Racconti di viaggio: Cuba (1 Viewer)

L'ho zittito io a forza di scopaccioni !!! :p :p :p

Dì ban sò slè possibile una cosa del genere. :sad: :sad: :sad:

Se ne và a Cuba a divertirsi.............a fare il rivoluzionario......mò stai a casa a far roteare il batacchio. Donne e buoi dei paesi tuoi. :-D :-D :-D


Io che mi ero quasi innamorata di lui, pensavo anche di lasciare il lavoro di lap-dancer x andare a vivere sotto il suo cupolone. :p :p :p

Adesso mi sento come un cervo che esce dalla foresta. :sad: :sad: :sad:

Cornuta e mazziata !!! :sad: :sad: :sad:

Ah ma stasera mi sente...............andrò col primo che capità............e a me ne capitano almeno una decina a sera !!! :p :p :p

E mio caro Argitesoro.........io sarò un cervo..........ma tu stasera ti sentirai almeno uno stambecco !!! :look: :look: :look:
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
Argyy ti ha preso il blocco dello scrittore o ti sei fatto intimorire da Moiruccia ??? Daiii fai l'uomo e dacci la seconda parte :D :p :smile:
 

Josè Arcadio Buèndia

Forumer storico
E' timido...... :p

pare che la seconda parte del racconto la tenga ben nascosta sotto le lenzuola...... :p :p :p :p :p


A parte gli scherzi.......Padre Bogdan da Bucarest, pare in missione x conto di Dio, in territorio lariano, x redimere al potere di Roma i celtici incivili. :-D :-D
 

Argema

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Mi scuso .. dovevo scrivere la seconda parte questa settimana ma son qui in un posto tetro e buio chiamato centro distruzione (.. eh si, avete sentito bene .. distruzione! :sse:) di Novedrauschwitz :D a studiare cose incomprensibili :sad: e senza un pc. Ho dovuto picchiare un custode per rubargli un portatile (eh si, in IBM anche i custodi sono informatizzati :D) .. ma questo qui ha la testa molto dura e si sta per risvegliare .. gulp :confused:

Un saluto a tutti, mi faccio vivo appena posso :):):).. ora scappo .. e scappo non è licenza poetica :ghh:
 

Argema

Administrator
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Racconti di viaggio 2: La Habana, un pò di sigari e di mojito

Racconti di viaggio: Cuba, la prima sera.

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Caldo afoso. Un caldo da far sudare un masai.
Al soffitto un inutile ventilatore, i vetri alle finestre non ci sono, solo le persiane.
Però alla parete c'è un vecchio condizionatore russo. Ha le scritte in cirillico e quando lo si accende fa un rumore assordante. Ma funziona e, infilati nelle orecchie un paio di cottonfioc che sembro un marziano con le antenne, posiziono l'interruttore su quello che dalle figure (che il cirillico non lo padroneggio ancora :rolleyes: ) intuisco sia "freddo".
zzzzzzzzzz
zzzzzzzzzz
La mattina presto l'aria si riempie di rumori di camion e puzza di gasolio incombusto.
Sono pigro di natura ma stavolta mi sveglio presto volentieri, complice anche il fuso orario che in Italia indicherebbe l'una passata.
C'è qualcosa nell'aria di diverso, qualcosa che non so spiegare. Cuba.
Esco sul balcone. Siamo in un quartiere tranquillo, fatto di case costruite negli anni 40 e 50, prima della rivoluzione, che si affacciano su stradine piene di verde.
Le guardo meglio ed allora mi accorgo delle crepe, della ruggine, del degrado che intacca lo splendore di un tempo.
Mi danno una strana sensazione, di qualcosa che non va.
Ma subito il mio sguardo si posa su ua bella cubana che passa sotto il mio balcone. Hmmm, passo felpato e sguardo di velluto. Ed allora lo sguardo interrogativo di poco prima si trasforma in un sorriso inebetito da vero servo della gleba.
Maledetti ormoni. :p
Si fa colazione e ci si prepara ad andare.
Il nostro vestiario è estremamante originale: maglietta con le scritte, pantaloncini corti e scarpe da ginnastica. Ed a tracolla la fiammante telecamera digitale comprata la mattina prima di partire alla modica cifra di 860 Euro.
E chi mai si sognerebbe di dire che siamo turisti? :D

Usciamo.
Emozione, quell'emozione che senti nello stomaco.
E' tutto nuovo; le case, le persone, le piante.
Chiediamo ad un ragazzo che sembra uno studente come arrivare in centro e lui dopo averci chiesto se siamo italiani comincia a parlare con discreta padronanza la nostra lingua.
Uno studente di lingue :). E' gentilissimo e ci indica come arrivare alla Habana storica o sul Malecon, il famoso lungomare.

Passeggiamo rapiti dalle novità, con gli occhi mobili e curiosi. Dopo una ventina di metri arriviamo ad un piccolo parco in cui notiamo degli alberi di ficus dal tronco gigantesco e poco più in là c'è un piccolo mercato di verdure e frutta.
Ci sono le banane. E c'è l'ananas, la frutabomba, la papaya, le patate americane, degli aranci dalla buccia verdastra e persino il cocomero.
La vista delle bananine mi spinge subito a pensieri di spesa proletaria all'interno dei vasti bananeti di cui, nella mia mente, Cuba deve essere piena.
Di fronte al mercatino c'è un negozio malandato. Sugli scaffali di legno annerito non c'è quasi niente. Il commesso, sulla quarantina, parla con due anziane signore ma sembrano più chiacchiere per passare il tempo che la classica domanda "cosa le do signora?".
Ci incamminiamo verso una strada più trafficata. Bianchi, mulatti, neri, in tutte le sfumature si mescolano per le strade affollate.
Dopo poco ci imbattiamo in un gruppo di studenti. Sono tutti in uniforme. Le ragazze indossano camicette bianche e dei gonnellini corti avana che lasciano scoperte le gambe. :eek:
Mi sento un pò in imbarazzo, avranno al massimo 14 anni. La mia ragazza si lascia sfuggire una smorfia e borbotta "cominciano presto ad essere donne qui".
Sulle strade macchine di tutti i tipi, a volte stracariche di persone, soprattutto quelle vecchie.
Arriviamo a contare sino a 6 persone per macchina. Niente cinture e poco dopo noto che in moto nessuno porta il casco.
"Avranno la testa dura" dico tra me e me. :lol:
E dalle radio .. musica cubana.
El Rrritttmooooo della salsa. :):):)

continua qui http://www.investireoggi.it/forum/showpost.php?p=47463&postcount=20
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
Re: Racconti di viaggio 2: La Habana, un pò di sigari e di m

Argema ha scritto:
Le ragazze indossano camicette bianche e dei gonnellini corti avana che lasciano scoperte le gambe.
Mi sento un pò in imbarazzo, avranno al massimo 14 anni. La mia ragazza si lascia sfuggire una smorfia e borbotta "cominciano presto ad essere donne qui".
continua

:D :D della serie: marcatissimo :p
 

Argema

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Seconda puntata per domani. :)

Eh si comunque, ero marcato a uomo modello Gentile su Maradona ai mondiali dell'82 :-D
 

Argema

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.......
Mentre passeggiamo capita che ci chiedano se siamo stranieri.
Cerchiamo di evitare di entrare in confidenza, preferisco stare sulle mie per i primi giorni, sino a quando non capisco come vanno le cose qui.
C'è un pò di timore, qui tutto è diverso e ci sentiamo un pò come i turisti faidatè della pubblicità.

Ad un certo punto siamo noi a chiedere una informazione ad una coppia che ci sembrava affidabile.
Sono marito e moglie e si dimostrano molto cortesi. Cominciano a spiegarci un pò di cose e sembrano intenzionati a farci da guida. La cosa non mi fa impazzire ma ormai sembra scortese dirgli di no.
Ci dicono di stare attenti a non comprare i sigari perchè spesso sono .. come dire .. "taroccati". :rolleyes:
Ed allora Manuela ha la brillante idea di chiedere "e allora dove dovremmo comprarli?".
Mi sento un pò Pinocchio che ha incontrato la volpe ed il gatto in compagnia di una amante degli animali :D
Capisco la gravità del momento e cerco di cambiare argomento. Ma la frittata è fatta. Cominciano a dirci che lei lavora in una fabrica di sigari e che le danno due scatole di sigari al mese per arrotondare il magro stipendio. Gli stipendi a Cuba sono davvero molto bassi. Si parla di 10 dollari al mese, qualche volta meno. Sembra però che la polizia guadagni di più, sino a 40.

Nel frattempo visitiamo l'Università de La Habana.
Bella e verde, piena di studenti. Da li ci incamminiamo verso il centro ma passiamo per la parte più degradata della capitale.
Le cose qui sono messe davvero male. Alcune case cadono letteralmente in pezzi, la vernice è ormai scolorita, crepe e ruggine sono la regola.
Non ci sono gatti per le strade, strano per uno come me abituato ai grassi e grossi felini della Roma antica. Solo qualche cane malandato e magro.

Arriviamo ad una via speciale, piena di murales variopinti e di strane sculture. :)
E' la via dedicata alle opere di un famoso pittore cubano.
Ci sono piccole stanze dentro alle quali vi sono oggetti dipinti, statue di legno, persino una bici di inizio 900. Alcune sono dedicate alla santeria, con i suoi strani idoli a metà strada tra l'animismo delle religioni africane e il cristianesimo con i suoi santi ed i suaoi martiri.
La mia attenzione viene attratta dalle grida di alcuni ragazzini radunatisi intorno ad una fontana. Ci avviciniamo curiosi.
"Ehi, ma c'è un coccodrillo nella fontana!". :eek:
E' piccolo, circa mezzo metro ma è pur sempre un piccolo mostro in miniatura.
Alla fine della via c'è un piccolo chiosco che vende piante medicinali. Della serie occhio malocchio prezzemolo e finocchio.
Soprattutto finocchio :D
E son tutte erbe allo stato di erba. Si, insomma, mica in bocce di vetro, tagliuzzate o tritate. Qui le piante sono allo stato di materia prima non lavorata. E' davvero originale. Sembra il laboratorio di Amelia la fattucchiera. :D
Dal numero di persone in fila per comprare quele erbe comprendo che qui sono in molti a curarsi così.

Siamo un pò stanchi ed assetati, sentiamo il bisogno di fermarci un pò.
Ci sediamo in un bar all'aperto, con musica di sottofondo che ricorda quella di Buena Vista Social Club. Su una parete ci sono appesi numerosi CD di musica cubana, la nostra guida ci dice che costano poco.
Prendiamo un mojito, il famoso drink cubano a base di rhum, zucchero di canna, limone e foglie di menta. Insomma una limonata a cui ci metti la menta, dai. :rolleyes:
E purtroppo si ricomincia a parlare di sigari. Le nostre guide ci propongono di comprarli da loro.
Io non ne ho assolutamente voglia. E poi sono contro il fumo. E poi sono contro la vendita sottobanco.
E poi .. girala come vuoi, io i sigari non li voglio. :hmm
Ma Manuela i sigari li vuole che li deve regalare. E poi il suo capo gli ha chiesto una scatola e ha detto che gliela paga. Mi stupisco a sentire quanti dei suoi amici tenevano incubato sto desiderio di sigari cubani .. e se non venivamo a Cuba che facevano? Gli venivano le voglie a forma di sigaro? :lol:

Ma i due la buttano sul commovente. Hanno due figli e lo stipendio è basso, hanno bisogno di arrotondare. Piuttosto che comprarli da un'altra parte ci chiedono di comprarli da loro, almeno gli diamo una mano.
E vabbè, decidiamo di prendere una scatola. Sono i Cicos, dei sigari piccoli e sottili, simili alle sigarette. 50 sigari a 40 dollari. Mi sembra un furto. Paghiamo i 4 mojito: 16 dollari. Uno sproposito per dell'acqua zuccherata. Litigo col barista ed anche con il gatto e la volpe. :D
Sono nervoso, conscio di essere in una situazione in cui non avrei voluto trovarmi.
Una volta fuori facciamo altri 100 metri in compagnia, sino all'inizio della Habana storica, e poi ci dividiamo.

... continua http://www.investireoggi.it/forum/showpost.php?p=47786&postcount=27

:):):)
 

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