Ottime notizie da Tim Brasil, oggi conti e piano Telecom
I conti superiori alle attese e l'outlook di Tim Brasil sono di buon auspicio per quelli che il cda di Telecom Italia approverà oggi insieme al business plan 2016-2019. Il consenso vede l'ebitda del quarto trimestre balzare di quasi il 50%. Banca Imi alza il rating sul titolo TI a buy e il target price a 1,08 euro
di
Francesca Gerosa
I conti superiori alle attese e l'outlook di
Tim Brasil sono di buon auspicio per quelli che il cda di
Telecom Italia approverà oggi insieme al business plan 2016-2019. La controllata brasiliana del colosso tlc italiano ha annunciato che
intende tagliare le spese in conto capitale nei prossimi tre anni da 12,5 a 12 miliardi di real con risparmi per 2 miliardi di real il prossimo anno (la stima precedente era pari a 1,7 miliardi), espandendo allo stesso tempo i margini operativi e mantenendo una crescita dei ricavi positiva.
Il nuovo business plan 2017-2019 prevede, in particolare, per quest'anno investimenti pari a circa 4 miliardi di real, scenderanno poi a 3,8 miliardi nel 2019, mentre i ricavi netti dovrebbero crescere ogni trimestre e l'ebitda aumentare a oltre il 36% dei ricavi (34,3% l'attuale stima del consenso) nel 2019 dal 33,5% dell'anno scorso. Gli analisti di Banca Akros si aspettano un tasso medio annuo di crescita dei ricavi del 2,3% al 2019, un'espansione dei margini dell'1,5% e 12,4 miliardi di real di capex cumulato.
Tim Brasil ha fornito questi target insieme ai
risultati del quarto trimestre che ha mostrato un calo del 19,68% dell'utile netto rettificato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a 359 milioni di real a causa delle maggiori spese. L'utile è stato comunque superiore alla stima del consenso a 239 milioni.
Anche
l'ebitda rettificato, cresciuto del 5,8% a 1,56 miliardi di real, ha battuto le previsioni del consenso pari a 1,459 miliardi, grazie al solido contributo delle efficienze sui costi (opex normalizzato in calo del 6% anno su anno). Di riflesso, l'ebitda margin è salito al 38,6%, +276bps anno su anno.
I ricavi sono, invece, scesi dell'1,7% a 4,04 miliardi di real, ma sono cresciuti del 3,7% trimestre su trimestre. Il dato è pressoché in linea con la stima del consenso a 4,05 miliardi.
Più nel dettaglio, i ricavi netti da servizi sono diminuiti dello 0,7% anno su anno a 3,84 miliardi, ma sono migliorati del 4,1% trimestre su trimestre (consenso a 3,8 miliardi). Da segnalare la buona performance dei ricavi dai servizi mobile innovativi: +17,7% anno su anno a 1,5 miliardi. Mentre i ricavi del business fisso si sono attestati a 201 milioni di real (+15,8% anno su anno e +7,8% trimestre su trimestre).
La copertura 4G ha raggiunto il 74% della popolazione urbana e gli utenti 4G ora sono pari a 16,9 milioni (3,2 milioni i nuovi utenti aggiunti nel trimestre), il 23,5% in più rispetto al terzo trimestre 2016. Quanto alla penetrazione degli smartphone ha raggiunto il 72% della base clienti nel mese di dicembre, registrando un incremento rilevante di 464bps rispetto al quarto trimestre 2015.
Il capex è ammontato a 1,695 miliardi, in accelerazione rispetto al terzo trimestre 2016 (1,122 miliardi), e rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1,488 miliardi). Considerando l'intero esercizio, il capex è risultato pari a 4,502 miliardi, con un decremento del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Nel quarto trimestre il cash flow operativo di
Tim Brasil si è attestato a 852 milioni, mostrando un incremento importante rispetto ai 708 milioni del quarto trimestre 215.
Il rapporto
debito netto/ebitda ha raggiunto le 0,52 volte nel 2016 rispetto alle 0,32 volte del 2015 e le 0,68 del terzo trimestre 2016 e l'indebitamento finanziario netto è sceso a 2,72 miliardi alla fine del mese di dicembre (3,455 miliardi alla fine di settembre);
Oggi toccherà a
Telecom Italia pubblicare i conti 2016. Banca Imi ha giocato d'anticipo e stamani ha alzato il rating sull'azione (+3,45% a 0,8255 euro al momento in borsa) da add a buy e il target price da 0,97 a 1,08 euro.
Mediobanca Securities ha confermato il titolo tra le sue top pick, ribadendo il rating outperform e il target price a 1,23 euro. Anche Banca Akros e Icbpi hanno confermato giudizi positiv: accumulate con un target price a 1,15 euro la prima, buy con un target price a 1,07 euro la seconda.
"L'ebitda del quarto trimestre di
Tim Brasil ha battuto le nostre aspettative e quelle del consenso grazie alla stabilizzazione dei ricavi da servizi di telefonia mobile e ai minori costi operativi", si legge nella nota di Icbpi. Inoltre, "l'aggiornamento degli obiettivi del piano ha offerto segnali molto positivi, in particolare sulle prospettive di crescita dei ricavi, sostenuta dalla ripresa del mercato".
Per
Telecom Italia il consenso raccolto dalla stessa società si aspetta nel quarto trimestre ricavi in lieve rialzo del 2,2% anno su anno a 4,968 miliardi di euro con quelli mobile in miglioramento dell'1,8% a 1,395 miliardi e quelli wireline in calo del 3% a 2,61 miliardi. L'ebitda è invece visto balzare di quasi il 50%, +47,9% per la precisione, a 2,103 miliardi con l'ebitda domestico stimato a 1,703 miliardi (+59%). Infine, il consenso si aspetta un indebitamento netto pari a 25,673 miliardi, dato da confrontare con i 27,278 miliardi del quarto trimestre 2015 e i 26,735 miliardi del terzo trimestre 2016.
"In sintesi, ci aspettiamo una performance mista con vendite mobile ok, vendite nella telefonia fissa ancora lente, perdite di linee in ulteriore calo", sostengono gli analisti di Banca Imi, convinti che comunque
Telecom Italia centrerà la guidance di un ebitda domestico organico in crescita a bassa singola cifra, di un sequenziale graduale recupero in Brasile, anche grazie al tasso di cambio favorevole, e di una riduzione del debito netto per lo più
grazie al prestito obbligazionario convertibile scaduto a novembre.
E per quanto riguarda l'aggiornamento del piano, gli analisti di Banca Imi hanno osservato che dalla sua nomina a marzo 2016 l'amministratore delegato di
Telecom Italia , Flavio Cattaneo, i target in termini di efficienza sono progressivamente migliorati. "Seguendo i numeri incoraggianti del secondo e terzo trimestre siamo diventati più fiduciosi circa l'esecuzione del piano di efficienza del gruppo. Pur essendo consapevoli del fatto che le prime efficienze sono le più facili da raggiungere, riconosciamo che i risultati finora raggiunti supportano l'impegno di Cattaneo. Secondo noi la sfida fondamentale rimane la stabilizzazione dei ricavi domestici, diminuendo opex e capex. A questo proposito, pensiamo che il business plan metterà in risalto la convergenza, forse facendo leva sui contenuti della pay-tv di
Vivendi , e la distribuzione della fibra", precisano gli analisti di Banca Imi.
Gli stessi hanno rinviato la stabilizzazione dei ricavi nazionali da rete fissa di TI dal 2018 al 2019, hanno stimato 735 milioni di efficienze nel periodo 2016-2018 contro l'obiettivo di Cattaneo di 800 milioni, ipotizzato una spostamento in avanti del piano a livello di opex, con ulteriori efficienze per 86 milioni nel 2019. In Brasile hanno previsto un trend in ripresa, grazie al miglioramento del contesto macro, alla ristrutturazione e agli investimenti previsti, e nessun scenario di consolidamento nel breve termine.
"Ci aspettiamo un picco del capex nel 2016-2017 e abbiamo incluso i costi dello spectrum in Italia quest'anno. Tutte queste ipotesi dovrebbero sostenere una riduzione graduale della leva finanziaria con un rapporto debito netto adjusted/ebitda reported visto a 2,85 volte nel 2018, rispetto al target di 2,7 volte, e 2,57 volte nel 2019. Il nostro modello non assume alcun dividendo per l'azione ordinaria, mentre prevediamo un pay-out minimo per l'azione di risparmio, così come non ci aspettiamo un turbamento del mercato dall'ingresso di Iliad in Italia nel secondo semestre di quest'anno", concludono gli analisti di Banca Imi.
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