Reddito di cittadinanza alla tedesca (1 Viewer)

tontolina

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Reddito di cittadinanza? In Germania si chiama hartz4 ed è l’anticamera dell’inferno!

 
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GERMANIA: VITA DI UN HARTZ IV...




Huffingtonpost.de nell'ambito del progetto Sanktionsfrei.de propone una serie di testimonianze dirette sulla dura vita degli Hartz IV in Germania.
Nato per dare un sostegno alle persone in stato di necessità, col tempo Hartz IV si è invece trasformato in un insieme di leggi vessatorie dove gli impiegati dei Jobcenter hanno un ampio potere discrezionale e possono revocare il sussidio in ogni momento.
Da huffingtonpost.de

Sul regime Hartz IV, molto istruttivo questo servizio della RAI: "SAI COSA SI DICE IN GERMANIA? QUANDO ENTRI NELL'HARTZ IV NON NE ESCI PIÙ...SEI COME AGLI ARRESTI DOMICILIARI".

Vivo di Hartz IV da otto anni. A volte mi sembra di essere in un carcere a cielo aperto. Ogni Euro che spendo lo devo documentare. Tutto viene controllato, verso di me c'è più diffidenza che fiducia. Se non mi presento ad un appuntamento al Jobcenter devo immediatamente fare i conti con le sanzioni. Trovo che l'intero sistema sia poco dignitoso. Le persone semplici sono vessate. Con i milionari e gli evasori fiscali lo stato è incredibilmente generoso. A me invece vengono a controllare se ho speso 5 € di troppo.
Fin da piccolo mi è stato insegnato ad impegnarmi in quello che facevo. I miei genitori mi hanno sempre fatto capire che era molto importante. Questa convinzione fino ad otto anni fa è stato il mio motto per la vita.
Ho sempre lavorato.
Poi è arrivato il giorno in cui ho dovuto tirare il freno d'emergenza. Ero vicino al burn-out. Inoltre dovevo occuparmi del mio forte mal di schiena, le cose andavano davvero male per me. Allora mi sono chiesto: che cosa vuoi davvero? Salute o denaro? Ho scelto la prima.
Per un anno, a causa delle condizioni di salute, non ho potuto lavorare. E' stato il periodo piu' duro, perché mi sentivo totalmente inutile. Poi ho iniziato un minijob come assistente alla residenza dei malati di AIDS di Monaco. Ormai lo faccio da 7 anni. Mi piace molto questo lavoro.
Il mio affitto viene pagato dal centro per l'impiego. Alla fine mi restano circa 500 € per vivere. Con questi soldi devo comprare il cibo e tutto il resto necessario. Cinema, concerti, escursioni - non me li posso proprio permettere.
Al contrario cerco di risparmiare il piu' possibile. Chiunque ha bisogno di un piccolo gruzzolo. Ad esempio il mio forno recentemente si è rotto. Spero di potermene permettere uno nuovo in un paio di mesi. Fino ad ora i soldi bastavano per vivere.
Poi ho ricevuto una lettera dal centro per l'impiego.
Il 31 di agosto mi hanno fatto sapere che il mio sussidio sarà completamente sospeso. Da oggi a domani. Senza preavviso.
E' stato un grande shock per me, perché dovevo pagare il mio affitto nel giro di pochi giorni. E non avevo soldi sul conto.
La ragione del ritiro del sussidio era un certificato mancante da parte del mio medico. Il documento doveva appunto certificare se dal punto di vista della mia salute mi sarebbe stato possibile lavorare. Poiché il mio medico era in vacanza, non avevo potuto farlo.
Tre sanzioni in una settimana
A ciò si aggiunge che ero anche malato. Avevo presentato al Jobcenter un certificato di malattia. Ma proprio nelle 2 settimane in cui ero stato malato l'ufficio di collocamento aveva organizzato 2 appuntamenti ai quali non mi ero potuto presentare.
Ho poi scoperto che il Jobcenter riconosce il classico certificato medico di malattia a discrezione dell'impiegato. L'addetto a me assegnato ha preferito non farlo. Per questo ho ricevuto 2 ulteriori sanzioni. In una settimana ho quindi ricevuto 3 sanzioni.
Ho presentato immediatamente un ricorso al Sozialgericht (Tribunale sociale). 3 settimane dopo è arrivata una boccata d'ossigeno: il Jobcenter non aveva agito correttamente ed io ho ricevuto i miei soldi indietro. Il caso tuttavia non era ancora chiuso. A novembre mi hanno comunicato che a partire da dicembre per 3 mesi avrebbero tagliato il 20% del mio sussidio.
Non mi deprime il fatto di avere meno soldi. Quello che trovo insostenibile è il modo in cui ci trattano. Sono delle vere e proprie vessazioni. Ho come l'impressione che gli impiegati del jobcenter siano esortati ad imporre delle sanzioni.
Il rapporto con i Jobcenter è cambiato
Prima non era cosi'. In passato si lavorava bene con l'ufficio di collocamento. Da circa un anno è cambiato tutto Il rapporto è diverso. A volte ho la sensazione che stiano cercando l'ago nel pagliaio. E non appena trovano qualcosa ti tagliano il sussidio.
Quello che mi ha sorpreso: nel mese di agosto avevo 2 appuntamenti, uno dietro l'altro, esattamente nel periodo in cui ero malato. Da allora non c'è piu' stato un singolo invito per un colloquio da parte del Jobcenter. Mi chiedo se non l'abbiano fatto apposta.

Poco dopo il taglio del 20% del sussidio, un conoscente mi ha parlato dell'iniziativa Sanktionsfrei. E' stata la mia salvezza. Si sono messi in contatto con me nel giro di un giorno e si sono fatti carico dell'importo che mi era stato ridotto.
L'iniziativa Sanktionsfrei mi ha dato nuovamente speranza e la convinzione che là fuori ci sono ancora persone che mi possono aiutare e che non mi considerano un cittadino di seconda classe.

Un destinatario di Hartz IV viene percepito dalla società come un essere inutile.
Siamo stigmatizzati. Ma dietro ogni uomo c'è una storia. C'è una ragione per la quale siamo diventati disoccupati. La maggior parte delle persone non riesce a capirlo.

E la cosa piu' assurda è: io non sono disoccupato - ho un lavoro. Ma con il lavoro che faccio non guadagno abbastanza per vivere. Lo stato mi considera un disoccupato, ma in realtà io non lo sono.
* Fonte: Voci dalla Germania
 

big_boom

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gli stranieri che "scappano" cercano welfare gratuito

oggi in ospedale dopo 5 mesi di mia attesa (cittadino italiano doc dal 1400) per un intervento del cacchio che all'estero avrei risolto con 50 euro e 2 giorni ...
ebbene un marocchino che non parla una parola di italiano e che probabilmente non lavora e probabilmente non ha nemmeno tanta voglia e' stato operato nello stesso reparto
Ora mi chiedo com'e' possibile che per un intervento di chirurgia generale si opera gratuitamente causando disagi e tempi lunghi di prenotazione per italiani veri e non dell'ultimo minuto?
Perche' un italiano all'estero e' obbligato a fare l'assicurazione privata e questi qui non pagano una cippa solo perche' vengono dall'africa?
fanc.. io ho sempre pagato all'estero
 

tontolina

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Reddito cittadinanza, Brera vs Travaglio: “Ultimo strascico neoliberismo”. “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”
di Gisella Ruccia | 2 ottobre 2018
Reddito cittadinanza, Brera vs Travaglio: “Ultimo strascico neoliberismo”. “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” - Il Fatto Quotidiano


Più informazioni su: Europa, Germania, La7, Lega, Marco Travaglio, Movimento 5 Stelle, Polemica, Reddito Cittadinanza
Seconda parte del vis-à-vis sul reddito di cittadinanza tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e il finanziere Guido Maria Brera, nel corso di Otto e Mezzo (La7). Travaglio ribadisce: “In tutta Europa c’è il reddito minimo, non capisco perché noi dovremmo essere i più fessi che continuano a tenersi 10 milioni di persone che non hanno un euro da spendere. Qui c’è una bomba sociale destinata a esplodere. Quando sento questi discorsi, mi chiedo: ma in quale Paese viviamo? Se non capiamo per quale motivo il 4 marzo la gente ha votato in quel modo, le persone continueranno a votare così il doppio e il triplo. Queste polemiche” – continua – “non fanno altro che ignorare la realtà sociale che c’è in Italia. In un Paese serio sarebbero tutti d’accordo su questa misura, anziché dire che il reddito di cittadinanza premia chi sta sul divano. E questo è un falso. Chi sta sul divano non prende nemmeno un euro”.
Brera replica: “Scavalco a sinistra Travaglio. Io sono assolutamente d’accordo sul dare un reddito minimo, ma quello proposto dal M5s non è un reddito di dignità. E infatti è stato fatto da Paesi come la Germania, sempre criticati dalla Lega e dal M5s, perché hanno compresso il costo del lavoro e noi siamo stati costretti a inseguirli nella competitività. Io sto dall’altra parte completamente”. E spiega: “Noi dobbiamo dare un reddito universale che dia dignità di lavoro a tutti. Voi avete fatto degli esempi tipici delle sinistre riformiste europee che poi hanno portato i populisti al governo. Quindi, stiamo andando a inseguire i tedeschi, poi però i tedeschi non ci piacciono più. Quello del M5s non è un reddito di dignità, ma un reddito in salsa neo-liberal, è l’ultimo strascico del neoliberismo che ci portiamo dietro. Non c’è nulla di dignitoso in questo reddito qui”.
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” – ribatte Travaglio – “Tutti i Paesi europei si pongono il problema di chi è in povertà e non trova lavoro e si sentono rispondere da Macron: ‘Attraversa la strada, così trovi lavoro’. E infatti Macron è partito che sembrava il padrone della Francia, adesso ha già i due terzi dei francesi che lo vorrebbero cacciare, proprio perché sta facendo politiche neoliberiste che sono quelle di Maria Antonietta di Francia: se non hanno pane, mangino brioches”.
“Sono anche le politiche della Merkel”, commenta Brera.
“Il lavoro non si inventa” – prosegue Travaglio – “Nella robotizzazione e nella globalizzazione l’idea di tornare alla piena occupazione dicendo che bisogna creare lavoro non funziona. E’ quello che ci hanno raccontato in tutti questi anni, ma non hanno creato un solo posto di lavoro buono che fosse uno e hanno riempito di soldi gli imprenditori”. “Quello a cui ti stai riferendo è il reddito universale” – osserva Brera – “E dovrebbe essere risarcitorio per tutta la tecnologia che ci ha invaso e per tutte le ore che noi passiamo sui social a fornire i nostri dati a tutte le grandi piattaforme tecnologiche. E’ il reddito universale che va applicato e lo stanno studiando. Voi invece guardate al passato, cioè alla Germania, che da un lato criticate, dall’altro vi piace tanto”.
“Ma io non guardo niente”, controbatte Travaglio.
 

ROVIGO

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Vorrei quì ricordare chi in Itaglia ci sono gl'itagliani!!(dei cruki c'è ne freghiam) perciò: restiamo in attesa che venga presentato il DdL, votato, firmato dal C.S. e vengano fatti i decreti attuativi e >>>>>
>>>ghe pensemo noi---CIO'
 

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