hanno già iniziato lo scarico da tempo e il ritmo dell'alleggerimento non segue certo le iniziative delle 3 sorelle, anzi le precede e, in qualche modo, le giustifica.
Tanto per fare un altro esempio i rubinetti di liquidità in usd alle banche francesi sono state chiuse nonostante il loro rating sia tuttora piuttosto affidabile e il rating sovrano francese sia tuttora massimo con outlook stabile. Eppure Soc Gen, Credit Agr e Bnp sono già nella tempesta.
Che poi qualcuno dei piccoli debba ancora iniziare ad uscire o che, presso qualcuno, il downgrade sia l'occasione per un'accelerazione del disinvestimento, beh, questo è plausibile, anzi probabile.
Ma il giorno che l'Italia dovesse meritare una riaccumulazione, certi nomi che determinano l'andamento del mercato non aspetterebbero certo un upgrade del merito di credito.
 

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