Claire
ἰοίην
Katia Stancato: «Gay, no ai matrimoni e alle adozioni» - Video - Corriere TV
(ci sono 4 video per ogni candidata)
Riassunti
Katia Stancato, 41 anni (con Monti per l'Italia): incentivi all'imprenditorialità femminile, coinvolgere le donne e gli extracomunitari nell'economia, no matrimoni e famiglia gay, donne valorizzate anche in politica, con assegnazione di Ministeri importanti.
Giulia Sarti, 26 anni (M5S): fondo comune per piccole e medie imprese per micro credito, far fronte agli sprechi (evasione, corruzione), incentivare la partecipazione dei giovani tramite la rete e tramite il contatto diretto nei "luoghi dei giovani" con un linguaggio adeguato, interazione tra donne e uomini e non contrapposizione. Pari opportunità: applicare modelli come il progetto Equal della regione Piemonte (coinvolgere associazioni varie che si occupano di pari opportunità).
Eleonora Forenza, 36 anni (Rivoluzione civile- Ingroia), attivista, ricercatrice precaria: ridurre il precariato (reddito minimo garantito, ripristino art 18, diminuire le tipologie di lavoro precario, tramite il miglioramento della redistribuzione del reddito: tassazione della speculazione, della rendita e taglio delle spese militari). Ius solis, revisione totale della Bossi-Fini, puntare sulla scuola per "costruire" i cittadini italiani, finanziare la scuola per progetti di interculturalità. No competizione, ma cooperazione tra donne in vari campi. Finanziamenti a progetti delle donne per la libertà delle donne.
Monica Frassoni, 49 anni (Sel): puntare sull'economia "verde", energie rinnovabili, agricoltura biologia, rinnovamento delle città in modo "ecologico" ecc. Investire nello studio delle lingue straniere; battaglia contro gli stereotipi di genere.
Elisa Simoni, 39 anni (PD): politiche famigliari (investire risorse nei servizi di cura, pubblici o aziendali, agli anziani e ai bambini), al fine di incentivare l'occupazione femminile e la partecipazione delle donne al potere. Sì ai matrimoni omosessuali, riflessione sull'adozione da parte di coppie omosessuali. Sì alla fecondazione eterologa. Cambiare la legge elettorale, più donne nei ruoli decisionali e in Parlamento.
Beatrice Lorenzin, 41 anni (PDL): ridurre il divario salariale tra donne e uomini. Mantenimento della L 40 (fecondazione assistita), contrarietà alla fecondazione eterologa. Quote rosa in politica, ma solo perché servono atti di forza transitori che permettano di superare il gap della presenza tra donne e uomini in politica.
Patrizia Bisinella, 42 anni (Lega Nord): congedo di paternità obbligatorio, per incrementare l'occupazione femminile. Sì al testamento biologico, libertà di coscienza.
Viviana Beccalossi, 41 anni (Fratelli d'Italia): detassare le assunzioni di personale femminile. Diritto di cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia, con dei limiti (dimostrazione, ad esempio, che gli stranieri rispettino le regole della civile convivenza e che non trattano le donne come bestie). Sugli scandali del Popolo della Libertà (Minetti) si trova in "imbarazzo".
(ci sono 4 video per ogni candidata)
Riassunti
Katia Stancato, 41 anni (con Monti per l'Italia): incentivi all'imprenditorialità femminile, coinvolgere le donne e gli extracomunitari nell'economia, no matrimoni e famiglia gay, donne valorizzate anche in politica, con assegnazione di Ministeri importanti.
Giulia Sarti, 26 anni (M5S): fondo comune per piccole e medie imprese per micro credito, far fronte agli sprechi (evasione, corruzione), incentivare la partecipazione dei giovani tramite la rete e tramite il contatto diretto nei "luoghi dei giovani" con un linguaggio adeguato, interazione tra donne e uomini e non contrapposizione. Pari opportunità: applicare modelli come il progetto Equal della regione Piemonte (coinvolgere associazioni varie che si occupano di pari opportunità).
Eleonora Forenza, 36 anni (Rivoluzione civile- Ingroia), attivista, ricercatrice precaria: ridurre il precariato (reddito minimo garantito, ripristino art 18, diminuire le tipologie di lavoro precario, tramite il miglioramento della redistribuzione del reddito: tassazione della speculazione, della rendita e taglio delle spese militari). Ius solis, revisione totale della Bossi-Fini, puntare sulla scuola per "costruire" i cittadini italiani, finanziare la scuola per progetti di interculturalità. No competizione, ma cooperazione tra donne in vari campi. Finanziamenti a progetti delle donne per la libertà delle donne.
Monica Frassoni, 49 anni (Sel): puntare sull'economia "verde", energie rinnovabili, agricoltura biologia, rinnovamento delle città in modo "ecologico" ecc. Investire nello studio delle lingue straniere; battaglia contro gli stereotipi di genere.
Elisa Simoni, 39 anni (PD): politiche famigliari (investire risorse nei servizi di cura, pubblici o aziendali, agli anziani e ai bambini), al fine di incentivare l'occupazione femminile e la partecipazione delle donne al potere. Sì ai matrimoni omosessuali, riflessione sull'adozione da parte di coppie omosessuali. Sì alla fecondazione eterologa. Cambiare la legge elettorale, più donne nei ruoli decisionali e in Parlamento.
Beatrice Lorenzin, 41 anni (PDL): ridurre il divario salariale tra donne e uomini. Mantenimento della L 40 (fecondazione assistita), contrarietà alla fecondazione eterologa. Quote rosa in politica, ma solo perché servono atti di forza transitori che permettano di superare il gap della presenza tra donne e uomini in politica.
Patrizia Bisinella, 42 anni (Lega Nord): congedo di paternità obbligatorio, per incrementare l'occupazione femminile. Sì al testamento biologico, libertà di coscienza.
Viviana Beccalossi, 41 anni (Fratelli d'Italia): detassare le assunzioni di personale femminile. Diritto di cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia, con dei limiti (dimostrazione, ad esempio, che gli stranieri rispettino le regole della civile convivenza e che non trattano le donne come bestie). Sugli scandali del Popolo della Libertà (Minetti) si trova in "imbarazzo".