Riforma pensioni (1 Viewer)

matabo

Nuovo forumer
tontolina ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Solo un commento sulla "crisi di credibilita'" dei sindacati.

I cosiddetti sindacati hanno chiamato al voto i lavoratori sull'ennesimo accordo truffa stipulato da loro.

I lavoratori hanno risposto massicciamente; per principio non credo ai dati divulgati in un regime, ma comunque i lavoratori sono andati a votare in maggioranza e in maggioranza hanno detto si all'ennesimo accordo infame che ancora una volta li danneggia.

Questi lavoratori, meritano questi sindacati.
 

tontolina

Forumer storico
Cip1 ha scritto:
a quanto pare Anno Zero e Report sono i tuoi miti Lina

ma c'é un'altra questione che nessuno vuole toccare

lo scontro generazionale che prima o poi finirà in piazza

tra chi é tenuto a mantenere l'Inps ed i privilegi di taluni e senza alcune prospettive di analogo riscontro futuro (i giovani o relativamente giovani)

e chi a questi privilegi non vuole rinunciare (i vecchi, pensionandi e pensionati)

si chiama bancarotta

per non dire altro

forse anche appropriazione indebita

una vera bomba atomica per chi ha la pretesa di gestire l'Inps, ovvero sindacati e sinistra ed allegramente
FANNO informazione
anche scomoda

e non leccano il qulo al governo
quado c'era berluska non era così! Santoro era stato licenziato dalla rai e non si faceva più informazione
e noi dovevamo leggere notizie in ostrogoto per sapere quel che succedeva in italia
ecco perchè quel tizio di FI all'UE, Franco frattini, propone la censura in internet
non vogliono la libera informazione
non riescono a condizionare e manipolare le notizie e vogliono sempre cacciarci palle alla grande


ovvio che è molto meglio finanziare con i nostri denari i giornali
in questo modo possono solo dire quel che vuole il "comandante" di turno
 

tontolina

Forumer storico
Mutui “sub-prime”: una storia italiana

Mutui “sub-prime”: una storia italiana


Questa settimana ci allontaniamo un poco dal nostro classico taglio analitico, proponendo una storia; una storia inventata per quanto riguarda nomi e cifre, ma che a nostro parere spiega meglio di qualsiasi analisi cosa è successo e sta succedendo sul mercato dei mutui ipotecari in giro per il mondo.

'Spett.le JC &Associati,
ho deciso di raccontarvi una storia che non mi fa dormire la notte.
Un mesetto fa ho incontrato come ogni domenica pomeriggio il mio vicino al parco. Si è parlato del più e del meno ma poi la discussione è caduta sulla rata del mutuo. Ovviamente il vicino, che per ragioni di privacy chiamerò Antonio, ha iniziato a lamentarsi del suo mutuo a tasso variabile e della rata che è inesorabilmente lievitata. Fin qui nulla di nuovo, tant'è che iniziavo anche ad annoiarmi, ma ad un certo punto la discussione è diventata molto interessante: Antonio mi ha iniziato a raccontare la storia del suo mutuo.

Tutto è iniziato nel 2004, quando Antonio trovò grazie a un'agenzia immobiliare la casa dei suoi sogni al prezzo di euro 150.000. Pur avendo un buon reddito, lui impiegato a tempo indeterminato e la compagna assunta par-time, fu quasi tentato a rinunciare all'affare, perché le spese di notaio, di intermediazione e soprattutto per arredare la casa erano tante e poco aveva da parte.
Ma il problema magicamente svanì ... Come?
L'agenzia immobiliare gli propose un'operazione di mutuo strepitosa con una prestigiosa Banca italiana. Ben 182.000 euro di mutuo: 150.000 per comprare la casa, 12.000 euro per finanziare le spese notarili, di intermediazione mobiliare e di registro e addirittura altri 20.000 euro per l'arredamento, il tutto finanziato a 30 anni, concesso ad Antonio con una semplice 'auto-perizia'. Non gli veniva chiesta cioè nessuna garanzia patrimoniale al di là della sua semplice dichiarazione.
Antonio non poteva credere alle sue orecchi stava realizzando un sogno; sposarsi ed avere una casa bellissima per se e la sua famiglia.

Sono passati meno di due anni ma tante cose sono cambiate, Antonio e la compagna hanno avuto nel frattempo un bambino, il costo della vita è aumentato, la compagna ha perso il lavoro, i genitori non possono più aiutarlo come una volta e la rata del mutuo è aumentata. Antonio non arriva più a fine mese!
Settimana dopo settimana ... stesso parco, stessa storia. Antonio è sempre più in crisi, tant'è che mi fa una confidenza. 'Non riesco più a pagare il mutuo'. Nell'immediato ho provato a distoglierlo dall'idea facendogli capire che nel giro di poco tempo avrebbe perso la casa. Ma la sua risposta è stata glaciale, lucida e matematicamente impeccabile.

'Caro vicino', mi dice ' circa 20 mesi fa la banca mi ha dato 182.000 euro da allora ho restituito poco capitale e tanti interessi, precisamente 20 rate di circa 950 euro ciascuna per un totale di 19.000 euro. Se domani non pago più il mutuo, non ci perdo niente. Anzi ci guadagno perché vado in affitto (me la cavo con 500 euro mensili), porto con me i mobili che mi ha gentilmente offerto la banca due anni fa, e non ho più il fardello della rata del mutuo che ormai supera i 1100 euro.
'Antonio', gli dico ' e la tua casa?'. Mi risponde con freddezza, 'non ho tirato fuori un euro per questa casa'.

La storia di Antonio mi ha colpito profondamente e soprattutto incuriosito. Per un attimo ho pensato che il racconto di Antonio fosse fantasia, ma ho verificato di persona, presso la stessa agenzia immobiliare, è tutto vero. Ho scoperto poi che l'esperienza di Antonio è ormai una prassi consolidata da anni Italia.
Ma se è vero che questa è la prassi, e da anni, cosa succederebbe se tutti gli Antonio d'Italia facessero lo stesso ragionamento?

Questa domanda l'ho fatta alla mia Banca: sapete cosa mi ha risposto in confidenza il direttore? Il nostro istituto è solidissimo e il rischio dei mutui ipotecari non è più della banca è tutto 'cartolarizzato'.
Cosa vuol dire 'cartolarizzato'? La Banca ha già venduto tutti i mutui di tutti gli Antonio d'Italia a una società terza che a sua volta ha trasformato questi mutui in titoli obbligazionari. 'Strepitoso!! La mia Banca è davvero avanti!!

Ad un tratto mi è però venuto un gelo alla schiena. Ed ho chiesto: Ma mica nel mio portafoglio titoli ci sono obbligazioni di questo tipo?' In banca mi hanno subito tranquillizzato; i titoli 'cartolarizzati' (i cosiddetti ABS) sono per la quasi totalità collocati ad investitori istituzionali: Fondi pensione, assicurazioni ecc ecc.
Per fortuna! Mi sono sentito più tranquillo, erano le 16,30 passate e la banca stava per chiudere, salutai il direttore e mi incamminai verso casa.
Passeggiando ripensavo al tutto e mentre sorridevo tra me e me pensando ai poveri investitori istituzionali ad un tratto ho avuto una folgorazione! .'NOOO' ho realizzato 'HO PRESTATO IO I SOLDI AD ANTONIO'. Ho sottoscritto due polizze assicurative pensando alla mia vecchiaia.... Il mio TFR... nooo ... è in un fondo pensione.

Non so più che fare. Ogni domenica aspetto Antonio nel parco e ogni volta si lamenta della sua rata del mutuo. Per il momento continua a pagare (anche se non gli conviene economicamente) per una questione più che altro di immagine personale, ma non sa quanto potrà andare avanti. Prima pensavo che la cosa non mi riguardasse ma adesso non ne sono più tanto sicuro...'.
 

tontolina

Forumer storico
perché mi stanno dicendo questo?

COSA DICONO I GESTORI -30 Oct
Posted by Dott. Moretti as Risparmio Gestito, Finanza e Mercati
http://hypertrader.investireoggi.it/cosa-dicono-i-gestori-825.html


Giovedì scorso anche io ero (da simpatico imboscato) all’incontro con alcuni gestori importanti fra cui PIONEER e GOLDMAN SACHS. E’ stato interessante ascoltare l’idea dei “guru” sul futuro soprattutto continuando in testa a pensare la fatidica domanda: “perché mi stanno dicendo questo?”.
Voglio premettere una cosa fondamentale:
i gestori dei fondi NON SONO le mani forti! Chiunque creda a ciò ha sacrosanto diritto a vedersi dilapidare il proprio patrimonio.
E non è nemmeno vero che i gestori SANNO cosa farà il mercato, le mani forti sono altre, stanno ad un livello molto più alto di un gestore di fondi e adesso in due battute vi spiego il perché.
Se un gestore fosse una mano forte e quindi avesse possibilità di manovrare il mercato o di conoscere veramente cosa sta per accadere allora ci troveremmo ad un assurdo matematico inopinabile: i mercati sono giochi a somma zero, se io pirla qualunque posso accedere a delle quote di un fondo, a questo punto “miracoloso”, come me lo fanno altri pirla..ovvio. Ora, da sempre, solo il 10% dei partecipanti vince al gran gioco finanziario e allora va da se che non può essere “popolare” l’accesso a quel 10% altrimenti non sarebbe più un 10%, diventerebbe un 90% e avremmo che i “pochi” grandi finanzieri occulti perderebbero a vantaggio di schiere di pirla.

E’ bene tenere a mente questo.
Gli stessi gestori di fondi ed i fondi stessi vengono depistati al momento opportuno da chi veramente “governa” i mercati…ed è ovvio il perché, fa comodo avere delle spugne da imbottire di titoli quando a qualcuno servono i contanti!

Cosa hanno detto Goldman e Pioneer?
Goldman ha detto che si aspetta un mercato che nei prossimi 12 mesi fa l’8%…dico io…e mi vieni pure a proporre un fondo con tale prospettiva? Goldman ha inoltre detto che comunque sarà solo una transizione e che il sole splende sempre..glielo dicono i loro studi quantitativi ipersofisticati con schiere di cervelloni al seguito…si attendono inflazione contenuta e con questo giustificano il sole sempre presente
e poi…ah ah…alla fine di tutto il discorso
hanno detto che tutti i loro scenari rosei potrebbero essere scalfiti SOLO se l’inflazione va fuori controllo!!!
Un cane che si morde la coda…splende tutto perché l’inflazione sarà contenuta ma..a patto che….non abbiamo sbagliato i calcoli sull’inflazione!!! Avanti il prossimo grazie!


Pioneer, qui c’è veramente poco da dire…hanno presentato un fondo azionario dicendoci che hanno “notato” (ma va?!?!?) che prendendo un benchmark di riferimento ma poi mettendo i soldi in titoli fuori dal benchmark si guadagna di più!
E..udite udite..si ottiene un Beta inferiore ad 1 !!! Ovvero si rischia di meno del benchmark!!!
Mi volevo alzare e con un blocco notes ed una matita fargli due calcoli e sputtanarlo matematicamente in diretta: come è possibile che un asset abbia un Beta maggiore del suo benchmark e guadagni di più????
Se la curva dell’asset sta sopra il benchmark ha per forza il Beta maggiore di 1 perché è il benchmark il riferimento 1 del Beta!
E’ proprio una fortuna a volte essere ingegnere..a volte eh..non sempre.
E allora come mai a loro il Beta veniva inferiore ad 1? Semplice, se vai fuori dai titoli del Benchmark a quel punto è il benchmark che non è più caratteristico e dunque nemmeno il Beta.
Un po’ come uno che mangiando una mela si ostina a volermi convincere che le pere sono più buone.
Bah! Insomma, se avevo qualche misero dubbio sul fatto che il massimo delle informazioni fruibili e soprattutto chiare stanno sopra un grafico adesso ho fugato anche quello….signori, un grafico è un grafico, il resto chiacchiere.
Ing. Bertolino



Come avrete certamente capito l’Ing. non era solo, ma male accompagnato.
Su GS ho veramente poco da dire anche io (una delle più importanti case d’investimento mondiale che come motto usa “pensaci due volte….prima di investire” mi lascia, minimo, perplesso).
Su Pioneer ho notato anch’io la “bischerata” sul benchmark e il beta.
Invece chi mi è piaciuto, come contenuti dell’intervento, è stata Franklin Templeton.

Cosa ha detto di particolarmente “importante”?
Di non aver paura della grande salita dei paesi emergenti.
Perché?
Vediamo alcuni punti:
- i paesi emergenti hanno corso tanto
- sovraperformando significativamente sugli altri mercati
- e crescendo più velocemente
- con un’inflazione mediamente sotto controllo che gioca a favore della stabilità,
- con tassi d’interesse relativamente bassi e stabili,
- con una sottovalutazione monetaria che offre ancora ottimi potenziali
- stanno spostando le esportazioni verso la Cina (il volume ha già superato quello verso gli Usa).

A questo va aggiunto che le sovraperformance dei paesi emergenti hanno sotto una crescita eccellente dei PIL.
Quindi, alla fine, il dilemma è (o sarà): paesi emergenti sì o no?

Bypassando quello che sono le informazioni che “vengono” dalle case d’investimento, rimane il fatto che il futuro è, comunque, in quella fascia di “mondo” in evoluzione (riguardatevi il post su EMEA) e che è destinata (ma lo sta già facendo) a caricarsi sulle spalle la crescita (in termini di PIL) del pianeta.

Alcune considerazioni: i gestori dei fondi non sono le mani forti….. vero, ma hanno sicuramente accesso a molte più informazioni rispetto ad un comune investitore e, soprattutto, hanno molti più soldi rispetto ad un normale investitore.

Un grafico è un grafico. Vero anche questo, anche una mozzarella è una mozzarella ma non puoi mangiare mozzarella tutta la vita…..
Per il resto abbiamo mangiato bene (il che non guasta) e ci hanno dato un sacco di gadgets (e anche questo non guasta).
Dott. Moretti
 

tontolina

Forumer storico
Cip1 ha scritto:
il Dott. Moretti

lo sa cosa sia il carry trade?
chiediglielo
entra nel blog di investire oggi e ponigli la domandona

a me proprio...

mi è piaciuta la domanda che si pone l'ing.Berolino:
“perché mi stanno dicendo questo?”

perchè spesso me la pongo pure io... quando emettono i loro giudizi sulle società....... oppure parlano di politica economica macro....

ovvio che non riesco mai a rispondermi... ma qualcosa c'è... vogliono farti pensare e decidere in un determinato modo

insomma vogliono guidare la mandria
 

tontolina

Forumer storico
SEGNALO

http://hypertrader.investireoggi.it/per-una-volta-un-ospite-benetazzo-1116.html

Per una volta un ospite: Benetazzo.

08 Jan

Posted by Ing. Alex Bertolino as Sopravvivenza
uesta domanda. Adesso si riesce a percepire addirittura la volontà (quasi politica) a finanziare per il 100 % solo i più morti di fame (extracomunitari senza denaro in tasca, precari a singhiozzo, ragazze madri in aspettativa) perchè solo a loro si possono proporre le condizioni di indebitamento fuori dalla media di mercato (e quindi più remunerative per la banca che le concede). Eh sì, perchè vi è una sostanziosa differenza tra un mutuo erogato all’EURIBOR + 2 punti di spread ed uno erogato con appena mezzo punto di ricarico ! Di questi mutui e del loro periodico rimborso le banche non si preoccupano più di tanto, in quanto non appena hanno incassato finanziariamente le prime sei rate, questi fenomenali banchieri prendono il mutuo, lo cartolarizzano e lo piazzano sul mercato del risparmio gestito !

Addirittura esistono casi sempre più frequenti in cui l’importo del mutuo è calcolato sommando il costo dell’immobile con gli oneri di rogito e le prime sei rate del mutuo stesso ! Della serie: oltre al prestito, ti anticipo anche le prime sei rate, in questo modo sono sicuro che potrò cartolarizzare il mutuo senza grane o lungaggini in quanto il mutuo risulterà essere intestato ad un buon pagatore !
Sempre parlando di farlocchi, è doveroso sottolineare di quanto siano sempre più spesso gonfiate le perizie degli immobili oggetto di compravendita, le quali devono rappresentare un valore di mercato significativamente congruo per giustificare in taluni casi interventi addirittura superiori al 100 %. La fantasia a questo punto diventa il vero unico limite, infatti mi sono stati rappresentati comportamenti molto discutibili da parte di qualche circuito di franchising immobiliare che riesce misteriosamente a far lievitare persino l’imponibile della dichiarazione dei redditi del richiedente il mutuo, pur di far deliberare il finanziamento nel pieno rispetto del rapporto di congruità tra il peso della rata ed il reddito mensile effettivamente percepito.

Per questo motivo il crash che colpirà le principali economie sarà devastante, forse con un potere di detonazione addirittura superiore al passato 1929, in quanto grazie all’operato farlocco del sistema bancario adesso abbiamo fondi di investimento e fondi pensione che hanno nella loro pancia tutti questi mutui farlocchi destinati ad essere impagati nel lungo termine con una garanzia immobiliare legata al valore di presumibile realizzo pesantemente contraffatta. In buona sostanza sono a rischio proprio investimenti che dovrebbero garantire il capitale protetto, ma per ovvie ragioni di architettura finanziaria non possono più esserlo. Ecco perchè la scorsa estate abbiamo visto fondi monetari perdere il 4 % in una settimana, rendimenti assolutamente incompatibili dal punti di vista tecnico, in quanto un fondo di liquidità non può per definizione essere soggetto ad una contrazione di valore di tale entità. Se però alcuni fondi immobiliari nati dalla cartolarizzazione forzata di mutui ad intervento integrale vengono spacciati per fondi monetari, grazie alla compiacenza delle agenzie di rating, allora tutto diventa possibile. Anche una sommossa popolare od un colpo di stato.

Eugenio Benetazzo
 

tontolina

Forumer storico
23 febbraio 2008

Una circolare rende operativo il decreto 80 del 1992 sul fondo di tutela della posizione

Pensioni integrative garantite Inps


Se l'azienda fallisce il Tfr e i contributi pagati dall'istituto

Pensioni integrative garantite dall'Inps. Sarà l'istituto previdenziale, infatti, a rifondere le somme ai fondi pensione che non siano state versate dal datore di lavoro colpito da fallimento o assoggettato ad altra procedura concorsuale, e che avrebbe dovuto pagare a titolo di contribuzione e/o di tfr per la previdenza complementare dei lavoratori dipendenti. Con circolare n. 23, l'Inps rende operativo il dlgs n. 80/1992 in materia di fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare.

Fondo di garanzia.
Il dlgs n. 80/1992, recependo la direttiva 80/987/Ce del 1980, ha istituito presso l'Inps un apposito «fondo di garanzia» contro il rischio derivante dall'omesso o insufficiente versamento, da parte del datore di lavoro insolvente, dei contributi alle forme di previdenza complementare. Quale prezzo di tale garanzia, le imprese pagano un contributo all'Inps (pari al 10%) sulle somme destinate alla previdenza integrativa.

Chi è tutelato.
Il fondo di garanzia (ossia l'Inps) tutela i lavoratori contro l'eventualità che il datore di lavoro non ottemperi al versamento delle contribuzioni ai fondi pensione. La circolare precisa che la garanzia riguarda i lavoratori subordinati che, all'atto della presentazione della domanda, risultino iscritti a una delle forme pensionistiche complementari, collettive individuali, iscritte all'albo Covip oppure a una forma pensionistica complementare individuale (praticamente tutti i fondi pensione: chiusi, aperti e pip). In caso di morte del lavoratore prima del diritto alla pensione integrativa, la domanda può essere presentata esclusivamente dai soggetti aventi titolo, nel sistema pensionistico obbligatorio (Inps), alla pensione di reversibilità e a condizione che gli stessi (soggetti) siano stati indicati quali beneficiari nel contratto di adesione al fondo pensione. In caso di morte di un soggetto (ex lavoratore) già titolare di pensione integrativa, la domanda può essere presentata esclusivamente dai soggetti aventi titolo, nel sistema pensionistico pubblico obbligatorio alla pensione di reversibilità e a condizione che: a) il fondo pensione preveda, in caso di morte del beneficiario, la restituzione del montante residuo o l'erogazione di rendita ai superstiti (cosa non prevista ordinariamente); b) tali soggetti siano gli effettivi beneficiari delle prestazioni. La tutela opera nel senso che sarà l'Inps a riversare nei fondi pensione le somme non versate dal datore di lavoro; in nessun caso è prevista la corresponsione delle stesse direttamente al lavoratore.

Quale garanzia. Il fondo di garanzia opera per la copertura «delle contribuzioni e somme versate o accantonate alla previdenza complementare». Dato questo riferimento generico l'Inps ritiene che il fondo garantisca:

· il contributo del datore di lavoro;

· il contributo del lavoratore che il datore di lavoro abbia trattenuto in busta paga ma non versato effettivamente al fondo pensione;

· la quota di tfr destinata al fondo pensione che il datore di lavoro abbia trattenuto e non versato.

Quando opera la garanzia. L'intervento del fondo di garanzia, spiega l'Inps, è previsto per le seguenti procedure concorsuali: fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa ed amministrazione straordinaria. Inoltre, qualora il datore di lavoro non sia assoggettabile a procedura concorsuale, il fondo potrà intervenire previo esperimento da parte del lavoratore di una procedura esecutiva individuale a seguito della quale il credito del lavoratore per i contributi omessi sia rimasto in tutto o in parte insoddisfatto.

Il lavoratore (o erede) è tenuto a presentare domanda per l'intervento del fondo di garanzia alla sede Inps competente.
 

tontolina

Forumer storico
in Argentina ha innescato la retromarcia


CRISI MUTUI: ARGENTINA, STOP...' DELLE 14:24
(ANSA) - BUENOS AIRES, 21 OTT - Il pm federale argentino
Guillermo Marijuan ha denunciato oggi una decina di Fondi
pensionistici privati (Afjp) che nelle ultime ore avrebbero
venduto titoli in loro possesso sulla scia delle indiscrezioni
secondo cui lo Stato si accingeva a rilanciare il settore
previdenziale pubblico. Lo riferiscono le agenzie di stampa
argentine.
Secondo Marijuan le Afjp avrebbero cosi' violato l'art. 174
del codice penale che stabilisce pene da da 2 a 6 anni di
carcere per chi realizza frodi a danno della pubblica
amministrazione.

Il governo annuncera' in effetti oggi l'invio al Parlamento
di un progetto di legge che sostanzialmente mette fine in
Argentina all'esperienza dei fondi pensionistici privati ed il
ritorno obbligatorio alla previdenza sociale pubblica
.(ANSA).


ARGENTINA:STOP FONDI PENSIONE PRIVATI,SCONTRO GOVERNO-BANCHE

(ANSA) - BUENOS AIRES, 22 OTT - ''Ci saranno molte pressioni,
perche' sono pochi gli interessi ma molti gli utili'', ha
assicurato oggi il presidente Cristina Fernandez de Kirchner
nell'annunciare l'invio al Parlamento di un progetto di legge
che nazionalizza il sistema dei fondi pensione privati, mentre
la borsa ha registrato un crollo del 10,99% ed i titoli in pesos
una storica caduta generalizzata.
''Si tratta di una misura strutturale, come strutturale e'
stata quella del 1994, quando, nell'ambito del liberismo, la
ritirata dello Stato e' stata assoluta e totale'', ha anche
sottolineato il presidente, in un discorso pronunciato nella
sede dell'Anses, l'organismo che gestisce il sistema
pensionistico statale, attorniata da ministri e governatori.
Cristina Fernandez ha anche definito ''una politica del
saccheggio'' la riforma previdenziale adottata dall'allora
presidente Carlos Menem, che introdusse appunto i fondi di
pensione privati (Afjp).
Il progetto di legge che il presidente inviera' gia' questa
sera al Parlamento, oltre a prevedere la loro eliminazione,
stabilisce che i fondi da essi accumulati - circa 30 miliardi di
dollari - vengano trasferiti allo Stato.
Contro questa misura, vi e' stata oggi in Borsa un'ondata di
vendite senza precedenti. Particolarmente crollate le azioni dei
gruppi che gestiscono le Afjp: Banco Frances -20,98%, Transener
- 16,31% e Banco Macro -15,26%.
La nuova radicale riforma sara' dibattuta in Parlamento a
partire dalla prossima settimana. Sia nella Camera dei deputati
che nel Senato il governo ha la maggioranza, ma l'opposizione ha
gia' annunciato un durissimo confronto per impedire la sua
approvazione. (ANSA).
 

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