Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2 (6 lettori)

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
Capitolo 2: ....quelli che.... Investire&tradare
Il precedente Capitolo 1 potete trovarlo qui https://www.investireoggi.it/forums/threads/quelli-che-investire-tradare-cap-1.63307/page-5000
:)
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12:54 - Grecia: Berlino, per noi valgono scadenze gia' concordate (Il Sole 24 Ore Radiocor) -

Berlino, 12 ott - Per Berlino il mantenimento delle scadenze temporali concesse alla Grecia per avviare le riforme concordate con la Troika (Ue, Fmi e Bce) "non e' un tema in discussione". Lo ha detto il portavoce del Governo tedesco, Steffen Seibert, in un incontro con la stampa. "Lavoriamo - ha spiegato - all'attuazione del programma in corso ed entro le scadenze concordate". Seibert ha ribadito che il rapporto atteso dalla Troika sullo stato dei progressi di Atene sara' "una base concreta" sulla quale lavorare
 
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Dogtown

Forever Ultras Ghetto
12:52 - Irlanda: ancora elevata dipendenza banche da prestiti Bce (Il Sole 24 Ore Radiocor) -

Dublino, 12 ott - Rimane a livelli piuttosto elevati la dipendenza delle banche irlandesi, salvate dal fallimento dal Governo, dai prestiti della Bce. Secondo i dati relativi a settembre e diffusi dalla Banca centrale irlandese, i prestiti complessivi sono stati pari a 79,07 miliardi contro 79,12 miliardi in agosto, 80,02 miliardi in luglio, 84,64 miliardi in giugno e 84,45 miliardi in maggio. L'Irlanda ha chiesto e ricevuto un piano di aiuto da Bce, Ue e Fmi a fine 2010. I dati della Banca centrale irlandese dimostrano, inoltre, che le banche irlandesi hanno ricevuto fondi di emergenza dalla stessa Banca centrale (Ela) per 40,57 miliardi in settembre contro 40,8 miliardi in agosto, 41,6 miliardi in luglio e 42,37 miliardi in giugno.
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
12:59 - *** E17: Commissione, III trim. possibile ancora crescita negativa (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 12 ott - "I recenti dati economici indicano che e' possibile nel terzo trimestre una ulteriore contrazione del Pil". Lo afferma il direttore generale della Ecfin della Commissione europea Marco Buti nell'editoriale del rapporto trimestrale sull'Eurozona. Nel secondo trimestre la contrazione del Pil dell'Eurozona era stata dello 0,2%.

Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 12 ott - Il Dg della Commissione segnala che e' in corso un processo di "deleveraging" nel settore privato, e che pesano sull'andamento dell'economia il consolidamento di bilancio, un mercato del lavoro debole, consumi e investimenti deboli. Cio' che sta accadendo nell'economia e' da mettere in diretta relazione con il fatto che, indica la Commissione europea, la ripresa dalle crisi finanziarie e' molto lenta. Bruxelles, coglie l'occasione per ribadire che resta urgente assicurare "il necessario aggiustamento macroeconomico nell'Eurozona in tempi di bassa crescita, che e' un'azione molto piu' difficile che non nei tempi buoni per l'economia".
 

Dogtown

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13:09 - ***Jp Morgan: Diamon, forte crescita mutui, immobiliare a punto di svolta

OCCHIO CHE QUESTA NEWS MI SEMBRA IMPORTANTE.
 

lupoalberto66

Forumer storico
non concordo, siamo la maggioranza solo che come per i vulcani, ti accorgi di lui solo quando esplode, vedere rivolte arabe ecc...

In aggiunta io sento fortissimo sulle spalle un ombra nera che è l'euroregime, di questo invece mi rendo conto che ancora molta gente fa fatica ad individuare quella sensazione di minaccia che percepisce.

Il lato oscuro della Forza...sempra proprio guerre stellari, quando è la stessa repubblica a chiedere di intervenire e di violare la sua stessa ragion d'essere. Oggi il falso nemico è la crisi del debito, da li tutto parte per arrivare al solito progetto, dominare e sottomettere tutta l'Europa.

E' una storia vecchia più del Signore.



quello che intendevo dire è che mi sento minoritario in quanto indignato di matrice liberale. Che la maggioranza non sia contenta è un dato inconfutabile, ma bisognerà vedere la direzione che questo malcontento prenderà e quale sarà il colore politico che riuscirà a trarne profitto per sè.
L' Italia non è mai stato un paese liberale, purtroppo lo dimostra la sua storia, oscilliamo da sempre fra democrazie sgangherate, inefficienti, patologicamente de-meritocratiche e regimi assolutistici conseguenza dei disastri socioeconomici generati dalle stesse.
Quella che viviamo adesso è una fase degenerativa che vede il dispotismo di una cosca di burocrati incipriati, sideralmente lontani dai problemi delle persone e snobisticamente sprezzanti, allargarsi e ramificarsi dall' europa ai singoli paesi.
E' un processo molto diverso da quello dei nazional-socialismi degli anni 20 e 30, ma che l' europa ha già vissuto in altri momenti, eclatante secondo me l' analogia con la Francia di Luigi XVI.
Noi siamo, come spesso accade, un vero e proprio laboratorio storico e sociale, perchè da noi il processo conosce una fase più avanzata che altrove, essendo la politica già stata sostituita (per responsabilità sue proprie, chiaro).

Nella storia queste situazioni hanno sempre, prima o dopo, generato rovesci: il punto è che cosa genereranno, a loro volta, questi rovesci.
Il mio timore è che in un paese culturalmente illiberale come l' Italia prendano piede idee populistiche e demagogiche che generino altri mostri; oppure che prevalga il solito, italico senso dell' opportunismo e quella tolleranza pelosa che fa subire a questo paese qualunque cosa, ognun per sè e cerchiamo di arrangiarci.

Non è che voglia essere a tutti i costi pessimista, cerco sempre di comprendere le cose attraverso il contatto quotidiano con le persone, di ogni ceto e livello culturale e socio-economico.
I soli, che per adesso vedo veramente con la bava alla bocca, sono i commercianti (che qui sono tritati da un altro piccolo ducino che incarna alla perfezione le demagogie di cui parlavo sopra), gli autonomi, i piccoli imprenditori, ma la maggioranza ho l' impressione che sia un po' piegata, ingobbita e rassegnata ad "aspettare ancora un po'", malgrado lo scontento.

E comunque, anche fra i ceti produttivi più esposti e inkazzati, in non pochi casi circolano idee che di liberale non hanno molto.

Per questo dicevo che mi sento far parte di una minoranza, ben felice, anzi, felicissimo di sbagliarmi :):)
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
quello che intendevo dire è che mi sento minoritario in quanto indignato di matrice liberale. Che la maggioranza non sia contenta è un dato inconfutabile, ma bisognerà vedere la direzione che questo malcontento prenderà e quale sarà il colore politico che riuscirà a trarne profitto per sè.
L' Italia non è mai stato un paese liberale, purtroppo lo dimostra la sua storia, oscilliamo da sempre fra democrazie sgangherate, inefficienti, patologicamente de-meritocratiche e regimi assolutistici conseguenza dei disastri socioeconomici generati dalle stesse.
Quella che viviamo adesso è una fase degenerativa che vede il dispotismo di una cosca di burocrati incipriati, sideralmente lontani dai problemi delle persone e snobisticamente sprezzanti, allargarsi e ramificarsi dall' europa ai singoli paesi.
E' un processo molto diverso da quello dei nazional-socialismi degli anni 20 e 30, ma che l' europa ha già vissuto in altri momenti, eclatante secondo me l' analogia con la Francia di Luigi XVI.
Noi siamo, come spesso accade, un vero e proprio laboratorio storico e sociale, perchè da noi il processo conosce una fase più avanzata che altrove, essendo la politica già stata sostituita (per responsabilità sue proprie, chiaro).

Nella storia queste situazioni hanno sempre, prima o dopo, generato rovesci: il punto è che cosa genereranno, a loro volta, questi rovesci.
Il mio timore è che in un paese culturalmente illiberale come l' Italia prendano piede idee populistiche e demagogiche che generino altri mostri; oppure che prevalga il solito, italico senso dell' opportunismo e quella tolleranza pelosa che fa subire a questo paese qualunque cosa, ognun per sè e cerchiamo di arrangiarci.

Non è che voglia essere a tutti i costi pessimista, cerco sempre di comprendere le cose attraverso il contatto quotidiano con le persone, di ogni ceto e livello culturale e socio-economico.
I soli, che per adesso vedo veramente con la bava alla bocca, sono i commercianti (che qui sono tritati da un altro piccolo ducino che incarna alla perfezione le demagogie di cui parlavo sopra), gli autonomi, i piccoli imprenditori, ma la maggioranza ho l' impressione che sia un po' piegata, ingobbita e rassegnata ad "aspettare ancora un po'", malgrado lo scontento.

E comunque, anche fra i ceti produttivi più esposti e inkazzati, in non pochi casi circolano idee che di liberale non hanno molto.

Per questo dicevo che mi sento far parte di una minoranza, ben felice, anzi, felicissimo di sbagliarmi :):)
:up:
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Mercato italico spudoratemente sostenuto, con la forza di settembre qui non abbiamo nulla a che farci.

Ci manca di vedere una manina sul video che sorregge l'indice.
 

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