questa Europa non piace neppure a Soros (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
La svolta dell'Ue lascia a piedi l'Italia
Lo scenario europeo è cambiato radicalmente in maniera molto rapida e questo lascia l'Italia alle prese coi suoi problemi e con maggiori difficoltà, spiega UGO BERTONE
18 giugno 2017 Ugo Bertone
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Emmanuel Macron e Angela Merkel (Lapresse)


"Il salvatore dell'Europa?".
Così recita, con un prudente punto interrogativo, la copertina di The Economist dedicata a Emmanuel Macron raffigurato mentre cammina sulle acque.
Quando il gioco si fa duro, è saggio ricorrere allo humour, una virtù britannica che per ora non si è smarrita nelle nebbie della Brexit, stagione politica che ha regalato a Londra instabilità politica, insicurezza e perfino una desolante inefficienza nei soccorsi che mal si concilia con l'immagine del Regno Unito.
Al contrario, il neo presidente francese si accinge a celebrare un foudroyant nuovo successo elettorale domenica alle urne, che gli consegnerà le chiavi del Parlamento francese per la prossima legislatura. Meno di cento giorni fa la Francia era a metà del guado, insidiata dal bellicoso programma anti-euro del Front National.
A Londra, intanto, Theresa May dettava all'Europa le sue condizioni della hard Brexit, spalleggiata dall'ambasciatore designato da Donald Trump per Bruxelles, che comunicava sui giornali la convinzione che la scomparsa dell'Ue fosse solo questione di tempo.

Ma le cose sono andate in maniera assai diversa da quella sperata e prevista a falchi di Londra e di Washington, oggi troppo impegnati a fronteggiare le accuse del Russiagate per dare corpo alle minaccia di guerra commerciale alla Germania.
A Londra le cose vanno ancora peggio:
la spaccatura del Board della Bank of England sui tassi (la linea di non alzare il costo del denaro è passata 5 a 3) simboleggia l'incertezza del Paese, diviso tra la volontà di sostenere l'export e il turismo con il pound debole, ma preoccupato per l'ascesa dell'inflazione e lo shopping delle multinazionali a basso prezzo di aziende e beni immobiliari. Oltre a infiniti danni collaterali.

In questa cornice l'invito di Macron al Regno Unito di tornare sui suoi passi riparando la frattura con Bruxelles è molto di più di un gesto politico a effetto. Poche ore prima l'uscita del presidente francese, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble aveva espresso lo stesso augurio in un'intervista rilasciata a Bloomberg. È un'eloquente conferma che si è ricompattato l'asse di comando dell'Eurozona, da sempre rappresentato da Parigi e Berlino. Anzi, dopo a grande paura dei mesi scorsi, i due leader dell'Eurozona hanno deciso di accelerare sulla strada dell'integrazione: difesa, mercato del lavoro, presto le prime prove di integrazione del diritto societario in vista di un salto di qualità nell'alleanza tra i Paesi del "nucleo duro", senza farsi troppo condizionare dalle resistenze dell'Europa dell'Est che, se vorrà, potrà seguire più avanti,
L'importante è che il Vecchio continente sia cosciente che "d'ora in poi dovrà fare da solo", senza fare affidamento sull'ombrello americano, come ha sottolineato Angela Merkel dopo l'ultimo incontro/scontro con Trump.


A confortare la squadra europea concorrono alcune novità. Migliora, innanzitutto, lo stato di salute dell'economia.
L'ascesa del mercato dell'auto, tornato a maggio sopra i livelli del 2007, prima dello scoppio della crisi, è l'ultimo segnale di quella che il Wall Street Journal ha battezzato "l'euroforia".
Sostenuti dalla spinta dell'export e dalla politica espansiva della Bce, i Paesi dell'Eurozona ritoccano all'insù le stime della crescita. Perfino la Grecia potrebbe salire quest'ano oltre l'asticlla del 2%, imitando Spagna, Portogallo e Irlanda. "Il quadro è incredibilmente solido", si spinge a dire il chief economist della Bce, il belga Peter Praet.

L'economia, ma non solo, spiega i forte recupero di popolarità dell'idea europea nei 28 Paesi.
Il Pew Research Center, centro studi di Washington, ha diffuso ieri sera una ricerca intitolata «Dopo la Brexit gli europei sono più favorevoli all'Ue». Il sondaggio è stato condotto su un campione di 9.935 persone in Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito, dal 2 marzo al 17 aprile 2017, quindi quasi un anno dopo il referendum britannico. Nell'ultimo anno, l'opinione nei confronti dell'Unione europea è migliorata in quasi tutti i Paesi, ed è maggioritaria ovunque tranne in Grecia.
I più favorevoli all'Ue sono i cittadini di Polonia (74%), Germania (68%), Ungheria (67%), Svezia (65%), Olanda (64%), Spagna (62%), Francia (56) e anche Regno Unito (54%), dove sembra farsi strada una forma di pentimento dopo la vittoria del Leave.

Ma c'è un'eccezione: l'Italia. Nel Bel Paese il gradimento per l'Europa è ancora maggioritario (il 56%), ma in calo. L'economia cresce anche nella Penisola, ma meno che altrove (+1,3% a fine 2017) a un tasso comunque insufficiente a spezzare il circolo vizioso provocato da un tasso nominale di crescita inferiore a quello dell'aumento del debito. Di qui una sensazione di incertezza e sfiducia alimentata da ritardi e tentennamenti nella questione bancaria.
Non illudiamoci che la ripresa politica ed economica dell'euro ci possa spingere fuori dalla crisi per inerzia. Anzi. La convinzione profonda dell'asse renano è che non ci sia più tempo, né spazio per nuovi indugi. "I paesi che sono andati più avanti sulla strada delle riforme - è il commento di un report di Exane Paribas - sono quelli che registrano i risultati migliori, Si smentisce così l'idea che le riforme strutturali producano risultati solo nel lungo termine". Inoltre, la stagione fortunata dell'area euro è, in un certo senso, un'arma a doppio taglio: in caso di successo degli euroscettici in Francia, il voto italiano nel 2018 avrebbe avuto il sapore dell'ultima spiaggia. Così, invece, un'eventuale e velleitaria frattura italiana danneggerebbe solo noi.
Non a caso le banche dell'eurozona non hanno in pratica rapporti di debito/credito con le nostre mentre il rischio default segnalato dai cds si mantiene su valori storicamente alti. É il momento di cambiar marcia. Non inventiamoci più, per favore, ricatti dall'estero o chissà quali panzane accreditate dai cantastorie.
FINANZA E POLITICA/ La svolta dell'Ue lascia a piedi l'Italia
 

tontolina

Forumer storico
Non so cos'altro possa servire alla gente affinché apra finalmente gli occhi su cosa sia l'Unione europea: una consorteria di non eletti che impone ricette pre-determinate agli Stati membri, il tutto a prescindere dalle indicazioni che arrivano dalla volontà popolare, quando questa sia presa in considerazione. Sono tre le questioni particolarmente gravi emerse nelle discussioni degli ultimi due giorni, di fatto strettamente connesse.
La prima riguarda la totale assenza di dignità politica e nazionale dell'Italia sulla questione migranti,...............

Secondo, il rinnovo di altri sei mesi delle sanzioni contro la Russia per la questione Ucraina, giustificato con il non rispetto da parte di Mosca degli accordi di Minsk. Al netto del silenzio criminale dell'Ue rispetto alle atrocità che si stanno compiendo anche in questi giorni nel Donbass da parte delle milizie filo-ucraine, ................

Terzo e ultimo, il piano di difesa comune. Agitando lo spettro di una bombola di gas e di un trolley incendiato, Emmanuel Macron è infatti riuscito a ottenere..................................


SPY FINANZA/ Brexit, Italia, Siria: gli 'schiaffi' arrivati dal Vertice Ue




A questo è servito il Vertice Ue. A questo e a far capire all'Italia che non conta nulla, che i migranti se li tiene e sta zitta e che le carte in tavole torna a darle l'asse renano.
 

tontolina

Forumer storico
"CHI NON RICORDA IL PASSATO È CONDANNATO A RIVIVERLO".
Ma gli uomini disprezzano la storia e - sordi a qualsiasi richiamo - continuano, immersi nei preconcetti e nei superficiali giuochi politici, spinti dall'avidità e dai propri egoismi, a correre a perdifiato verso il baratro.

Caduta impero romano causa profughi e corruzione governo
1 minuto di video/storia in cui vedo una disarmante analogia che dovrebbe far riflettere… Caduta dell’Impero Romano causa profughi, immigrazione non regolata...
youtube.com
 

tontolina

Forumer storico
bisogna però ammettere che
ad alcune nazioni europee non piace Soros e sto parlando dell'Ungheria
e .... attenti bene,,, questa è una novità.... neppure all'Austria


Il neoeletto Sebastian Kurz ha informato Soros che la sua fondazione Open society ha 28 giorni di tempo per cessare le operazioni in Austria o affronterà azioni legali per aver tentato di minare la democrazia della nazione
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tontolina

Forumer storico
IFORMA FORNERO E NPL: LIQUIDARE LIQUIDARE LIQUIDARE!
Scritto il 7 novembre 2017 alle 07:26 da icebergfinanza
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Probabilmente molti di Voi non conoscono Andrew W.Mellon e quello che accadde durante la Grande Depressione del 1929. Mellon segretario al tesoro americano dal 1921 al 1932, banchiere e importante industriale era una delle persone più ricche d’America, terzo contribuente dopo John D. Rockefeller e Henry Ford passò alla storia per avere pronunciato e consigliato all’allora presidente Herbert Hoover le seguenti parole…

“Liquidare il lavoro, liquidare le azioni, liquidare gli agricoltori, liquidare l’immobiliare…elinimare il marcio dall’economia…”

Provate a chiudere gli occhi e immaginare quello che sta accadendo in Italia…

“Liquidare il lavoro… missione compiuta… liquidare e diluire le pensioni… missione stracompiuta!…

Ieri questa signorina ha sollecitato di liquidare tutto, insistono fino alla fine, loro sono bravi a fare il loro mestiere, non come in America, dove hanno cambiato le regole contabili, durante la Grande Recessione, permettendo alle loro banche di nascondere nel terzo livello dei bilanci, miliardi di dollari di titoli strutturati e derivati spazzatura, valutandoli “mark to fantasy” come succede oggi con Deutsche Bank e affini…

Nouy, è il momento di smaltire Npl
Le condizioni economiche sono favorevoli?

Per cosa, per liquidare a 20 quello che in realtà vale almeno 50 in media? Si lo so, non sapete cosa è un credito deteriorato, non vi interessa se non è il vostro, ma quando si tratta di salvare una banca, vengono da voi a prendere i soldini, come recentemente, dove hanno trovato in un istante 20 miliardi per salvare le banche e sono ancora li che fanno i calcoli per trovare qualche miliardo per tenere in piedi il Paese.

Si lo so, non avete tempo e non avrete neanche il coraggio per proseguire la lettura, perché dopo aver letto il resto, vi sveglierete nella tana del Bianconiglio e vi sentirete strani, smarriti, nessuno ci aveva raccontato queste cose!

Ne abbiamo già parlato recentemente in due occasioni, la prima …

IL RITORNO DEL FANTASMA FORNERO!
…la seconda in ... DRAGHI: IL GRANDE BURATTINAIO!

Rileggetevi riga per riga e capirete tutto!

Inondate la redazione di Report di mail, chiedete che facciano un’inchiesta seria su quanto accadde davvero nel 2011, io sono a disposizione con tutta la documentazione che serve, ma non credo che avranno il coraggio di andare sino in fondo.

Ieri a Report nell’intervista ad Elsa Fornerol l’esecutrice materiale della più criminale riforma degli ultimi anni, ha detto che era necessario per salvare il Paese e forse anche l’euro.

No, serviva tutto per salvare le banche tedesche e francesi, dopo aver demolito la Grecia intera ora toccava all’Italia, servivano i famigerati miliardi per il fondo di salvataggio ESM che ora le volpi tedesche vogliono trasformare in un FMI europeo, per mettere sotto tutela il nostro Paese alla prossima crisi.

DATEMI UNA LEVA E…VI DISTRUGGERO’ IL MONDO!
A proposito di pensioni, visto che ormai siete disponibili a bervi tutte le balle che quotidianamente vi somministrano, rileggetevi questi…

Chi non ricorda forse il mitico…

ITALIA e GERMANIA: INDEBITAMENTO NETTO e IMPLICIT DEBT …
… dove per primo ed unico in Italia nel 2011, Icebergfinanza condivideva …

Nel “4th Transatlantic Economic Dialogue” avvenuto a Cadenabbia sul Lago di Como, ma guarda un pò nella cornice storica di villa Adenauer 40 esperti compresi politici e rappresentanti di imprese si sono riuniti sul tema “Divergenti lezioni dalla crisi. Come realizzare una crescita sostenibile” parlando del futuro della zona Euro, politiche di bilancio e monetarie, relazioni USA -EURO nella loro contrapposizione guardando al futuro.

Ora sono andato a dare un’occhiata al sito della BMW SHQ fondazione della BMW AG per vedere di cosa si tratta, evitando possibili deviazioni politiche. Devo dire che non mi pare si tratti di un covo di ultrà del Tea Party o di Ragazzi della Via Pal ultraliberisti, figli di un mercato libero ormai morto e sepolto.

Si sostiene il rafforzamento della coesione sociale e dell’innovazione sotto la responsabilità individuale per il bene comune.

Presso l’Università di Friburgo in Brisgovia, la Albert Ludwigs Universistat Freiburg, università pubblica della Germania esiste un team di ragazzi che costituisce il Forschungszentrum Generationenverträge.

Ebbene nella loro presentazione ci raccontano che lo sviluppo demografico della popolazione tedesca ha messo il sistema pensionistico sotto una considerevole pressione per nuove riforme. Nell’analisi ci sono alcuni grafici che ci spiegano bene quello che sta accadendo. Come ben sappiamo in quanto mal comune e mezzo gaudio, ma non troppo, senza sostanziali cambiamenti in futuro questi sistemi non sono più finanziariamente sostenibili.

Visto che ci siamo già divertiti a smantellare le idiozie su un’Italia che rischiava e rischia tuttora di fare la fine della Grecia

ITALIA: MAI RISCHIATO IL FALLIMENTO!

e ancora…

ITALIA: MAI RISCHIATO DI FALLIRE IN VERSIONE CHART

adesso smantelliamo anche l’idiozia che senza la riforma delle pensioni Fornero l’Italia si sarebbe liquefatta nel tempo!

Siccome i lettori di Icebergfinanza sono dei buon gustai consiglio di dare un’occhiata a questo grafico dove secondo la stessa università tedesca il debito implicito italiano era quasi inesistente ben prima della riforma Fornero fonte ForschunngsZentrum



Ma cosa è il debito implicito dirà qualcuno di Voi!

Quando si parla di debito implicito si intende il debito dei sistemi pensionistici pubblici, ovvero una sorta di valore attuale del debito depurato dalle prestazioni pensionistiche future sulla base delle legislazioni attuali in tema di pensioni appunto.

Rileggetevi pure

FRANCIA E GERMANIA IL BUCO NERO DELLE PENSIONI … e ancora

CROLLANO LE NUOVE PENSIONI…

tanto per fare da contorno al tutto!

Questo ve lo riporto dal sito del Sole24Ore, Debito pubblico, così la pagella tedesca promuove l’Italia…

Tuttavia, non è soltanto la SM che ha puntato l’attenzione sulla sostenibilità dei debiti pubblici nel lungo termine. Lo fa da alcuni anni anche la Commissione europea con il suo indice S2, che, analogamente a quello della SM, sia pure con modalità differenti, dimostra che il debito pubblico italiano è strutturalmente il meno pericoloso della UE nel lungo periodo (Commissione Europea, Fiscal Sustainability Report 2015, p. 82). Ovviamente, anche di questo indice in Italia si sa poco o nulla: la Commissione UE, infatti, fa decisamente più notizia quando ci “boccia” che quando ci “promuove”.

Ma la novità del Rapporto 2015 della SM, per ora disponibile soltanto nella versione in lingua tedesca sul sito della Fondazione berlinese, è che mai come questa volta il debito pubblico totale italiano, in base ai dati del 2014, appare il più virtuoso in assoluto (Stiftung Marktwirtschaft » Generationenbilanz). Infatti, l’Italia ha un risparmio “implicito” attualizzato molto elevato che riduce il debito “esplicito”, con la conseguenza che il “debito totale” del nostro Paese è addirittura l’unico della Ue sotto il 60% del Pil, mentre la Germania è al 149%, la media della Ue al 266%, la Francia al 291%, la Gran Bretagna al 498% e la Spagna al 592%!

Si certo, siamo un Paese di furbi, gente che vegeta a spalle altrui, baby pensionati, pensionati d’oro, gente che ruba dalla mattina alla sera, evade, elude, ma siamo anche un Paese di gente onesta, gente che lotta quotidianamente per un mondo migliore.

Finitela di piangervi addosso, di fare i masochisti, di denigrarvi e basta, finitela di ripetere come marionette quello che vi somministrano i media, questo manipolo di delinquenti editoria e politica al servizio della multinazionali e della finanza, finitela di farvi rubare e distruggere, la vostra vita, i vostri risparmi da questa banda di ladri.

“Se si fosse trattato di distribuire caramelle, l’avrebbero fatto i politici di prima, non avrebbero avuto ragione di chiamarci” – Elsa Fornero

Loro invece hanno fatto altro, distribuito deflazione salariale, austerità, distrutto la domanda interna…

Intervistato dalla CNN, così Mario Monti: “Stiamo effettivamente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale. Quindi, ci deve essere una operazione di domanda attraverso l’Europa, un’espansione della domanda“.

Di cosa volete parlare oggi, di cosa fanno di bello i mercati?

Appare soltanto in tempi di pace e prosperità, e scompare nei tempi bui…
RIFORMA FORNERO E NPL: LIQUIDARE LIQUIDARE LIQUIDARE! | icebergfinanza
 

tontolina

Forumer storico
Fuorionda di Netanyahu: "pazza Europa, Israele merita rispetto, rischiate di scomparire"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha duramente criticato la politica europea nei confronti del governo ebraico. La dichiarazione di Netanyahu all’incontro aperto a Budapest con i premier di Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia è stata erroneamente trasmessa nelle cuffie dei giornalisti ed è finito nei media mondiali.

Netanyahu è indignato dall'UE perché secondo lui questa impone continuamente condizioni politiche a Israele. Egli parla in particolare dell'associazione UE-Israele. L'accordo è stato rinviato perché Bruxelles non accetta la costruzione di insediamenti ebraici in territorio palestinese.

"La Russia, l'India e anche la Cina non pongono condizioni. I Paesi africani sviluppano rapporti sempre più vicini a noi. Solo la UE pone condizioni. Direi che è semplicemente una follia. Penso che questo è davvero pazzesco. Non sto parlando degli interessi di Israele. Lo dico nell'interesse dell'Europa." "Non fate danni ad un Paese occidentale che difende i valori e interessi europei, e che per giunta impedisce la migrazione di massa verso l'Europa. Smettetela di attaccare Israele e iniziare a sostenerlo".

Il politico ha invitato l'UE a chiudere le frontiere ai migranti provenienti dai paesi del Medio Oriente e dell'Africa. Netanyahu ha detto che l'UE sta lentamente appassendo e che potrebbe scomparire del tutto se non cambierà il suo atteggiamento nei confronti di Israele.
 

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