Riapertura bordelli (1 Viewer)

Riapertura Bordelli

  • Si

    Votes: 57 79,2%
  • No

    Votes: 15 20,8%

  • Total voters
    72

lupoalberto66

Forumer storico
15 gennaio 201822:29
Lega, Salvini: "Riaprire subito le case chiuse, come accade nei Paesi civili"
.... Caro Salvini... va bene la riapertura... siamo d'accordo al 79,1%

.... ma i prezzi ? sarebbe opportuno dare a tutti la possibilità di usufruire .....non solo ai soliti ricconi
;)


Questo è essere progressisti, perdinci :pollicione:

Finalmente qualcosa di sinistra:-o(semicit)

Dài estrapoliamo tuttinsieme le migliori proposte per aiutare l' accesso a queste nuove meravigliose esperienze di vita e di rapporto di coppia :V:-D

comincio con un mio contributo (piccolo, ché qui vedo girare esperti di ben altro spessore):eeh:

Innanzi tutto ogni singolo bordello dovrebbe essere dotato della figura del markètting manager con una certa autonomia (anche finanziaria) nelle decisioni di gestione del brand e valorizzazione del servizio, quindi in grado ad esempio di fare iniziative promozionali tipo "due pompelmi al prezzo di uno":sbava:; "all you can fuck" con tariffa a prezzo fisso fino a quando non ti sfondi di viagra e finisci in rianimazione; oppure, che so, "tariffa sconto cialis" comprensiva di pastiglietta a prezzo di stralcio se proprio non ti si drizza; ancora, boh, iniziative di fidelizzazione con premi di vario genere, non so, la collezione completa di Rocco:winner:, convenzioni con catene di sexy shops per acquisti scontati (sbav); offerte promozionali direttamente sul prodotto :-o:-o:-o come "la settimana della nigeriana", "fresche dall' Ucraina", "sveltina in Indocina", "le belle valchirie profumate e scontate"...:sbava::sbava:

Ecco, diciamo che a questo livello sta alle capacità del manager il saper valorizzare il materiale umano :-o:-o del proprio casino e guidarne il successo, garantendosi quindi interessanti opportunità di carriera ed eventualmente premi produzione :winner:, come deve essere in una sana economia di mercato. :-o Basta con quei termini così poco eleganti come "pappone" e "magnaccia", che ormai appartengono al passato :melo:



Però, come detto, bisogna anche garantire un equo "diritto al bordello":V


Mia proposta: dotare ogni singolo cittadino (anzi, direi residente da 2 anni così diamo benzina al moltiplicatore) con pulsioni sessuali di base (quindi tutti a parte quelli con un piede nella fossa) di una semplice tessera tipo la fìdaty dell' Esselunga coi punti fragola (che diventano i punti gnocca), alla quale una società specializzata in comunicazione persuasiva provvederà ad attribuire adeguato nome evocativo, tipo ad es "carta della gioia" (più in stile Papy) oppure "la buona carta" (più in stile Frottolo).;
Quando arrivi a un tot, trombata gratis :winner::ola::clapclap:(consigliabile) oppure li puoi devolvere al Pane Quotidiano (chissenefotte :-oma un'alternativa va messa per forza altrimenti i moralisti ci rompono le palle:-o).
Vabbè, ovviamente ci sarebbe un criterio di calcolo dei punti in funzione delle caratteristiche d' uso: cioè dell' utilizzo del servizio in termini quantitativi e qualitativi (dal minimalismo di una banale fellatio alla sofisticazione di una ciulata sadomaso coi pesi attaccati alle gonadi coi ganci di ferro e kiappe ustionate da un ferro da stiro bollente ce ne corre, perciò ne deriva una diversa ponderazione nell' attribuzione dei punti). Ma lasciamo correre i tecnicismi.

Ma la vera novità sarebbe la possibilità di vedersi finanziati punti omaggio da parte dello Stato sulla base di parametri da definire, per es l' ISEE (a condizione che sia una cosa seria e non la solita fregatura che vedi i soldi se stai sotto i 900 euro all' anno) e/o altro (composizione del nucleo familiare, età, livelli di testosterone, comprovata esperienza di incallito puttanier:censored: nella frequentazione di mercenarie del sesso per scambio di piacevolezze con denaro):-o.

Funzionale al tipo di politica economica del governo del momento la decisione sul come finanziare questa meritoria spesa sociale: in deficit oppure mediante coperture da effettuarsi con prelievi dalla fiscalità generale oppure mediante tagli di spesa??:mmmm:
Eh questo è un bel dubbio :-o:mumble:

Mah, per me un' idea sarebbe segare le pensioni di accompagnamento :-o :devil:
tanto quelli di pulsioni di base manco l' ombra :noo:
sarebbe un taglio perfettamente complementare all' iniziativa :clapclap: :-D
Comunque qui si può discutere, ci sono tante sacche di spesa pubblica improduttiva da aggredire (kazzo servono i pompieri, per dire :mmmm:me lo domando sempre :-o)





Oggi l' importante era stabilire il principio della sacralità della trombata a pagamento libera da odiose barriere di censo.:eeh:

Mai più bordelli come patrimonio esclusivo dei ricconi.:cin:

Wiwa la patonza a pagamento per tutti :band:
:ola::ola:





















cettolaqualunque.jpg
 

f4f

翠鸟科
io ripugno il reato, quindi pongo l'accento su quello.



Vero :up:
Il sesso, parlando di stupro e anche di prostituzione è incidentale.

Lo stupro è un atto di potere. Un modo per piegare la persona sottomessa al massimo. Imponendo la conquista. Fisicamente proprio, con l'assedio dato al corpo della persona stuprata e il marchio del proprio seme (nel caso dello stupro etnico). Conquistata e posseduta in tutti i sensi.
Non è un modo di agire o di esprimere la propria sessualità.

Anche nella prostituzione spesso c'è un "gioco" di potere. Col denaro compro la possibilità di usare il corpo dell'altra persona secondo le mie voglie. In caso di prostituzione assai consapevole c'è il potere agito dalla persona che si prostituisce del sapere di avere quanto l'altra desidera e di sfruttarlo a suo vantaggio.
Se poi si tratta di prostituzione imposta, altro che sesso! Ancora una volta, potere e sottomissione.

Potere. Non sesso.
Il sesso è libero e consenziente.
Altrimenti non si chiama "sesso".

Quindi non si parla di sesso ma di potere.
E mi rincresce doverlo specificare.

dunquedunque
caro Lupone, devi emendarti: il sesso non c'entra
 

f4f

翠鸟科
sesso
sès·so/
sostantivo maschile
  1. 1.
    Il complesso dei caratteri anatomici e fisiologici che, negli organismi a riproduzione sessuale, contraddistinguono i maschi e le femmine della stessa specie.
    "s. maschile"
  2. Gli organi genitali, sia maschili che femminili.



Il rapporto sessuale (amplesso o coito) è un'attività fra due o più individui dalla quale può insorgere, se di tipo eterosessuale, la riproduzione d'essi o d'alcuni d'essi se il rapporto è tra più di due esseri. La sessualità e i rapporti sessuali sono considerati elementi sostanziali dell'essere umano poiché, oltre alla riproduzione, coinvolgono gli aspetti ontogenetici dell'essere umano.

A partire dal 1905 Freud pubblicò varie opere in cui la sessualità viene posta al centro dell'attenzione relativamente all'influenza che essa può avere sull'insorgenza di alcuni disturbi mentali e le loro manifestazioni polimorfe. La teoria freudiana sull'origine delle nevrosi fu rivoluzionaria per l'epoca, e per questo anche notevolmente avversata, ma costituì una innovativa concezione della sessualità quale elemento preminente e fortemente condizionante la vita degli individui fin dalle prime fasi di vita.




ci sarà da riscrivere un sacco di pagine nel web, visto che qui nel forum alcuni hanno preso a imporre la loro ideologia al di sopra del dizionario e, perchè no, della psicologia, oltre al common sense
 

lupoalberto66

Forumer storico
dunquedunque
caro Lupone, devi emendarti: il sesso non c'entra


Mah, dunque:mmmm: per fugare equivoci, il post che ho scritto voleva, nelle intenzioni, essere caustico, diciamo burlarsi (nello - in teoria - spirito di questo forum) di quello di Fernando's, che ho trovato, come dire, quanto meno discutibile nel proposito di aiutare addirittura la diffusione della prostituzione attraverso politiche di prezzi calmierati (poi magari pure la sua era una battuta, non so)
Rileggendomi, devo ammettere che fa abbastanza cag:censored: non è venuto benissimo:fiu: in quanto può essere interpretato in maniera ambivalente e in alcune parti in effetti appare equivoco.

Volendo (ma solo per un attimo:D) parlare seriamente e in modo pacato dell' argomento, da parte mia continuo a pensare che una qualche forma di regolamentazione sia purtroppo più utile sia dello status quo che del divieto tout court, ma solo per semplice calcolo: nel primo caso perchè il più sgangherato dei controlli è comunque preferibile a nessun controllo, nel secondo perchè l' esperienza di ogni forma di proibizionismo ha portato sempre disgrazie peggiori di quelle che si prefiggeva di eliminare.

Ciò premesso, apprezzo (e ringrazio) la Claire sia per la caparbietà con la quale porta avanti le sue idee che per le argomentazioni con cui le sostiene. Che non condivido in toto, ma che contengono molte verità e mettono a nudo un bel po' di ipocrisie a paravento di un certo pragmatismo di comodo con il quale la questione viene liquidata come scontata nella sua soluzione.

Il post che hai citato, ad es., è (per mio conto) in grande parte condivisibile, anche (a mio avviso) se non si può utilizzare solo quel tipo di argomentazione a sostegno della tesi "proibizionista", dato che nella compravendita di sesso esiste pure quella libera e consenziente tra un acquirente innocuo e una venditrice che sceglie senza costrizioni la sua professione.
E' però anche intellettualmente onesto ammettere che questa non sia affatto la prassi comune. Anzi. I processi psicopatologici e le pulsioni descritte nel post sono, in una scala di graduazioni che va da tenue a infinito, la molla di una alta % della domanda di sesso a pagamento.
Una parte della quale rappresenta quindi un po' la cartina di tornasole di una maniera deviata di rapportarsi all' altro sesso, con l' aggravante della disparità delle forze in campo.
Nessun bordello regolamentato risolve purtroppo questo problema.

Insomma la soluzione non è scontata, comunque non se ne esce senza avallare una qualche grave forma di ingiustizia da un lato oppure negare un principio di libertà dall' altro.
Come detto, per me non c'è molta altra scelta che accettare un inevitabile compromesso. Ma obtorto collo, sapendo cioè in partenza di salvaguardare un princìpio ma anche di risolvere ben poco in merito alla condizione delle donne nella prostituzione.

Anche l' esistenza di un grosso problema educativo, con riguardo a quali modelli una società ritenga opportuno conformarsi, è un aspetto che la Claire ha messo in evidenza e gliene va reso merito.
Senza per questo essere invaghiti del concetto di Stato Etico, a dispetto delle idee che ogni tanto mi vedo attribuite (conosco a sufficienza il passato da sapere che le peggio schifezze sono state perpetrate in nome di una qualche Morale).
Ma nemmeno assorbire la precettistica elementare di un consesso di lobotomizzati che guardano a ogni umana attività come a un mercato delle vacche.

Insomma è un gran casino :d::rolleyes:
ma se non altro ho rimesso in discussione qualche certezza, che non è un male :)
 

f4f

翠鸟科
Mah, dunque:mmmm: per fugare equivoci, il post che ho scritto voleva, nelle intenzioni, essere caustico, diciamo burlarsi (nello - in teoria - spirito di questo forum) di quello di Fernando's, che ho trovato, come dire, quanto meno discutibile nel proposito di aiutare addirittura la diffusione della prostituzione attraverso politiche di prezzi calmierati (poi magari pure la sua era una battuta, non so)
Rileggendomi, devo ammettere che fa abbastanza cag:censored: non è venuto benissimo:fiu: in quanto può essere interpretato in maniera ambivalente e in alcune parti in effetti appare equivoco.

Volendo (ma solo per un attimo:D) parlare seriamente e in modo pacato dell' argomento, da parte mia continuo a pensare che una qualche forma di regolamentazione sia purtroppo più utile sia dello status quo che del divieto tout court, ma solo per semplice calcolo: nel primo caso perchè il più sgangherato dei controlli è comunque preferibile a nessun controllo, nel secondo perchè l' esperienza di ogni forma di proibizionismo ha portato sempre disgrazie peggiori di quelle che si prefiggeva di eliminare.

Ciò premesso, apprezzo (e ringrazio) la Claire sia per la caparbietà con la quale porta avanti le sue idee che per le argomentazioni con cui le sostiene. Che non condivido in toto, ma che contengono molte verità e mettono a nudo un bel po' di ipocrisie a paravento di un certo pragmatismo di comodo con il quale la questione viene liquidata come scontata nella sua soluzione.

Il post che hai citato, ad es., è (per mio conto) in grande parte condivisibile, anche (a mio avviso) se non si può utilizzare solo quel tipo di argomentazione a sostegno della tesi "proibizionista", dato che nella compravendita di sesso esiste pure quella libera e consenziente tra un acquirente innocuo e una venditrice che sceglie senza costrizioni la sua professione.
E' però anche intellettualmente onesto ammettere che questa non sia affatto la prassi comune. Anzi. I processi psicopatologici e le pulsioni descritte nel post sono, in una scala di graduazioni che va da tenue a infinito, la molla di una alta % della domanda di sesso a pagamento.
Una parte della quale rappresenta quindi un po' la cartina di tornasole di una maniera deviata di rapportarsi all' altro sesso, con l' aggravante della disparità delle forze in campo.
Nessun bordello regolamentato risolve purtroppo questo problema.

Insomma la soluzione non è scontata, comunque non se ne esce senza avallare una qualche grave forma di ingiustizia da un lato oppure negare un principio di libertà dall' altro.
Come detto, per me non c'è molta altra scelta che accettare un inevitabile compromesso. Ma obtorto collo, sapendo cioè in partenza di salvaguardare un princìpio ma anche di risolvere ben poco in merito alla condizione delle donne nella prostituzione.

Anche l' esistenza di un grosso problema educativo, con riguardo a quali modelli una società ritenga opportuno conformarsi, è un aspetto che la Claire ha messo in evidenza e gliene va reso merito.
Senza per questo essere invaghiti del concetto di Stato Etico, a dispetto delle idee che ogni tanto mi vedo attribuite (conosco a sufficienza il passato da sapere che le peggio schifezze sono state perpetrate in nome di una qualche Morale).
Ma nemmeno assorbire la precettistica elementare di un consesso di lobotomizzati che guardano a ogni umana attività come a un mercato delle vacche.

Insomma è un gran casino :d::rolleyes:
ma se non altro ho rimesso in discussione qualche certezza, che non è un male :)


non è mai un male mettere in dubbio le certezze
ed è fonte di miglioramento leggere opinioni diverse dalle proprie perchè ci si arricchisce aprendo gli orizzonti mentali,
orizzonti che devono stare aperti e che talvolta invece si chiudono: ed un segnale della chiusura mentale è quando invece che scrivere di argomenti si scrive di persone, specialmente delle persone con cui si discute , specialmente traendo giudizi e comunque sempre quando dai giudizi si arriva alle condanne

condivido (anzi mi permetto: avevo già scritto) che la regolamentazione è più utile della situazione di anarchia attuale; sottolineo che la criminalità è parte del problema ma non è lasciando le cose come sono che la si combatte; apprezzo posizioni diverse dalle mie ma non gradisco le prese di posizioni ideologiche che non permettono un confronto civile; ritengo che il sesso sia come la comunicazione uno dei mezzi di espressione della personalità e come tale possono essere entrambi usati bene o male ma questa è la natura dell'essere umano; che non c'è dubbio che stupro e prostituzione sono un segno di malattia nel senso di distorsione di un impulso di per sè vitale (Freud ne ha scritto ad abundantiam) come non c'è dubbio che certi metodi di discussione siano stati studiati da Schopenhauer in modo tassonomico (e potrei anche dissezionarne qualcuno tratto dalle pagine precedenti, magari anche senza anestesia) .

Ma in Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi concludo:
prostituzione regolata come male necessario, causato da incapacità di alcuni (non di tutti, nè del sistema) di gestire sè stessi in modo degno di (quelli che una volta furono) Esseri Umani
nulla che io possa nemmeno comprendere come si possa fare, ma a quanto pare non si riesce a reprimerla
e dato che si deve usare non il proprio linguaggio ma quello di chi ascolta per poter essere capiti, ritengo che molti siano a favore dell'aborto più o meno per le stesse motivazioni
 
Ultima modifica:

Claire

ἰοίην
Comunque, non ho capito se si era capito... io non sono abolizionista. Auspico, certo, che tutte le donne del mondo non si prostituiscano più (perché secondo me, ci sono modi migliori per realizzarsi), ma questo non significa stabilire divieti a chi, in vera e piena libertà, decidesse di prostituirsi.

Ribadisco con convinzione che il bordello legalizzato non elimina la tratta, anzi, le esperienze concrete realizzate in diversi Paesi, raccontano tutto il contrario.
 

Saunders

Member
Comunque, non ho capito se si era capito... io non sono abolizionista. Auspico, certo, che tutte le donne del mondo non si prostituiscano più (perché secondo me, ci sono modi migliori per realizzarsi), ma questo non significa stabilire divieti a chi, in vera e piena libertà, decidesse di prostituirsi.

Ribadisco con convinzione che il bordello legalizzato non elimina la tratta, anzi, le esperienze concrete realizzate in diversi Paesi, raccontano tutto il contrario.

Chapeau! :up:
 

Users who are viewing this thread

Alto