Claire
ἰοίην
Sbagliato il paragone con l'aborto.
La ratio della 194 è stata CON LIMITI privilegiare (per 90 giorni) la vita e la salute di un individuo già autonomo e la cui vita è già giuridicamente formata e rilevante rispetto a quella di un individuo in stato embrionale, facendo, però , in modo, che la scelta dell'aborto non fosse l'obiettivo da perseguire.
In parte ha avuto successo, così come in tutti i paesi in cui l'aborto è stato depenalizzato (sempre con limiti)
E non ci sono state ripercussioni negative sulle donne.
La tutela, il focus,non era e non è l'esercizio di una libertà o di un diritto: NON esiste un diritto all'aborto. Esiste una depenalizzazione parziale (in termini di motivi e di tempo) di una pratica stigmatizzata ancora e che la legge si impegna a limitare, scoraggiare, finanche eliminare, perché comunque, giudicata negativa.
Depenalizzazione realizzata per prevenire una seconda morte (quella della mamma) e/o un danno permanente o meno alla sua salute.
La legalizzazione dei bordelli cosa persegue? Salute? Tutela? Sicurezza? Tasse? Decoro? Prevede misure perché i bordelli non esistano più o siano residuali? fa un bilanciamento tra due beni da tutelare di uguale valore ma in potenziale contrasto l'uno con l'altro? (La vita di mamma e bambino, poste sullo stesso piano come valori, ma che si sceglie di tutelare privilegiando nei primi 90 giorni di gravidanza quella della mamma, dopo quella del feto). Ha obiettivi "alti" di eliminazione di qualcosa che viene giudicato negativo?
Esistono paesi che hanno centrato l'obiettivo?
No.
I rischi che non si tuteli nulla e che si fallisca sono tanti e li si vedono, come ho documentato, in tutti gli Stati "regolamentisti".
Sono più i vantaggi per papponi e sfruttatori che per le donne (o gli uomini) prostituite.
Ci fossero EVIDENZE e pratiche che ci dicono che nei Paesi in cui i bordelli sono legalizzati, la tratta è in calo e le prostitite sono LIBERE e felici, un tentativo varrebbe la pena di farlo. Ma i dati ci dicono altro. Ci dicono che resta sempre altissimo il numero di ragazze trafficate, che non è raggiunto nemmeno l'obiettivo di tutelarne la salute, che le ragazze dei bordelli sono in altissimo numero straniere, povere, con precedenti di abusi e di consumo di droga.
Il rischio che ci guadagni la malavita c'è. Tangibile e altissimo.
Non così per l'IVG
La ratio della 194 è stata CON LIMITI privilegiare (per 90 giorni) la vita e la salute di un individuo già autonomo e la cui vita è già giuridicamente formata e rilevante rispetto a quella di un individuo in stato embrionale, facendo, però , in modo, che la scelta dell'aborto non fosse l'obiettivo da perseguire.
In parte ha avuto successo, così come in tutti i paesi in cui l'aborto è stato depenalizzato (sempre con limiti)
E non ci sono state ripercussioni negative sulle donne.
La tutela, il focus,non era e non è l'esercizio di una libertà o di un diritto: NON esiste un diritto all'aborto. Esiste una depenalizzazione parziale (in termini di motivi e di tempo) di una pratica stigmatizzata ancora e che la legge si impegna a limitare, scoraggiare, finanche eliminare, perché comunque, giudicata negativa.
Depenalizzazione realizzata per prevenire una seconda morte (quella della mamma) e/o un danno permanente o meno alla sua salute.
La legalizzazione dei bordelli cosa persegue? Salute? Tutela? Sicurezza? Tasse? Decoro? Prevede misure perché i bordelli non esistano più o siano residuali? fa un bilanciamento tra due beni da tutelare di uguale valore ma in potenziale contrasto l'uno con l'altro? (La vita di mamma e bambino, poste sullo stesso piano come valori, ma che si sceglie di tutelare privilegiando nei primi 90 giorni di gravidanza quella della mamma, dopo quella del feto). Ha obiettivi "alti" di eliminazione di qualcosa che viene giudicato negativo?
Esistono paesi che hanno centrato l'obiettivo?
No.
I rischi che non si tuteli nulla e che si fallisca sono tanti e li si vedono, come ho documentato, in tutti gli Stati "regolamentisti".
Sono più i vantaggi per papponi e sfruttatori che per le donne (o gli uomini) prostituite.
Ci fossero EVIDENZE e pratiche che ci dicono che nei Paesi in cui i bordelli sono legalizzati, la tratta è in calo e le prostitite sono LIBERE e felici, un tentativo varrebbe la pena di farlo. Ma i dati ci dicono altro. Ci dicono che resta sempre altissimo il numero di ragazze trafficate, che non è raggiunto nemmeno l'obiettivo di tutelarne la salute, che le ragazze dei bordelli sono in altissimo numero straniere, povere, con precedenti di abusi e di consumo di droga.
Il rischio che ci guadagni la malavita c'è. Tangibile e altissimo.
Non così per l'IVG
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