Quanto conta il morale? Preso Saddam Hussein. Le foto. (1 Viewer)

rondanini

Nuovo forumer
Salve, finalmente il nemico numero 2 del mondo occidentale è stato preso.

Ora tocca al numero 1...

Mi chiedo se abbia valenza la cattura di Saddam, dal punto di vistapratico... Si fermeranno le bombe? Si riappacificherà l'Iraq martoriato da una lotta intestina tra sciiti e sunniti e sciiti ed "occupanti"?

E se i kamikaze sono solo cellule impazzite che non rispondevano ad alcun comando del rais?

Cosa cambierà? Cosa dirà Bush se la situazione fosse effettivamente una sorta di corpo senza testa?

Beh, godiamoci il momento e soprattutto prepariamoci a sorbirci ore ininterrotte di TV...

Oggi, ho deciso, sarò fuori tuta la giornata...

Saluti a tutti!

Luigir
 

Argema

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Catturato a Tikrit Saddam Husseinn !

Saddam è stato preso.
La notizia è di quelle che lasciano sorpresi, forse perchè nessuno ormai se
l'aspettava più.

A BAGDAD un grande applauso dei giornalisti americani saluta le prime parole di Paul Bremer, capo dell'Autorità civile provvisoria americana in Iraq: "Signore e signori, ce l'abbiamo". E' l'annuncio ufficiale: Saddam Hussein è nelle mani degli americani. E' stato preso a Tikrit, la sua città natale, in una cantina.

Poi Bremer lascia la parola al generale Ricardo Sanchez, comandante delle forze di occupazione che descrive l'operazione che ha portato al risultato inseguito per nove lunghi mesi. E, improvvisamente, scorrono le immagini della cattura. Eccolo Saddam, smagrito, con una barba foltissima e i capelli lunghi, mentre un militare gli prende dalla bocca la saliva su cui sarà eseguito l'esame del Dna per togliere ogni dubbio sulla sua identità.
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E dalla sala si levano le voci degli iracheni presenti. "Morte a Saddam! Morte a Saddam", gridano davanti al palco e di fronte a Sanchez che lascia fare e resta in silenzio.

Poi il generale continua: "Saddam sta bene, è stato rasato e ora parla e collabora. E' stato catturato senza sparare un colpo e senza fare feriti". E' apparso "stanco e rassegnato".


E' il giorno della svolta, dell'operazione più importante dall'inizio della campagna irachena. Seicento uomini della quarta divisione di fanteria comandanta dal generale Odierno, dice Sanchez, hanno preso parte all'operazione "Alba Rossa", con la missione ci "catturare o uccidere" Saddam Hussein. Tra loro, anche i peshmerga curdi, i primi a dare la notizia della cattura. Saddam non ha opposto resistenza, è stato preso mentre si nascondeva in un cantina. Con sé aveva 750 mila dollari americani.
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La giornata è incominciata con l'annuncio della cattura dato dall'agenzia Irna che riporta le parole del leader curdo Jalal Talabani. Poi incomincia la corsa. Prima arriva la conferma del portavoce del Consiglio di governo iracheno: "Siamo sicuri al cento per cento che Saddam è nelle mani delle forze americane", ha detto Entifadh Qanbar. Più tardi è Ahmad Chalabi, membro del Consiglio di governo transitorio iracheno, a dire che Saddam Hussein è stato "tirato fuori da una cantina" dalle truppe americane.

Ma il primo ad annunciare ufficialmente e "con grande soddisfazione" la fine della latitanza dell'ex rais è il premier britannico Tony Blair che ruba la scena agli americani: "Saddam è stato catturato". E' la svolta, la prudenza è durata meno di un'ora dal primo lancio dell'agenzia di stampa iraniana Irna. Il Pentagono si dimostra il più accorto e per ultimo annuncia: "Saddam Hussein è stato catturato vivo". Secondo la Cnn, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush è stato informato, già ieri sera, dal segretario alla difesa Donald Rumsfeld della cattura.

Intanto arrivano altri particolari. Le operazioni di identificazione attraverso il confronto sia con dirigenti del regime già nelle mani degli americani siacon tre componenti del Consiglio di governo in Iraq invitati a Tikrit dal comando delle forze della coalizione. L'esame del Dna che, secondo il capo del Consiglio di governo iracheno, Abdul Aziz al Hakim, che è a Madrid, avrebbe già tolto ogni dubbio sull'identità dell'ex dittatore.

Centinaia di persone scendono in strada a Bagdad, Kirkuk e in altre città. Gioia e spari in aria per festeggiare.

Ma Sanchez mostra prudenza. Non è stato ancora stabilito, dice, se dal suo rifugio Saddam dirigesse la guerriglia. Inoltre, aggiunge, la coalizione non si aspetta una fine completa e immediata dagli attacchi. Ma intanto, oggi, "ce l'abbiamo".

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Due immagini del Rais dopo la cattura.
 

Argema

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Le reazioni nel mondo alla cattura.

Soddisfazione per un "avvenimento importante", e l'auspicio che la cattura dell'ex dittatore possa accelerare il processo di democratizzazione dell'Iraq. Questo il sentire diffuso che si registra dalle reazioni alla notizia che Saddam Hussein è finito nelle mani delle forze americane. Commenti dall'Europa, da Blair a Chirac a Schroeder, ma anche dal Medio Oriente, con la "grande gioia" espressa dal presidente israeliano Katzav.

Quella di Tony Blair è stata la prima conferma, da un leader mondiale, della cattura di Saddam. Ai giornalisti che lo aspettavano davanti a Downing Street, il premier britannico ha detto che il raìs era stato catturato a Tikrit, sua città natale, e che la sua cattura "ha fugato un'ombra che incombeva sul popolo iracheno: Saddam non tornerà".

"Riconosco il merito al lavoro dell'intelligence della coalizione e delle forze militari - ha aggiunto Blair - la paura è stata fugata e questo ci dà l'opportunità di iniziative a favore dell'Iraq". Blair ha poi fatto appello alla comunità sunnita e agli ex esponenti del partito Baath affinché approfittino di questo sviluppo per favorire la riconciliazione. "Dobbiamo sforzarci adesso di riunire tutto l'Iraq nella ricostruzione del Paese e per offrirgli un nuovo futuro".

Una breve dichiarazione per il capo del governo spagnolo Jose Maria Aznar: "è una buona giornata per tutti" ha detto, ed ha accusato Saddam di essere il "responsabile diretto della morte di milioni di persone, di torture, di guerre, ed una minaccia per il suo popolo e per il mondo intero". "E' giunto il momento che paghi per i suoi crimini", ha concluso.



Soddisfazione anche dal fronte anti-interventista europeo, Parigi e Berlino. Il presidente francese Jaques Chirac ha parlato di "un grande evento che dovrebbe dare un forte impulso alla democratizzazione dell'Iraq e permettere agli iracheni di riprendere in mano il destino del loro Paese". Un commento anche dal ministro degli Esteri francese, Dominique de Villepin, per il quale "è stata chiusa la pagina della dittatura irachena".

Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder ha detto di aver appreso la notizia "con grande gioia" e si è congratulato con il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. "Saddam ha causato sofferenze terribili al suo popolo e alla regione - ha detto Schroeder - spero che la sua cattura aiuti gli sforzi della comunità internazionale per la ricostruzione e la stabilizzazione dell'Iraq".

"E' la normale e doverosa fine di tutti i dittatori". Questo il commento del presidente della Commissione europea Romano Prodi all'arresto di Saddam Hussein.
"Mi auguro che ciò fornisca un contributo decisivo alla pacificazione del Paese, così come - ha aggiunto - possa essere contributo decisivo per la lotta contro il terrorismo internazionale".

Dal Giappone, dove si trova in visita ufficiale, il presidente israeliano Moshe Katzav ha parlato di "una notizia eccezionale per Israele", prova che la comunità internazionale "non intende tollerare uno Stato totalitario che appoggi il terrorismo internazionale". E al Cairo il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa, ha messo l'accento sulla "necessità che il popolo iracheno prenda una posizione verso lo sviluppo, specie dopo le operazioni inammissibili e pericolose che hanno seguito la caduta del vecchio regime".

La prima reazione dall'Italia è stata quella del presidente del Senato, Marcello Pera. "Al popolo iracheno a cui ora si aprono definitivamente le porte della ricostruzione e della libertà" in quello che è "un grande giorno anche per la coalizione e l'occidente, impegnati per la sicurezza internazionale, la stabilità dell'area e la lotta al terrorismo". Il presidente del senato ha ricordato il "tragico contributo di sacrificio di uomini" dell'Italia, ed ha auspicato per l'Iraq un governo "di sicurezza, giustizia e pace".

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha parlato di "un colpo decisivo contro la guerriglia irachena che sta seminando morte". Mentre l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ha chiesto a Bush e a Blair che Saddam "sia giudicato da un tribunale iracheno o da uno internazionale costituito dalle Nazioni Unite", e che "venga custodito dalle autorità di un Paese arabo, di uno neutrale oppure di uno della Ue ma che non sia intervenuto direttamente in Iraq". Cossiga sottoporrà domani ai parlamentari italiani una bozza della "lettera-appello" che intende trasmettere a Bush e Blair.
 

Argema

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giomf .. ne commettiamo noi di crimini tutti i giorni.
Ma proprio tutti i giorni.

Cosa meriterebbe?
Il perdono. Da parte nostra solo quello.
Non possiamo proprio permetterci altro, anche se la rabbia ce lo fa dimenticare.
 

Soraya

Banned
Argema ha scritto:
giomf .. ne commettiamo noi di crimini tutti i giorni.
Ma proprio tutti i giorni.

Cosa meriterebbe?
Il perdono. Da parte nostra solo quello.
Non possiamo proprio permetterci altro, anche se la rabbia ce lo fa dimenticare.

:))
 

effezeta

Forumer storico
Argema ha scritto:
giomf .. ne commettiamo noi di crimini tutti i giorni.
Ma proprio tutti i giorni.

Cosa meriterebbe?
Il perdono. Da parte nostra solo quello.
Non possiamo proprio permetterci altro, anche se la rabbia ce lo fa dimenticare.

Il popolo irakeno non credo che la pensi così
 

Argema

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effezeta ha scritto:
Argema ha scritto:
giomf .. ne commettiamo noi di crimini tutti i giorni.
Ma proprio tutti i giorni.

Cosa meriterebbe?
Il perdono. Da parte nostra solo quello.
Non possiamo proprio permetterci altro, anche se la rabbia ce lo fa dimenticare.

Il popolo irakeno non credo che la pensi così

Non importa. Importa quel che pensi tu. :)
Sei tu che con i tuoi atti e le tue parole formi in parte la realtà.
Personalmente credo molto all'esempio. :)
Se diamo un buon esempio altri si faranno coraggio.
 

effezeta

Forumer storico
Argema ha scritto:
Non importa. Importa quel che pensi tu. :)
Sei tu che con i tuoi atti e le tue parole formi in parte la realtà.
Personalmente credo molto all'esempio. :)
Se diamo un buon esempio altri si faranno coraggio.

Sono parole molto nobili, io personalmente sono contro la pena di morte, credo che nessuno abbia il diritto di togliere la vita ad un'altra persona tantomeno uno stato un tribunale o chichessia, tuttavia trovo giusto che persone così debbano essere severamente punite.
 

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