Regione Lazio: Zingaretti e i 13 milioni spariti ei 5Stalle muti stanno! (1 Viewer)

tontolina

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L'annuncio di Davide Barillari: sono in questura, denuncio Nicola Zingaretti



"In questo momento sono in questura per presentare denuncia contro Zingaretti". Ad annunciarlo via Twitter è il consigliere regionale del Lazio Davide Barillari, ex Movimento 5 Stelle. Barillari, che oggi parteciperà alla manifestazione No Mask in programma per le 16 a Roma, alla Bocca della Verità, aveva annunciato nei giorni scorsi di non lasciare nulla di intentato pur di fare restituire alle casse regionali i 275 mila euro per i quali è finito nel mirino della Corte dei Conti per danno erariale l'assessore regionale e uomo di fiducia di Nicola Zingaretti, Alessio D'Amato, come rivelato da Il Tempo.
Barillari per il momento non ha fornito ulteriori informazioni sulla denuncia che intende depositare nei confronti del segretario del Pd e governatore della Regione Lazio.




insomma Zingatetti riesce sempre a far sparire i soldi dei contribuenti in modo penoso
 

tontolina

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Dategli un premio, magari non per la medicina. "Nicola Zingaretti aspira al Nobel per la bufala. L’ansia da prestazione che lo caratterizza su questa storia del coronavirus presenta aspetti davvero inquietanti. Ne colleziona tante, una dopo l’altra", scrive Francesco Storace sul sito 7Colli elencando i "titoli" per cui il governatore del Lazio e segretario del Pd meriterebbe il riconoscimento.

Il grande bluff dei tamponi rapidi. Così Roy de Vita smaschera la Regione Lazio
"In principio fu l’aperitivo ai Navigli, a Milano. Andò per suonare e tornò suonato. Il Covid si abbatté su di lui e lo costrinse alla quarantena. Dentro la notizia, indubbiamente", ricorda il vicedirettore de Il Tempo che continua: "Da allora decise di offrire l’esempio, ma andando sempre a sbattere al palo più vicino. Come sulla storia delle mascherine, un autentico danno alle casse della regione che nessuno paga. L’app Impuni, potremmo battezzarla. Spariscono tredici milioni di euro, si volatilizza una montagna di mascherine commissionate dalla regione Lazio, si favoleggia di un’indagine della magistratura i cui atti nessuno conosce. Esistono?

Basterebbe questo.
Ma "mica è finita, perché la corsa di Zingaretti verso il premio Nobel per la bufala si arricchisce di nuove medaglie sul curriculum. Quello scapestrato del suo assessore alla sanità, Alessio D’Amato, si inventa i test brevi, quelli che ti fanno sapere in un nanosecondo se il Covid ti ha pizzicato oppure no. Manco per idea. Orari sballati, disorganizzazione al massimo e pure errori diagnostici. Un illustre professore come Roy De Vita ha raccontato le peripezie della prole fino alla meta del tampone. Nessuno ha ancora saputo se la regione Lazio ha mandato o meno un biglietto di scuse per i disagi arrecati",
si legge nell'articolo di Storace che smaschera ZIngaretti sulla propaganda del vaccino
"Mentre in tutto il mondo se ne sperimentano diversi, Zingaretti versa cinque milioni di euro alla ricerca per lo Spallanzani e pensa di cavarsela così. Sembra una puntata di ok, il prezzo è giusto. Rimborsa un bel po’ di volontari e annuncia che ci siamo quasi". Peccato che fuori dall'Italia il lavoro sui vaccini è già in fase avanzata. "E lui, Zingaretti, si presenta al popolo a dire tenetevi pronti, ci penso io. A che serva tutto questo non lo capisce davvero nessuno. Tra qualche mese scopriremo la realtà e per l’ennesima volta l’illusionista che sta alla regione Lazio non pagherà dazio. Ci vorrebbe serietà, lasciar lavorare gli uomini di scienza senza doverci per forza mettere il timbro della politica. Che di solito è di pessimo augurio e, vista la materia, sarebbe meglio evitare. Ma Zingaretti è fatto così: la sua bella mascherina ce l’ha sempre così. È double face: per annunciare o per nascondersi. E i gonzi abboccano".
 

tontolina

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nella regione di Zingaretti spariscono i soldi e si sequestrano macchinari salvavita
della serie:" se versano soldi ai mafiosi va tutto bene poi non ci sono i denari per curare il popolo che muore"
MUORE DOPO UNA SERIE DI ERRORI ASSURDI ▷ IL RACCONTO AGGHIACCIANTE SU UNA GIOVANE MAMMA
 

tontolina

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EX FORLANINI, L’OSPEDALE DI CUI LA CAPITALE HA BISOGNO MA CHE NON SI VUOLE RIAPRIRE Era il 2015 quando la Regione Lazio dispose la chiusura dell’ex ospedale Forlanini, un tempo fiore all’occhiello della Sanità Italiana. Una struttura imponente dove degrado e abbandono l’hanno fatta da padroni per anni, nonostante le continue proteste dei cittadini. Molte erano state le richieste di riaprire la struttura per accogliere i malati Covid, ma senza alcun riscontro: la struttura ormai è troppo fatiscente e non può essere recuperata. Manca evidentemente la volontà di investire e riqualificare un luogo che potrebbe rappresentare il puntello su cui riedificare la traballante Sanità Romana.
ttps://go.byoblu.com/OspedaleForlanini

ma Zingaretti preferisce sprecare 13 milioni per le mascherine
 

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