Stare a guardare può insegnare moltissimo, ma può anche annoiare e allora mi permetto di proporre una riflessione condivisibile e
non mia, che racconta molto degli errori comunemente commessi. Rileggete due volte la filosofia dello stop loss e fatemi sapere se siete in sintonia con la mia scelta di abbandonare ENEL al suo destino.
A volte capita di fare trading, magari inconsapevolmente. Magari oggi si comprano le ENI perchè sono a “buon prezzo” senza nemmeno aver guardato il grafico dei prezzi. Non si pretende di poter avere notizie riservate sulla società o disporre di studi di settore ma almeno un’occhiata attenta ad un grafico si dovrebbe dare, nel senso che sarebbe cosa prudente e utile. Ferma restando la convinzione che ENI è un “buon titolo”, guardando il grafico dovrei accorgermi che è comunque in grado di fare forti oscillazioni in tempi anche brevi. Quanto detto per ENI vale anche per centinaia di altri “buoni titoli” sparsi per i listini mondiali.
Avendo scoperto che un titolo buono è anche un titolo che fa perdere tanto se comprato in un momento “sbagliato”, dovremmo prendere coscienza o accettare l’idea che qualunque investimento, nella sua fase iniziale ovvero prima che cominci ad andare in guadagno, deve essere gestito con un minimo di tecnica.
Qui mi limito a presentare (e ribadire) alcune modalità di gestione operativa alla portata di tutti.
Un primo passo importante per conoscere, e poi per capire, è distinguere un
trading tecnico da un
trading delle speranze, meglio noto come gioco d’azzardo: col primo si fissa la perdita massima e ci si fa un’idea abbastanza chiara di quello che si può guadagnare, col secondo ci affidiamo totalmente alla nostra emotività e mancanza di controllo razionale dei nostri comportamenti. Lo so che qualcuno sta obiettando che anche per certi giochi d’azzardo si possono predeterminare perdite massime e stimare vincite minime ma col trading tecnico si può fare altro, ad esempio stimare con indicatori matematici e fondamentali le condizioni più favorevoli per aprire una posizione. Difficile pensare che una giocata all’enalotto, al videopoker, alla roulette e su una partita di calcio quasi sempre truccata possa essere preceduta da un’analisi con attendibilità statistica.
Chi fa trading tecnico deve conoscere e accettare la regola che due, e
solo due sono i parametri che influenzano il risultato dell’operazione: i prezzi e le proprie decisioni operative.
Fra le mille regole per fare trading senza morirne, evidenziamo queste:
1.
quando una posizione comincia a guadagnare non va mai chiusa in perdita, alla peggio va chiusa in pari; chiudere in perdita qualcosa che era in guadagno è la negazione della razionalità
2. imparare a conoscere e
rispettare assolutamente lo stop loss: chiudere con una piccola perdita certa consente un suo più facile recupero ed evita di accumulare perdite più grosse e imprevedibili. Chi non mette limite alle proprie perdite non sta facendo trading e nemmeno investimento; sta facendo altro e per evitare troppe ipotesi direi che sta facendo qualcosa di indefinibile ma sicuramente qualcosa di irrazionale e poco utile per sè
3. il non utilizzo o rispetto degli stop è l’
anticamera delle grosse perdite ovvero delle perdite irrecuperabili
4. Lo stop può essere definito in base a considerazioni tecniche o in base al buon senso: la cosa più semplice è
stabilire la percentuale massima di perdita che si vuole sopportare, calcolare il prezzo a livello del quale chiudere la posizione (stop), scriverlo su un foglio (carta e matita), tenerlo in bella vista (es. sul monitor con l’adesivo) e
applicare lo stop senza esitare
5. se siete fortunati e la posizione va in buon guadagno non ci si può accontentare di chiudere alla pari; vedersi sfumare la metà di un buon guadagno sarebbe già da considerarsi come una grave perdita. Di conseguenza
se la posizione va in buon guadagno si deve sempre chiudere in buon guadagno (80%? 70%? decidete voi che cos’è un “buon guadagno” ma decidete!). Si potrebbe fare così:
- se si raggiunge il target di guadagno prefissato si chiude e basta, e se poi continua a salire amen, bisogna sapersi accontentare del pieno successo del proprio trade, e non è poco…
- se il rialzo non va diritto al target e minaccia di interrompersi (i prezzi iniziano a scendere) allora la posizione va chiusa immediatamente, anche qui bisogna accontentarsi di aver guadagnato qualcosa (invece di aver perso tutto il guadagno realizzato) e non è poco…
- chi ha tempo di seguire da vicino il proprio trade allora deve utilizzare il
trailing stop ma questo non è alla portata di tutti
Anche il target profit va scritto sul foglio dello stop loss e applicato senza esitazione. Chiudere una posizione in guadagno è sempre una cosa positiva, e se poi continua a salire con un vaffa sistemate la questione per sempre ma avrete di che consolarvi.
Se questi concetti risultassero nuovi, si prega di rileggere e chiedere eventuali chiarimenti nel blog o in Compass&More che da lunedì inizierà a pubblicare la
newsletter quindicinale Monitor con possibili trade da aprire su tutte le asset class.
Buon trading accorto a tutti.
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