Claire
ἰοίην
In questa caldissima estate, gli accorgimenti per risparmiare e non sprecare l'acqua dovrebbero essere obbligatori per legge.
Tutti noi sappiamo che:
1) si deve fare la doccia e non il bagno
2) mentre ci si lavano i denti, le mani, o ci si fa la doccia, l'acqua deve restare chiusa
3) occorre far funzionare lavatrici e lavapiatti solo a pieno carico e possibilmente con i cicli brevi o indicati con la sigla "eco".
Mi chiedevo, poi, se ci sono altre cose che si possono fare ed ecco, appunto, le precauzioni che ho preso io, magari non ci avevate mai pensato
e invece è importante:
1) ho messo dei piccoli catini nel lavandino del bagno e in quello della cucina, così recupero l'acqua non saponosa che uso, per esempio, per lavare frutta e verdura e la riutilizzo per lavare i piatti, quando li lavo a mano, o per innaffiare le piante.
2) anche l'acqua della pastasciutta si può usare per lavare annaffiare le piante
3) ho messo un secchio nella doccia, così recupero l'acqua che scorre, in attesa che si scaldi e per fortuna si scalda quasi subito.
Una cosa che mi scoccia abbastanza è avere la lavatrice che scarica direttamente nei tubi.
Nel caso voi non l'aveste, potete recuperare sia l'acqua insaponata, per lavare tapparelle, terrazzi, o la vostra auto, sia l'acqua del risciacquo, magari per le piante del giardino o per sciacquare quello che avete lavato con l'acqua insaponata.
Infine, io ho un giardino, nel quale vivono le mie adorate tartarughine.
Devo garantire il benessere delle bestiole e quindi mi tocca annaffiare il giardino, anche se mi rendo conto che l'uso dell'acqua per farlo è un lusso.
Quindi, invece che far partire l'annaffiamento automatico che è comodissimo, ma è in funzione per un paio di ore al giorno (due ore di acqua!), da quando sono a casa, esco al mattino presto e annaffio io, un po' con l'acqua che recupero, un po' con la canna per annaffiare.
L'acqua utilizzata è molta meno.
E' una fatica bestiale.
Speriamo che piova e presto, anche.
Tutti noi sappiamo che:
1) si deve fare la doccia e non il bagno
2) mentre ci si lavano i denti, le mani, o ci si fa la doccia, l'acqua deve restare chiusa
3) occorre far funzionare lavatrici e lavapiatti solo a pieno carico e possibilmente con i cicli brevi o indicati con la sigla "eco".
Mi chiedevo, poi, se ci sono altre cose che si possono fare ed ecco, appunto, le precauzioni che ho preso io, magari non ci avevate mai pensato
e invece è importante:1) ho messo dei piccoli catini nel lavandino del bagno e in quello della cucina, così recupero l'acqua non saponosa che uso, per esempio, per lavare frutta e verdura e la riutilizzo per lavare i piatti, quando li lavo a mano, o per innaffiare le piante.
2) anche l'acqua della pastasciutta si può usare per lavare annaffiare le piante
3) ho messo un secchio nella doccia, così recupero l'acqua che scorre, in attesa che si scaldi e per fortuna si scalda quasi subito.
Una cosa che mi scoccia abbastanza è avere la lavatrice che scarica direttamente nei tubi.
Nel caso voi non l'aveste, potete recuperare sia l'acqua insaponata, per lavare tapparelle, terrazzi, o la vostra auto, sia l'acqua del risciacquo, magari per le piante del giardino o per sciacquare quello che avete lavato con l'acqua insaponata.
Infine, io ho un giardino, nel quale vivono le mie adorate tartarughine.
Devo garantire il benessere delle bestiole e quindi mi tocca annaffiare il giardino, anche se mi rendo conto che l'uso dell'acqua per farlo è un lusso.
Quindi, invece che far partire l'annaffiamento automatico che è comodissimo, ma è in funzione per un paio di ore al giorno (due ore di acqua!), da quando sono a casa, esco al mattino presto e annaffio io, un po' con l'acqua che recupero, un po' con la canna per annaffiare.
L'acqua utilizzata è molta meno.
E' una fatica bestiale.
Speriamo che piova e presto, anche.
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