QUEST'ANNO IL VISCHIO ME LO SONO FUMATO (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
:rasta::d:
magari funge da antivirale :mumble: ... in ogni caso attenua l'ansia :d:
Buona settimana a tutti :)
In attesa che questo 2021 possa dare il meglio di sè :rolleyes:... guardiamoci le ultime foto d'archivio (sempre di mio fratello) della Sardegna:): Costa Verde, Torre del Budello, Capo Malfatano, Spiaggia Piscinni, La Tuerredda e Stintino
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Val

Torniamo alla LIRA
Cosa pensano veramente i tedeschi della politica italiana, dei politici italiani e, probabilmente,
degli italiani in generale in germania, o meglio nella “Germania che conta”?

Leggetevi questo bell’articolo della Welt.
Vi proponiamo qualche estratto.

Come viene giudicata la vicenda della quasi crisi di governo italiana?

Lo spettacolo indegno, in questo caso compiuto dalla sinistra europeista,
mette in luce da un lato un’incapacità della classe politica che è evidente da decenni
e che – sia sotto il magnate dei media Silvio Berlusconi o la rispettiva opposizione –
ha ottenuto poco a parte l’arricchimento personale e la costante concentrazione dell’attenzione su se stessa.



Cosa pensa la Welt del Piano Conte per i Treni ad alta velocità al Sud ?

Allo stesso tempo, il premier Conte, un pugliese, che è sotto pressione,
non si stanca mai di sottolineare quanto del denaro affluirà al sud più povero,
dove anche la criminalità organizzata è ai blocchi di partenza per tagliare la sua fetta della gigantesca torta.
È interessante notare che Conte è entusiasta di progetti come le autostrade in Calabria e Sicilia,
che sono falliti per decenni perché la mafia, Cosa Nostra e N’drangheta monopolizzano l’industria edile locale.
Allora come stanno andando gli ambiziosi piani di Conte per il Mezzogiorno in questo momento,
quando tutto deve avvenire molto velocemente e i controlli rimangono superficiali?




Così liquidiamo due terzi del pino per utilizzare il Recovery Fund. Se volete demoliamo il terzo rimasto:

A Bruxelles, la delegazione italiana, contro l’aperta resistenza, soprattutto dai Paesi Bassi,
ha giustificato l’improvvisa necessità di denaro con il malato sistema sanitario,
di cui sono infatti probabili diverse migliaia di morti per il virus .
Dei 200 miliardi, nemmeno il dieci per cento va nella sanità e nelle cure,
che in Italia tradizionalmente vengono messe a disposizione della popolazione a titolo gratuito dal gettito fiscale.
Negli ospedali italiani, però, le cose vanno così: mancano i dispositivi,
i pazienti sono spesso curati solo nei corridoi di edifici inadeguati da infermieri mal pagati.




Così il governo riesce a dare un bel colpo anche al nostro SSN,
che è riuscito a dare un buon servizio costando una frazione di quanto costa quello tedesco (basato sulle mutue…) è sopravvissuto fino ad adesso.


Leggetevi gli altri giudizi, veramente devastanti.

Soprattutto leggetevi cosa ne pensano davvero i tedeschi, del nostro govero.

Guardate il voto a fine pagina


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Val

Torniamo alla LIRA
Nella noia della politica che non esce dell’ennesime truffa del “Rimpasto di governo” di Renzi,
Armando Siri getta un sasso nello stagno ed indica un Re Nudo: il lockdown fatto come è stato fatto ora non serve.

Esistono anche prove scientifiche che non ci si ammala, se non in percentuali minime, al ristorante.


In questo momento stiamo andando letteralmente in corto circuito.

Gli italiani vengono trattati , letteralmente, come delle bestie da chiudere in un recinto
o farle uscire a piacimento sulla base d’indicatori che poi sarebbero anche discutibili.



In un anno avremmo dovuto rendere adeguato il nostro Sistema Sanitario
per renderlo adeguato alle poche migliaia di casi che la cura del COVI-19 nella versione ospedalizzata richiede,
ma non ha fatto nulla.

MES Sanitario e Recovery Fund sono delle illusioni: se il governo avesse voluto veramente assumere delle persone
avrebbe dovuto semplicemente fare bandi e spendere e poi preoccuparsi su come coprirli, al limite con i BTP che ormai costano pochissimo, quasi nulla.

Invece il Governo non ha fatto niente di tutto questo, e preferisce tenere l’Italia in prigione,
facendo fallire aziende e mandare in depressione milioni di italiani,
continuando con una soluzione, il lockdown, che non serve a nulla.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Raggi UV per sconfiggere il covid19.

Le radiazioni ultraviolette sono un metodo comune per uccidere batteri e virus

ed i ricercatori dell’Università di Tel Aviv hanno dimostrato che il nuovo coronavirus, SARS-CoV-2,

può essere inertizzato in modo efficiente, rapido ed economico utilizzando diodi ad emissione di luce ultravioletta (UV) a frequenze specifiche.



La notizia è stata pubblicata dal Jerusalem Post che ha intervistato la professoressa Hadas Mamane,
responsabile del Programma di Ingegneria Ambientale presso la Scuola di Ingegneria Meccanica dell’Università di Tel Aviv,
che ha condotto lo studio con il professor Yoram Gerchman e il dottor Michal Mandelboim:

“Abbiamo scoperto che è abbastanza semplice inertizzare il coronavirus utilizzando lampadine a LED che irradiano luce ultravioletta”,

ha detto la ricercatrice.

Sempre secondo la specialista, le lampadine a LED UV richiederebbero meno di mezzo minuto per distruggere più del 99,9% dei coronavirus.


Un’analisi su questo tipo di ricerca è stata pubblicata all’inizio di dicembre sul “Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology”.

I LED sono disponibili in un’ampia gamma di lunghezze d’onda, note come A, B e C, ha spiegato Mamane.

UV-A ha una lunghezza d’onda compresa tra 315 nanometri (nm) e 400 nm.

UV-B, noto anche come luce a onde medie, ha una lunghezza d’onda di 280-315 nm;

UV-C ha una lunghezza d’onda di 200-280 nm.


UV-A è emessa dal sole (e da fonti artificiali come i lettini abbronzanti) ed è più debole di UV-B e C.

Ha alcuni benefici per l’uomo, come la creazione di vitamina D, ma è anche ciò che causa le scottature solari e, in alcuni casi, il cancro della pelle.

Le radiazioni UV-B e C non raggiungono mai realmente l’uomo in modo naturale
perché questi raggi sono assorbiti dallo strato di ozono della terra.

Queste lunghezze d’onda ultraviolette, che sono ciò che i ricercatori di Tel Aviv avevano in esame,
si sono rivelate particolarmente efficaci nella disinfezione utilizzando lampadine a LED UV.



“Sappiamo, a titolo di esempio, che il personale medico non ha il tempo di disinfettare manualmente, per esempio,
le tastiere dei computer e altre superfici negli ospedali, e il risultato è l’infezione e la quarantena – ha dichiarato Mamane
I sistemi di disinfezione basati sulle lampadine a LED, tuttavia, possono essere installati nel sistema di ventilazione
e nel condizionatore d’aria, ad esempio, e sterilizzare l’aria aspirata e poi emessa nella stanza”.

La ricercatrice ha poi aggiunto:

“Stiamo anche sviluppando, insieme a uno scienziato della North Western University,
un rivestimento trasparente che può essere immerso o spruzzato sulle superfici e può uccidere i virus
utilizzando LED a luce visibile che non sono pericolosi e che vengono usati ovunque, fornendo un’altra applicazione per i normali LED”.


Con la ricerca condotta dal suo team, sarebbero quindi riusciti a inertizzare il virus utilizzando lampadine a LED più economiche
e più facilmente reperibili – 285 nm contro 265 nm – che consumano poca energia e non contengono mercurio come le normali lampade UV.


Secondo la professoressa Mamane, con lo sviluppo della scienza, l’industria sarà in grado di effettuare
i necessari aggiornamenti di disinfezione di grandi superfici con l’installazione delle lampadine nei sistemi robotizzati,
o nei sistemi di condizionamento dell’aria, di aspirazione e dell’acqua.


“La nostra ricerca ha implicazioni commerciali e sociali”, ha detto Mamane,
aggiungendo che il suo team ha lavorato a lungo sui LED UV anche prima del coronavirus.

Con la comparsa del covid19, hanno quindi indirizzato le ricerche per affrontare la pandemia,
studiando l’uso dei LED per uccidere il virus utilizzando diverse frequenze.

Oltre a questi risultati, all’inizio della crisi del coronavirus il team di ricerca di Mamane aveva sviluppato un metodo israeliano,
a basso costo e non inquinante, per produrre etanolo, un disinfettante per le mani a base di alcool,
ottenuto da rifiuti vegetali, come le raccolte comunali e agricole, la paglia e le fibre residue della carta.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Nel silenzio teso dietro il quale si è arroccato Giuseppe Conte,
si nasconde in realtà una trattativa vibrante tra gli esponenti giallorossi,
con Matteo Renzi nel doppio ruolo di attore protagonista e mina vagante pronta a esplodere.

Italia Viva ha lanciato l’ultimatum al premier: entro il 7 gennaio può arrivare l’ok a un eventuale Conte-ter
se Palazzo Chigi prenderà un’iniziativa, altrimenti i ministri legati al Rottamatore
presenteranno le proprie dimissioni aprendo così una crisi dal finale tutto da scrivere.

E così, nell’ombra, sono iniziati i confronti per scongiurare il peggio, costi quel che costi.


Conte è pronto a tutto pur di scongiurare la consegna anticipata delle chiavi di Palazzo Chigi.


E così si è subito sbracciato per mostrare a Renzi segnali di ritrovata disponibilità al confronto.

Sul Recovery Fund, innanzitutto, tema particolarmente caro al suo predecessore
che vuole a tutti i costi intestarsi i meriti di aver speso i soldi in arrivo (chissà quando) dall’Europa:
la bozza del ministro Gualtieri sarà recapitata a tutte le forze di maggioranza e solo dopo sarà convocato il Consiglio dei ministri.

Ma l’Avvocato del Popolo si è detto disponibile anche all’ennesimo rimescolamento dell’esecutivo, che potrebbe assumere stavolta connotati più politici.


A Renzi, in caso di Conte-ter, spetterebbe qualche poltrona importante.


Si parla addirittura della possibilità che un esponente di Italia Viva finisca al Viminale o a gestire il capitolo delle grandi opere del Mit.

Certo, restano tante incognite.

Ma il premier sa di poter contare sulla voglia del Movimento Cinque Stelle di arrivare a fine mandato a tutti i costi:
escludendo l’ala vicina a Di Battista, gli esponenti pentastellati guardano al ritorno anticipato al voto come a un suicidio,
visto anche i sondaggi tutt’altro che confortanti in caso di elezioni.



Lo schema finale potrebbe vedere la conferma del presidente del Consiglio con al suo fianco,
nel ruolo di vicepremier, Andrea Orlando e Luigi Di Maio.

In caso, a sorpresa, dovesse arrivare addirittura un cambio al vertice,
al posto di Conte potrebbe sedere il dem Dario Franceschini, caldeggiato dallo stesso Renzi.


Scenario al quale, però, ufficialmente nessuno pensa ancora.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Quando si dice passare delle parole ai fatti…

È quanto sta facendo ogni giorno Pasquale Naccari, ristoratore fiorentino e portavoce dei Ristoratori Toscana,
il quale ha le idee molto chiare e ha deciso di non rimanere con le mani in mano.

Sulle spalle degli imprenditori e nel caso specifico degli imprenditori e lavoratori appartenenti alla categoria della ristorazione,
troppe le ingiustizie e le pretese illogiche avanzate dal governo.


“A maggio ho fatto la battaglia contro i buoni pasto, bandendoli dal mio locale e distruggendo i pos,
a ottobre e novembre non ho pagato le tasse per poter sostenere la cassa integrazione e le 13esime dei dipendenti e saldare i fornitori”,
esordisce così l’imprenditore con un post su Facebok.


Non solo il danno delle chiusure e gli aiuti inesistenti o insufficienti da parte del governo,
ma anche la beffa delle misure per limitare l’utilizzo del contante,
con il conseguente carico delle commissioni sugli esercenti già in una condizione di profonda difficoltà.


La battaglia del ristoratore non si ferma qui, prosegue il discorso comunicando quella che è la nuova iniziativa che porterà avanti:

“Comincia da stasera una nuova battaglia contro Justeat e Deliveroo. Non contro i fattorini, alcuni dei quali conosco personalmente e stimo,
ma contro queste multinazionali che portano i loro soldi all’estero spremendoci tutti (noi e i fattorini) come le arance. Con noi hanno smesso di lavorare”.




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Ecco dunque che i tablet saranno “ridotti al lumicino!”.

Il nuovo motto è “Chi vuole ci chiama, a costo di fare 0!”



Imprenditori e lavoratori: tutto il mondo dell’economia reale lancia continuamente campanelli di allarme,
ma Conte e la sua corte dall’alto del palazzo non vedono e non sentono.

Non possono ridurre così gli italiani.

E pensare che proprio poco fa, il virologo Pregliasco, sfregando la sua sfera di cristallo,
ha lanciato l’ennesima profezia (tipica dei nuovi sacerdoti Covid che compaiono in televisione come fossero i portatori di verità assolute),
dicendo che “la terza ondata è certa, pranzi e cene vanno dimenticati per tutto il 2021” e invitando il governo a “continuare in questo modo”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Se sono in zona rossa od arancione e non posso uscire dal mio comune,
perchè "loro" possono entrare ? Ahahahahahahah


La pandemia non ferma gli sbarchi e le Ong che operano nel Mediterraneo.

Così a breve arriveranno in Italia, a Porto Empedocle (Agrigento), altri 265 immigrati a bordo della nave Open Arms.

L’organizzazione non governativa spagnola li ha infatti soccorsi al largo della Libia e adesso attende che il governo italiano apra le porte.

“Il tempo è peggiorato, piove e fa freddo. Dopo il rifiuto di Malta, l’Italia assegna Porto Empedocle come porto di sbarco.
Siamo felici per le persone a bordo, un pensiero va a chi questa notte affronterà il temporale su una barca alla deriva”, cinguetta Open Arms su Twitter.


Difatti mentre il governo di La Valletta ha risposto picche alle richieste della Ong,
il governo italiano ha tranquillamente garantito il via libera allo sbarco e assegnato lo scalo di Porto Empedocle alla nave che trasporta i 265 clandestini.

A breve dovrebbero quindi arrivare nel porto siciliano, ma si tratterebbe soltanto del primo approdo di immigrati del 2021 tramite una nave Ong.

E’ chiaro che le gentili concessioni del governo giallofucsia contribuiscono a generare un effetto domino dopo l’altro.

Open Arms non è l’unica organizzazione che opera nel Mediterraneo,
anche Sos Mediterranée, dopo il dissequestro della Ocean Viking,
ha già comunicato che presto tornerà in mare

e la Mediterranea Saving Humans sta già predisponendo un’imbarcazione nuova di zecca per operare a partire dalla prossima primavera.


Intanto, come detto, la Open Arms si trova davanti a Porto Empedocle e attende di sbarcare 265 immigrati subsahariani.

Stando a quanto riferito da Rai News, la Ong spagnola non attraccherà direttamente alla banchina
ma verrà raggiunta da motovedette con medici dell’Usmaf che sottoporranno i clandestini a tamponi rapidi anti-Covid.

Dopodiché, una volta ottenuto l’esito dei test, i minorenni a bordo della nave verranno trasferiti nel centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Agrigento).

Mentre gli altri immigrati verranno trasbordati, con le motovedette, sulla nave quarantena Rhapsody
che si trova sempre a Porto Empedocle, in rada.



Insomma mentre il governo Conte pensa a nuove limitazioni agli spostamenti per gli italiani,

alle navi delle Ong è concesso senza remore di condurre immigrati in Italia.
 

mic59

Forumer attivo
Esistono anche prove scientifiche che non ci si ammala, se non in percentuali minime, al ristorante.
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Tempo fa un mio amico si è trovato con altri a fare colazione al bar I posti erano distanziati Locale forse troppo piccolo, va a sapere, fatto sta che dopo 5/6 giorni i clienti della pasticceria erano quasi tutti positivi Ci passò davanti spesso e vedendo la gente che mangia, e che quindi si toglie la mascherina, ho sempre pensato che basta uno starnuto di un positivo per impestare il locale
 

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