Sta Per Nascere Il Primo Istituto Sovranzionale De Dollarizzato, il 14 Luglio al Sesto Summit dei Brics, il Dollaro verrà Condannato
Bene direi che ci siamo, non aspettatevi eventi shock ma “solo” una lunga teoria di eventi che relegheranno il dollaro a valuta regionale, ancora molto importante ma NULLA confronto a quello che è oggi.
Tra il 14 e il 16 Luglio in Brasile ci sarò il sesto summit dei Brics, che ospiterà (ooopppps) il presidente Argentino perlatro invitato dal presidente del Brasile (in modo che Russia e Cina possano uscirne formalmente pulite).
Chissà forse l’Argentina potrebbe avere un certo tipo di supporto, ad esempio avere garantite linee di credito e mercati di sbocco per le proprie merci anche nel caso decidesse per un nuovo e definitivo default e decidesse di escludere gli USA dai suoi partner commerciali per evitare confische delle proprie merci da parte dell’appartao giuridico USA.
E d’altronde la VERITA’ è quella qui sotto:
Quindi… beh. Sarebbe meglio fare affari con il G7, ma se proprio non si può oggi per la prima volta in due secoli esistono valide alternative.
Ma lasciamo perdere l’Argentina che comunque ha i suoi problemi (cioè sono una banda di ridicoli cialtroni di origine italiana)
E parliamo della Ciccia:
Sapete cosa nascerà ufficialmente tra il 14 e il 16 Luglio in Brasile? Questo:
Brics Development Bank
Cioè un istituto concorrente alla World Bank e probabilmente all’FMI dotato di capitali dei BRICS, che fa gli interessi dei BRICS e il cui scopo principale è la de-dollarizzazione (per quello anche la de-eurizzazione).
Questo istituto probabilmente avrà sede a Shangai (oooops), un luogo difeso da testate nucleari, come si conviene. E certamente andrà sul mercato a tassi bassissimi per farsi finanziare da soldi occidentali per poi impiegarli nell’esclusivo interesse di Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa, e poi delle nazioni che si aggregheranno.
E ad esempio l’Argentina potrebbe essere la prima a farlo.
Il bersaglio grosso, inutile dirlo è il dollaro. E ora vi faccio la road map che ho appena visto nella mia magica palla di cristallo per la de-dollarizzazione mondiale:
Brics Development Bank (Shangai)
Brics Swift Bank (Mosca)
Circuito alternativo per il denaro elettronico (Mosca)
Internet Backbone
trans-pacifica (in costruizone e se ne parlerà a questo sumit, cioè un bel tubo di fibre ottiche che non passa da USA e Europa)
Vogliamo scommettere?
Come fa notare Mauro Bottarelli
sul Sussidiario:
…Ultimo particolare, per quanto riguarda il fondo di riserva, la Cina contribuirà con 41 miliardi di dollari, la Russia, il Brasile e l’India con 18 miliardi, mentre il Sudafrica con 5 miliardi. Insomma, in un mondo in cui il 38,8% dei pagamenti a livello globale è fatto in dollari e il 33,5% in euro, le nazioni emergenti alzano la testa e la voce ponendo in essere la minaccia maggiore per la credibilità degli Usa come hub mondiale e del dollaro come benchmark: dopo l’accordo Russia-Cina che Gazprom vorrebbe denominare in yuan o rubli, un altro sgarbo che Zio Sam potrebbe questa volta non digerire. Tanto più che la Cina, il cui ruolo a livello commerciale è enorme (nonché quello di detentore di debito Usa), potrebbe davvero voler aumentare la risibile quota dell’1,3% dei pagamenti internazionali fatti in yuan e imporsi come polo alternativo sia agli Usa che a un’Europa che assiste silente e forse non informata di cambiamenti epocali come quelli in atto (da noi si perdono ore e ore a parlare delle presidenze dei gruppi all’Europarlamento)….
p.s. il punto è che puoi avere l’esercito più potente e cazzuto del mondo, ma non ci fai una emerita mazza contro una nazione che ha una sufficente massa critica di mezzi militari e testate nucleari. Alla fine conta chi produce le cose e te le vende. Oddio per un po puoi pagare a debito ma comunque il conto arriva (lo capite il punto di vista dei tedeschi ora? no? e vabbeh)